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Pensieri e parole...

Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce

 

Messaggi del 03/03/2024

IN AUSTRALIA GIUDICI AUDACI CONTRO BIG PHARMA!

Post n°1777 pubblicato il 03 Marzo 2024 da scricciolo68lbr
 

Obbligo vaccino Covid, sentenza Corte Suprema australiana: “Era illegale, è stata una violazione dei diritti umani”.
Nella sentenza, il giudice Glenn Martin ha stabilito che il capo della polizia e il direttore generale della sanità hanno preso decisioni contro i diritti umani. 

"L'obbligo sui vaccini Covid è stato illegale". Si è pronunciata in questo modo la Corte Suprema del Queensland, in Australia. L’imposizione rivolta a infermieri e poliziotti è stata infatti giudicata illegale, oltre che una violazione dei diritti umani. La sentenza ha già fatto il giro del mondo. Basti pensare che l'Australia è stata una delle nazioni più rigide in tempi Covid. Nella sentenza, il giudice Martin ha stabilito che il capo della polizia e il direttore generale della sanità hanno preso decisioni contro i diritti umani. 

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Obbligo vaccino Covid, sentenza Corte Suprema australiana: “Era illegale, è stata una violazione dei diritti umani”.

La sentenza della Corte Suprema australiana di 115 pagine è stata emessa nella giornata di ieri dal giudice Glenn Martin. Come si legge nel fascicolo, la Corte condanna l’obbligo di vaccinazione Covid risalente al dicembre 2021. L'obbligo fu emesso nei confronti dei poliziotti dal capo della polizia del Queensland, Katarina Carroll, in quanto ‘unlawful’. Stesso provvedimento è stato decretato anche nei confronti del direttore generale del dipartimento della salute dello Stato del Queensland, John Wakefield, che aveva obbligato i paramedici a vaccinarsi. Da qui la decisione di opporsi all'obbligo vaccinale e il ricorso nelle sedi più opportune.  

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La decisione del tribunale

Il tribunale australiano ha dato quindi ragione agli inadempienti durante il periodo Covid. Il giudice Martin ha decretato che le direttive hanno violato la sezione 58 dell’Human Rights Act, che afferma che tutti i dipendenti del servizio pubblico devono tenere in considerazione i diritti umani prima di adottare una decisione e che devono agire e prendere decisioni compatibili con i diritti umani. Nella sentenza, Martin ha poi stabilito che il capo della polizia Carroll "non ha rispettato questa sezione della legge, nonostante le siano state fornite valutazioni di compatibilità con i diritti umani, e sulla base di ciò, le sue decisioni erano illegali". Martin ha anche rivelato che il direttore generale del dipartimento della salute non aveva il potere di prendere quella decisione, che per questo motivo non poteva essere effettiva né vincolante.

 
 
 

IL RISVEGLIO È INCOMINCIATO E NESSUNO POTRÀ IMPEDIRLO!

Post n°1776 pubblicato il 03 Marzo 2024 da scricciolo68lbr

ROMA, PROVVEDIMENTO DI ARCHIVIAZIONE DELLA DENUNCIA PENALE: COSÌ MUORE LA GIUSTIZIA!

Nella data del 26 febbraio 2024 il GIP di Roma, dr. Angelo Giannetti, ha firmato l'atto con cui ha rigettato l'opposizione di alcuni cittadini denuncianti – parte offesa in un procedimento penale –  contro la richiesta di archiviazione formulata dal PM di Roma, dr.ssa Gianfederica Dito, dopo scarne indagini di pochi mesi.

La corposa denuncia firmata da 120 cittadini e un'associazione triestina di volontariato, era ed è corredata da numerosi allegati, e con estrema precisione ha ricostruito le aberrazioni della logica e del diritto con cui è stata governata la pandemia-psicopandemenza da COVID-19.
Nonostante le evidenze documentali depositate agli atti – sia in fase di denuncia alla Procura della Repubblica di Udine nell'aprile 2022, sia nella fase di opposizione presso la Procura di Roma nell'autunno 2023 – dimostrino che i farmaci vaccini/sieri genici non hanno costituito alcun beneficio in termini di salute e di arresto di contagio (qualunque cosa sia stato, inclusa un'errata percezione di una malattia fagocitante, tramite bombardamento mediatico di dati falsi e manipolati, tramite test diagnostici invalidi poichè il tampone è stato ideato solo per rilevare il DBA sulla scena del xrimini e criteri epidemiologici derivanti da bias cognitivi), ma semmai hanno costituito e costituiscono un problema di salute pubblica a causa delle gravi "reazioni avverse" e di una farmacovigilanza passiva che – come dimostra il dossier inchiesta di Report della Rai – viene amministrata addirittura da parte dei funzionari sanitari di vertice con il timore di aprire e leggere i contratti farmaceutici di fornitura e acquisto vaccini anti-COVID-19.

Così, per paura di ritorsioni legali delle multinazionali del farmaco, le istituzioni sanitarie italiane preferiscono non vedere.

E la magistratura italiana penale sceglie di voltarsi dall'altra parte. Sceglie di non indagare e non arrestare il potere che abusa, perché a suo dire non vi sarebbero estremi di rilevanza penale procedibili d'ufficio. Sceglie di chiudere gli occhi e negare Giustizia a tutti coloro che si sono vaccinati, sia quelli in fiducia sia quelli che si sono punturatiunicamente perché ricattati, e dunque per l'ansia di essere sospesi dal lavoro, con lo stipendio sospeso e di non poter più provvedere ai propri bisogni e a quelli dei propri cari con il pane e un tetto caldo sulla testa (anche se vi sono persone ammirevoli che di fronte al ricatto, non hanno ceduto)..
Sceglie di rinunciare a far sentire la propria voce e ad approfondire e chiedere conto ai funzionari sanitari italiani che gia nel 2020 avevano detto pubblicamente che nessuno aveva validato i tamponi.

La Giustizia muore?

A morire è la giustizia ma con la g minuscola, non quella che dai tempi di John Locke e successivamente di Montesquieu scrisse le pagine più illuminanti in difesa di diritti fondamentali degli individui, che vengono prima degli Stati e dei Re.
  
Da secoli i maestri della Giustizia ricordano la necessità dell'indipendenza e separazione dei poteri.
Pertanto, non dobbiamo perdere la fiducia nella nostra capacità di cambiare le cose.
Forze invisibili sono all'opera da alcuni anni e le cose stanno cambiando: prima a decine di milioni si vaccinavano, ora non è più vosì, e diversi di loro sono pentiti di aver ceduto al ricatto, la gente si indigna ovunque nel mondo, protesta per le assurde leggi impositive, per le guerre fratricide.

La coscienza si sta elevando ovunque e anche a ritmi vertiginosi, e prima o poi si avrà una massa critica. 

Nulla potrà fermare questa crescente presa di consapevolezza: ne' politici corrotti, ne' magistrati ciechi. E neppure la violenza delle armi. 
Un esempio: L'OBBLIGO VACCINALE È ILLEGALE: LO HA STABILITO UNA STORICA SENTENZA DELLA CORTE SUPREMA DEL QUEENSLAND. La Corte Suprema del Queensland ha giudicato illegale l'imposizione della vaccinazione contro il Covid- 19 imposta ai cosiddetti lavoratori in prima linea durante l'emergenza sanitariaNella sentenza, il giudice Martin ha stabilito che il capo della polizia e il direttore generale della sanità hanno preso decisioni contro i diritti umani. La sentenza ha già fatto il giro del mondo. Basti pensare che l'Australia è stata una delle nazioni più rigide in tempi Covid. La sentenza della Corte Suprema australiana di 115 pagine è stata emessa nella giornata di ieri dal giudice Glenn Martin. Come si legge nel fascicolo, la Corte condanna l’obbligo di vaccinazione Covid risalente al dicembre 2021.L'obbligo fu emesso nei confronti dei poliziotti dal capo della polizia del Queensland, Katarina Carroll, in quanto ‘unlawful’. Stesso provvedimento è stato decretato anche nei confronti del direttore generale del dipartimento della salute dello Stato del Queensland, John Wakefield, che aveva obbligato i paramedici a vaccinarsi. Da qui la decisione di opporsi all'obbligo vaccinale e il ricorso nelle sedi più opportune.  

Il tribunale australiano ha dato quindi ragione agli inadempienti durante il periodo Covid. Il giudice Martin ha decretato che le direttive hanno violato la sezione 58 dell’Human Rights Act, che afferma che tutti i dipendenti del servizio pubblico devono tenere in considerazione i diritti umani prima di adottare una decisione e che devono agire e prendere decisioni compatibili con i diritti umani. Nella sentenza, Martin ha poi stabilito che il capo della polizia Carroll "non ha rispettato questa sezione della legge, nonostante le siano state fornite valutazioni di compatibilità con i diritti umani, e sulla base di ciò, le sue decisioni erano illegali". Martin ha anche rivelato che il direttore generale del dipartimento della salute non aveva il potere di prendere quella decisione, che per questo motivo non poteva essere effettiva né vincolante.

Ringrazio di cuore tutti coloro che in questi ultimi anni sono stati al fianco delle persone più deboli, mettendoci la faccia! La vostra energia, il vostro tempo, intelligenza, coraggio e fiducia nell'autentica Giustizia non saranno mai stati vani!

 
 
 

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     IL TIBET NASCE LIBERO

  LASCIAMO CHE RESTI TALE

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Le parole.

                       I

Le parole contano
dille piano...
tante volte rimangono
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
                                  i
 
 

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