The_Last_Hurrah

Io trovo commovente assistere alla molteplicità delle interpretazioni,tanto che il dissimulare diventa quasi una premessa all'opera d'arte. Assistervi,alla sua creazione,quella di un sè sconosciuto partorito dalle risposte alle stimolazioni dell'altrui percezione,assume il fascino di un esercizio di stile alla Queneau.Nessuno conosce nessuno comunque...

I fatti sono posti in essere dalle persone, ed il giudizio sull'atto temo che sia inevitabile non farlo ricadere sul suo autore. Grazie a te. Tra mille banalità replicate che troviamo qui dentro, ogni tanto parlare di argomenti reali non guasta.

E' un gioco ad alto rischio questo!! E se non ne sono all'altezza?:))

I giudizi di chi ti conosce a volte sono preziosi, tendenzialmente il ".giudizio" in quanto tale è spesso un Moloch. A me capita di giudicare i fatti, le persone mai. Questo mai. Sugli ologrammi...beh si potrebbe scriverci un libro. O sui multipli anche, che si sprecano qui dentro. Ma una cosa mi è sempre più chiara, nella vita e qui: più sei sincero, più sei esposto. Devi essere pronto per essere ferito. Sul fatto che invece non ci si conosca mai davvero, la storia dei rapporti ce lo dimostra senza rimedio. Grazie, parlare di cose vere è sempre interessante

Che pasticcio mi hai combinato,hai per caso starnutito (o sorriso)? Ti si sono scollati di dosso i post-it che ti avevo appuntato ed ora me li ritrovo qua, alla rinfusa sulla tastiera , insieme a quelli destinati ad altri. Ecco, ora per me sei un perfetto sconosciuto, avendo perso basilari informazioni su di te. Sai cosa facciamo? Ora arraffo una manciata dei post-it mescolati , te li elenco e tu scegli in quale ti riconosci . Sei pronto? :-)

Sono d'accordo su tutto o quasi. La fisicità è fondamentale, anche se non sempre sufficiente per la conoscenza, appunto. Qui dentro si mostra una proiezione di sè. Soprattutto su "luoghi pubblici" come i blog. Spesso mi son ritrovato ad avere a che fare con persone/ologramma, con l'aggravante pure del collezionismo. I giudizi me li faccio scivolare addosso, tranne per quelli espressi da chi mi conosce davvero. In quel caso ne discuto, ne faccio tesoro.

Nella mia esperienza essere trasparente vuol dire che gli altri ti leggono senza filtri. Io credo che qui dentro più che mostare il vero di sé, molti mostrino ciò che immaginano di essere, vorrebbero forse essere...o, peggio, mostrano qualcosa solo per il loro scopo, quale che sia. Una cosa so, che fino a che non ci si scambiano gli occhi, la carne, la presenza, nessuno conosce l'altro. E forse, ultimamente, neanche in questo caso. Non è forse Proust che sostiene lo stesso? Quanto ai giudizi, scivolano addosso come l'olio...

Tranqui Narciso, sono refrattario ai post-it e alle colle in genere! Le spurgo con una risata. Rimando al mittente il giudizio, la sentenza.

Le personalità fabbricate da altri però vengono costruite anche nel reale, non soltanto dal virtuale. Poi certo, qui non essendoci mimica facciale e gestualità il dire una cosa e interpretata in un'altra, la linea sottile del fraintendimento è quasi ovvia.. Per i giudizi ti conviene farteli scivolare via travel, altrimenti resti appiccicoso dai post-it :-D

Capperetti che paura...mi dileguo subito!Qualche tartufo, chiedo troppo?? Ok vado:-))