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ROMA TRA LE CITTÀ PIÙ SPORCHE AL MONDO!

Post n°1685 pubblicato il 07 Dicembre 2023 da scricciolo68lbr
 

Roma non è mai stata così sporca, neanche durante gli anni di Virginia Raggi, considerata da molti, una dei peggiori sindaci della capitale. Soprattutto, a differenza degli anni precedenti, non si vede a breve una soluzione. Mesi fa raccontavo di una Roma lercia come non mai. Le cose non sono cambiate. Un'eterna emergenza che ha riempito la città di spazzatura condita di un fetore nauseabondo. Roma non è mai stata così sporca, lo ripeto: per questo sarebbe meglio per Gualtieri dimettersi, se non può o non vuole dire ai romani – già pagano la tassa sui rifiuti più alta d’Italia – quando finiranno di vivere nell’immondizia.

Il sindaco, a tutti gli effetti un "fantasma" nella Città Eterna, inaugura mostre e iniziative sui social, gioca a carte con il cellulare nel corso delle riunioni dell’Assemblea Capitolina, e di concreto non combina nulla. E pensare che due anni fa prometteva la “pulizia entro Natale” – chissà di quale anno – e oggi ancora rimanda la soluzione ai problemi della Capitale.

Tutta questa vucenda è avvolta da un mistero: non si sa come e perché, infatti, a Gualtieri venga risparmiata la critica, la pressione e il giudizio della stampa: la stampa locale e nazionale, molto critica in passato nei confronti di Virginia Raggi, non può esimersi dal riconoscere una assurda differenza di trattamento tra i due. Mentre il flop di Gualtieri diventa sempre più evidente, il silenzio dei giornali è sempre più assordante ed incredibile. Tra i giornalisti e Gualtieri prosegue un idillio davvero inspiegabile, che risparmia al sindaco qualsiasi attacco o critica rispetto alla sua amministrazione: una situazione anomala che sarebbe bene terminasse, per il bene di Roma e dei suoi abitanti.

A fronte di una situazione del genere ci sono un sindaco e un'amministrazione che hanno deciso di adottare la strategia dello struzzo. "Roma sarà pulita per il Giubileo" è il ritornello stanco che accompagna ora il "chiedo scusa ai romani", ora "è colpa della gara annullata dal Tar per i mezzi Ama", ora "è colpa di Ama", gridato quasi con orgoglio dall'assessora Alfonsi. Il tutto con sullo sfondo un termovalorizzatore lontano, troppo lontano. Se Raggi era la sindaca delle narrazioni ardite, contraltare di realtà costantemente opposte, Roberto Gualtieri si sta trasformando nel sindaco fantasma, che non dà risposte, che pare ignorare il problema. Sì, perché parlare di Giubileo, di gare dei mezzi annullate, di colpe di Ama, significa scagionarsi, non metterci la faccia. Ama da ormai due anni segue le indicazioni della giunta Gualtieri. Ha un management scelto dall'attuale maggioranza. Ha al suo interno le Ama di municipio, primo atto dell'attuale amministrazione. Eppure... Eppure è un fallimento, totale.

"Non è un problema di sbocchi", viene sempre ripetuto. La manutenzione dei mezzi di raccolta è esplosa nella sua problematicità a metà giugno 2022. Improvvisamente. Si poteva prevedere? Dentro Ama anche l'ultimo dei netturbini risponderebbe di sì. Perché allora dirigenti "strapagati", messi lì da politici altrettanto ben pagati e votati per risolvere il problema, non hanno preso per tempo le contromisure?

E ancora. Perché da quando ci ritroviamo ciclicamente a parlare di emergenza rifiuti spuntano bonus per i lavoratori Ama per pulire la città? Insomma un'emergenza che è normalità nelle sue evoluzioni, nelle sue soluzioni, che non si vedono e nella sua rassegnazione, che pare più essere della classe dirigente che governa questa città.

L'ultima campagna elettorale si è sviluppata attorno ad una domanda: Roma è ingovernabile? Ovviamente tutti rispondevano di no e Gualtieri era parso il più convincente, come dimostrato poi dal suo trionfo elettorale. Ecco, oltre un anno e mezzo dopo, (era il 18 ottobre 2021 in cui Gualtieri fu eletto sindaco), nel pieno di questa nuova emergenza rifiuti, Roma appare rassegnata a sé stessa, alla sua ingovernabilità, all'impossibilità di soluzioni strutturali e di progetti organici. E i sacchetti che da giorni giacciono a terra sono il simbolo di un fallimento. L'ennesimo!
Roma una vergogna tutta italiana? Parrebbe proprio di si.

La rivista TIME OUT insiste nella redazione della classifica delle città più sporche al mondo. E, la nostra ROMA, insiste ad occupare il primo posto!

Per scrivere la classifica delle città più sporche del pianeta sono state ascoltate 27.000 persone in relazione ai viaggi che hanno fatto.

Si sa che la Città Eterna vive la cronica emergenza rifiuti da molti anni e non si è mai capito quale ne sia la causa, tra continui rimpalli di responsabilità. 

E, i romani protestano contro chiunque arrivi a governare la loro città dal momento che niente cambia circa la sporcizia, pur cambiando il governo locale. Festeggiank prolifiche famigliole di topi e di cinghiali che, ormai, si trovano a loro agio anche nel caotico traffico cittadino.

Pare che una soluzione sia quella di sostituire i cassonetti, attualmente in plastica, con altri in metallo e più capienti.

Lo ha appena fatto anche New York che si "onora" del secondo posto in classifica.

Per il terzo posto si arriva in Scozia, a Glasgow.

Per contro,  la città più pulita al mondo è Stoccolma.

Seguita da Wellington in Nuova Zelanda e Canberra in Australia al terzo posto. 

Come italiani, ci riscattiamo da questa vergogna con un'altra nostra città, regina di classifica tra le città più accoglienti al mondo.

A monte, le recensioni lasciate dai viaggiatori che premiano 220 località,  nel  mondo. 

Al primo posto nella classifica delle località più accoglienti al mondo c’è Polignano a Mare.

Polignano a Mare è una piccola città che conta 17.612 abitanti della città metropolitana di Bari.

Definirla bella non è abbastanza.

Il suo nucleo più antico, sfidando la forza di gravità, è costruito su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriatico.

Si vive di  turismo, accogliendo meglio di chiunque altro al mondo.

Si coltivano ortaggi  e chissà che bontà...

 
 
 
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