Scatola NeraScatola Nera è un contenitore di tutte le idee che mi passano per la testa nel momento sbagliato o che non mi vengono in mente quando dovrebbero, dei viaggi indimenticabili e dei sapori da scoprire, di tutti quei pensieri che non si pronuncerebbero mai a voce alta ma che, se scritti, riempiono le pagine... |
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Di recente, uno dei problemi pratici che mi affligge di più è legato alle pausa pranzo.
Come molti dei lavoratori di Milano, faccio almeno mezz'ora di viaggio per raggiungere il mio posto di lavoro e a pranzo sono spesso "costretta" a servirmi dei locali che si trovano nelle vicinanze del mio ufficio.
In un mondo perfetto, il pranzo per me dovrebbe avere 3 caratteristiche: dovrebbe essere conveniente (visto che mangio fuori a pranzo quasi tutti i giorni), dovrebbe variare e dovrebbe essere bilanciato e sano (per quanto possibile).
Non mi sembrava di chiedere tanto... a quanto pare mi sbagliavo.
Secondo l'Osservatorio Nazionale dei Consumi, i prezzi dal 2001 sono aumentati del 116%. Una cifra sbalorditiva, soprattutto considerando che il valore d'acquisto dei buoni pasto non ha subito lo stesso incremento (per maggiori dettagli in merito agli aumenti, vi rimando a queste interessanti tabelle - link). Giusto per darvi un esempio pratico inerente alla zona in cui lavoro, un pranzo "base" (panino o insalata o primo, 1/2 naturale e caffè oppure menu fisso) varia dai 7,00 € ai 15,00 €.
Per quanto riguarda varietà e salute, l'offerta dipende molto dalla zona di lavoro e dalle proprie esigenze alimentari.
Se i locali intorno al mio ufficio mi permettono una certa varietà (dall'indiano, al cinese, al giapponese... ce n'è per tutti i gusti), non sempre offrono menù bilanciati; si tende, forse per dare un maggiore senso di sazietà al cliente o addirittura per le preferenze del cliente stesso, ad abbondare coi carboidrati a scapito di verdure fresche e proteine.
Sarà per questo motivo che negli ultimi due anni si è verificato un vero e proprio ritorno alla "schiscetta" (il pranzo al sacco milanese). Questa alternativa offre sicuramente più convenienza e, se lo si desidera, anche la possibilità di scegliere pietanze più sane. L'inconveniente: non tutti hanno tempo/voglia per prepararsi il pranzo la sera prima.
Insomma, sembra un cane che si morde la coda
Voi che sistemi adottate per il pranzo?
Quali sono le vostre preferenze?
Com'è la situazione vicino al vostro luogo di studio/lavoro?
A presto...
Madie
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