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Storia esoterica dei gatti

Post n°193 pubblicato il 11 Febbraio 2013 da luli.11
 

Storia esoterica dei gatti - opera di Jackie Sullivan - Luli.11 mlm 2013

Chiunque ami i gatti sa che questi piccoli felini sono esseri viventi straordinari, capaci di sentimenti e condotte incredibili. Comportamenti eccezionalmente comici che rendono i mici animali irresistibili, ma anche vicende eroiche ai limiti dell'irreale e poteri definiti impropriamente "magici" rendono questo animale domestico un vero mistero casalingo. Il gatto infatti è un predatore abilissimo, dotato di capacità fisiche stupefacenti e in parte comunemente note. Benché si tratti di uno dei più piccoli carnivori della Terra, il gatto è capace di saltare da fermo fino a tre metri d'altezza; può correre raggiungendo punte di cinquanta km orari ed effettuare salti di cinque sei metri in orizzontale, può cadere da quindici metri senza grossi danni, è in grado di vedere nel buio attraverso occhi sensibilissimi, è dotato di "baffi-radar" (le vibrisse) in grado di farlo muovere nei cunicoli senza luce nel più assoluto silenzio, grazie ai cuscinetti carnosi posti sotto le zampe. Le unghie sono sempre affilate grazie alla caratteristica di essere retrattili e hanno la potenza di coltelli. Udito incredibile (in grado di percepire il respiro di un topo a decine di metri sottoterra), olfatto paragonabile a quello di un cane benché soltanto a distanza ravvicinata completano il quadro di una macchina da guerra progettata per cacciare.

L'unico difetto del gatto è in pratica la sua grandezza: le dimensioni ridotte lo rendono molto poco resistente alla fatica e il prezzo di queste prestazioni è un tempo medio di sonno giornaliero di 16 ore. Per un animale così piccolo quindi questa caratteristica ha reso indispensabile la creazione di una forte socialità, per garantire una protezione durante il sonno. Se in natura il gatto selvatico è un animale solitario perché può trovare facilmente anfratti e rocce in cui ripararsi, il gatto addomesticato, nelle più pericolose città, invece ha sviluppato una vita sociale basata su colonie feline che possono comprendere decine e decine di individui, che si proteggono e si accudiscono a vicenda. La vita casalinga in una famiglia umana altro non è che la riproposizione della società base del gatto, quella della mamma gatto che alleva i suoi cuccioli. Nella colonia felina il componente più importante sarà la femmina più anziana; nelle famiglie umane il capofamiglia sarà la persona che si occupa di preparare i pranzi (solitamente, la donna di casa).

Questo atteggiamento matriarcale ha fatto sì che il gatto storicamente fosse apprezzato maggiormente in quelle società più aperte e tolleranti nei confronti della donna, venendo ferocemente avversato in quelle più patriarcali. Storicamente la sua incredibile giocosità e le sue prestazioni fisiche hanno incantato gli esseri umani fin dalla Preistoria e almeno da diecimila anni scheletri di gatti accompagnano quelli di esseri umani, anche se vi è il dubbio che un primo addomesticamento fosse già praticato dai Neanderthal circa 150mila anni fa. Il fatto che popolazioni preistoriche umane dedite ai culti sacri alla Dea Madre avessero avuto in tempi remoti un rapporto forte con il gatto è importante perché costituì una base culturale in cui le prime società organizzate svilupparono un forte legame religioso con questo bellissimo mammifero. In Egitto, in Mesopotamia, in India ma anche nel Mediterraneo, tutte le società matriarcali primigenie iniziarono ad adorare il gatto come animale divino. L'esempio per eccellenza sicuramente è quello dell'Egitto, in cui il gatto era personificazione della Dea Bastet. Bastet era alter-ego di Iside-Hathor, quindi a tutti gli effetti la Dea Madre nel suo aspetto più dolce e materno, contrapposto alla forza spaventosa della Dea-leonessa Sekhmet. Mentre questa rappresenta la ferinità più incontrollabile, la mamma gatta Bastet viene raffigurata come una figura umana con la testa di gatto, con ai piedi una cesta piena di adorabili gattini.

Storia esoterica dei gatti - Luli.11 © grafica mlm 2005

Chiunque abbia avuto la fortuna di avere una gatta con i piccoli, sa che il sentimento protettivo assoluto della mamma gatta è qualcosa che non può che commuovere l'essere umano, una specie che analogamente ai felini presta moltissime cure alla prole. La mamma sviluppa verso i micini un rapporto simbiotico, quasi che la loro esistenza possa essere più importante della sua. In un ambiente naturale in cui solitamente l'istinto di conservazione è più forte di quello materno, salvo rare eccezioni, il gatto in questo senso diventa davvero un esempio di amore assoluto, come quello che prova la Dea Madre verso i suoi figli. Anche in Estremo Oriente, specialmente nel Sud-Est asiatico, il gatto divenne un campione di sacralità diventando, anche grazie alle sue doti occulte paranormali, un tramite con la divinità. Ancor oggi i siamesi sono sacri in Thailandia, per non parlare della razza del Sacro di Birmania, allevato da millenni nei monasteri buddhisti.Un altro popolo che ebbe grande amore verso i gatti fu quello dei Fenici (e prima ancora i loro mentori, i Micenei), che adottarono i gatti a bordo delle loro navi. Iniziò qui il legame tra il gatto e il mare, elemento odiato da tutti i felini eppure uno dei fattori chiave che contribuì alla sua diffusione mondiale. Il gatto selvatico africano infatti, addomesticato in Egitto, fu diffuso in tutta l'area mediterranea dalle navi che trasportavano merci già in tempi remoti.

In Europa si fuse con il gatto selvatico europeo e qui, in epoche più recenti, fu ampiamente apprezzato anche dai Romani, fortemente patriarcali ma anche assai pratici nella mentalità, che lo impiegarono per la custodia dei granai, analogamente a quanto accadeva in Egitto e in Mesopotamia. Il gatto "romano" visse un momento di gloria durante l'Impero, quando da animale da cortile divenne un elemento di decoro dello sfarzo imperiale. I Romani anche in questo caso copiarono le usanze orientali, in quanto da secoli in Persia e in India il gatto era partecipe della vita di sovrani e nobili, per via della sua intrinseca bellezza ed armonia. Selezioni e accoppiamenti mirati crearono razze nuove e indubbiamente da animale utile ed evocativo della Dea Madre, il micio divenne anche uno status-symbol di lusso e prestigio. In Oriente questo atteggiamento rimase fino a tempi moderni; in Europa invece il gatto divenne, a seguito degli assurdi strali dell'Inquisizione, un simbolo del Male, del Satanismo, delle Streghe. Sappiamo che le Streghe siano ideologicamente state create dal Cristianesimo come figure negative, mentre al contrario erano sacerdotesse pagane, erboriste e guaritrici naturali che furono colpite nella loro condizione per realizzare il duplice scopo di estirpare il paganesimo e fornire al popolo sottomesso un capro espiatorio in cui incanalare le loro ansie e le loro paure …

La persecuzione cristiana contro i gatti raggiunse livelli assurdi a partire dalla metà del '200, quando vi fu un'estremizzazione della Chiesa contro le pratiche esoteriche, dovuta alla Crociata contro gli Albigesi in cui la Chiesa Romana vide il suo predominio in Occidente messo in pericolo dall'Eresia Catara. Questa radicalizzazione acuì i contrasti con tutto quanto veniva percepito come una minaccia alla diffusione del Cristianesimo e i gatti finirono nel mirino come esponenti terreni di Satana. Per quanto assurda sia questa considerazione, vennero scritti trattati sulla pericolosità dei gatti, specialmente quelli neri. E così, milioni di felini in tutta Europa vennero rastrellati, uccisi bruciati in massa in enormi roghi nella festa di San Giovanni, il 26 giugno. Una data che come Halloween era una festività pagana legata alla vita e alla fecondità … Un insulto all'Antica Religione e alla sacralità del simbolo, ma più ancora uno sterminio indiscriminato che ha portato il gatto domestico medievale all'estinzione totale. Il risultato? L'assenza di predatori specifici consentì la proliferazione del ratto nero, un roditore vorace e prolifico che proveniva direttamente dall'Asia portando con sé il terribile morbo della Peste Nera.

Storia esoterica dei gatti - opera di Josephine Wall vol de nuit

Grazie alla sporcizia, le condizioni di malnutrizione e l'assoluta assenza di norme igieniche, la Peste Nera spopolò il continente europeo in meno di tre anni, uccidendo venti milioni di persone. L'antidoto fu anch'esso portato dall'Oriente: navi veneziane reintrodussero il gatto andandolo a recuperare direttamente a Bagdad, cuore dei regni musulmani che avevano imparato ad amare i gatti dall'Egitto. E' infatti risaputo che Maometto avesse una gatta chiamata Muezza a cui voleva un bene infinito e seguendo il loro Profeta i fedeli islamici presero l'abitudine di ospitare i gatti nelle proprie case. I gatti soriani derivano il nome dal quartiere siriano della città, Sorian. Il termine inglese con cui si descrive questa tigratura, "tabby", deriva dal nome stesso della regione di Bagdad, Attabiyah, che designava nel Medioevo l'attuale Iraq. Introdotto in Europa, il gatto tabby si accoppiò con quei pochi esemplari selvatici non ancora sterminati e in poco tempo riacquistò la sua diffusione originaria. Ma perché questa paura, questo terrore dei vertici ecclesiastici per i gatti? Si tratta dell'ennesima ipocrisia, perché al sicuro nei loro conventi i monaci cristiani allevavano gatti eccezionali come i Certosini che facevano della caccia al topo la loro particolare abilità. Ma al di fuori dei monasteri, la Chiesa temeva nel gatto il suo aspetto magico, la sua capacità di vedere l'invisibile e quindi di essere un valido ausilio nelle pratiche occulte. Come sostenevano gli Egizi, il gatto pare vedere gli spiriti dei morti: chiunque abbia un gatto può riferire come il micio di casa, sonnacchioso e pigro, qualche volta alzi lo sguardo, addirittura a volte ringhi o soffi furiosamente, verso qualcosa che il padrone non scorge. Fantasie del felino, sogni ad occhi aperti? Non proprio.

La capacità che i mici riescano a vedere con i propri occhi quel particolare fenomeno che è costituito dagli Orbs, le sfere che appaiono nelle fotografie realizzate con le macchine digitali o con le pellicole più sensibili, è facilmente dimostrabile. Esistono varie foto che mostrano il gatto osservare con curiosità e interesse in direzione delle sfere Orbs, peraltro invisibili all'Uomo … La particolare sensibilità sensoriale consentirebbe al micio di vedere oggetti e fenomeni che i sensi umani, non particolarmente sviluppati, non riescono a percepire. Non è detto che ciò che non si vede non debba esistere: solo perché gli scienziati non hanno gli strumenti per osservare un fenomeno, non vuol dire che non esista, come invece stupidamente molti di questi soloni affermano. questo potrebbe spiegare una serie di abilità specifiche del gatto, come la sua empatia.

Sempre chi possiede un micio ha sicuramente sperimentato che quando non si sta bene, il nostro amico in qualche modo lo "senta" e cerchi di trasmettere energia alla parte malata. Esempio classico è un mal di stomaco, un disturbo intestinale: ecco che il nostro felino si accoccola sulla pancia, donandoci un calore e una sensazione di benessere incredibile. Non a caso oggi si utilizza questa empatia per la celebre Pet Therapy, che cura con successo svariati malanni anche psichici. Non è il solo potere che dispone la nostra meraviglia a quattro zampe: caso unico tra gli animali, il gatto cerca di dormire sopra i cosiddetti nodi di Hartmann, ossia quelle particolari intersezioni delle linee del campo magnetico terrestre che avviluppano tutto il pianeta a intervalli regolari. Se un uomo sostasse a lungo sopra uno di questi nodi, proverebbe una sensazione di spossatezza: non così il micio, che sembra al contrario rilassarsi in questi nodi evitati da tutti gli altri animali. Perché? Questa percezione del magnetismo è nota in tanti animali, come ad esempio tutti i migratori. Ma il gatto fa di più, è come se fosse in connessione con l'Energia Oscura che permea tutto l'Universo. E' questo il segreto dei gatti? E' questo il calore curativo che ci trasmette quando stiamo male? Se pensiamo che questa energia, teorizzata e dimostrata attraverso calcoli matematici ma non ancora avvistata per il già citato deficit sensoriale degli esseri umani, è in relazione con i riti magici ancestrali legati al concetto della Dea Madre, si comprende come gli Egizi avessero potuto divinizzare il gatto come esponente terreno della stessa divinità femminile universale. Ma in tutto questo, quali sono le conseguenze pratiche? Da un lato, occorre considerare il micio come un essere evoluto, intelligente e sensibile, forse anche più dell'Uomo a livello emotivo. Per tale motivo occorre trattarlo in maniera sempre rispettosa e riverente, comportamento peraltro che si dovrebbe tenere con tutti gli esseri viventi. E dall'altro osservare le sue sfumature e imparare a percepire i mondi sottili, le dimensioni invisibili che ci circondano.

Lorena Bianchi

FONTE:http://www.satorws.com/gatti.htm

Storia esoterica dei gatti - Gigia Luli.11 ©  grafica mlm 2013

“In ricordo della mia Gigia volata via sul ponte arcobaleno

esattamente un anno fa … Luli”

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Commenti al Post:
gffggf
gffggf il 11/02/13 alle 15:08 via WEB
ciao Gigia
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:15 via WEB
grazie ... Luli
 
fiordilotodgl13
fiordilotodgl13 il 11/02/13 alle 19:07 via WEB
Il gatto racchiude in se il lato istintivo della Natura, è un animale libero e indipendente . Ciao Fiore
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:16 via WEB
Un detto orientale dice così."Sforzatevi di capire i gatti e così capirete anche le donne!" ... Luli
 
Morven61
Morven61 il 11/02/13 alle 19:29 via WEB
un saluto cara, è lunghissimo il tuo post. Un grande legame esoterico unisce l'uomo e il gatto
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:18 via WEB
Buon pomeriggio Morven ... ti abbraccio ... Luli
 
ilmonako
ilmonako il 11/02/13 alle 19:38 via WEB
klikka ciao, aspettiamo insieme?............Gian Piero ilmonaKo
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:19 via WEB
un po' in ritardo ma si ... aspettiamo ... un sorriso ... Luli
 
giuseppe.teobaldelli
giuseppe.teobaldelli il 11/02/13 alle 20:34 via WEB
Molto bella questa "storia dei gatti", vi ho scorto cose che non sapevo - e dire che io non ho un gatto!, mi dispiace proprio, ma il fatto è che sto poco in casa e quindi non me ne potrei occupare. Da piccolo ho avuto però diversi gatti e, veramente, mi erano di grande compagnia... e mi divertivano pure. Mi resta, comunque, una simpatia per i gatti che, per esempio, non ho per i cani ché li considero troppo invadenti e rumorosi. (Ti ringrazio per il commento lasciatomi nel blog mio, che tral'altro, ho anche compreso nello spirito...). Saluti, Teo de Baldus maceratensis
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:22 via WEB
Buon pomeriggio Teo ... io amo tutti gli animali tant'è che sono vegetariana ... ma in particolar modo i gatti ... Luli
 
L.u.c.e
L.u.c.e il 12/02/13 alle 10:06 via WEB
Anche se piove spero sia per te un…clicca!!
Un abbraccio e un sorriso
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:23 via WEB
il sole spunta dietro le nuvole ad annunciare la primavera ... Luli
 
laura1953
laura1953 il 12/02/13 alle 12:10 via WEB
Buongiorno Luli ,oggi finisce carnevale, buon martedi grasso con un sorriso ..Laura , CLICCA
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:24 via WEB
Ciao Laura ti abbraccio forte ... Luli
 
gitana100
gitana100 il 13/02/13 alle 11:37 via WEB
finito il carnevale e gia arriva l'altra festa. Buon San Valentino e un saluto...Lilla
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:27 via WEB
Inizia il Lunedì e siamo tutti qui a pensare già al sabato che verrà ... Luli
 
raffabis2
raffabis2 il 13/02/13 alle 16:04 via WEB
ciao Luli, io ho Luna,una cagnolina di 12 anni, da quando non c'è più Lucky (natale scorso..) il suo compagno,sembra abbia perso qualsiasi voglia di curiosare e giocare come faceva prima.. fa solo delle gran dormite... e cerca tante coccole:)) che prima faceva raramente.. io dico che gli animali hanno un'anima e sentono i nostri sentimenti... un saluto a te e uno a Gigia, ciao raffa
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:30 via WEB
Ed io lo credo insieme a te che loro hanno un'anima, sai anche Mirtillino, che è l'altro mio gatto da quant'è che non c'è più Gigia cerca sempre le mie coccole cosa che prima faceva di rado ... ti abbraccio ... Luli
 
Lolablu7
Lolablu7 il 14/02/13 alle 00:05 via WEB
Ho imparato a conoscere i gatti da poco; ho sempre avuto cani. Ne ho trovato uno piccolissimo, tre anni fa e l'ho cresciuto. Oggi li adoro. Sono entrata in un mondo nuovo e insospettabile del quale non potrei più fare a meno. La mia gatta è parte della mia vita. Bellissimo post.Un abbraccio:-)))
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:38 via WEB
grazie Lola ... un sorriso ... Luli
 
pasqualina2008
pasqualina2008 il 14/02/13 alle 08:47 via WEB
Oggi è la festa degli innamorati... a me piace credere che sia la festa dell'AMORE in genere, così posso augurare a tutti coloro che amo un mondo d'amore. Buona giornata :)Pasq
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:38 via WEB
hai proprio ragione ... un sorriso ... Luli
 
laura1953
laura1953 il 14/02/13 alle 11:06 via WEB
“Innamorarsi è facile, ma restare innamorati è qualcosa veramente speciale.”Felice S.Valentino Luli . Kissss...Laura , CLICCA
 
 
luli.11
luli.11 il 11/03/13 alle 14:39 via WEB
... e che fatica ci vuole ... Luli
 
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...

Giorni tumultuosi


onde gigantesche infrangono scogli inesplorati


coperti da alghe vermiglie ...


Come l'anima mia quando si rivolge a Te


cerca di nascondersi fra la nebbia


ma tu Rossa la riconosci


accogliendola


 leggera la fai nuotare  per mari inesplorati


dove si cela


il silenzio delle cose.

 

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Paris di notte

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Tre fiammiferi accesi

uno per uno nella notte

Il primo per vederti tutto il viso

Il secondo per vederti gli occhi

L’ ultimo per vedere la tua bocca

E tutto il buio per ricordarmi queste cose

Mentre ti stringo fra le braccia.

 

Jacques Prèvert

 

La Libellulla

"La libellula,

la creatura del vento,

simboleggia

l'illusione e il cambiamento.

Le sue ali cangianti

ci ricordano

tempi e mondi magici,

rendendoci coscienti

del fatto che la realtà

di questo mondo

è solo un'apparenza.

Il suo insegnamento

ci dice che niente

è in realtà come ci appare

e che dobbiamo sforzarci

di liberarci dalle illusioni

dei nostri sensi.

Inoltre essa fa da tramite

per portarci messaggi d

egli elementali

e degli spiriti del

mondo vegetale."

 

 

 

 

 

 rose rosa

 

 

 

Luli.11 Il mio profilo

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"Tienimi per mano al tramonto,

quando la luce del giorno si spegne

e l’oscurità fa scivolare

il suo drappo di stelle…

Tienila stretta quando non riesco a viverlo

questo mondo imperfetto …

Tienimi per mano …

portami dove il tempo non esiste …

Tienila stretta nel difficile vivere.

Tienimi per mano …

nei giorni in cui mi sento disorientata …

cantami la canzone delle stelle

dolce cantilena di voci respirate …

Tienimi la mano, e stringila forte

prima che l’insolente fato

possa portarmi via da te …

Tienimi per mano e

non lasciarmi andare… mai…"

 

Herman Hesse

 

 

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