Miele e veleno

"Il male è necessario, l'amore è un dono"

estratto dal romanzo "Male necessario"

scritto dal mio carissimo amico ANTROPOETICO

Esistono persone nelle nostre vite

che ci rendono felici per il semplice caso

di avere incrociato il nostro cammino.

Ogni persona che passa nella nostra vita è unica.

Sempre lascia un poco di se e prende un poco di noi.

Ci saranno quelli che prendono molto,

ma non ci sarà chi non lascia niente.

Questa è la prova evidente che

due anime non si incontrano per caso....

Di tutti i veleni l'anima è il più forte. (Novalis)

“Quando si cambia continuamente, bisogna continuare ad adattarsi al cambiamento, e ciò significa che vi troverete sempre di fronte a nuovi ostacoli. È questo che dà gioia alla vita. È quando siete coinvolti nel processo del divenire, è impossibile fermarsi.”

Leo Buscaglia

“Abituati a temere il nostro istinto e le nostre emozioni, abbiamo confinato il simbolo del Serpente in sfere di negatività profonda, dimenticando che tra le tante qualità che esso rappresenta molte potrebbero esser preziose per ravvivare e rinnovare la nostra vita quotidiana e renderla più in contatto con la nostra parte viscerale. Il Serpente come simbolo di trasformazione e rinnovamento è un archetipo di tutte le culture”

MI TROVATE ANCHE QUI:

 "...Il serpente è profondamente legato al primo chakra e al potere della kundalini…Tutte le antiche mitologie a un certo punto accannano al fatto che nella fase iniziale dell'evoluzione del mondo Dio (qualsiasi Dio o Dea) creò i serpenti. In Babilonia, furono le acque primordiali di Tiamat a dare vita ai serpenti; Il persiano Bundahish attribuisce ad angra Mainyu, la parte oscura del dualismo creatore, la creazione dei serpenti, scorpioni, rane e lucertole; nel mito greco Gea, la madre terra, partorisce il serpente gigante Tifone; nel mito cinese il drago (..simbolo analogo..) è uno dei quattro animali che assistono Pan Ku nella creazione del mondo; ed è un gigantesco serpente che giace tra le radici dell'albero del mondo, yggdrasil, la soggiacente forza dell'universo della mitologia scandinava. Mentre nella nostra cultura (soprattutto in seguito all'influenza di Freud) è prevalsa la tendenza ad associare il serpente alla sessualità maschile. ...nella mitologia il serpente ha natura sia maschile che femminile... era considerato simbolo dei poteri di procreazione e di rigenerazione... In quasi tutte le culture il serpente finì per simboleggiare la vita stessa, che circola (proprio come il serpente) attraverso tutta la natura. Il potere procreativo e rigenerante... era inoltre considerato fonte della capacità di guarigione dell'organismo...ancora oggi, il caduceo, un bastone intorno al quale sono attorcigliati due serpenti, è universalmente riconosciuto quale emblema della professione medica.. Il serpente divenne così ancora più significativo a livello simbolico, perché rimandava sia alle "correnti" sottili del corpo, sia alla "tortuosità del cammino spirituale dell'anima". Nella tradizione mitologica e mistica dell' induismo, questa dualità è rappresentata da ida e pingala, i serpenti femmina e maschio che si intrecciano all'interno dell'organismo e che costituiscono la fonte del flusso energetico che sale di centro in centro lungo la colonna vertebrale. Quando questi "serpenti", nell'esperienza della risalita della kundalini, arrivano in cima alla spina dorsale, alcune persone dicono di avvertire una forza opposta diretta verso il basso: questa si chiama sushumna e via via che scende, si diventa totalmente consapevoli del "risveglio" di tutti i chakra e dell'energia che fluisce liberamente attraverso di essi."

 Rosalyn L. Bruyere