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Von der Leyen più iettatore o esponente delle élite?

Post n°1389 pubblicato il 09 Dicembre 2022 da scricciolo68lbr
 

ADESSO LA VON DER LEYEN SI CALA NEL RUOLO DELLA VEGGENTE, ANTICIPA LE PROSSIME SCIAGURE CHE L’EUROPA DOVRÀ AFFRONTARE!

Con un video messaggio, la bionda Ursula elenca una serie di sciagure prossime a presentarsi nelle vite dei cittadini europei, dipingendo un quadro a tinte fosche che nemmeno il migliore dei pittori avrebbe saputo fare meglio, realizzando un quadro da jettatore completo.

Consuma fogli di appunti pieni di sciagure apocalittiche, dacché viene da domandarsi a cosa si debba questo straordinario pessimismo, magari dovuto ad un pasto troppo pesante?

Ma entriamo più nello specifico. Per la serie “Buone notizie per tutti”, il presidente della Commissione in the blue dress ha voluto regalarci ieri, alcune sue personali considerazioni sull’anno che verrà. Reduce dalla prima alla della Scale, dove i giornalini nostrani mainstream l’hanno acclamata, neppure fosse una star (tra le più brutte) del cinema internazionale, indugiando sull’eleganza dell’abito “blue Europe”, Ursula von der Leyen ha invitato tutti a prepararsi ad un anno di sciagure, tra cui una prossima crisi sanitaria. Infatti, non contenta di avere guastato le feste di Natale parlando del progetto europeo che mira ad imporre ai Paesi dell’Unione le famiglie gay e l’utero in affitto, anche se le leggi ad esempio, non lo consentono, la baronessa teutonica ha provato a concludere l’opera avvisandoci con un video messaggio, che dopo la crisi sanitaria provocata dal virus, dovremo fare i conti con ulteriori e probabilmente più fatali e rovinose emergenze. In altre parole, dopo la pandemia e la guerra in Ucraina, con la crisi economico-energetica che ha provocato l’aumento delle bollette per tutti, almeno per chi le paga, non dobbiamo pensare di essercela cavata con così poco e magari avere il diritto di rilassarci un po’, ma al contrario, dobbiamo essere pronti a future disgrazie. Secondo Ursula nel breve periodo dovremmo infatti affrontare almeno tre minacce. “La prima sarà dovuta alla “resistenza agli antibiotici”, ha detto la presidente Ue, “poi verranno altri patogeni ad alto potenziale pandemico ed infine dovremo fare i conti con le emergenze chimiche, biologiche, nucleari e da radiazioni”. Poco è mancato che la bionda e sarcastica sorridente Ursula concludesse il sermone pre natalizio ricordandoci, come nel film “Non ci resta che Piangere”, che dobbiamo morire, oppure secondo la liturgia del mercoledì delle ceneri, che “siamo polvere e polvere ritorneremo”, forse così il quadro da iettatore professionale, sarebbe stato completo. Con un perfetto savoir faire cimiteriale (anche il giornalone mainstream il Corriere del siero ieri, lodava la disinvoltura internazionale con cui la baronessa si è mossa nel foyer della Scala), Ursula ha in pratica annunciato che l’anno prossimo sempre in tema di sciagure, non ci farà mancare niente, perché oltre che a scoprire che le medicine non saranno sufficienti a proteggerci da batteri più aggressivi (sembra di ascoltare le previsioni catastrofiche di Bill Gates), poi spunteranno altri coronavirus e se questi non fossero sufficienti a sterminare centinaia di migliaia di persone, poi ci penseranno gli attacchi con armi biologiche, da parte di chi, come e quando non è dato sapere, biologiche, radiologiche o nucleari, tanto per completare l’opera.

 

Leggendo le fosche previsioni della strega teutonica, ex ministro della Difesa dell’ex premier tedesco Merkel, viene da chiedersi a che cosa si debba lo straordinario pessimismo della signora quanto il lungimirante potere divinatorio. È vero che non sappiamo se sul suo tavolo a Bruxelles siano stati depositati studi che anticipano nuove pandemie o pericoli provenienti da azioni terroristiche e militari con materiale radioattivo o ordigni nucleari o bombe chimiche. Tuttavia, a prescindere dal tipo di informazioni di cui la Signora in the blue dress, che bisogno c’era di intrattenerci elencandoci i rischi a cui andiamo incontro? Dopo due anni di lockdown e di Green pass, un anno di bollette alle stelle e di paure per l’estensione di un conflitto sulla porta di casa, gli europei di tutto avevavno bisogno fuorché di qualcuno che sventolasse altri pericoli. Con l’inflazione reale che sfiora il 13 per cento, semmai ci sarebbe stato bisogno di un’iniezione di fiducia, per ripartire i consumi e ancor di più, gli investimenti. Al contrario, Bruxelles pare lavorare per deprimere ancora di più i mercati ed i suoi cittadini. Al punto da generare il sospetto che l’Unione europea lo faccia apposta, prospettando agli europei scenari sempre più cupi, quasi che il compito dei vertici Ue sia quello di convincere i cittadini dell’Europa ad accettare in maniera sistematica e continua, diluita nel tempo, una riduzione del loro tenore di vita e una compressione delle loro libertà. Confesso apertamente di credere alla tesi di coloro che dietro agli arresti domiciliari in periodo di pandemia, alla conseguente obbligatorietà della iniezione del siero, intravede un complotto delle élite globaliste finanziarie mondiali, i cui esponenti partitici nostrani sono il PD, il M5S, e le altre forze di sinistra più o meno liberale, un complotto dicevo per togliere ai cittadini diritti fondamentali, anche se costituzionalmente sanciti e garantiti (ma c’è chi all’interno dei ricchi finanzieri mondiali ha come proprio il compito di abbattere ogni tipo di Costituzione nazionale) e mutare radicalmente il loro stile di vita. Ed in questo mi conforta il parere espresso proprio oggi dal direttore di un importante quotidiano nazionale, Maurizio Belpietro, che pur non essendo orientato a credere alla tesi del complotto, ha un’opinione uguale a quella da me espressa ed era questo che mi conforta. Egli infatti sul suo quotidiano, pur criticando a più riprese  il Green Pass, ritenendolo un provvedimento liberticida di nessunissima utilità sanitaria e sociale, per prevenire i contagi da virus, non è convinto che dietro tutto questo ci sia una grande regia. Eppure i pareri sul comunicato e sui proclami della baronessa teutonica degli ultimi tempi, collimano. Ed il parere questo è: se Ursula continua ad insistere a parlare di nuove emergenze che potrebbero colpire l’Europa dal punto di vista sia sanitario che militare, gatta ci cova, cioè magari non ha in mente di rinchiuderci (ma questo è tutto da dimostrare) alla maniera della Cina e di Xi Jinping, ma a farci digerire altre vaccinazioni obbligatorie e misure straordinarie dal punto di vista economico e politico, questo è certamente fattibile. Del resto i vertici dell’Ue non hanno già intenzione di imporci l’utero in affitto e tante altre belle novità? Dunque con la scusa dell’emergenza e del cappio al collo dei nostri conti pubblici, per cui attualmente dipendiamo dai prestiti e dalle condizioni dettate da Bruxelles, l’elegante Lady in the blu suit Europa e i suoi amici (tra l’altro Ursula non ha ancora chiarito lo scambio di SMS con il Ceo di Pfizer, ed a suo carico è aperta un’inchiesta a livello europeo) potrebbero in futuro costringerci a sopportare spese militari, misure sanitarie, e tasse. In fondo, ad ogni emergenza corrispondono misure che travalicano anche i diritti fondamentali. Non è quello che ha detto qualche giorno fa, la Corte Costituzionale? Ricordo quando Roberto Benigni 'cantore' della Costituzione italiana, più volte nei suoi spettacoli - andati in onda sulla Rai nel 2012 e nel 2013 - definì con enfasi,  'La più bella del mondo’ riferendosi alla nostra Carta... ora mi domando, come mai Benigni, dopo tanto vilipendio proteso verso essa da quasi tre anni a questa parte, come mai non la difende più?

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