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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Serbia: ballottaggio Tadic-Nikolic

Post n°4408 pubblicato il 07 Maggio 2012 da lo_snorki
 

In Serbia si è votato in contemporanea per il presidente, il Parlamento, numerose amministrazioni locali e il governo della Vojvodina, la più ricca, multietnica e autonoma delle sue province. Tutto perché il presidente Boris Tadic, dimettendosi, ha voluto risparmiare - con un unico election day - un pò di denaro pubblico in un Paese provato dalla crisi non meno di altri nell' Europa del sud. Sarà, a semplificare molto, una partita a due proprio tra l' europeista Boris Tadic e il postpopulista Tomislav Nikolic.

Il presidente Boris Tadic, 54 anni, presidente dal 2004, europeista e leader del partito democratico (Ds). È dato al 36%, favorito al 2° turno L' uomo della piazza Tomislav Nikolic, 60 anni, è il leader del partito progressista. Nazionalista, ma anche pro Ue. Al 35% al primo turno

L' uomo che alla guida del partito progressista serbo (il Sns, che non necessariamente per il nome è un partito di sinistra, almeno sul modello europeo) ha ripulito quella forma di nazionalismo e populismo a tutela dei ceti più deboli che in Serbia è sempre andata forte. Anche se oggi Nikolic, a differenza di quel che diceva anni fa e di ciò che ancora pensa il suo mentore Vojislav Seselj processato all' Aia, è anche lui a favore dell' integrazione europea. Tadic, leader del partito democratico Ds, è favorito alle Presidenziali. Ma in questa sfida incrociata e doppia, il partito di Nikolic è dato in vantaggio alle parlamentari (33% contro 28%). Dovesse spuntarla al Parlamento, Nikolic difficilmente potrebbe insidiare Tadic al ballottaggio per la presidenza tra due settimane. Il rischio però è di un Paese bloccato, con la presidenza agli europeisti e un Parlamento, almeno simbolicamente, dominato dai «nazionalisti». La parola decisiva potrebbe quindi spettare ai postsocialisti di Ivica Dacic, gli eredi di Milosevic. Pragmatico e amato per il suo parlare ed agire netto (quando i kosovari arrestarono alcuni serbi, lui ministro dell' Interno per risposta arrestò alcuni albanesi), Dacic potrebbe confermarsi (l' improbabile) miglior alleato dell' europeista Tadic. Certo, a scorrere le liste presidenziali, c' è sempre un certo passato che ritorna. Jadranka Seselj, la moglie del tribuno della pulizia etnica Vojislav, unghie bordeaux e lunghi cappelli tinto-corvini, in lizza per gli ultranazionalisti. L' intramontabile Vojislav Kostunica. Ceda Jovanovic, l' attore che trattò la resa con Milosevic nella lunga notte del 30 marzo 2001, l' unico pronto a cedere il Kosovo. Più che protagonisti, comparse. Il voto è tutto sull' economia. Non potrebbe essere altrimenti quando i disoccupati sono il 24%, e il 40% del Pil lo produce l' economia in nero. E anche se la Fiat investe e i cinesi stanno costruendo il secondo ponte sul Danubio a Belgrado, la crisi morde. A marzo i pensionati erano più degli occupati. Secondo un recente sondaggio, l' 80% dei serbi è deluso o arrabbiato, il 77% non ha speranze, il 60% è semplicemente depresso. L' Unione Europea? Accettabile per i più, ma non è che questo risollevi un Paese. Vota anche il Kosovo. Almeno quella provincia del Nord, dove l' Osce è riuscita dopo le iniziali resistenze di Pristina a organizzare i seggi. Cinquantamila persone, legati da storia, politica, soldi alla madrepatria. La Nato fa appelli alla calma. Ma non votano gli altri 80mila serbi sparsi nelle enclave, dati per persi con questo voto anche da Belgrado. E però, se il Kosovo condiziona tutta la politica estera e perfino le prospettive di Belgrado (come un tempo avevano fatto Milosevic e i criminali di guerra latitanti) in questa campagna elettorale quella regione torna a essere, se non dimenticata, almeno marginale.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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