Messaggi del 29/08/2019
Post n°3119 pubblicato il 29 Agosto 2019 da namy0000
Tag: aria, comete, esperimento, idrocoltura, luna, molecole, pianeti, radiazioni, scienza, scienziati, spazio, tecnica, test, universo Torneremo sulla Luna? ‹‹Sì, forse nel 2024. Gli scienziati vogliono tornarci, come test di prova, per poi andare su Marte. Io sono dell’idea che bisogna puntare a Marte. Per riuscirci, una volta lì dobbiamo imparare a fare alcune cose. Primo: estrarre dalle rocce locali idrogeno e ossigeno indispensabili per il ritorno. Qui al Politecnico stiamo facendo già degli esperimenti. Secondo: coltivare cibo fresco con l’idrocoltura (tecnica che utilizza acqua e argilla espansa al posto del terriccio, ndr) perché non si può scavare nella terra e andare avanti per due anni con le scatolette. Terzo: difenderci dalle radiazioni. Quarto: imparare a vivere un po’ lontano dalla Terra in un gruppo di poche persone. Sembra facile, psicologicamente non lo è››. Quando arriveremo su Marte? ‹‹Io dico nel 2037›› Perché? ‹‹Il 37 è un gran bel numero e gode di tante particolarità: 2+2+2 fa 6, 37 per 6 fa 222››. Spera di vedere l’arrivo su Marte? ‹‹Io non ci sarò, ma sarò comunque lì a dirigere i lavori (ride, ndr). Marte è una meta ambiziosissima perché difficile da raggiungere. Sarà il grande balzo per pensare, un domani, di trasferire lì l’umanità, ma dovremmo riportare il Pianeta alla condizione di ospitare la vita. Quello che si può immaginare, può diventare realtà, nulla è impossibile›› Lei crede in Dio? ‹‹Profondamente. La mia convinzione è che c’è un Dio buono che pensa a noi. La fede come la mia aiuta a sapere che oltre alle persone che ci vogliono bene c’è uno potente, più in alto di noi, che non ci lascia mai soli››. C’è contrasto tra fede e scienza? ‹‹No, perché sono due campi diversi. La scienza è logica, la fede è trascendente e dà le risposte a quelle domande che alla scienza restano precluse. Noi abbiamo l’impressione nel campo scientifico di poter toccare i risultati, con la fede no. Invece anche chi crede, spesso riceve dei segni tangibili e concreti, magari incontra un angelo. Il Padreterno sa di quello di cui abbiamo bisogno››. C’è vita sulle comete? ‹‹Noi abbiamo trovato alcune molecole organiche, persino un amminoacido che sono i mattoni della vita. Forse le comete sono quelle che portano la vita in giro per l’universo››. Perché sostiene che Dio, quando ha creato le comete, sorrideva? ‹‹Perché sono bellissime. Hanno almeno due code: una di polveri e una di ioni. E sono protagoniste di una grande storia d’amore. Sono in un ambiente freddo, buio e ogni tanto, per ragioni gravitazionali, si muovono e si avviano sull’orbita che le porta vicino al Sole. Ecco, io lo vedo come un innamoramento: si avvicinano al loro principe azzurro ed emettono la loro lunga scia. Il Sole, come certi uomini, le lascia andare, per lui tutte le comete sono buone››. (Intervista ad Amalia Ercoli-Finzi, scienziata, fra le massime esperte di ingegneria aerospaziale, 82 anni, FC n. 34 del 25 agosto 2019) |
Inviato da: Penna_Magica
il 08/02/2024 alle 11:19
Inviato da: cassetta2
il 27/12/2023 alle 17:41
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2022 alle 12:06
Inviato da: cassetta2
il 31/08/2022 alle 18:17
Inviato da: cassetta2
il 09/05/2022 alle 07:28