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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Gli stati Ue contro l'aborto

Post n°2154 pubblicato il 13 Febbraio 2007 da lo_snorki
 

Ecco cosa succede nei paesi in cui l'aborto è un reato.
Cronache di un Europa cupa e buia


6 gennaio 2007
Portogallo: maggioranza favorevole alla soluzione dei termini ?

Secondo un sondaggio ripresentativo effettuato a richiesta del giornale Correiro da Manha, il 64,1% delle persone interrogate voterebbero sì, il 11 febbraio, alla legalizzazione dell'aborto nelle prime 10 settimane della gravidanza. Il 27,3% sarebbe contrario. Però il 56% soltanto sarebbe disposto ad andare alle urne. Perchè sia valida la votazione, secondo la legge portoghese è necessaria una partecipazione minima del 50%.


30 novembre 2006
Portogallo: referendum sull'aborto il 11 febbraio 2007

Alla fine di ottobre, il parlamento del Portogallo ha deciso con una grande maggioranza di organizzare un referendum sulla depenalizzazione dell'aborto nelle prime 10 settimane della gravidanza. I comunisti avrebbero preferito lasciare il parlamento decidere sulla revisione della legge e hanno respinto la proposta del referendum. Ora, il presidente dello Stato, Cavaco Silva, ha fissato la votazione al 11 febbraio 2007. Il Portogallo è fra i pochi paesi europei che hanno ancora una legge molto restrittiva sull'aborto. Secondo un sondaggio recente una piccola maggioranza del popolo sarebbe favorevole alla depenalizzazione.
Informazioni più ampie sulla situazione nel Portogal (francese)lo


17 febbraio 2006

Portogallo: il governo autorizza la RU486

Il Portogallo ha finalmente autorizzato l'utilizzazione della Mifegyne negli ospedali per le interruzioni di gravidanza. Il governo ha preso questa decisione dopo che l'Organizzazione mondiale della salute ebbe incluso il farmaco nell'elenco degli medicamenti essenziali. Però, la legge restrittiva sull'aborto rimane in vigore nel Portogallo.


23.11.2005
Polonia: Antiabortisti sempre più aggressivi

I deputati del partito ultraconservatore "Lega delle famiglie polacche" hanno provocato proteste nel Parlamento europeo di Strasburgo con una esposizione che paragona l'aborto al Olocausto. L'esposizione è stata sbandita dal edificio parlamentare. Il partito ora intende mostrarla tra l'altro nelle scuole primarie e secondarie in tutta la Polonia.
Il Primo Ministro recentemente eletto ha promesso di introdurre "nuovi valori" in Polonia e vuole nominare un "consulente speciale per la protezione della vita" - prospettive piuttosto tristi per le donne polacche.


9 agosto 2005
Irlanda: ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo

A nome di tre donne irlandese, l'associazione irlandese di pianificazione famigliare (IFPA) ha inoltrato alla Corte europea dei diritti dell'uomo un ricorso contro il divieto dell'aborto vigente nel paese. In Irlanda, l'interruzione è ammessa soltanto nel caso di un pericolo di morte per la donna in conseguenza della sua gravidanza. Ogni anno, oltre 6'000 Irlandese fanno il viaggio in Inghilterra, Olanda o in altri paesi per ottenere l'aborto. Il ricorso della IFPA si basa sugli articoli 2 (diritto alla vita), 3 (divieto dei trattamenti inumani o degradanti), 8 (rispetto della vita privata) e 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.


21 aprile 2005

Il parlamento portoghese ha approvato la proposizione di sottoporre al popolo una revisione della legge sull'aborto. La nuova legislazione accorderebbe alla donna il diritto, entro le 10 prime settimane, di decidere ella stessa sull'interruzione di una gravidanza. La data della votazione non è stata fissata, ma non potrà avvenire prima della fine del 2006. Il partito comunista avrebbe preferito una decisione del parlamento sul progetto di legge.


22 febbraio 2005
Portogallo: il futuro Primo Ministro promette un referendum sull'aborto

Dopo la vittoria elettorale del suo partito socialista, il 20 febbraio, il Primo Ministro designato, Jose Socrates, a promesso di presentare alla votazione popolare, il più rapidamente possibile, una proposta per liberalizzare la legge restrittiva sull'aborto secondo il modello della soluzione dei termini. Una tale regolazione veniva respinta da una piccola maggioranza dei votanti nel 1998. Però dei sondaggi recenti mostrano che ormai sarebbe accettata da una chiara maggioranza dei Portoghesi.


16 febbraio 2005
Polonia: il parlamento boccia la revisione della legge sull'aborto

Con una piccola maggioranza di 199 contro 183 voti e con 7 astensioni, il parlamento polacco  ha rifiutato di discutere una revisione della legge severissima sull'aborto. Il progetto legislativo prevedeva una soluzione dei termini e l'educazione sulla sessualità obbligatoria nelle scuole (veda le attualità del 30.1 e del 3.4.2004).  Prima del dibattito, organizzazioni cattoliche conservative avevano inviato ai parlamentari dei feti in materia plastica.
Informazioni sulla situazione in Polonia (in francese)


5 novembre 2004
ONU : la Commissione dei diritti dell'Uomo critica la Polonia

Alla sua riunione del 4 novembre, la Commissione dei diritti dell'Uomo dell'ONU ha reiterato la sua inquietudine - espressa una prima volta nel 1999 - concernente la legge restrittiva sull'aborto in Polonia, legge che incita le donne ad aver ricorso all'aborto clandestino coi suoi rischi per la loro salute. La Commissione invita la Polonia a liberalizzare la sua legislazione e la pratica dell'aborto, a facilitare l'accesso alla contraccezione e ad assicurare una educazione alla sessualità obiettiva per tutti i giovani in scuola.
Concluding observations of the Human Rights Committee
Informazioni sulla Polonia (in francese)


2 settembre 2004
Portogallo: Women on Waves sorvegliate da due navi da guerra

Il governo portoghese ha proibito alla nave di Women on Waves di entrare in un porto del paese col pretesto che sarebbe una minaccia per la sicurezza e la salute pubblica. Women on Waves porterà questa proibizione dinanzi ai tribunali.
Dal 27 agosto la nave olandese è sorvegliata da due navi di guerra portoghesi davanti alla costa portoghese. Sulle acque internazionali ove va applicata la legge olandese, Women on Waves offre sul battello delle interruzioni di gravidanza colla Mifegyne (RU 486). In terra, l'organizzazione si limita a dare consigli e informazioni e a partecipare in discussioni. Negli anni precedenti, la sua nave ha già ancorato in Irlanda e Polonia.
Il 10 settembre, la nave olandese è ritornata in Olanda. Ripartirà per il Portogallo quando Women on Waves avrà vinto la lite davanti agli tribunali.

Il Portogallo ha una legge molto restrittiva sull'aborto. È questa legge, non Women on Waves che costituisce una minaccia per la salute pubblica: oggi ancora nel paese ci sono donne che muoiono in seguito a un aborto clandestino. I sondaggi mostrano che la maggioranza del popolo favorisce una liberalizzazione della legge.


3.4.2004
Polonia: un progetto di legge presentato in Parlamento

Come l'aveva annunciato un gruppo di parlamentari ha presentato un progetto di legge che propone una soluzione dei termini. Però c'è poca speranza di successo perché le elezioni sono vicine ed i sondaggi predicono la vittoria dei partiti conservatori. La legge in vigore dal 1993 permette l'interruzione della gravidanza soltanto per ragioni mediche molto limitate. Il numero annuale degli aborti clandestini è stimato a 80'000 al meno.


3.3.2004
Portogallo: respinta la soluzione dei termini in Parlamento

Con una  piccola maggioranza l'Assemblea nazionale portoghese ha rifiutato di discutere un progetto di legge per la soluzione dei termini, presentato dai partiti della sinistra. È anche stata respinta la proposta di sottoporre la questione dell'aborto alla votazione popolare. Parecchi parlamentari del partito social democratico - partito membro del governo di centro destra - pur essendo favorevoli alla depenalizzazione dell'aborto hanno votato contro le due proposte, seguendo così la parola d'ordine del partito.


17.2.2004
Portogallo: sentenza assolutoria per tutti gli accusati

Nel processo di Aveiro fatto a 7 donne, un medico ed altre persone accusate di aver partecipato a aborti clandestini, tutti gli accusati sono stati assolti (per più dettagli veda qui sotto).


8.2.2004
Portogallo: il dibattito sull'aborto è rilanciato

A Aveiro, nel nord conservatore del Portogallo 17 persone si trovano accusate di aborto illegale: 7 donne, i loro compagni, un medico e diverse persone coinvolte. La sentenza del tribunale si aspetta per il 17 febbraio. Come già nel caso del processo clamoroso di gennaio 2002, le donne sono tutte di condizione molto modesta. Le donne più fortunate eludono la legge portoghese restrittiva recandosi in Spagna per ottenere l'interruzione della gravidanza.
Il processo ha rilanciato il dibattito sull'aborto nel paese. 121'000 firme sono state presentate al Parlamento per un referendum che domanda una soluzione dei termini. 75'000 firme sono necessarie. Secondo un nuovo sondaggio, 79% della popolazione voterebbero a favore della legalizzazione dell'aborto. Per la prima volta alcune personalità del partito conservatore governativo PDS si sono pronunciate in favore a una mitigazione della legge restrittiva. Perfino il vescovo di Oporto, Armindo Lopes Coelho, ha dichiarato che la criminalizzazione dell'aborto non è una soluzione, invece si deve migliorare la situazione sociale delle famiglie povere. Però il Primo Ministro Barroso non desidera una votazione sul tema durante la legislatura che prende fine nel 2006.
L'anno passato, 11'000 donne hanno dovuto farsi curare in ospedale per complicazioni risultati da aborti clandestini effettuati male. Cinque donne sono morte.


30.1.2004
Polonia : voltafaccia del presidente

Un gruppo di donne parlamentari polacche, in collaborazione con organizzazioni femminili, ha elaborato una proposta per liberalizzare la legge restrittiva del 1993 sull'aborto. Il progetto deve essere presentato al Parlamento prima delle elezioni del 2005.
Contrariamente alla sua promessa data prima delle ultime elezioni, il Presidente di Polonia, Aleksander Kwasniewski, ha dichiarato all'occasione di una conferenza stampa del 21 gennaio, che porrà il suo veto a una liberalizzazione della legge in vigore che considera come un compromesso colla chiesa cattolica e il risultato di discussioni appassionate.
La coalizione delle organizzazioni femminili che aveva sostenuto l'elezione del Presidente ha reagito con indignazione al suo voltafaccia e gli ricordò gli effetti negativi della legge restrittiva per i diritti e la salute delle donne.


5 dicembre 2003
Malta: una donna russa ritenuta in prigione per impedirla di abortire

Un tribunale di Malta ha ordinato la detenzione in prigione di una donna russa perché incinta di 7 settimane, voleva  recarsi in Russia per abortire. Nello Stato di Malta, l'aborto non è legale in nessun caso, neanche quando c'è un pericolo per la vita della donna incinta! La donna russa essendo immigrata illegalmente stava per essere espulsa, quando suo "amico" ricorse al tribunale con la pretesa che il suo "diritto di padre" e il "diritto alla vita del figlio" sarebbero violati se la donna dovesse abortire in Russia. - Però la Commissione europea dei Diritti dell'Uomo non ha mai riconosciuto tali diritti in casi simili.


1o di novembre 2003
Portogallo : un referendum domanda una soluzione dei termini

La "Rete Femminista" ha lanciato un referendum per domandare la legalizzazione dell'interruzione di gravidanza entro le prime 10 settimane. Si devono raccogliere 75'000 firme. Con la Polonia e l'Irlanda il Portogallo è tra i soli tre grandi paesi d'Europa che hanno ancora una legislazione molto restrittiva sull'aborto. Nel 1998 in votazione popolare (con una partecipazione miserabile), una soluzione dei termini è stata rifiutata di poche voci. Gli inizianti domandano la solidarietà internazionale: http://redelilas.web.pt

Sarà accettata fra poco la libera scelta dell'aborto nel Portogallo ?

 
 
 
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Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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