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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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La vittoria del Pd in Sardegna

Post n°4830 pubblicato il 20 Febbraio 2014 da lo_snorki
 

La vittoria del Pd in SardegnaLa crisi di governo ha messo ulteriormente in ombra le elezioni appena celebrate in Sardegna per il rinnovo del Consiglio regionale. Sono sei i candidati che competono per la carica di Presidente dell’Isola: Ugo Cappellacci, per la coalizione di centrodestra, Pier Franco Devias (Fronte indipendentista Unidu), Michela Murgia (Sardegna Possibile), Francesco Pigliaru, per il centrosinistra, Mauro Pili (Popolo Sardo), Gigi Sanna (Movimento Zona Franca).

Alla fine Francesco Pigliaru, renziano della prima ora (così ha dichiarato in una delle interviste pre-elettorali), sarà il nuovo presidente della Sardegna, una prima vittoria per il Pd firmato Renzi. E forse anche l’incarico dato al giovane rottamatore di governare l’Italia ha dato una spinta al candidato del Pd sardo, imprimendo lo sprint decisivo per la vittoria. Non si può parlare di rottamazione vera e propria, comunque. Pigliaru era già stato assessore della giunta Soru (tra il 2004 e il 2006) e molti componenti delle liste sedevano già in consiglio regionale. 

Nessun presidente della regione Sardegna è mai stato confermato dopo cinque anni di governo, e così è stato per Ugo Cappellacci. Il presidente uscente, appoggiato da una coalizione con tutte le anime del centrodestra, non è riuscito a convincere i sardi a confermarlo alla giuda dell’isola e a poco è servito l’appoggio di Silvio Berlusconi volato nell’isola proprio nel bel mezzo della crisi di governo. 

“Ci hanno scelto 70 mila sardi e solo una legge liberticida e antidemocratica impedirà a queste persone di avere una rappresentanza in Consiglio regionale”. Questo il commento della scrittrice Michela Murgia, candidata a presidente della Regione per la coalizione “Sardegna Possibile”, che appena arrivata nella sua sede elettorale di via San Benedetto a Cagliari, ha letto un discorso scritto con il suo gruppo politico perché, ha spiegato, “serviva qualcosa di ben ragionato”.

Infine c'è da commentare anche il risultato della coalizione che sosteneva Mauro Pili, ex governatotre della Sardegna con il centrodestra. Ottenendo poco più del 5% ha sottratto al governatore uscente Cappellacci quei voti che avrebbero concesso a quest'ultimo di ticonfermarsi. In pratica è successo proprio quello che nel 2012 sempre nell'ambito del centrodestra successe nelle regionali siciliane laddove la coalizione di Miccichè impedi a quella ufficiale guidata da Nello Mesumeci di confermarsi al governo.

Rinunciando a porsi domande, come quella più che legittima sul perché Matteo Renzi non abbia aspettato pochi giorni per aspettare che i sardi si esprimessero, e casomai trarne delle conseguenze a lui favorevoli, può già ravvisarsi un grande sconfitto, che non è stato addirittura in grado di presentarsi. Alla tornata elettorale non partecipa, infatti, il MoVimento 5 Stelle, che pure alle politiche del 24 e 25 febbraio di un anno fa era risultato il partito più votato (oltre il 28%).

Questo perché le discussioni e le polemiche che sono divampate per mesi sia sulla scelta delle liste sia sul nome del candidato alla presidenza sono state tali che Beppe Grillo non ha concesso l’utilizzo del simbolo nonostante lo sciopero della fame di cinque attivisti, l’ufficialità della mancata partecipazione è stata affidata alle parole della deputata sarda Emanuela Corda: «Noi non presenteremo alcuna lista, perché non siamo ancora pronti per farlo. Quando avremo un metodo definito e regole certe condivise, arriverà il nostro momento». Probabilmente le comunali di maggio 2013 (il Movimento si presenta in 199 comuni, ma arriva primo, al ballottaggio, solo in tre Assemini (Ca), Pomezia (Rm) e Ragusa); ma anche le più recenti elezioni regionali in Basilicata, 13,2% dei voti e due soli consiglieri regionali, hanno lasciato il segno e suggerito strategiche ritirate. Difficile sostenere che ciò non sia indicatore di malessere del Movimento.

Ma anche altri partiti non si sono presentati: i neo costituiti Nuovo Centrodestra di Alfano e Popolari per l'Italia di Mario Mauro; ma anche La Destra di Storace e Scelta Civica.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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