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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Intervista a Fabio Canino: "Io, gay in cravatta, faccio paura"

Post n°4241 pubblicato il 29 Luglio 2011 da lo_snorki
 

Fa una vita da Canino, dice ridendo. Un po' vita da cane, perché fra teatro, radio e tv non ha più orari. Un po' da Fabio Canino, appunto, il conduttore gay più famoso d'Italia. Quello che, dopo il successo televisivo partito con "le Iene" e consacrato da "Cronache marziane" e "Frankenstein", da ormai tre anni non ha un suo programma. Rai e Mediaset hanno scopiazzato i format, ma li mettono in onda senza di lui. Censura omofoba? Semplice coincidenza? Intanto lo si ascolta a "Miracolo italiano" su Radio2. Lo si vede sul palcoscenico, sua grande passione, o come ospite controcorrente in qualche salotto tv o su Sky. Quando lavorava ancora nella nicchia di Gay.tv il "Time" gli dedicò quattro pagine, parlandone come di una rivelazione: "Sì, ma stia tranquillo che in Italia ci sono critici televisivi a cui non piaccio", dice seduto sul divano del barbiere, nel centro di Roma. Sul soffitto del salone sono montati i riflettori. Sembra un set.
Che ci fa qui dal barbiere? Si rilassa o prova un nuovo programma?
"Le sembrerà strano ma anche ai gay cresce la barba".
A proposito di gay. Perché lei non ha un suo programma? E' troppo "gay oriented", come si dice oggi?
"Voilà. Mi aspettavo questa domanda. Magari non con una lama al collo. I problemi sono tanti. Ma le basti un esempio. Il programma che mi ha portato al successo è "Cronache marziane". In effetti veniva considerato da molti un programma "gay oriented", e forse per questo non hanno pianto quando è stato chiuso".
Ed era così?
"In realtà non lo era affatto, tanto che piaceva a tutti, etero e gay. Al punto che ho visto pezzi interi scopiazzati in tanti altri programmi, condotti da eterosessuali. E' chiaro il concetto? D'altra parte io non faccio il gay di professione, nonostante in tv sia tutto così settoriale ormai. Se lo fai di mestiere, poi ti succede che se si fa male un gay in Australia, chiamano te e ti chiedono cosa ne pensi. E io che ne so? Si faccia medicare".
Cosa spaventa di più i direttori di rete, quando uno come lei va in tv?
"Forse che io vado in televisione in jeans e maglietta, non con le piume di struzzo. Questo mi rende, assurdamente, più pericoloso perché sono normale, me stesso, un conduttore che parla con il pubblico, senza confini. E trasmetto quindi un'idea dell'omosessualità normale, che evidentemente fa ancora paura".
Però la censura in tv è un tema serio. Lei, pur in un altro settore, si sente per caso come Fazio e Saviano quando contestano la Rai, o come Santoro?
(Ride) "Assolutamente no. Non sono mai stato censurato, a me al massimo mi cancellano i programmi".
E' una battuta?
"Il problema effettivamente c'è. Mi sono fatto l'idea che in Italia ci siano anche i professionisti della censura, gente che lavora grazie alla censura, che gli fa avere più spazi e copertine di un ufficio stampa. Detto questo se mi cita Fabio Fazio, beh, lui è uno dei più bravi e che stimo. Il rischio è che restino programmi-evento: come un ariete sfondano il muro della banalità e dell'ipocrisia solo in quel preciso momento. Per liberarsi della censura ci vorrebbe uno sforzo immane di tutta la televisione, un cambio di mentalità. Anche perché molta censura, in realtà, è auto-censura. I servi del re sono molto peggio del re".
Un giorno a "Cronache marziane" arrivò Francesco Cossiga. Strana coppia voi due. Che rapporto avevate?
"Mi colpì molto constatare come i politici della vecchia generazione fossero molto più moderni e pronti a uno scambio di quelli attuali. Cossiga era più giovane di tanti giovani politici di oggi. Durante un pranzo a casa sua, mi domandò: "Cosa posso fare per te?". Io lo guardai e gli risposi: "Presidente, mi aiuti a trovare un fidanzato". Cossiga non fece una piega e mi presentò un suo amico. Sfortunatamente non era la persona giusta per me".
Cosa la fa più ridere in televisione?
"Daniela Santanché".
E perché?
"Non ne azzecca mai una. Vuole fare quella che difende la maggioranza di governo, ma in realtà fa danni. Gli complica la vita. Mi immagino quelli del suo schieramento politico, quando la vedono in televisione, mettersi le mani nei capelli e urlare: "Noooo, di nuovo lei!" Presumo preferiscano vedere Rosy Bindi a difendere Berlusconi".
Giù dalla torre Mina o Lady Gaga?
"Beh, qui l'intervista si fa seria. Mi butto io. E al mio funerale vorrei una canzone di Mina e una di Lady Gaga. Cantate da loro, me lo meriterei a quel punto".
Che cosa invece la fa più arrabbiare?
"Mi fa molto arrabbiare vedere le interviste di certi giornalisti che, con l'aria di circostanza, avvicinano i parenti delle vittime di stragi, incidenti o delitti, porgono il microfono e chiedono: "Come si sente?" A persone incapaci di reagire. Cosa si aspettano di sentire? "Bene grazie, sto andando a bere un aperitivo con gli amici"".
La televisione è in crisi di ascolti. Cosa pensa delle scelte sui programmi e sui personaggi che oggi vanno più in video? Sono i conduttori a funzionare meno, o i dirigenti a non capire più il pubblico?
"Siamo generazioni a cavallo fra l'analogico e il digitale, fra il 45 giri e la chiavetta Usb, fra la vecchia televisione e le nuove tecnologie. La televisione ha ancora paura a investire tutto e solo nel nuovo. A volte fanno degli esperimenti, poi però si torna alla norma. E così non si accontenta nessuno. Spesso poi, soprattutto sulle reti di Stato, chi dovrebbe decidere non sa niente di tv. Perché fino al giorno prima dirigeva enti, era a capo dei telefoni o degli aeroporti. Ma sa com'è... la maggioranza si accontenta di quello che passa il convento. Un caro saluto a Emanuele Filiberto".
La7 le piace?
"Molto. La televisione, per usare un luogo comune, è lo specchio della società. Quindi come sempre le minoranze sia sociali che televisive hanno più inventiva, coraggio, creatività... come le piccole produzioni e i piccoli programmi che fanno grandi performance. La7 è uno di questi casi".
Lei è di destra o di sinistra?
"Ho solo la tessera del supermercato, per raccogliere i punti. Vale lo stesso?".
Avrà un'idea politica. 
"Disgraziatamente sì. Progressista".
Chi vota, quindi, il Pd?
"P-chi?. Le sembra un partito progressista? Credo che i dirigenti, futuri e veri, oggi siano ancora alle scuole medie. Non si mettono d'accordo nemmeno sull'orario del congresso, quando lo convocano".
Ultimamente sembra che per fare televisione si debba andare a letto con i potenti? Le ragazze di Berlusconi, i festini di Lele Mora. E' così?
"Non sono d'accordo con le generalizzazioni. Mi fanno molto arrabbiare. Per esempio le veline, cioè le ragazze di "Striscia la Notizia", vengono citate a sproposito. Molte hanno fatto una carriera di tutto rispetto. E' come se si dicesse che tutte le igieniste dentali sono come la Minetti. Ma per carità. Per lavorare a "Striscia" bisogna alzarsi presto e andare in sala prove. Le Olgettine, ricordo non fossero così mattiniere".
Espresso 25.07.11 

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

Per non dimenticare

 

DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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