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Castellammare: presto l'archivio storico nella nuova biblioteca comunaleNei giorni scorsi alcune testate locali, accogliendo l’appello del soprintendente onorario dell’archivio storico della città Giuseppe D’Angelo, studioso di storia locale, denunciavano che “l’archivio storico stabiese, accatastato da mesi in un umido deposito alla periferia stabiese, sarebbe sul punto di marcire tra incuria e oblio”. “Ho immediatamente chiesto al dirigente del settore cultura di verificare la veridicità di quanto denunciato, dichiara il sindaco Nicola Cuomo, e di adottare ogni provvedimento utile per salvaguardare il nostro patrimonio archivistico. Quanto relazionato dalla dirigente ha dimostrato che i contenuti degli articoli pubblicati sono assolutamente falsi. Il trasferimento dell’ archivio storico dal palazzo di Nola alla scuola Karol Wojtyla del rione Moscarella, per risparmiare sulle spese del fitto di quella sede, è avvenuto in maniera assolutamente idonea. Lo stato di conservazione dei documenti è perfetto, come provato dalla documentazione fotografica, mai avremmo corso il rischio di mandare all’aria secoli di preziosi documenti che testimoniano l’evoluzione economica e sociale della città dal 1500 fino ad oggi. Non è affatto vero che gli scatoloni siano stati ammucchiati e conservati senza alcun criterio, senza controllo né personale addetto trasferito in altri uffici”. Anche il soprintendente del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo –la dott.ssa Storchi- allertata dagli articoli dei giornali- ha disposto una visita ispettiva volta ad accertare lo stato di conservazione e custodia dei beni archivistici di pertinenza del comune. “L’ispezione che si è svolta lo scorso 13 novembre, aggiunge il sindaco, si è conclusa senza che fosse formulato alcun rilievo. Anzi, il funzionario incaricato si è detto molto soddisfatto di quanto accertato.” “Qualche giorno fa ho voluto incontrare personalmente l’avv. Giuseppe D’Angelo, per fornirgli indispensabili rassicurazioni in merito alle false denunce riportate da giornalisti superficiali. “Per fortuna le notizie in mio possesso si sono rivelate non esatte -ha dichiarato pochi giorni fa sul suo profilo Facebook lo studioso. L’Archivio non è contenuto alla rinfusa in buste di cartone in un ambiente malsano, come mi era stato erroneamente riferito, ma è stato regolarmente sistemato in scaffalature metalliche a norma in un edificio idoneo. Purtroppo non è ancora aperto al pubblico per problemi logistici, ma chiunque può, previo appuntamento con l’Ufficio Cultura, effettuare una ricerca. “Nel predetto incontro –continua il sindaco- ho accolto con favore la proposta dell’avv. D’angelo di allocare l’archivio storico, insieme con la biblioteca comunale, nell’edificio ex Casa del Fascio sempreché Vi siano gli spazi sufficienti. Questa amministrazione non si riempie semplicemente la bocca della frase “ chi non conosce il proprio passato non ha futuro” ma opera fattivamente per tutelare, conservare, valorizzare e rendere fruibile il nostro patrimonio culturale. “Ai giornalisti poco attenti –conclude il sindaco- ricordo che le notizie vanno verificate prima di essere diffuse, altrimenti ci si trasforma da giornalisti in ‘ballisti’.” |
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