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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Biagi torna in tv: scusate se sono commosso

Post n°2294 pubblicato il 22 Aprile 2007 da lo_snorki
 
Tag: tv
Foto di lo_snorki

Enzo Biagi e un «anziano signore» — come si definisce lui — che ad agosto compirà 87 anni. Ma soprattutto e un signore che non ha mai smesso, neppure un secondo della sua vita, di amare profondamente il giornalismo. Mai ha perso la voglia di raccontare — con la penna o con la telecamera — la realtà, la società, la vita. Torna stasera, su Raitre, con uno speciale alle 21.30 (ospiti Roberto Saviano, lo scrittore di Gomorra, e Gherardo Colombo, l'ex pm che ha deciso di lasciare la magistratura). Poi da domani, ogni lunedì alle 23.15 il suo Rt Rotocalco televisivo (di antica memoria) terrà compagnia ai telespettatori una volta la settimana, per otto puntate. Torna così, stasera, con la sua inconfondibile vena ironica'Buonasera, scusate se sono un po' commosso e magari si vede. C'è stato qualche inconveniente tecnico e l'intervallo e durato cinque anni. C'eravamo persi di vista, c'era attorno a me la nebbia della politica e qualcuno ci soffiava dentro... Vi confesso che sono molto felice di ritrovarvi..». Dunque commosso sì, ironico sì, ma sferzante. E Biagi sceglie di ricominciare con la politica e dalla politica. Lo speciale di stasera parla chiaro fin dal titolo, «Resistenza e resistenze», nel senso del 25 aprile, festa antifascista per definizione, e nel senso di lotta di chi tutti i giorni deve fare i conti con le difficoltà della vita. Del resto quelr«intervallo di cinque anni» affonda le sue radici nella politica. «Arnvederci, speriamo, in autunno»- così Biagi si era congedato dal suo pubblico, nell'ultima puntata del Fatto, il 31 maggio 2002. Un mese prima, infatti, il 18 aprile, Silvio Berlusconi nell'ormai famoso «diktat bulgaro» parlo di un uso criminoso della tv pubblica da parte di Biagi, Santoro, Luttazzi. Si spensero le luci di viale Mazzini sul giornalista più famoso d'Italia. Oggi lui, pero, non ha voglia di rimarcare quell'esilio, non conserva rancore. «Sono contento perché torno a fare il mio lavoro, quello che mi ha fatto compagnia nella vita», preferisce sottolineare. La politica pero non può restare fuori dalla porta. «C'è sempre, fatalmente, nella scelta degli argomenti — ammette Biagi — e nel modo in cui li racconti. I politici' Non sono contemplati. Se ci saranno, dovranno essere in grado di rappresentare tutto il Paese. Per esempio, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano». No, Biagi non e cambiato, «ma qualcosa e cambiato. Il Paese, la tv... Il mio stesso rientro non credo che sarebbe avvenuto se non fosse cambiato il governo». Ed e pure cambiata la rete dove Biagi lavorerà. «Il ritorno su Raitre e una scelta mia Sento una maggiore affinità con questa rete. Sono quelli che mi sono stati più vicini in questi anni di lontananza». Ringrazia anche Cappon, direttore generale Rai, che si e adoperato per il suo ritorno. Che non avrebbe mai potuto avvenire su Raiuncr «Non e più la mia rete». Una volta, lo era.. Sì, Biagi ha rifiutato perfino l'invito di Celentano a RockPolitik pur di non mettere piede nell'ammiraglia Rai che per anni era stata casa sua e poi lo aveva «allontanato». Ora ricomincia comunque da lì, con lo stesso spirito, con uno studio simile a quello del Fatto (allestito nella sua casa milanese), essenziale, gli ospiti davanti alla scrivania a rispondere alle sue domande. L'unica cosa che e cambiata, e che ora Raiuno e la sua rivale. A quell'ora, il lunedì, va in onda Porta a porta con Vespa. Biagi non se ne cura. Lui l'ha sempre detto- l'unico padrone e il pubblico. E lui che sceglie e decide.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

Per non dimenticare

 

DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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