STABIA NEWS

A Castellammare si farà un referendum consultivo cittadino per abolire la gestione privata delle risorse idriche

Più di 5000 firme raccolte per indire il referendum consultivo volto alla ripubblicizzazione dell'acqua: le modalità di voto però, sono da cambiare, in quanto in sole 7 ore sarà improbabile portare alle urne la maggioranza assoluta degli aventi diritto.Torna così a suonare la carica, dopo alcuni mesi dall'insediamento di Gori spa a Castellammare, il “comitato per l'acqua pubblica”, che da circa un anno, ormai, si sta battendo contro il passaggio dei servizi idrici integrati ai privati. Dopo aver raccolto le firme necessarie per indire un referendum consultivo cittadino, appoggiato da diversi consiglieri comunali, ecco presentarsi un nuovo problema, quello della modalità di voto. Proprio per questo, nelle ultime ore, la richiesta di modifica del regolamento comunale è stata inviata al sindaco, Salvatore Vozza, e al consiglio comunale. “Come comitato promotore, autorizzati dal segretario generale hanno spiegato i rappresentanti del comitato Enzo Guadagno, Luigi Conte e Gloria Cosenza abbiamo già provveduto alla raccolta di circa cinquemila firme per l'ammissibilità del referendum consultivo, tutte autenticate ai sensi di legge, superando abbondantemente il quorum del 5% degli elettori previsto dallo statuto e dal regolamento comunale. Ma poiché il regolamento approvato nel '95 prevede che la consultazione referendaria si svolga in una sola giornata domenicale dalle ore 7 alle ore 14, è altamente improbabile che riesca a votare, in tale ristretto lasso di tempo, la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Per questo chiediamo espressamente di voler modificare al più presto il regolamento comunale prevedendo che la durata della consultazione sia equiparata a quella prevista per le altre votazioni, ovvero la domenica dalle ore 7 alle 22 ed il lunedì dalle ore 7 alle 14”. il Gazzettino Vesuviano