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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Esce "Ecco" di Niccolò Fabi

Post n°4476 pubblicato il 30 Novembre 2012 da lo_snorki
 

In tempi di primarie, intitolare un disco Ecco significa anche dare adito a certe insinuazioni: "Adesso" è lo slogan di Matteo Renzi. "È vero - dice Niccolo Fabi - ma noi siamo diametralmente opposti. Lui è un politico, io, invece, faccio il musicista di professione...". Ecco è il settimo album di Fabi, forse il più bello della sua carriera, sicuramente il più completo. Nato da un forte desiderio di libertà, è la sintesi di uno stato d'animo complesso, spaventato dalla felicità e scosso dal timore di perderla. E l'immagine in copertina, con Fabi nel ruolo di arciere è significativa: "Titoli e copertine devono essere evocativi. Perché, sono convinto, il titolo deve essere sintetico e immediato, visti i tanti spunti presenti nel mio lavoro. Desidero che chi impugna il disco si renda conto che si trova di fronte a qualcosa di concreto. Il gesto dell'arciere rappresenta la forza nella sua concezione più nobile". A Roma si parla ancora di un gruppo di giovani musicisti che si esibivano fino a notte fonda in un locale di Piazza Navona... cosa ricorda di quel periodo? Sono passati ormai quasi vent'anni da quando suonavamo al 'Bar del Fico'. A quei tempi avvenne un piccolo miracolo perché in quel locale, gestito da una ventina di soci fra attori e musicisti in erba, c'era la possibilità di avere grandi prospettive. Non c'erano particolari richieste da parte dei gestori, come ad esempio l'obbligo di eseguire cover. Semplicemente, ognuno faceva la propria proposta, senza pensare al profitto. Sono queste le condizioni alla base di ogni movimento che voglia proporre o cercare di fare qualcosa di nuovo... E noi avevamo la possibilità di sperimentare senza avere l'assillo di dover portare un minimo di 70 persone per poter suonare. In questo modo si è creato un ambiente ideale. La voce si è subito sparsa e casualmente, in quel locale, si sono ritrovate personalità di buon livello: Daniele Silvestri, Federico Zampaglione, Max Gazzè, Riccardo Senigallia. Siamo cresciuti e migliorati insieme. Avevamo l'età perfetta, tutti tra i 24 e i 26 anni, c'era chi lavorava e chi stava finendo l'università. La coincidenza di alcuni fattori ha fatto sì che potessimo emergere. A un certo punto cominciano ad arrivare i primi contratti. Nel giro di 4-5 anni quasi tutti firmammo per una casa discografica, come se fosse la cosa più facile al mondo. Riuscimmo a prendere in corsa l'ultimo treno del mondo discografico. Io firmai un contratto 3+2, oggi irrealizzabile per un emergente. Dal punto di vista musicale, qual è l'aspetto più interessante? In quel periodo, dal punto di vista musicale, stilistico e artistico, la 'romanità' si aprì alle influenze esterne. Si cercavano molti punti di contatto, tanto che oggi vedo molte più affinità con l'hip hop che con il classico cantautorato alla De Gregori, isolato, che si scrive le proprie canzoni. Facevamo free style, ma senza pose. Ecco, credo sia questo l'aspetto più interessante, la nostra cifra stilistica. In Ecco ci sono alcune canzoni come I cerchi di Gesso, Una buona Idea e la stessa splendida title track che presentano una poetica tipica delle opere di Montale. Poche parole sufficienti a far scaturire un dialogo con le cose, la natura, i paesaggi. E un sentimento di dignità profondo, essenziale. Il compito degli artisti penso sia quello di fornire a persone che non hanno una giornata da dedicare a queste osservazioni, elementi per vedere la realtà in modo diverso, come fa la poesia. Trasformare un'immagine comune in un sogno. Riguardo alla poetica, c'è un aspetto nella scrittura che è molto legato alle immagini della realtà. Che diventano porte per altri mondi. Non indichi però una via di fuga dal male di vivere. Le canzoni sono premesse, punti di partenza: non diamo loro troppe responsabilità. La canzone d'autore non è un trattato sociologico.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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