Il sindaco al prefetto: subito il comitato per l’ordine pubblico
CIRO SACCARDI Castellammare. Allarme criminalità nella città delle acque: omicidi di camorra e raid vandalici mettono in ginocchio la sicurezza del territorio. Da palazzo Farnese il sindaco Salvatore Vozza ancora una volta si appella al prefetto Alessandro Pansa, affinché convochi una nuova seduta del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza per approfondire ulteriormente le iniziative da sostenere. Intanto, a Roma i parlamentari del territorio sollecitano una seduta straordinaria a Castellammare della commissione antimafia. Traffico e spaccio di stupefacenti, racket, gestione degli appalti, rappresentano soltanto parte della posta in gioco a cui mira il ricostituito clan stabiese, disposto ad ammazzare chi cerca di contrastarne il controllo del territorio. Un gruppo di fuoco che in più occasioni ha dimostrato di non avere timori a sparare tra la folla o davanti a dei ragazzini, come nel caso dell’omicidio del consigliere comunale Gino Tommasino, trucidato davanti agli occhi del figlio quindicenne. A gettare nuovamente nel panico la città, è il raid della scorsa sera a largo Savorito, in cui è morto il pregiudicato Aldo Vuolo. Probabilmente si tratta di un regolamento di conti dettato da uno sgarro. Un omicidio che si è consumato in pochi attimi, nei pressi di un negozio del centro antico, in cui l’uomo ha cercato di rifugiarsi mentre camminava a piedi in uno dei maggiori quartieri a rischio. Un blitz in piena regola che ha portato anche al ferimento di un motociclista, a cui i sicari hanno anche sottratto il mezzo prima di darsi alla fuga. Residente a Santa Maria la Carità, secondo la polizia diretta dal dirigente Luigi Petrillo e dal vicequestore Stefania Grasso, Vuolo non risulta un elemento di spicco ma comunque è da ritenersi molto vicino al clan D’Alessandro. Dunque, ancora una volta emerge la pista del regolamento di conti interno alla cosca, un processo di pulizia che non risparmia vittime innocenti. Una criminalità pronta a colpire anche tra le strade di una città presidiata per settimane dalle forze dell’ordine con posti di blocco, controlli e perquisizioni. «L’omicidio della scorsa sera costituisce un episodio gravissimo – spiega Raffaele Iezza, ex vicequestore e assessore alla legalità –, non solo perchè la camorra è tornata a sparare a poco più di un mese nella città, non curandosi dei negozi ancora aperti, dei passanti in giro a quell’ora, ma anche e soprattutto perchè questi episodi non possono più essere letti in modo slegato. Esiste un vero e proprio allarme camorra in città». Intanto, a Roma, il senatore Nello Di Nardo, ex sottosegretario agli Interni, raccogliendo l’istanza del sindaco Vozza, si è fatto promotore presso la commissione antimafia di una seduta straordinaria presso la città delle acque, al fine di lanciare un serio segnale di soccorso agli stabiesi. «In più di un’occasione Castellammare è scesa in piazza per gridare il suo no alla camorra – spiega il senatore Idv –, migliaia di persone a cui bisogna dare sicurezza e risposte concrete, ecco perché dobbiamo sostenere con forza il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura». il mattino