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Post n°2593 pubblicato il 11 Aprile 2018 da namy0000
Anoressia. Storia di Elena. ‹‹Nessun evento scatenante. Solo il desiderio di perdere qualche chilo in vista dell’estate. E così mi sono ammalata. In principio, piccoli cambiamenti alimentari, ho eliminato i dolci e i cibi più calorici. Nessun digiuno. Inizio a perdere qualche chilo e poi anche qualcuno di troppo, ma così lentamente che chi vive con me fatica ad accorgersene. Nel frattempo, mi faccio silenziosa, inizio ad evitare gli amici e le uscite del sabato sera. Camminare comincia a piacermi… Nei giorni festivi, il tempo dedicato all’attività fisica aumenta. Il ciclo mestruale scompare. Pensieri non sani si traducevano in azioni non sane, si stavano impossessando di me. Più passava il tempo e più i tratti patologici peggioravano. Ero sempre meno lucida, sempre meno me. Ogni giorno ero costretta a camminare un po’ di più del giorno precedente. Dentro di me c’era un’altra me che mi stava schiacciando, limitando, soffocando, che mi ha chiuso gli occhi e rapito la mente obnubilando qualsiasi forma di ragionevolezza. E io non me ne rendevo conto… Oggi sono rinata e faccio un lavoro, l’ostetrica, che mi permette di tenere in mano la vita. mi sento fortunata perché “un solo raggio di sole è sufficiente per cancellare milioni di ombre”, dice san Francesco›› (Scarp de’ tenis, giugno 2017). |
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