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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Croazia: nel referendum il 66,2% dice si' alla Ue

Post n°4346 pubblicato il 24 Gennaio 2012 da lo_snorki
 
Tag: CROAZIA, UE

I croati, pur senza l'euforia tipica delle precedenti fasi di allargamento, hanno detto chiaramente sì all'adesione all'Unione europea. Con oltre il 98% delle schede scrutinate nel referendum tenutosi ieri nel Paese, il 66,24% si è pronunciato a favore dell'adesione, rispetto al 33,17% di contrari. A partire dal primo luglio 2013 la Croazia, secondo paese ex jugoslavo dopo la Slovenia, diverrà così il 28/mo Stato membro dell'Unione europea. A testimoniare la mancanza di ottimismo e una certa rassegnazione della popolazione, vi è il tasso di partecipazione di appena il 43,55 per cento dei 4,4 milioni di aventi diritto, il più basso mai registrato in una qualsiasi tornata elettorale tenutasi in Croazia. Finora l'affluenza più bassa in un referendum sull'adesione alla Ue era quella registratasi in Ungheria nel 2003, quando votò il 45,6 per cento degli aventi diritto.

"La Croazia ha detto il suo grande sì all'Unione europea dalla quale si attende molto, e sono convinto che i croati sapranno cogliere questa occasione", ha dichiarato il presidente della Repubblica, Ivo Josipovic dopo l'annuncio dei risultati.

"Abbiamo preso una decisione storica, cruciale per il nostro futuro, ma il successo dipenderà solo da noi stessi", ha commentato il primo ministro Zoran Milanovic, che insieme a tutti i ministri, i deputati e altre cinquecento personalità della vita pubblica croata ha preso parte nel palazzo del Parlamento a una celebrazione ufficiale.

I leader del fronte del no, per lo più composto da organizzazioni nazionaliste e ultraconservatrici, sostengono che la bassa affluenza, al di sotto del 50 per cento degli aventi diritto, mette in dubbio la legittimità, seppur non la legalità, del referendum, e hanno chiesto la sua ripetizione. Intanto, sui profili di utenti croati delle reti sociali in Internet, uno dei link più diffusi ieri sera era il video del vincitore del festival della canzone europea nel 1990, l'Eurosong, tenutosi proprio a Zagabria, quando Toto Cotugno trionfò con il brano "Insieme" dedicato all'Europa unita dopo la caduta del muro di Berlino. La campagna referendaria si è svolta all'ombra della crisi dell'eurozona, e molti croati negli ultimi mesi hanno visto affiorare dubbi sull'opportunità di unirsi a una comunità in grande difficoltà. Alla fine ha prevalso il pragmatismo con la convinzione che una nazione piccola, ormai già economicamente legata ai Paesi dell'Ue e con la valuta nazionale, la kuna, di fatto vincolata all'euro, non ha una vera alternativa e che comunque si stia meglio dentro che fuori. Molti altri vedono l'adesione come il compimento di un sogno nazionale, iniziato nel 1991, al momento della proclamazione dell'indipendenza dalla Jugoslavia socialista, e l'ingresso in Europa significa lasciare per sempre alle spalle il passato balcanico, contrassegnato da tensioni etniche, instabilità politiche, più di una volta nel corso del Novecento sfociati in sanguinose guerre civili.

I negoziati di adesione sono durati quasi sei anni e durante questo processo la società croata è cambiata a vista d'occhio.

Il grado di difesa dei diritti umani e la protezione delle minoranze etniche, in primo luogo quella serba, è oggi a un livello inimmaginabile negli anni Novanta. La lotta alla corruzione e al crimine organizzato, uno dei criteri più importanti posti da Bruxelles, hanno portato in carcere decine di imprenditori e ex ministri, incluso l'ex premier Ivo Sanader.

Ora la parola passa ai Parlamenti dei Paesi membri che, prima della data prevista per l'ingresso effettivo, a luglio 2013, dovranno ratificare il Trattato di adesione della Croazia.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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