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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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« Tra Milano e PalermoMilano: riuscito suicidio! »

Rosetta Jervolino: «Pochi credevano in me».

Post n°1355 pubblicato il 30 Maggio 2006 da lo_snorki
 
Tag: unione

Arriva con questo suo sorriso da signora elegante della politica italiana, con questa sua voce che i napoletani hanno imparato ad apprezzare, arriva nella notte, nella penombra di via De Petris, fotografi e telecamere, le grida di evviva, Antonio Bassolino che le va incontro. Lui sì che può.
E infatti lei, Rosa Russo Iervolino, lo abbraccia, gli dice una cosa nell'orecchio. Si volta. «Bassolino ha creduto in me. Uno dei pochi, direi...». È il momento della festa, va bene: ma è stata dura, «paradossalmente molto più dura di cinque anni fa, quando pure, per vincere, dovetti arrivare al ballottaggio». E' stata dura e non l'hanno aiutata. «Molti, ma veramente molti nel centrosinistra, fino all'ultimo sono stati convinti che io non fossi il miglior candidato...».
Quelli del suo staff si mettono in circolo e suggeriscono di prendere appunti: «Quante volte è sceso Berlusconi a fare campagna elettorale per Malvano? Tre volte. Prodi? Mai. Il Professore s'è limitato a rilasciare un'intervista al Mattino sabato scorso, nient'altro». E Rutelli? La Margherita è il partito della Iervolino... «Lasciamo stare. Il candidato di Rutelli era Riccardo Villari, un medico. E speriamo che qualcuno abbia almeno notato che, qui a Napoli, la Rosa nel pugno non era neppure in lista...
». Notato. Con retroscena nemmeno troppo segreto: i radicali avevano indicato ufficiosamente Marco Rossi Doria, il professore di strada, alla guida - per qualche settimana - d'una associazione alternativa e di sinistra. Quanto ai socialisti dello Sdi incerti e, adesso, pentiti. Telefonata di Enrico Boselli al leader campano Marco Di Lello, assessore regionale all'Ambiente: «Caro Marco, avevi ragione tu, la Iervolino funzionava ancora...».
Le telefonate sono state queste. Anche dal Botteghino. Racconta Luisa Bossa, ex sindaco diessino di Ercolano: «No, nemmeno ve lo immaginate quante volte mi hanno chiamato dal partito, da Roma...». Per chiederle cosa? «Perdiamo, eh? Dai, la Iervolino non va da nessuna parte... Abbiamo sbagliato candidato, vero?».
Lei, il sindaco rieletto, finge di non sentire: si mette sottobraccio a Carlo Puca, il suo consigliere politico, e continua a sfoggiare questi modi così misurati e giusti, per servire fredda la sua dose di perfidia. «Sa, credo proprio che questa mia vittoria dimostri anche una cosa: io sono radicata e ben voluta anche nella città che non si vede...». A quale città allude, sindaco? «La città dei quartieri popolari del centro storico, ad esempio...». Dove Berlusconi raccoglieva però euforia e... «E lasciamo stare. I sondaggi li ho sempre rispettati, ma sbagliano nove volte su dieci. Mi hanno attaccato con metodi fascisti, con manifesti su cui era scritto...». Gallina vecchia non sempre fa buon brodo... «Appunto. La verità è che Berlusconi qui pensava di poter dare la prima spallata a Prodi, e invece... Diciamolo: Napoli è una città che non si fa comprare».
Rosa Russo Iervolino non sa ciò che pensa Ciriaco De Mita: e cioè che questa sua vittoria «sia sostanzialmente addebitabile proprio alla discesa a Napoli di Berlusconi, che s'è presentato cantando canzoni napoletane credendo che fossero allegre e invece qui le canzoni sono spesso dolenti, raccontano storie di disagio e di sconfitte. Ed è questo cattivo gusto ad aver permesso al centrosinistra di consolidarsi, di aggregarsi intorno alla Iervolino, che se no...».
Ma non si può scendere a polemica troppo cruda. Meglio lasciar rispondere il presidente della Regione Bassolino, abilissimo nelle metafore. «Rosa ha vinto a sorpresa? Chi è invidioso, beh, resti tranquillo nella sua invidia...».
Rosa Russo Iervolino sta qui accanto e fa segno di sì con la testa, poi gli mettono sotto il naso microfoni e foglietti per un autografo. Arrivano i ragazzi dei centri sociali, giovani comunisti con i capelli torti nell'acconciatura rasta, bracciali jamaicani, uno pure con la faccia barbuta di Ernesto Che Guevara tatuata sull'avambraccio. Molto diversi da lei. Che però li ringrazia e ci scherza in dialetto stretto, bravissima e sorprendente. « Guaglio', quant'ammuina, eh? ». E loro, ironici e un po' fumati: « Sindaco... si 'nu bbabbà».

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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