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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Livia Turco: "L'esperienza dell'Ulivo non va buttata"

Post n°3418 pubblicato il 20 Luglio 2009 da lo_snorki
 
Tag: pd

Onorevole Turco, qual è il compito del congresso del Pd? Che cosa si aspetta.
Mi aspetto innanzitutto che venga colmato quel vuoto createsi dalla sua nascita, e cioè l'assenza di una discussione politica chiara sui fondamenti. Veltroni ha definito la piattaforma di Bersani "dentro l'evoluzione del Pci-Pds-Ds". Mi sembra una lettura di comodo questa. Se così fosse, adesioni come quella di Enrico Letta, Rosy Bindi e Marco Follini, non si spiegherebbero. No, questa lettura in realtà elude una questione, e cioè che quel grande progetto rappresentato dall'intuizione del Pd, vale a dire la contaminazione delle culture, la creazione di un nuovo pensiero politico riformatore e la partecipazione popolare, non è stato realizzato. IIl Pd in questi 20 mesi ha compiuto 3 errori: la declinazione del pensiero democratico esclusivamente in chiave nuovista, la concezione della vocazione maggioritaria come vocazione bipartitista. Ultimo errore, quello di una visione plebiscitaria della partecipazione, una sorta di plebiscitarismo di sinistra.
Che fare allora?
Occorre rilanciare il Pd a partire dalla sua missione originaria, quella della contaminazione culturale e della creazione di un nuovo pensiero politico riformatore. Non bisogna buttare via l'esperienza dell'Ulivo. Così come concepire l'idea di un partito radicato sul territorio non è riproporre un ferro vecchio. Significa bensì tornare a praticare una certa idea della politica come partecipazione volta al cambiamento. Tanto per dirla come Amartya Sen concepire un'idea della politica come "governo attraverso la discussione". Per fare questo però c'è bisogno dei rapporti di forza. C'è bisogno di persone per cambiare la società. Tanto per scendere su questioni concrete a me pare incredibilmente moderna la visione di Bersani per cui dalla crisi si esce creando opportunità per tutti attraverso sistemi di mobilità sociale. E' così che si combattono le disuguaglianze ed è così che sta cercando di fare Barck Obama negli Stati Uniti.
Come si immagina il nuovo Pd?
Credo che, in generale in Italia, sia necessaria una democrazia che dia istituzioni più efficienti e rappresentative che faccia vivere tutti i valori della Costituzione. Credo, inoltre, sia necessario nel mondo di oggi, rilanciare un protagonismo del mondo del lavoro. Per questa idea però c'è bisogno di grandi soggetti collettivi. La nostra democrazia deve tornare a promuovere il mondo del lavoro come classe dirigente, e recuperare un rapporto con quei settori fatti di insicurezza sociale e di fragilità, lasciati troppo spesso ai margini. Vedo un approccio fecondo nella frase di Bersani per cui «dobbiamo costruire un partito nuovo con 150 anni di storia». Il problema della democrazia oggi è proprio quello di adottare il punto di vista dei più deboli e di tutti coloro socialmente più fragili. Molti studi politologici, inoltre, dimostrano che è proprio il mondo del lavoro ad avere difficoltà ad essere rappresentato dalla politica ed è difficile anche per quest'ultima dare peso politico allo stesso mondo del lavoro. Come è assai complesso nelle moderne democrazie rappresentare gli estremi: sia quelli più fragili, come spesso accade per gli immigrati, sia quelli più innovativi che, proprio in virtù della loro condizione di avanguardia produttiva e tecnologica, non si sentono rappresentati dalla politica per motivi opposti.
Quale deve essere il rapporto tra iscritti ed elettori del Pd?
Credo che il Pd debba essere un partito fatto di iscritti e di militanti. Mi sembra oziosa la distinzione con gli elettori, o con quelli che votano alle primarie, o con quelli che partecipano via internet. Ogni forma di partecipazione va valorizzata. Credo che questi siano problemi organizzativi risolvibili una volta che si sia definita la missione, e la trama di valori, del Partito democratico. La sostanza politica è che per rispondere alle sfide che abbiamo davanti servono soggetti collettivi organizzati.
Veniamo ad un altro punto. I temi etici. Serve una linea più netta su molte questioni da parte del Pd o no?
Su molte questioni occorrerà una discussione che porti ad una sintesi precisa, in grado di portare avanti delle proposte. Il Pd dovrà essere un partito della laicità matura in grado di definire una trama di valori. Le faccio un esempio: l'altro giorno Buttiglione durante la votazione sulla moratoria intemazionale sull'aborto come strumento di controllo demografico, ha votato un dispositivo della mozione da me presentata che riconosceva la 'libertà di scelta delle donne, nella tutela della salute e della maternità, la strada per una politica demografica equilibrata e rispettosa della dignità delle persone". Mi dispiace che quella mozione non sia passata ma trovo importante la scelta di Buttiglione e credo che questo rappresenti un esempio di come sia possibile costruire quella trama di valori di cui deve essere fatto il Pd di cui le parlavo prima. Non sono d'accordo invece con la laicità rinunciataria nascosta dietro la libertà di coscienza, perché vuol dire rinunciare al ruolo della politica che è quello della sintesi.
Dopo 15 anni di berlusconismo che Paese vede?
Vedo un paese in cui ha vinto su tutta la linea il relativismo etico. Anzi il berlusconismo è stato il massimo del relativismo etico in tutti i campi e il caso Noèmi e quello di Patrizia D'Addario non sono altro che degli epifenomeni.
In Italia ha vinto in questi anni, sotto l'incalzare del berlusconismo, un cultura della rottura delle regole, dell'individualismo, dell'edonismo, del consumismo eccessivo.
Ripeto Noemi e D'Addario non sono altro che l'esemplificazione di quella banalizzazione assoluta della libertà sessuale che poi porta con sé una concezione dell'uso del corpo della donna, veramente degradante. Come è degradante in questa vicenda la concezione del rapporto uomo/donna. Tutto questo però è inserito all'interno di una visione della vita banale e superficiale. Occorre mettere in campo un'alternativa culturale seria in grado di contrastare questa visione del mondo.

L'altro, 19.07.09

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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