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Post n°17746 pubblicato il 20 Novembre 2014 da stabia_info
Un massaggiatore cardiaco meccanico costato 18mila euro e in Campania l’unica azienda ad averlo
Maria Elefante - Castellammare di Stabia. Lavori in corso e disagi all’ospedale San Leonardo. Ma non solo. Al nosocomio è stato infatti assegnato dalla Asl Napoli 3 Sud un nuovo macchinario salvavita. All’ordine del giorno ci sono però rischi, carenza di personale e aggressioni. L’ultima risale alle settimane scorse quando uno dei pazienti, un uomo sulla settantina inattesa di essere visitato, ha sferrato un pugno ad uno dei responsabili del pronto soccorso perché sosteneva di aver atteso troppo a lungo per la visita. «Quello è il reparto più difficile da affrontare – spiega Giovanni Liguori responsabile della Rsu Cisl Fp dell’area metropolitana – Oggi l’ospedale sta vivendo un periodo difficile soprattutto per i lavori in corso che coinvolgono tre piani diversi e altrettanti reparti su cui chiediamo velocità e attenzione». In programma l’installazione di sei posti letto per l’osservazione breve al pronto soccorso, il rifacimento del reparto di neurologia che dal quinto piano sarà spostato al secondo, la ristrutturazione del reparto di neonatologia. Cantieri che talvolta rendono difficile non solo la degenza ma anche il lavoro di medici ed infermieri. Ogni giorno viene registrata una media di 130 accessi a turno, una media alta che porta il pronto soccorso ad un tour de force. «Bisogna far fronte alla carenza di personale soprattutto nel pronto soccorso e nel reparto di medicina dell’ospedale di Gragnano – spiega Mimmo Sabatino, responsabile rsu per la Cgil nel comparto sanità – ma occorre maggiore organizzazione nella gestione dei reparti e di questo deve farsi carico la direzione sanitaria». A tutto questo si aggiungono gli imprevisti come il black-out della scorsa settimana. Altra gestione da non sottovalutare è quella degli interventi. «Le sale operatorie sono solo due – continua Liguori della Cisl – una deve essere sempre libera per le operazioni d’emergenza e l’altra invece è a disposizione. Questo ovviamente porta un rallentamento nel calendario delle sedute operatorie che in tempi di spending review si riversano sulla spesa del servizio sanitario». Ma l’ospedale punta sull’eccellenza. E così da pochi giorni è arrivato un nuovo macchinario che salverà la vita a molte persone. Si tratta di un massaggiatore cardiaco meccanico costato 18mila euro e in Campania l’unica azienda ad averlo è proprio la Asl Napoli 3 Sud. L’apparecchio sostituisce in tutto la manovra che consente di mantenere il battito del cuore. «È un nuovo sistema di compressione toracica di precisione, si chiama Lucas 2 ed è prodotto da una ditta americana. Siamo gli unici ad averlo in Campania e per questo ringraziamo l’azienda sanitaria – spiega Arturo Fomez, medico responsabile del Pronto soccorso e della medicina generale – Nei casi di arresto cardiorespiratorio il macchinario offre un miglioramento rispetto al massaggio esterno perché il movimento di compressione toracica risulta più stimolante e profondo. Arrivando a 100 compressioni al minuto aumenta la circolazione sanguigna verso il cervello e agli organi vitali». Fonte: Il Mattino di Napoli
Maria Elefante - Castellammare di Stabia. Lavori in corso e disagi all’ospedale San Leonardo. Ma non solo. Al nosocomio è stato infatti assegnato dalla Asl Napoli 3 Sud un nuovo macchinario salvavita. All’ordine del giorno ci sono però rischi, carenza di personale e aggressioni. L’ultima risale alle settimane scorse quando uno dei pazienti, un uomo sulla settantina inattesa di essere visitato, ha sferrato un pugno ad uno dei responsabili del pronto soccorso perché sosteneva di aver atteso troppo a lungo per la visita. «Quello è il reparto più difficile da affrontare – spiega Giovanni Liguori responsabile della Rsu Cisl Fp dell’area metropolitana – Oggi l’ospedale sta vivendo un periodo difficile soprattutto per i lavori in corso che coinvolgono tre piani diversi e altrettanti reparti su cui chiediamo velocità e attenzione». In programma l’installazione di sei posti letto per l’osservazione breve al pronto soccorso, il rifacimento del reparto di neurologia che dal quinto piano sarà spostato al secondo, la ristrutturazione del reparto di neonatologia. Cantieri che talvolta rendono difficile non solo la degenza ma anche il lavoro di medici ed infermieri. Ogni giorno viene registrata una media di 130 accessi a turno, una media alta che porta il pronto soccorso ad un tour de force. «Bisogna far fronte alla carenza di personale soprattutto nel pronto soccorso e nel reparto di medicina dell’ospedale di Gragnano – spiega Mimmo Sabatino, responsabile rsu per la Cgil nel comparto sanità – ma occorre maggiore organizzazione nella gestione dei reparti e di questo deve farsi carico la direzione sanitaria». A tutto questo si aggiungono gli imprevisti come il black-out della scorsa settimana. Altra gestione da non sottovalutare è quella degli interventi. «Le sale operatorie sono solo due – continua Liguori della Cisl – una deve essere sempre libera per le operazioni d’emergenza e l’altra invece è a disposizione. Questo ovviamente porta un rallentamento nel calendario delle sedute operatorie che in tempi di spending review si riversano sulla spesa del servizio sanitario». Ma l’ospedale punta sull’eccellenza. E così da pochi giorni è arrivato un nuovo macchinario che salverà la vita a molte persone. Si tratta di un massaggiatore cardiaco meccanico costato 18mila euro e in Campania l’unica azienda ad averlo è proprio la Asl Napoli 3 Sud. L’apparecchio sostituisce in tutto la manovra che consente di mantenere il battito del cuore. «È un nuovo sistema di compressione toracica di precisione, si chiama Lucas 2 ed è prodotto da una ditta americana. Siamo gli unici ad averlo in Campania e per questo ringraziamo l’azienda sanitaria – spiega Arturo Fomez, medico responsabile del Pronto soccorso e della medicina generale – Nei casi di arresto cardiorespiratorio il macchinario offre un miglioramento rispetto al massaggio esterno perché il movimento di compressione toracica risulta più stimolante e profondo. Arrivando a 100 compressioni al minuto aumenta la circolazione sanguigna verso il cervello e agli organi vitali». Fonte: Il Mattino di Napoli
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