Creato da namy0000 il 04/04/2010

Un mondo nuovo

Come creare un mondo nuovo

 

 

« Ha tradotto la Bibbia...RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI »

Una vita in nero e grigio

2021, Avvenire 17 giugnoMedu. Una vita in nero e grigio fra gli agrumi. Così si lavora nei campi di Gioia Tauro

Nel dossier di medici per i diritti umani (Medu) le testimonianze di angoscia e privazioni dei braccianti, lontano dalla famiglia e sfruttati dai caporali. Senza contratto né tantomeno diritti

«Mi chiamo Mohamed, sono nato in Senegal e non vedo mia moglie da 7 anni. Ho un contratto di lavoro per 2 mesi all’anno, il resto dei mesi lavoro in nero e non posso farci nulla. Ho chiesto insistentemente ai miei datori di lavoro di farmi un regolare contratto per permettermi di dimostrare che posso convertire il mio documento di soggiorno. Ma continuano a dire che, anche se lavoro bene, fare un contratto gli costa troppo. Non posso tornare in Africa, non posso far venire mia moglie in Italia. Sono molto stanco e non perché ho lavorato 7 ore oggi…». È intriso di sudore, fatica, angoscia e privazioni il racconto di Mohamed, bracciante sfruttato negli agrumeti della Piana di Gioia Tauro. La sua e altre drammatiche testimonianze sono contenute nelle 60 pagine del dossier Zone rosse, lavoro nero, dell’associazione Medici per i diritti umani, che dal 2014 opera in quel territorio durante i mesi della raccolta degli agrumi. Un loro “team multidisciplinare”, da ottobre 2020 ad aprile 2021, a bordo di una “clinica mobile” ha raggiunto insediamenti ufficiali e informali abitati dai braccianti stranieri, curando e intervistandone oltre trecento sui 2mila presenti nella Piana.

Dal dossier, visionato in anticipo da Avvenire, emerge uno spaccato desolante: «Nulla o ben poco sembra essere cambiato rispetto agli anni passati» perché «il lavoro nero o grigio continua a rappresentare la norma, lo sfruttamento resta grave e diffuso, le condizioni alloggiative – tra tendopoli ufficiali che cedono rapidamente il posto a baraccopoli sovraffollate e malsane e casali fatiscenti sparsi nelle campagne – sono ancora oggi disastrose». Non solo: «L’accesso alle cure è spesso ostacolato da impedimenti burocratici, mancanza di informazioni, isolamento».

E «l’esercizio di diritti basilari quali l’iscrizione anagrafica, il rinnovo dei documenti di soggiorno, l’accesso alla disoccupazione agricola o all’indennità di malattia resta ancora oggi precluso a molti lavoratori, a causa delle irregolarità contrattuali, salariali e contributive che caratterizzano in modo sistematico i rapporti di lavoro». A otto anni dall’avvio del progetto “Terragiusta”, lamenta Medu, il panorama nella Piana resta sconcertante: «Tendopoli che si trasformano in baraccopoli, cumuli di rifiuti negli insediamenti informali come nei centri abitati, trasporti inesistenti, sanità al collasso, istituzioni impotenti e spesso commissariate, lavoro nero e grigio diffusi, settore agricolo in crisi». Inoltre l’aumento percentuale dei contratti non ha determinato migliori condizioni per i braccianti agricoli stranieri, dal momento che «il lavoro nero è stato sostituito dal lavoro grigio, con gravi irregolarità nei salari, nelle buste paga, negli orari di lavoro e nel versamento dei contributi». Solo un raccoglitore su 10 dichiara di essere iscritto al servizio sanitario nazionale. E la legge 199 del 2016 per il contrasto al caporalato non ha avuto un impatto decisivo sulle reti di sfruttamento.

Lavoro grigio e caporali. Su oltre trecento persone rivoltesi a Medu per visite mediche o consulenza legale, il 94% è risultato «regolarmente soggiornante». Tuttavia l’intermediazione illecita di manodopera per mezzo di caporali resta «il sistema di reclutamento più diffuso». Molto usato è l’espediente subdolo del lavoro grigio: a fronte della registrazione di un contratto, vengono trascritte in busta paga solo poche giornate (mai superiori a 10 al mese, nonostante l’immigrato lavori tra 5 e 7 giorni a settimana, in media 8 ore quotidiane, con un compenso medio di 35 euro al giorno) e le rimanenti sono «corrisposte in contanti». Diffuso è pure il “cottimo”, con un compenso misero: tra 0,60 centesimi e 1,50 euro per una cassetta da 25 chili di agrumi.

L’ondata del Covid. Visitando i lavoratori, i medici hanno riscontrato patologie osteo-articolari, problemi digestivi, malattie respiratorie, dermatiti e un forte stress: alcuni abusano di alcol per «cercare di dimenticare i problemi». Fra ottobre e novembre, sulla situazione ha inciso anche la seconda ondata del Covid-19, che ha colpito il campo container di Rosarno e la nuova Tendopoli ministeriale di San Ferdinando, portando all’istituzione di due “zone rosse”. Racconta Mamadou: «Alla fine di una giornata di lavoro, mi sono recato presso la clinica mobile di Medu perché non riuscivo a stare in piedi. Erano diversi giorni che non stavo bene, ma dovevo continuare a lavorare. Sono risultato positivo, mi hanno messo in quarantena. Ho scoperto di avere diritto all’indennità di malattia, prima non sapevo cosa fosse». In quei mesi, annotano gli esperti di Medu, «le critiche condizioni igienico-sanitarie e il sovraffollamento degli insediamenti hanno rappresentato un terreno fertile per la diffusione del virus».

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

namy0000cassetta2lcacremaprefazione09annamatrigianonoctis_imagoacer.250karen_71m12ps12Penna_Magicanonnoinpensione0donmarco.baroncinilisa.dagli_occhi_bluoranginellaninettodgl19
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per aver condiviso questa esperienza così intensa e...
Inviato da: Penna_Magica
il 08/02/2024 alle 11:19
 
RIP
Inviato da: cassetta2
il 27/12/2023 alle 17:41
 
Siete pronti ad ascoltare il 26 settembre le dichiarazioni...
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2022 alle 12:06
 
C'è chi per stare bene ha bisogno che stiano bene...
Inviato da: cassetta2
il 31/08/2022 alle 18:17
 
Ottimo articolo da leggere sul divano sorseggiando gin...
Inviato da: cassetta2
il 09/05/2022 alle 07:28
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963