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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Ucraina, uno Stato a doppia identitą

Post n°4847 pubblicato il 04 Marzo 2014 da lo_snorki
 

StagioniL’Ucraina è un paese diviso, ad ogni elezione si può vedere come la parte meridionale ed orientale del paese, di lingua russa, voti in maggioranza per il candidato più vicino a Mosca. La parte occidentale e settentrionale è invece di lingua ucraina, più vicina all’Europa centrale anche per ragioni storiche e vota tendenzialmente per i partiti di orientamento nazionalista. Tuttavia non c’è una spaccatura netta e la frontiera tra le due anime del paese è graduale e indefinita.

Il candidato “russofilo”, l’ex presidente Viktor Yanukovych (appena scappato in Russia a causa delle proteste di piazza), è stato eletto presidente nel 2010, per la seconda volta non-consecutiva. In mezzo c’è stata la Rivoluzione arancione che ha portato al potere i candidati nazionalisti Viktor Yushenko e Julia Timoshenko. Quella “rivoluzione” nacque da un ampio e pacifico movimento di protesta per i risultati delle elezioni del 2004, ampiamente manipolati. La vittoria di Yanukovich fu contestata e piazza Indipendenza divenne il simbolo di quella protesta. La coalizione arancione tuttavia fallì nei suoi obiettivi e nel 2010 Yanukovich è stato rieletto. Da allora ha giocato sui due tavoli russo ed europeo, cercando di ottenere il massimo possibile da entrambe le parti ma senza mai mettere in discussione l’alleanza con la Russia.

Tuttavia l’imperversare della crisi economica convinse parte dell’establishment intorno a Yanukovich a giocare la carta europea: l’accesso all’area di libero scambio avrebbe forse giovato all’economia nazionale. Anche gli oligarchi che sostengono Yanukovich sembravano d’accordo. Non lo era però il Cremlino. Dopo una serie di trattative l’accordo con l’Ue fallì anche grazie alla promessa di Mosca di elargire 15 miliardi di dollari per dare fiato all’economia ucraina.

L’opposizione condivide con Yanukovich ed il suo governo tutte le colpe, e forse ne ha di maggiori. Non ha saputo leggere la situazione e comprendere le proteste né tanto meno guidarle. Si è fatta trovare impreparata in ogni momento e non ha avuto proposte politiche concrete. L’Ucraina è sull’orlo del collasso economico, ma resta una pedina fondamentale dello scacchiere geopolitico internazionale e specialmente nei rapporti tra l’Europa e la Russia. I motivi della sua importanza sono molteplici: il controllo dei gasdotti, lo sbocco sul Mar Nero (fondamentale per la Russia che non ha più porti dal pescaggio sufficiente ad ancorare la sua flotta mercantile e da guerra).

Infine, ci sono le colpe dell'Unione Europea. L’Unione Europea da anni annovera l’Ucraina nelle sue politiche di parternariato orientale e nel 2004, mentre a Kiev andava in scena la Rivoluzione arancione, dieci nuovi paesi (quasi tutti dell’est) aderivano all’Unione facendo dell’Ucraina un oriente ormai vicino. Quello che l’UE può offrire oggi all’Ucraina in crisi è l’accesso al suo spazio di libero scambio che consentirebbe a Kiev di vendere le proprie merci senza barriere e dazi doganali. Nel novembre 2013 questa opzione è stata rifiutata (ma si riproporrà) e al momento da Bruxelles non possono fare altro. Rispetto alla Rivoluzione arancione del 2004, quando Javier Solana si recò a Kiev per esprimere apertamente il sostegno dell’Unione alle proteste, oggi i rappresentanti di Bruxelles sembrano più freddi.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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