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Pensieri e parole...

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QUOTIDIANO LA VERITÀ SCOPRE CHI C’È DIETRO IL TRAFFICO DI IMMIGRATI E ONG!

Post n°1634 pubblicato il 07 Ottobre 2023 da scricciolo68lbr
 
Tag: #ong

 

LA MAPPA COMPLETA DEI FINANZIATORI ITALIANI
CHI PAGA LE ONG PER PORTARCI I CLANDESTINI
I fondi (raddoppiati in un anno) arrivano da enti bancari, vescovi, Cgil, Regione Lombardia e dal gruppo che edita «Repubblica»
e «La Stampa». Ma contribuiscono sostanziosamente anche Pd, M5s, Sardine, partito di Fratojanni e la Schlein in prima persona.

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Chi finanzia le Ong che scaricano i clandestini sulle nostre coste? Ci sono i partiti di sinistra, le Sardine. Ma anche vescovi, Cgil e banche. Dai grillini, nonostante gli
strali del padre nobile Beppe Grillo che nel 2017 denunciò il «ruolo oscuro delle Ong», al
Partito democratico: la politica giallorossa, nel nome dell’ideologia che vorrebbe imporre l’accoglienza a go go, non ha fatto mancare il proprio sostegno economico ai taxi del mare. E un piccolo contributo è arrivato perfino dal movimento delle Sardine.
Tutto è cominciato nel 2019, quando la pasionaria timoniera della Sea Watch, Carola Rackete, forzò il blocco navale voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, entrò nelle acque italiane e, dopo una manovra azzardata in porto, speronò pure una motovedetta della Guardia di finanza. I guai giudiziari di Rackete, a sinistra si trasformarono subito in un’o p e razione politica e scattò una raccolta di fondi per sostenere le spese legali della timoniera e per aiutare la Ong a pagare la multa (da 10.000 a 50.000 euro) elevata dalle autorità per la violazione del blocco navale. L’iniziativaiva, lanciata dal Partito democratico del Lazio, fu sostenuta anche dal gruppo dem in Campidoglioio.
Nelle simpatie del partito ora guidato da Elly Schlein, però, c’è anche un’altra Ong: la Proactiva Open Arms. Il Pd toscano, lo scorso 4 settembre, ha annunciato di sostenere l’Organizzazione non governativa spagnola con una donazione e con una raccolta fondi. «Salvare le vite non è una colpa, ma un dovere morale», hanno sbandierato i dem mentre il taxi del mare era fermo nel porto di Marina di Carrara (è stata multata e sanzionata per non
aver rispettato il Codice di comportamento voluto dal ministro Matteo Piantedosi).
Ed ecco il messaggio con cui i dem hanno accompagnato la donazione: «Il Pd Toscana è
con voi, vi ringrazia e sostiene le vostre missioni in mare con cui vengono salvate da
morte certa centinaia di persone».
Ovviamente il segretario toscano Emiliano Fossi, che la stampa locale ha ribattez-
zato «il ragazzo di Gorinello», rione di San Piero a Ponti a Campi Bisenzio, e che appena si è insediato in segreteria ha dichiarato «Mi piace il rosso», ha condito il tutto con il suo proclama: «L’idea che un nostro contributo si trasformi in pasti, salvagenti, abiti, coperte e opere di manutenzione di questa nave pronta a salpare di nuovo, ci fa sentire parte delle loro missioni, mentre sosteniamo politicamente ogni giorno una politica migratoria fatta di accoglienza». E ha annunciato: «Stiamo promuovendo ulteriori iniziative di solidarietà nelle nostre federazioni locali e raccolte fondi tra i parlamentarii».
Lo stesso segretario del Pd, Elly Schlein, aveva avviato una raccolta fondi, nel 2019, per Sea Watch 3 di Carola Rackete, quando era una semplice europarlamentare.
Non raccolse molti soldi sulla piattaforma Gofundme, poco più di 3.000 euro, ma in quell’anno la raccolta fondi per Sea Watch toccò cifre molto importanti, che arrivarono
in appena 2 giorni a più di 300.000 euro, che sarebbero dovuti servire per le spese
legali della capitana Rackete. In passato fu Matteo Orfini a inviare 1.500 euro sul conto di Mediterranea saving humans dell’ex No global Luca Casariniaperto da Banca Etica per le sottoscrizioni.
In aiuto di Mediterranea sono corsi anche gli irriducibili rossi di Potere al popolo Palermo. Luigi De Magistris e Leoluca Orlando, all’epoca rispettivamente sindaci di Napoli e Palermo, non offrirono fondi per la Ong di Casarini ma il patrocinio dei Comuni che amministravano
per le iniziative sui migranti. Mentre le Sardine, dopo aver
sostenuto anche Mediterranea, si sono buttate sul progetto di Resq People saving people, Ong che ha come presidente onorario l’ex pubbli-
co ministero Gherardo Colomboo.
I due fondatori del movimento, Mattia Santori e Giulia Trappoloni, spiegarono: «C’è chi impacchetta la porta di Lampedusa, chi insulta Carola Rackete, chi accoglie gli sbarchi con manifestazioni di sdegno e chi firma i decreti sicurezza. Non è più tempo di stare a guardare, l’indignazione non basta. Per questo dopo aver sostenuto la raccolta fondi di Mediterranea, sosterremo una nuova avventura, perché non vogliamo abituarci a chi muore
di fronte alle nostre coste». Il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte, invece, è da anni impegnato nel finanziamento di Emergency. Parte dei soldi delle indennità parlamentari vengono ogni anno indirizzati verso alcuni progetti. Così, nel 2022, hanno stanziato più di 2 milioni di euro a vari organizzazioni non governative, tra cui una parte è stata destinata a quella fondata da Gino Stradaper la creazione di un centro di eccellenza di cardochirurgia
a Khartoum e un altro in Sierra Leone.
Ma ai pentastellati non è andata sempre benissimo quanto a donazioni. Medici senza frontiere, attiva in mare con un suo equipaggio sulla Geo Barents, gli ha rispedito i fondi indietro con questa motivazione: «Ringraziamo i tanti iscritti del Movimento 5 stelle che hanno scelto Msf tra le organizzazioni a cui destinare le restituzioni dei portavoce. Tuttavia, in quanto organizzazione medico-umanitaria impegnata nelle emergenze e nei conflitti in
tutto il mondo, non possiamo ricevere fondi da movimenti politici, a garanzia della nostra indipendenza, imparzialità e neutralità».
 
 
 
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Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
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le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
                                  i
 
 

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