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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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« Progetto Moldaunia: Fogg...Li Gotti (Idv): “La Cons... »

Puntare ai delusi di Pd e Sel. Di Pietro "strappa" la foto di Vasto

Post n°4434 pubblicato il 21 Agosto 2012 da lo_snorki
 
Tag: idv

Ma dove va Di Pietro? Uscito -al momento dalla famosa fotografia di Vasto, apoteosi di un'ormai sfumata alleanza col Pd, riparte da Vasto. La festa del partito, 21-23 settembre, che quest'anno è il punto d'approdo di un progetto partito nel lontano 2009, da quando incontrando l'ex responsabile welfare di Bertinotti, ed ex Fiom Maurizio Zipponi, il capo carismatico di una forza a dimensione unica disse «voglio fare un partito vero». Per quell'epoca, di certo sarà ancora forte l'andamento politico che tanta visibilità ha dato all'Italia dei Valori: si sta solo con chi difende la magistratura. Ed è significativo che Maurizio Landini, pronunci le stesse parole: «La Fiom sta con chi difende la magistratura». Avrà un palco tutto per sé, anche se si sta cercando di farglielo dividere con «qualcuno di Confindustria», avvisa Zipponi, proprio a Vasto. Poi, il lavoro e la difesa del lavoro, cercando di superare l'operaismo ideologico che è il marchio di altre formazioni. E -potevano mancare?- i giovani, che in 200 apriranno la kermesse. Un assaggio, il 10 per cento, dei dipietristi al governo, sia pure solo a livello locale. Svecchiare, ringiovanire, innovare. Evitare di ripresentare i Barbato che ti occupano Montecitorio il primo giorno di ferie, i De Gregorio o gli Scilipoti e i Razzi che si fan mettere in lista con le tasche gonfie di pacchetti di voti ma poi o fan cadere il governo, il tuo governo, o comunque passano col nemico di sempre -Berlusconi- non senza simonia. Provare a percorrere, senza fumisterie da rivoluzione due-punto-zero, la comunicazione dei network e tentare di affacciarsi anche in un mercato più tradizionale attraverso, chessò, un nuovo quotidiano. Magari il grido di Di Pietro rimarrà sempre picaresco, come il famoso «Se non ora, chi?» urlato chiamando J referendum contro il porcellum quando l'alleato d'allora, Veltroni, voleva raccoglier firme «sul grembiulino scolastico della Gelmini». Ma per il resto, alacre, scaltro e tenace come un hidalgo abruzzese Antonio Di Pietro zitto zitto sta cambiando l'Italia dei Valori, e si prova a guardare lontano. Quanto l'Idv sarà cambiata lo si capirà dalle liste per il 2013. Piacerebbe, raccontano i rumors dell'Idv, mettere in lista personaggi alla Concita De Gregorio, gran seguito, molto appeal comunicativo, e grande sintonia, «è spessissimo sulle nostre posizioni». Di certo non si tratterà di fare una lista beautiful, né di inserire qua e là personalità di richiamo per la sinistra. Molto dipenderà da due fattori. Se il Pd deciderà di affiancare o meno alla propria una lista di indipendenti. E soprattutto, spiega Pancho Pardi, dalla legge elettorale: se ad esser premiate in voti saranno le coalizioni, o i partiti con più alto gradimento. Ma il quadro che si prefigurano all'Idv è chiaro: con Sel a guida Vendola che si configura sempre più come una sinistra poco meno che interna al Pd, a sinistra si aprono praterie. «Non ci resta che l'Idv», ha scritto l'altro giorno, tra le lunghe righe di un fondo dedicato ai guai di quello che sta a sinistra del Pd, Piero Sansonetti. Che, direttore del periodico «Gli Altri» e del più importante quotidiano della Calabria ha da tempo il progetto di resuscitare il glorioso «Paese Sera» e magari, chissà, potrebbe coordinarsi con Di Pietro. Catalizzare gli scontenti, spiega Maurizio Zipponi che lavora alla nuova Idv da tre anni, non è né una strategia né una tattica. Per questo, se lo scontro con il capogruppo Donadi che non apprezza gli insulti al Colle è «pura dialettica democratica interna», non è alle viste alcuna liason con Grillo, e tantomeno un inseguimento. Sarà. In realtà Veltroni, fondando il Pd, scelse l'alleanza con Di Pietro escludendo Bertinotti proprio perché c'erano già stati segnali, allora, di avvicinamento tra i due. Che di certo su una cosa sono appaiati e procedono uniti: gli attacchi a Napolitano. E, per suo tramite, a Monti. Di Pietro ha aperto anche alle unioni gay, ma la politica old style proprio non la digerisce. E presidia saldamente quella congrua fetta di mercato.

Antonella Rampino, La Stampa 21.08.12 Pag. 7

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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