Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 13/01/2020
Post n°8821 pubblicato il 13 Gennaio 2020 da nina.monamour
Non in tutti i paesi è comunque in voga l’uso del dito medio come principale gesto di offesa. L’Antropologo, un certo Morris la sa lunga in materia, si tratta di uno dei gesti più antichi per insultare qualcuno. Il dito medio rappresenta il pene, mentre le dita piegate ai due lati rappresentano i testicoli. Facendolo, mostri in pratica qualcosa di fallico al tuo interlocutore. In pratica dici “questo è un fallo” e lo mostri alla gente, una dimostrazione molto primordiale. Secondo altre interpretazioni, il gesto sottintende anche che l'interlocutore debba subire una penetrazione e che si debba quindi sottomettere a chi lo compie. Fonte web Ho messo insieme qualche informazione sulla storia del gesto del dito medio, un modo di esprimersi con le mani che ha oltre duemila anni. Uno dei primi usi storicamente attestati del gesto risale al quarto secolo avanti Cristo, il Filosofo Diogene stava parlando con un gruppo di persone che gli avevano fatto visita e, secondo uno storico greco, a un certo punto si era messo a discutere dell’oratore Demostene definendolo un “grande demagogo” e accompagnando l’affermazione con il gesto del dito medio alzato. Nella commedia di Aristofane "Le nuvole", scritta probabilmente tra il 421 e il 418 avanti Cristo, ci sono alcuni riferimenti al dito medio alzato come gesto di offesa. Uno dei personaggi gesticola a lungo usando il dito medio e facendo riferimento ai propri genitali. Gli antichi romani definivano il gesto del dito medio alzato con le parole “digitus impudicus“, traducibile alla lettera come “dito impudente”. Il poeta latino Marco Valerio Marziale, vissuto nel primo secolo dopo Cristo, lo cita in uno dei suoi celebri epigrammi, un personaggio che ha goduto sempre di buona salute mostra il suo digitus impudicus a tre medici, confermando di essere in salute e di non avere bisogno di cure. Tacito, lo storico latino vissuto tra il primo e il secondo secolo dopo Cristo, racconta che il dito medio alzato veniva mostrato dai membri delle tribù germaniche ai soldati romani quando questi avanzavano verso i loro accampamenti. Voi che ne dite?? |
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