Messaggi del 06/06/2019
Post n°3049 pubblicato il 06 Giugno 2019 da namy0000
2019, Avvenire 5 giugno. …Questa tragedia mi ha fatto risuonare nel cuore la poesia 'Se questo è un uomo'. Mi domando: cosa direbbe Primo Levi, che aveva chiesto a tutti noi di non dimenticare quello che è stato e di non permettere che si ripetesse? Lui si era rivolto a tutti noi che stiamo sicuri nelle nostre case, che troviamo tornando a sera il cibo caldo e visi amici, e ci aveva ammonito: «Meditate che questo è stato:/ vi comando queste parole./ Scolpitele nel vostro cuore/ stando in casa andando per via,/ coricandovi, alzandovi./ Ripetetele ai vostri figli». Cosa direbbe oggi Primo Levi? Penso che la risposta la sappiamo tutti nei nostri cuori. Eppure continuiamo a stare zitti, colpevolmente silenziosi, davanti a queste tragedie che continuano a ripetersi. Siamo risucchiati nella «globalizzazione dell’indifferenza », che papa Francesco continuamente denuncia… Non dimenticherò mai il grido delle 30 persone migranti che abbiamo soccorso con la 'Mare Jonio' il 9 maggio scorso quando Maso Notarianni, il nostro incaricato di approcciarli per primo, ha chiesto loro: «Where are you from? » (da dove venite?). La risposta è stata: «From the hell » (dall’inferno). Così come non dimenticherò mai l’espressione di Alima, la bambina che abbiamo salvato insieme ai suoi genitori. Il suo sguardo, inizialmente perso e poi apertosi a quella gioia tipica dei bambini, quando il nostro ufficiale Davide Di Nicola l’ha fatta ridere con una pernacchia, è rimasto impresso nei cuori di tutti noi e, tramite le foto, ha commosso centinaia di migliaia di persone… E mi fa risuonare nel cuore il grido dei giusti nell’Apocalisse: «Fino a quando, Signore, lo permetterai?». Ma sento nel cuore anche che il Signore ci risponde e ci interroga: «Fino a quando, uomini, lo permetterete?»… E prego anche per tutti coloro che sono colpevoli di questo sangue, perché si convertano e si possano redimere per questi gravi crimini. Prego infine per tutti noi, perché possiamo finalmente capire che il senso della nostra vita lo troviamo solo amando, nell’amore verso tutti e soprattutto verso chi è solo e abbandonato. In gioco infatti non c’è soltanto la vita di queste persone: c’è il senso della vita di tutti. Nessuno escluso. Sacerdote, già imbarcato sulla 'Mare Jonio' |
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