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Maya

Post n°276 pubblicato il 29 Novembre 2015 da luli.11
 

I Maya sono un popolo del Messico meridionale e dell'America Centrale (Guatemala, Belize, Honduras occidentale ed estremo nord di El Salvador) con circa 3000 anni di storia. Le prove archeologiche mostrano come i Maya iniziarono a costruire architetture cerimoniali circa 3000 anni fa. I loro primi monumenti erano in realtà semplici tumuli, precursori delle spettacolari piramidi a gradoni del periodo Terminale Pre-Classico ed oltre. Queste piramidi si basano su pietre fittamente scolpite al fine di creare un progetto simile ad una scala. Molte di queste strutture hanno una piattaforma sulla sommità, sopra la quale si costruiva un edificio sacro, associato ad una particolare divinità Maya. Le piramidi maya furono erette anche per essere utilizzate come luogo di inumazione dei potenti re. Le piramidi maya hanno avuto diversi scopi e forme, e mostrano spesso differenze a secondo della posizione geografica.Chichén Itzá - Messico (Yucatán)
Il centro maya più significativo del periodo postclassico raggiunse l'apogeo nell' XI e XII secolo. La peculiarità dello stile architettonico di Chichén ltzá è tradizionalmente attribuita all'invasione dei toltechi. Gli studi più recenti propendono piuttosto per l'elaborazione di uno stile maya locale, influenzato dall'intensificarsi, dal X secolo in poi, dei rapporti con i messicani. Anche se coprono una superficie maggiore di quella di Tikal, i gruppi di edifici di Chichén ltzá sono meno numerosi e soprattutto più contenuti nelle dimensioni. Molto particolari sono le piramidi-templi con colonne a forma di serpenti piumati, come il Castillo (foto a sin.), il Tempio di Chac Mool e il Tempio deiGuerrieri (foto in basso a sin.). Questi templi erano dedicati a Kukulcan, appunto il Serpente Piumato (foto a destra). Sono stati identificati anche sette sferisteri, tra cui uno antichissimo, destinati al gioco della palla. Il gioco consistevi nel far passare una palla di gomma solida attraverso un anello di pietra perpendicolare al terreno e solitamente conficcato nel mezzo delle pareti che fiancheggiavano i lati più lunghi del campo. La palla poteva essere colpita con i gomiti, i polsi o le cosce (parti del corpo debitamente protette da cuscinetti di cuoio) e mai con le mani. Il gioco era così difficile che quando un giocatore riusciva a segnare un punto aveva diritto come pegno a tutti i vestiti e i gioielli degli spettatori presenti!
 Tipici di Chichén ltzá sono anche i colonnati, alcuni lunghi fino a 120 metri, che circondavano spiazzi usati per le adunanze o per il mercato. Uno degli edifici più significativi è l'osservatorio astronomico allestito in cima a una torre circolare, chiamata il Caracol per via della scala a chiocciola che permetteva di raggiungere la camera di osservazione. Le aperture quadrate delle pareti determinano posizioni astronomiche, come la posizione occupata dal sole nell'equinozio di primavera e la posizione della luna alla stessa data. Gli scavi e i restauri, condotti fin dal 1924 dal governo messicano e dalla Carnegie Institution di Washington, hanno condotto a scoperte spettacolari come la lastra a mosaico di turchesi rinvenuta sotto il pavimento del Tempio di Chac Mool, e il Trono del Giaguaro Rosso, sepolto sotto il Castillo. Sono di notevole interesse anche le due cisteme naturali, cenotes, che costituivano la principale riserva d'acqua di Chichén Itzá, dove venivano gettati, in occasione dei pellegrinaggi, numerosi sacrifici.




Alcuni manufatti ritrovati in una piramide circa ottanta anni fa in una piramide Maya, testimoniano il contatto con gli alieni. La notizia giunge dal Messico da dove solo ora è stata rivelata al pubblico dal governo. Si tratta di una serie di pietre con incisioni raffiguranti dischi volanti e creature aliene, che sono state portate alla luce circa ottanta anni fa da un gruppo dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH). Dai test effettuati sui reperti, si notano chiaramente quattro oggetti volanti, un astronauta che controlla la sua nave e due cerchi nel centro che raffigurerebbero la Terra con la sua atmosfera, mentre su un altro reperto si nota una cometa, con vicino un Ufo e un altro dispositivo somigliante ad un martello intento a colpire proprio l'astro lucente. Manufatto MayaSono stati resi pubblici anche un codice interpretativo, dalla cui traduzione si deducono rapporti tra gli alieni e i Maya e alcune tracce di un atterraggio avvenuto 3000 anni fa all'interno della giungla.
"Questi ritrovamenti sono la prova che i Maya destinati a popolare questo pianeta per migliaia di anni, afferma il Ministro per il Turismo messicano Luis Augusto Garcia Rosado, furono costretti a fuggire dopo un'invasione di esseri con intenzioni oscure, lasciando dietro di sé la prova del contatto con una razza molto elevata". Presto, infatti la brillante scoperta diverrà oggetto di un documentario dal titolo "Rivelazioni dei Maya 2012 e oltre". "Questo ritrovamento è molto importante per l'umanità, non solo per il Messico che ha protetto queste informazioni per ottant'anni, dichiara Julia-Levy, produttore del documentario, è ora che la gente capisca la serie di eventi che stanno arrivando, e le conseguenze che avranno per tutti noi".
Autore: Bartolomeo Alberico / Fonte: unmondoditaliani.com



In alcuni ritrovamenti le visite aliene al pianeta terra non potrebbero essere più chiare e lo stesso governo del Messico ne è convinto ed ha dato l'autorizzazione a rendere pubblica la scoperta di una serie di manufatti Maya che da   colpo di grazia alla storia ufficiale rivelando incredibili segreti.  E' stato reso noto che  80 anni fa  un team dell'Istituto Nazionale Anthropoly e Storia (INAH) sul sito di Calakmul, Messico ha portato alla luce una serie di pietre con incisioni da far tremare le vene ai polsi: dischi volanti e creature aliene. La scoperta è stata divulgata da due ricercatori stranieri, Klaus Dona e Nassim Haramein. Del caso si sta occupando la ricercatrice argentina Bibiana Bryson che al  momento non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, limitandosi a definire il caso degno di essere approfondito.
I reperti sono stati presentati lo scorso anno e saranno oggetto di un primo documentario che sarà prodotto da Raul Julia-Levy e diretto da Juan Carlos Rulfo, vincitore del Sundance Film Festival 2006 dal titolo "Rivelazioni dei Maya 2012 e oltre", la cui diffusione è stata più volte rinviata ma sembra che adesso finalmente ci siamo.



Uno degli elementi chiave descrive un disco che non può essere più esplicito. Si possono vedere chiaramente quattro oggetti, comunemente chiamati UFO, il che dimostra una estrazione, un'astronauta (5) che controlla la sua nave (6). I due cerchi nel centro (1) sono stati interpretati come un pianeta (Terra) con la sua atmosfera, e in basso quel cerchio più piccolo si suppone possa rappresentare la Luna. Cercando ancora di interpretare ciò che rappresenta questa immagine, forse viene mostrata una cometa (3) con un UFO (2), poi a sinistra, un altro dispositivo (4), che sembra agire direttamente sulla cometa, sembra una sorta di martello che colpisce la probabile la cometa. Tre UFO sono presenti nel disegno sulla pietra. Un'altra pianeta del nostro solare sembra essere  presente, ma è difficile determinare quale sia.
Klaus Dona accompagnato dal dottor Nassim Haramein ha  presentato le  fotografie   corso di una conferenza presso il Centro Congressi di Saarbrücken, Germania 11 giugno 2011.   
Il  ministro del Turismo messicano, Luis Augusto Garcia Rosado, in cui si afferma che: 1) La traduzione del codice descrive i contatti tra gli alieni e la Maya. 2) tracce di un atterraggio datate 3000 anni fa sono stati trovati nella giungla, dove sono stati trovati i reperti . 3) sarebbero  la prova che i Maya, destinati a popolare questo pianeta per migliai di anni, furono costretti a fuggire dopo un invasione "di esseri con intenzioni oscure lasciando dietro di sé la prova del contatto con una razza molto avanzata. Luis Augusto Garcia Rosado ha detto a  TheWrap. 
"Nel sito di Calakmul i lavoratori per INAH (l'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia) hanno scoperto stanze dentro la piramide che non sono mai stati visti o esplorate prima". Raul Julia-Levy, il produttore del documentario che vedremo presto ha dichiarato che è  stato messo a conoscenza delle informazioni segrete Maya dall'ex presidente messicano Vicente Fox - un amico della sua famiglia - e che ci sono voluti quattro anni di telefonate per ottenere finalmente l'OK dall' attuale presidente Felipe Calderon per realizzare il film.
"Questo ritrovamento è molto importante per l'umanità, non solo per il Messico ", ha detto Julia-Levy. "Questa informazione è stata protetta per 80 anni, e ora è importante che la gente capisca la serie di eventi che stanno arrivando, e le conseguenze per tutti noi." . Adesso,  dopo tanto tira e molla,  le autorità messicane sembrano aver fatto un esame di coscienza e avrebbero deciso  di informare il pubblico. 

Luli

 
 
 
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Giorni tumultuosi


onde gigantesche infrangono scogli inesplorati


coperti da alghe vermiglie ...


Come l'anima mia quando si rivolge a Te


cerca di nascondersi fra la nebbia


ma tu Rossa la riconosci


accogliendola


 leggera la fai nuotare  per mari inesplorati


dove si cela


il silenzio delle cose.

 

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Il suo insegnamento

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e che dobbiamo sforzarci

di liberarci dalle illusioni

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Inoltre essa fa da tramite

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