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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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« Iran: "Abbiamo lanciato ...Berlusconi sui giornali esteri »

E la Par condicio frenò Benigni

Post n°996 pubblicato il 03 Aprile 2006 da lo_snorki
 
Tag: tv
Foto di lo_snorki

L’attesa era dipinta sul volto di tutti: «Vedrete, Roberto bisserà lo show che fece da Biagi...». Previsione sbagliata. Roberto Benigni ieri sera è riuscito per 25 minuti, nella trasmissione

Che tempo che fa, a non parlare mai di politica. Voglia di tenersi fuori. Prudenza e snobismo insieme, forse. Ma sicuramente una decisione che spiazza e delude. Lasciando in molti anche un pizzico di nostalgia per quel «Berluscooni!» urlato con accento toscano. Il regista spiegherà solo alla fine, abbandonando gli studi Rai di Milano: «C’era la par condicio, questa volta. Non potevo parlare di politica. I comici sono come i bambini: obbediscono alle regole. Sono i politici che non le rispettano». E se gli si ricorda l’impatto che ebbe il suo intervento alla trasmissione di Enzo Biagi, risponde: «Ripeto: l’altra volta non c’erano queste regole. In quel caso feci il mio dovere. Fu un atto coraggioso, quello. Perché si sapeva che avrebbe vinto l’altra parte. Stavolta era diverso. E tra l’altro eravamo in diretta».

Era reale l’imbarazzo, in lei, per le regole della par condicio? «Sì, e se si è visto vuol dire che ho comunicato bene. Certo, se non ci fossero state queste norme avrei fatto un altro tipo di show». Sembra trattenersi. Poi la butta lì: «Ma anche questo è stato uno show politico, attenzione. Silvio Berlusconi è come Aristotele: ci ha insegnato che tutto è politica». Che però l’intervento di Benigni non sarebbe stato politico è stato proprio il conduttore, Fabio Fazio, a spiegarlo fuori onda: «Sarà una conversazione vera, niente pezzo comico». Come a dire: niente guasconate e istrionismi. E niente politica. C’è la par condicio... Benigni arriva dalla Germania, dove ha presentato il suo ultimo film La tigre e la Neve. Giacca nera di velluto, sorridente, chiede solo un caffè e un bicchier d’acqua. Prima di lui, va in onda l’ex allenatore Gianluigi Collina. Al regista toscano tocca la seconda parte della puntata. Colonna sonora de La vita è bella, due giri dello studio, e dinanzi a sé trova un Fazio emozionato, che si giustifica: «Scusami, ma mi sento coinvolto come con una bella donna. Sono 23 anni che ti invito». Per il resto, il conduttore della trasmissione di Rai3 è stato di parola. Benigni e Fazio hanno discusso solo di grandi temi: amore, religione, bellezza... Politica niente. Giusto qualche accenno generalista: «I politici promettono molto e mantengono poco».

Poi, duettando, Benigni: «Stasera (ieri sera, ndr) parleremo anche dell’esistenza di Dio». Fazio: «Roberto attento, oltre Dio non si può parlare, c’è la par condicio». Tormentone che trascinano fino alla fine, con Benigni che finge imbarazzo per le domande sui massimi sistemi, e Fazio divertito-preoccupato. Benigni ci scherza su: «Fabio, dopo però parliamo di Dio. E di Oltre. Però pensa, quando ci incontreremo tra quarant’anni ci diremo: ricordi quell’intervista con par condicio. Ci furono le elezioni, ricordi?». Fazio: «Che bello, sì, e le elezioni saranno roba passata».

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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