La proposta in un incontro per scongiurare il blocco dei ricoveri
Francesco Ferrigno Gragnano. «Ottimizzare le risorse umane disponibili». Questa la soluzione proposta dai sindacati per scongiurare il blocco dei ricoveri presso il reparto di Psichiatria dell'ospedale Santa Maria di Casascola deciso nelle scorse ore dal Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl Na3 Sud. Ottimizzazione che, in parole povere, vuol dire trasferire medici provenienti da altre strutture delle aree vesuviane e costiere al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Spdc) di Gragnano. Un'idea che i sindacati Fsi e Nursing Up, rappresentati da Antonio Cascone e da Michele Costagliola hanno avanzato durante la riunione sul destino dell'Spdc svoltasi nel pomeriggio di ieri presso la sede dell'Asl di corso Alcide De Gasperi a Castellammare. Al vertice hanno partecipato, oltre ai sindacalisti, anche il commissario straordinario dell'Asl Antonio Lamberti, il responsabile dell'Spdc Umberto Balzano e l'assessore provinciale e sindaco di Lettere Antonio Pentangelo in rappresentanza della Provincia di Napoli e dei Comuni dei Monti Lattari. «Nei prossimi due giorni - ha affermato Pentangelo - bisogna trovare una soluzione. L'Spdc di Gragnano offre un servizio troppo importante per il nostro territorio. Si tratta di un presidio sanitario di eccellenza al quale non possiamo rinunciare». La situazione di crisi è nata nel momento in cui il commissario Lamberti ha emanato l'ormai famoso «decreto 10» che, di fatto, impedisce la proroga delle ore di specialistica. Così, il direttore del Dsm Francesco Della Pietra a sua volta ha firmato un'ordinanza che impone lo stop. I contratti dei tre specializzandi che tuttora mandano avanti l'Spdc insieme a due soli medici di ruolo e tredici infermieri, scadranno il 30 aprile e non potranno essere rinnovati: senza di loro l'Spdc di Gragnano non potrà più accettare pazienti. Bisogna ricordare che il reparto di Psichiatria, che in teoria dovrebbe disporre di ben sedici posti letto, ad oggi ne gestisce solamente quattro in una situazione di crisi permanente dovuta alla carenza di personale e di importanti attrezzature mediche. «Il nostro obiettivo - ha spiegato Antonio Cascone della Fsi - era evidenziare lo squilibrio delle unità operative tra i vari ospedali e sottolineare quindi la cattiva gestione del personale da parte dell'Asl. Ottimizzando le risorse, sarebbe possibile scongiurare il blocco che metterebbe in ginocchio l'ospedale e le utenze, che sarebbero costrette a migrare anche fuori regione. Insieme ai tecnici dell'azienda sanitaria abbiamo analizzato i dati da noi raccolti negli scorsi mesi, che dimostrano quanto la nostra proposta sia fattibile». All'Spdc di Gragnano restano dunque 48 ore per sperare che l'Asl, nel vertice convocato domani tra Lamberti e il direttore Della Pietra, recepisca positivamente la proposta dei sindacati Fsi e Nursing Up. Il responso sarà comunicato ai sindacati venerdì prossimo durante un nuovo incontro già calendarizzato all'Asl di corso De Gasperi. Il Mattino