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TV, MEDIA, MANIPOLAZIONE DELL’INFORMAZIONE E DELLE MENTI UMANE.

Post n°1646 pubblicato il 16 Ottobre 2023 da scricciolo68lbr
 

PARTE SECONDA.

La lingua della manipolazione

Si presume che i giornalisti dei mass media usino una lingua “corretta”. Questo vuol dire che una lingua “corretta” per la tv è quella usata dal presentatore che legge il testo datogli da un editore, il quale a sua volta lavora sul materiale prodotto da un giornalista come suggerito dal capo. Quindi le notizie vengono “create” presso la stazione televisiva. Con l’aiuto di parole e del video viene sempre creato un contesto del servizio, che può essere cambiato, semplificato o reso più complicato. Una simile manipolazione è legata da vicino alla natura della percezione umana. Gli esseri umani sono attratti per natura dalle spiegazioni semplicistiche. C’è una certa caratteristica della coscienza umana che regola tutte le informazioni nuove secondo gli stereotipi esistenti. Il metodo per una tale semplificazione consiste nell’aiutare il manipolatore a dimostrare l’importante idea che deve essere suggerita al pubblico facendo uso di una forma concisa, forte e impressionante - l’asserzione. Di regola, il pubblico prende per buona la notizia senza pensare.  

Un altro metodo importante per rafforzare gli stereotipi nelle menti è la ripetizione. La ripetizione dà alla notizia una caratteristica assertiva aggiuntiva, in altre parole la fa diventare un’idea fissa, un’idea che incita all’azione. La tecnologia propagandistica si basa proprio su questa tecnica ripetitiva. L’urgenza aiuta il servizio ad avere una forte influenza sul pubblico, aumentando le opportunità di manipolazione. La tecnica di spezzettare il servizio comporta la perdita di senso e d’integrità.  

Un fatto presentato con maggiore importanza e originalità è artificialmente distorto dalla sua importanza. Alle notizie viene attaccato in maniera artificiale un tocco di sensazionalismo. Di solito viene fatto perché sotto la maschera del sensazionalismo si trova uno sviluppo nascosto, che il pubblico non dovrebbe sapere. Molto spesso il sensazionalismo viene usato per mettere fine ad uno scandalo o ad una psicosi quando c’è bisogno di distrarre l’attenzione del pubblico. In molti Paesi dove le sorti dello Stato vengono decise dalla vittoria di un partito piuttosto che di un altro, non dipende da quanto convincente sia il programma del candidato bensì da quanto lui sia stato bravo ad organizzare lo show mediatico. Le possibilità per un candidato di vincere le elezioni dipendono dal riuscire ad essere il punto focale della campagna mediatica.  

Ci sono poi le notizie ufficiali e quelle non. Le notizie ufficiali di regola appoggiano la ripartizione di forze già esistente e riflettono le vedute delle strutture di potere in una data società in un dato momento. Le notizie non ufficiali sono quelle che vengono dalle forze d’opposizione. Radicalmente diverse dalle notizie ufficiali, quelle non ufficiali smuovono quel rapporto di forze. Per i propositi della propaganda un’asimmetria nell’informazione è usata perché in ogni società l’ideologia ufficiale si oppone a quella non ufficiale. 

C’è anche un metodo di asimmetria nella copertura, quando un fenomeno viene seguito nella sua totalità mentre un altro viene taciuto. Nella vita quotidiana ognuno di noi può rendersi conto che un evento ha una copertura positiva e un’altra negativa. In questo senso vediamo che l’asimmetria nell’informazione scompare gradualmente e le persone si abituano ad un’interpretazione di parte: positiva o negativa. Come risultato di analisi qualitative e quantitative eseguite sulla stampa uzbeka, l’autore di questa ricerca ha svelato le principali tecnologie usate. In senso qualitativo, questo lavoro ha lo scopo di studiare le tecnologie per la manipolazione - l’uso di metafore, stereotipi e ripetizioni. In senso quantitativo, è stata calcolata la quantità di luoghi comuni precisi usati ripetutamente. 

Per esaminare i siti d’informazione uzbechi sono stati scelti i siti delle agenzie stampa “Turkiston Press” e “UzA” e del quotidiano “Narodnoye slovo”. Questo esame ha mostrato come le notizie presentate siano di parte. I materiali scelti non hanno la moderazione adatta alla presentazione di notizie. Tutti gli sviluppi vengono trattati in maniera predominantemente positiva. Per causa della ripetizione si produce un effetto d’imposizione d’idee e di giornalismo di parte.  

Inoltre, l’occultamento delle fonti d’informazione e l’uso della tecnica dell’accennare senza dare mai i nomi veri, ad esempio: “sostenitori stranieri” oppure “certi politici occidentali”. Vengono anche usate metafore come queste: “certe forze oscure”, “briganti che hanno svenduto la patria per una canzone”, “furfanti provocatori” “le forze oscure sono in agguato e attendono il loro turno”. Molto spesso totalmente polarizzate, metafore in apparenza positive vengono usate su altri. Tali caratteristiche diverse separano le persone in “buone” e “cattive” e mettono in evidenza l’orientamento propagandistico di una determinata pubblicazione. Ci sono più informazioni neutre sull’agenzia di stampa “Turkiston Press” perché la sua impostazione differisce da quella delle altre due pubblicazioni sopra citate. Si può dire che l’informazione viene presentata in maniera più professionale dal punto di vista dell’imparzialità. 

Leggendo brani da diversi servizi stampa si può notare il tentativo di stereotipizzare, standardizzare e semplificare gli sviluppi. Tuttavia molto spesso le pubblicazioni che presentano opinioni e tendenze diverse le esprimono attraverso i loro giornalisti che le indirizzano al pubblico.

La professionalità dei giornalisti all’ora di verificare la qualità del materiale offerto dopo aver preso in esame l’autenticità e le sfumature degli eventi non sempre può garantire un alto livello di fiducia da parte del pubblico nei confronti delle fonti d’informazione. 
La corrispondenza tra ciò che viene pubblicato e l’informazione crea dei criteri standard - tra cui l’efficienza, l’obiettività, l’autenticità e l’espressione della propria opinione, a prescindere dalle condizioni politiche fanno dei media un’istituzione di cui ci si può fidare, un ideale per cui lottare. Per il momento uno dei più grandi problemi è l’autocensura da parte dei giornalisti nel presentare un determinato fatto. Ci sono fatti su cui la pubblicazione dà una valutazione propria, basandosi sulle opinioni degli esperti e dalle labbra di questi esperti impone “un’interpretazione corretta” e presenta una finta obiettività al pubblico sfruttando il metodo dell’analisi falsata.

Il pubblico di solito si aspetta informazioni valutative da parte dei media. Questo è spiegato dal fatto che i mass media come istituzione sociale godono il prestigio d’essere una fonte ufficiale d’informazioni, di cui la masse si fidano. L’esame ha mostrato come ci siano anche citazioni provenienti da fonti anonime ed autorevoli le quali suggeriscono l’idea dell’occultamento di una notizia e quindi la creazione di una realtà virtuale invece di una riflessione della verità.  

Conclusioni importanti

Esaminando le pubblicazioni di alcuni dei media in Uzbekistan, si può individuare quali sono le diverse tecniche manipolative usate con maggiore frequenza:

- Stereotipizzare
- “Polarizzare” il flusso d’informazioni
- Isolare il ricettore da altre influenze - mancanza di fonti d’informazione alternative;
- Parziale occultamento delle informazioni
- Servizi costruiti usando una terminologia professionale;
- Banalizzare
- Standardizzare
- Ripetere

Fra le tecniche manipolative speciali vi troviamo l’informazione asimmetrica e la copertura asimmetrica. In questo caso possiamo anche notare l’uso di metafore, il fissarsi sulle fonti autorevoli e spesso anonime, l’uso di metodi di contrasto e falsa analogia e servizi stereotipizzanti.  

Il materiale usato dai media non è sempre professionale dal punto di vista delle passioni del singolo giornalista e il desiderio di esprimere il proprio punto di vista. Molto spesso, fidandosi delle opinioni degli esperti, una pubblicazione fornisce una valutazione parziale e di parte su di un determinato evento. Prendendo in considerazione il fatto che la tecniche per la manipolazione diventano sempre più raffinate, la società deve far appello al senso di responsabilità sociale degli stessi giornalisti e alla loro osservanza dell’etica del giornalismo come base della professionalità di un giornalista. Poiché i mass media producono informazioni, intrattenimento e educazione per il pubblico, essi devono cercare di combaciare con l’immagine rappresentata da un’istituzione sociale progressista ed innovativa, la quale fornisce informazioni che sono il più possibile obiettive ed efficienti. I giornalisti devono cercare di astenersi dal fare commenti a favore di questo o quest’altro partito, cercando di essere equilibrati ed evitando di dare valutazioni estreme su situazioni reali.  

Evitare l’uso di espressioni estremistiche e di stereotipi propagandistici fa sì che la fonte d’informazione meriti fiducia. La presenza di fonti autorevoli e anonime esclude qualsiasi interpretazione alternativa della notizia. Di conseguenza, un determinato stereotipo si consolida nelle menti del pubblico.  

Secondo analisi qualitative e quantitative, quanto più una pubblicazione cerca di attenersi agli standard internazionali, tanto meno è motivata ad usare tecnologie manipolative per attirare l’attenzione dei lettori. 

Proporzionalmente alla crescita della responsabilità giornalistica nei confronti della società e non solo di fronte agli editori, cresce inoltre la richiesta di professionalità nel giornalismo.

Attualmente i mass media progressisti si considerano un’istituzione socialmente responsabile. Allo stesso tempo, quanto minori siano i legami dei media, tanto meno verrà usato come uno strumento d’influenza sulle menti del proprio pubblico. Quindi l’indipendenza economica dei media è di grande importanza. La società, nel proteggere i propri interessi, dovrebbe appellarsi di più alla responsabilità sociale dei giornalisti, alla loro professionalità e alla loro osservanza dell’etica del giornalismo come princìpi fondamentali della professionalità di un giornalista. 

Saida Arifkhanova, giornalista e ricercatrice residente in Uzbekistan.
Fonte: http://onlinejournal.com
Link: http://onlinejournal.com/artman/publish/article_6485.shtml


Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di NIKLAUS47

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FONTE:

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36520

 
 
 
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