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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Classe politica: boom di volgaritą

Post n°4034 pubblicato il 09 Ottobre 2010 da lo_snorki
 

L'insulto nella vita politica, potremmo dire con un ossimoro, vanta un 'illustre e antica tradizione che, storicizzata, vede in effetti una prevalenza degli esponenti moderati, conservatori, populisti e "di destra". Non si tratta però in alcun modo di una loro esclusiva, anche se come notava Federico Midgar su queste pagine nei giorni scorsi - la pervicacia del Premier nell'inanellare volgarità, gaffe, frasi e atteggiamenti fuori luogo è imbarazzante e talvolta quasi incomprensibile. Può dunque valere la pena proprio cercare di capire e interpretare le significative, differenti sfumature tra le diverse posizioni politiche, nel momento in cui vengono espresse con spacconate da bar anziché in termini dialettici ortodossi. Il campionario recente è particolarmente ricco, sotto questo punto di vista: prima della barzelletta berlusconiana con bestemmia abbiamo avuto lo «stupratore della democrazia» rivolto da Antonio Di Pietro proprio al Cavaliere, poi retrocedendo l'Spqr «Sono porci questi romani» che Umberto Bossi ha malamente mutuato da Asterix (nell'originale la P sta per «pazzi»), la battuta sulla kippah ebraica di Giuseppe Ciarrapico, prima ancora il «vada a far sif attere" rivolto da Massimo D'Alema al direttore de II Giornale, Alessandro Sallusti. E se l'ex "Lìder Massimo" ha colpito tutti con quell'uscita inconsulta, non meno sconcerto provocò, da parte di un altro campione di aplomb come Gianfranco Fini, lo «stronzo» pronunciato nel bel mezzo dì una riunione scolastica, ancorché al nobilissimo fine di condannare il razzismo. Cominciamo col chiederci, per l'appunto, se sìa credibile che politici di primo piano, navigatissimi, abituati a stare tutti i giorni sotto la luce dei riflettori, perdano le staffe i non in un momento di particolare pressione (un "vaffa" pronunciato dal Presidente della Camera sotto l'ombrellone la scorsa estate, quando mezza Italia lo assediava per sapere della casa di Montecarlo, ci poteva pure stare), ma così, a freddo. Il sospetto che non si tratti di attacchi collerici bensì di precise scelte "mediatiche" è forte. Un sospetto che si avvicina alla certezza quando prendiamo in esame l'inarrìvato campione del genere, Silvio Berlusconi, che un po' come il suo sodale Bossi ha fatto della provocazione un 'arma perennemente puntata contro gli avversari politici. Il 'bum' che ne esce con frequenza è una sorta di messaggio che il Presidente del Consiglio lancia, probabilmente, non tanto ai suddetti avversari quanto ai sostenitori, come a dire loro: «Sono vivo e combatto». Un po' lo stesso obiettivo, arrivare alla cosiddetta "panda" della cosiddetta "gente", p o  irebbe stare dietro a molti degli episodi prima citati. Pensiamo a Grillo, che del "vaffa" ha fatto uno slogan politico, sdoganandolo come nessun altro aveva mai pensato. Si dice spesso, probabilmente a ragione, che l'attore e Di Pietro siano gli unici due leader che, a sinistra, potrebbero avvantaggiarsi dello scontento progressista in una futura tornata elettorale. Questo dato, cioè l'utilizzo del  populismo in termini di marketing del voto, potrebbe spiegare anche la prevalenza della volgarità destrorsa rispetto a quella progressista. Francamente, non e'è da scandalizzarsi troppo: in politica, amore e guerra tutto è lecito, anche la battuta da autobus e la rissa da parcheggio. Il problema è quello, complementare, della totale assenza di altri elementi di attrazione e discussione nel panorama politico odierno. Non ci stravolge la parolaccia pronunciata, insomma, quanto la parola sensata che non arriva. Da nessuno. L'insulso, insomma, è peggio dell'insulto. Il fatto che non arrivi alcun ragionamento compiuto e ormai quasi nemmeno un accenno alla quantità di gravi problemi reali che l'Italia sta attraversando e alle proposte per superarli è il segno di una classe dirigente ormai alla frutta, che andrebbe sostituita in blocco. Ma da chi? Anche il timore che questa satrapia al tramonto rappresenti  degnamente la base che l'ha scelta è forte.

Linea, 09.10.10 Pag. 3

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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