Progetti disattesi: reparto mai riaperto
Francesca Raspavolo Torre del Greco. Igiene mentale, sospesi i ricoveri all’ospedale di Gragnano: agitazione tra pazienti e medici anche a Torre del Greco. L’ultima disposizione di servizio adottata dalla direzione dell’ex Asl Napoli 3 per il centro sanitario di Gragnano rischia di causare gravi disagi anche agli ammalati e ai camici bianchi di Torre del Greco e dintorni: sulla scorta di un decreto emesso dalla Regione Campania che blocca il rinnovo dei contratti ai convenzionati, da due giorni sono infatti totalmente bloccati i ricoveri all’unità di psichiatria dei Monti Lattari. Da lunedì, dunque, a Gragnano non ci sono più posti letto in ospedale per i malati di mente né tantomeno viene assicurata l’assistenza sanitaria per chi è affetto da patologie gravi. Una decisione grave, che era già nell’aria da tempo ma che ha colto alla sprovvista anche gli operatori sanitari di Torre del Greco, alle prese con mille difficoltà e imprevisti. Già da quattro anni, infatti, nella città del corallo manca un reparto di igiene mentale. «Con questo provvedimento - spiega Eugenio Nemoianni, direttore del Dipartimento di Salute Mentale Territoriale di Torre del Greco - con la sospensione del centro di Gragnano avremo seri problemi a effettuare ricoveri per malati gravi e trattamenti sanitari obbligatori. I pazienti meno seri che fino a qualche ora fa erano in cura presso l’ospedale di Gragnano saranno dimessi mentre qualli più gravi saranno trasferiti in altre strutture». La più vicina, l’Apicella di Pollena ma l’ipotesi più probabile è che in assenza di posti letto, gli ammalati che hanno bisogno di trattamenti sanitari obbligatori finiscano in ospedali fuori regione. «Ma con questa nuova disposizione abbiamo perso quattro posti letto in psichiatria e dato il via a una lunga serie di problemi logistici - prosegue il dottore Nemoianni - Per questo abbiamo messo a punto alcune proposte alternative che assicurino ai pazienti un servizio regolare ed efficienti». In primis, l’attivazione di uno sportello di diagnosi e cura di malattie mentali presso l’ospedale di Nola. Poi, punto focale delle soluzioni caldeggiate dai camici bianchi, l’apertura di un’unità di psichiatria nella nuova struttura sanitaria di Boscotrecase. «Lo stop a Gragnano causerà disservizi non solo a Torre del Greco, ma anche a Torre Annunziata - conclude Nemoianni - È necessario attivare un’ala intera della struttura di Boscotrecase e dedicarla all’igiene mentale. Viceversa, potremmo eseguire soltanto visite e controlli mentre avremo difficoltà serie ad effettuare ricoveri e trattamenti sanitari obbligatori». Il Mattino