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Post n°13 pubblicato il 12 Dicembre 2012 da ScrocchioCarroccio
Confini - Parte I -
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Post n°12 pubblicato il 26 Giugno 2012 da ScrocchioCarroccio
Diffidare da tali personaggi, incapaci e deleteri, non inclini alla conoscenza, alla riflessione e soprattutto al rispetto. Sono esseri in se perdenti, incapaci di “realizzare” un confronto senza necessariamente offendere. L’offesa è la loro unica arma per fare valere la propria idea, idea che di per se è democrazia ma in mano a certi individui incapaci non sono in grado di confrontarsi. |
Post n°11 pubblicato il 19 Giugno 2012 da ScrocchioCarroccio
I troll hanno fatto sempre parte di internet, la schiera dei troll hanno realizzato internet e i social network, perché è così. I troll sono parte integrante di internet ed hanno animato i canali o oggi comunemente chiamate stanze di chat. Una stanza di chat senza troll è destinata prima o poi a morire, mentre se ci sono trolls in agguato viveva molto più a lungo. Internet sta cambiando ed è cambiato radicalmente il modo con cui si ha a che fare. Diverso tempo fa i troll univano quel piccolo social network rendendo i membri della stanza chat più unita. Oggi è molto cambiata la struttura dei social network, una volta c’era l’anarchia o meglio l’autogestione, non esistevano i moderatori pagati dal business come libero.it, i moderatori eravamo noi. Gli incontri non erano pericolosi perché ci si ritrovava tutti insieme, ritrovarsi in gruppo però era meglio, rispetto ad oggi che gli incontri possono avvenire anche a due. Oggi il troll è più che altro un disoccupato in attesa del pensionamento… |
Post n°10 pubblicato il 11 Giugno 2012 da ScrocchioCarroccio
E’ facile dirla ma realizzarla nella vita è difficile o sarebbe facile, semplice, conoscere ciò che ci circonda e se stessi. Crescere, esistere, protagonista o satellite, spettatore o attore. |
Post n°9 pubblicato il 05 Giugno 2012 da ScrocchioCarroccio
Molte volte leggo in qua e in la, cerco di trovare qualche cosa, sempre alla ricerca. Politica come alibi, socchiuso quasi come estraniarmi, quasi come essere una fabbrica pensante, indebitamente riflessiva, distorta in saggezza, così, di non so cosa, isolata e convinta che nessuno ascolti, che nessuna parola trapassi. Soffermo gli occhi a chi non trova posa da un vento di delusione, quella stessa delusione il cui il peso ha soffocato la mia estraneità rendendomi partecipe ad un epoca non mia. Non mi piace vedere la delusione negli occhi della gente che quasi porta alla strada della rassegnazione, forse con certezza, di sguardi spenti ed arresi che molto spesso confondono, fermando, sbagliando. Politica… perché è così che un giorno ti trovi improvvisamente ad essere complice del peso della delusione altrui, di tempi che a me erano sconosciuti, sotto l’ombra della delusione ho camminato e ribelle verso il desiderio di una vita. Così… la delusione perpetua ed eterna come fosse un cero a se stessi per avere l’alibi di non rialzarsi più, di non scegliere, politica come alibi. Non è vittoria e sconfitta che porta strade di continuazione e rinascita. La sconfitta colpisce l’orgoglio, ed è vita di sensazioni mentre rancori, borbottando la sdentata, e ti diverte la soddisfazione del vincitore, come fardello ingigantito pesante di gloria verso il tuo orgoglio ferito. La delusione se non è attimo umano come un treno che passa, fugace, colpisce l’animo, ed è forse lo slancio verso l’animo sentiero per raggiungere nuovamente il mondo. La delusone arrendevole e perpetua fa male al mondo, al futuro e ai genitori che ne detengono la rampa di lancio. Così, vado a cercare, in una stanza chiusa mi metto a pensare. (OpsPSI… scusa se non ho scritto per te… mi ero dimenticato… perdonami) Chi e chi è protagonista? Non è una domanda stupida ed anzi è intelligente. Altra considerazione, si dice tanto di vivere le cose, esserne partecipi, le cose vere, quelle della vita, posso escludermi dalla scena, così anche nella realtà, ma allora non avrei nessuna cosa da scrivere… mi sembra tanto il circolo di un cane che si mangia la coda… quindi considerazione irreale o reale in un cronista o in un inviato televisivo. E’ illogico, oltre che disonesto. Altra considerazione, ho chiuso un blog perché io non dovevo essere il protagonista, quando i complimenti non è ciò che uno vorrebbe ottenere. E questo non va bene. Considerazione, la saggezza a volte porta a non rendere partecipi altre persone, a non coinvolgerle, alcune volte è meglio, perché le proprie scelte possono pesare sugli altri in modo negativo più che positivo, prendersi le responsabilità, tutte delle proprie scelte e limitare possibili gravose conseguenze, a volte.
Considerazione, attenzione tuttavia al protagonismo, qualche critica in più non fa mai male, meglio in questo caso che ci sia, prendere in considerazione manie da protagonismo perché molto spesso sono quelle direzioni a spodestare l’obbiettivo e travisando tutto ciò che “era una buona intenzione”
Considerazione, attenzione tuttavia al protagonismo, qualche critica in più non fa mai male, meglio in questo caso che ci sia, prendere in considerazione manie da protagonismo perché molto spesso sono quelle direzioni a spodestare l’obbiettivo e travisando tutto ciò che “era una buona intenzione”
Considerazione quasi finale: non entrare in loop (farsi problemi inutilmente) con preoccupazioni inesistenti, con un’autoanalisi ponderata non si farà altro che migliorarsi o un’occasione per rivedere se stessi. Continuare dopo aver adeguatamente analizzato genera manie ed ossessioni, lascimo quindi che a farsi pippe mentali siano i professionisti.
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Inviato da: Nues.s
il 05/07/2012 alle 18:46
Inviato da: lucialulcy
il 20/06/2012 alle 06:50
Inviato da: ormalibera
il 07/06/2012 alle 22:45
Inviato da: ormalibera
il 07/06/2012 alle 22:40
Inviato da: pgmma
il 06/06/2012 alle 19:40