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Post n°80 pubblicato il 24 Marzo 2009 da vianneroux

Mi arriva la segnalazione di questo appello....
ve lo giro così com'è pubblicato su

Articolo 21.info


Perchè fermare la 1360. Petizione popolare

di redazione

Perchè fermare la 1360. Petizione popolare

RESPINGERE LA PROPOSTA DI LEGGE N. 1360/2008
ISTITUZIONE DELL’ORDINE DEL TRICOLORE E ADEGUAMENTO DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI DI GUERRA

PETIZIONE

Dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buonafede, più idealista,
c'erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni e l'Olocausto;
dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato,
c'era la lotta per una società pacifica e democratica, ragionevolmente giusta,
se non proprio giusta in senso assoluto, ché di queste non ce ne sono.

Italo Calvino


Al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano
Al Presidente della Camera dei Deputati, On. Gianfranco Fini
Al Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, On. Edmondo Cirielli
Ai membri del Parlamento Italiano
e, p.c.,
Ai Deputati del Parlamento Europeo

Lospirito della proposta di legge n. 1360, presentata il 23 giugno 2008 ein discussione dal 12 novembre 2008 alla Commissione Difesa dellaCamera dei Deputati, è contrario ai principi fondanti della RepubblicaItaliana, della Costituzione e della Democrazia, affermatisi in Italiain seguito alla Resistenza e alla Liberazione del nostro Paese dalfascismo collaborazionista con l’esercito occupante nazista.

I firmatari di questa petizione, condividendo le posizioni assunte inproposito dalle Associazioni Partigiane e degli ex-Deportati,confidando nei principi della Democrazia e nella doverosa pienaattuazione della Costituzione, facendo anche riferimento al discorso diinsediamento del Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, esortanoil Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente dellaCamera dei Deputati On. Gianfranco Fini, e il Presidente dellaCommissione Difesa della Camera dei Deputati On. Edmondo Cirielli perché agli autori della proposta di legge 1360 vengano forniti glielementi di riflessione necessari a un ripensamento e al suo ritiro, eaffinché le Istituzioni Democratiche della Repubblica Italiana venganotutelate dalla eventuale e non auspicata approvazione parlamentare.

Dopo l'Armistizio e durante la guerra di Liberazione dall'invasione tedesca, il Governo del Regno d'Italia rifugiato nel Sud Italia era regolarmente operante  e adempiva alle sue funzioni garantendo la continuità legale dello Stato italiano. La Repubblica di Salò non aveva pertanto alcunalegittimità. Da ciò deriva che i suoi aderenti, volontari o cooptati, non possono essere assimilabili agli appartenenti all'Esercito Italiano, né i suoi reduci possono avere, in quanto tali, alcun riconoscimento da parte della Repubblica Italiana.

La proposta di legge n. 1360/2008, che propone l’istituzione di un “Ordine delTricolore” presieduto dal Presidente della Repubblica, nasce da un’ottica negazionista dell’evidenza della storia. Essa infatti
equipara i miliziani della Repubblica Sociale ai partigiani che durante la Resistenza combatterono contro il fascismo e il nazismo, assegnando loro indistintamente il titolo di “cavaliere”;
mira al riconoscimento di onore, già respinto da numerosi Decreti Luogotenenziali dello Stato italiano fin dal 1944-’45, ai miliziani di Salò;
sostiene, nel prologo, che tra il 1943 e il 1945 in Italia si scontrarono due distinti eserciti di “pari dignità”: uno formato da coloro che “ritennero onorevole la scelta a difesa del regime, ferito e languente”, e un altro formato da quanti, rimasti fedeli al loro giuramento al Governo Italiano, “maturati dalla tragedia in atto o culturalmente consapevoli dello scontro in atto a livello planetario, si schierarono dalla parte avversa, ‘liberatrice’”;
mette sullo stesso piano, confondendoli, i valori di libertà, giustizia e democrazia per cui combatterono i partigiani e le potenze alleate, con gli obiettivi perseguiti dai totalitarismi fascista e nazista, i quali intendevano costruire un “Nuovo Ordine Europeo” fondato sulla supremazia ‘razziale’, sulla discriminazione e la riduzione in schiavitù dei popoli ritenuti inferiori e sullo sterminio di interecomunità;
offende i familiari delle vittime del fascismo, che rischiano di vedere assegnato ai loro congiunti lo stesso riconoscimento dato a coloro che li hanno torturati e uccisi;
discredita gli organismi che da anni si impegnano nella ricerca storica per mantenere viva la memoria e accrescere la coscienza di quel passato;
nega dignità a quanti hanno combattuto affinché in Italia prevalesse la democrazia contro chi insanguinava preordinatamente e sistematicamente il Paese;
lede i principi ideali fondamentali e i valori umani epolitici su cui si fonda la Repubblica Italiana nata dal ripudio del fascismo.

La “pacificazione nazionale” non può essere perseguita mettendo sullo stesso piano la Resistenza e la Repubblica sociale, la lotta dei partigiani per la libertà e la lotta dei repubblichini per negare la libertà.
I firmatari di questa petizione fanno proprie le parole di Giuliano Vassalli, Presidente emerito della Corte Costituzionale: “Nessun riconoscimento ai repubblichini. Erano e restano nemici dello Stato democratico”, e auspicano che i presentatori della proposta di legge 1360 già trovino concordemente la consapevolezza della opportunità di ritirarla.

Redatta il 15 marzo 2009.

Promotori:

IlariaAllegri, Carlo Amabile, Giancarlo Amurri, ANED Milano, ANED Nazionale,ANPI Lombardia, ANPI Sez. "Luigi Viganò" Milano-Precotto, ANPI Sez.Barona Milano, ANPI Sez. di Cologno Monzese, ANPI Sez. di Crescenzago,ANPI Sez. di Inzago, Anna Maria Appolloni, Jack Arbib, ElenaAschedamini, Associazione Bambini in Romania Onlus, Claudia Azzola,Dimitri Baldanza, Mariangela Bastico, Biagio Battaglia, Luciano BelliPaci, Alberto Benadì, Carla Beretta, Teresa Maria Berzoni, ElisaBianchi, Carlo Bibbiani, Ionne Biffi, Giuseppe Binda, FrancescaBonfante, Claudia Bonfiglioli, Marcello Buiatti, Franco Busato, FeliceCagliani, Dova Cahan, Gino Candreva, Angelo M. Cardani, DonatoCarissimo, Ruben L. Castelnuovo, Davide Castorina, Maria TeresaCatania, Giovanni Marco Cavallarin, Roberto Cenati, Andrea Chiodi,Luigi Consonni, Alberto Corcos, Silvia Cuttin, Vincenzo De Bernardis,Marcella De Negri, Roberto De Pas, Letizia Del Bubba, CarolinaDelburgo, Democrazia Laica, Patrizia Deotto, Giuseppina Di Fraia,Grazia Di Veroli, Pier Paolo Eramo, Luigi Faccini, Claudio Falcone,Silvia Fenizia, Annamaria Ferrari, Stefano Ferrario, Ida Finzi,Fondazione Memoria della Deportazione, Giulio Forconi, MorenoFranceschini, Claudio Gallazzi, Pupa Garribba, Massimo GentiliTedeschi, Cecilia Ghelli, Flavia Giuliani, Laura Gottlob, VenieroGranacci, Rita Gravina, Isaac Habert, Simonetta Heger, Adriana InfanteBattaglia, Istituto Pedagogico della Resistenza Milano, Vincenzo Jorio,Francesca Lacaita, Francesca Lagomarsini, Fabio Levi, Nicola Licci,Sonja Liebhardt, Raffaella Lorenzi, Massimo Luciani, Mario Lupi, MarcoLusena, Giulio Maggia, Brunello Mantelli, Alessandra Manzoni, IgnazioManzoni, Marina Marini, Gianfranco Maris, Fernando Martini, GiovannaMassariello, Anna Mazza, Maria Medi Guerrera, Guido Melis, PaolaMeneganti, Nicoletta Meroni, Monica Miniati, Enrico Modigliani, PaolaMognaschi, Andrea Molco, Demetrio Morabito, Maurizia Morini, RobertoMorpurgo, Giorgio Mortara, Ernesto Muggia, Giuseppe Natale, MagdaNegri, Vincenzo Negri, Enzo Nocifora, Nuova Società, Giuliano Olivieri,Patrizia Ottolenghi, Paolo Pagani, Floretta Pagliara, Dora Palermo,Giancarla Panizza, David Pardo, Lucio Pardo, Claudio Pavone, AngelaPersici, Silvana Pervilli, Marina Piperno, Antonio Pizzinato, PierPaolo Pracca, Roberto Prina, Giorgio Prister, Elena Razzoli, GiancarloReati, Massimo Repetti, Rete Comitati Milanesi, Aida Ribero, AldoRodini, Maria Grazia Roggero, Ernesto Rossi, Vincenzina Rotta, LilianaSacchi, Estilio Salera, Mario Salmon, Marco Sarno, Giorgio Scaffidi,Angela Scassellati, Raffaele Scassellati, Nadia Schavecher, GiovanniScirocco, Ada Segre De Benedetti, Franco Segre, Giorgio Segre, LilianaSegre, Daniele Serrazanetti, Sinistra Critica prov. di Varese, DomenicoSiracusano, Eleonora Sirsi, Francesco Somaini, Tullio Sonnino,Francesco Spagnolo, Aldo Spizzichino, Fausta Squatriti, FedericoSteinhaus, Francesco Surdich, Ivano Tajetti, Renato Teti, AntonellaTiburzi, Vincenzo Tomaselli, Eliana Torretta, Luigi Tranquillino,Sergio Tremolada, Fernanda Tucci, Giovanni Urro, Franco Vaccaneo, DarioVenegoni, Francesco Venturi Ferriolo, Massimo Venturi Ferriolo, UgoVolli, Balfour Zapler, Aglaia Zannetti, Giorgio Zuccardi.

*Ilsuccesso di questa petizione non è scontato, anche se riuscissimo araccogliere un numero enorme di adesioni. Anche su un altro piano ci sideve mobilitare: quello delle mozioni espresse dalle istituzioni, dagliorganismi, dai consigli comunali, regionali, provinciali, municipali,zonali, dai consigli di facoltà, ai collegi dei docenti, ai consigli diclasse, alle assemblee sindacali di ogni genere di lavoratori, daicircoli culturali, dalle associazioni, come già sta avvenendo in tuttaItalia. Contano molto queste mozioni perché rappresentano grandi numeridi elettori. E’ un percorso difficile, complesso, che va però attivatoperché la volontà che questa proposta di venti legge è esplicita. Marco Cavallarin

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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/03/09 alle 22:18 via WEB
ehi!!! genova piazza della vittoria, il palazzo dietro la folla è la questura! a occhio dev'essee del giugno 1960! credo di aver letto qualcosa su sta stron..... di proposta sabato o domenica su la stampa! dovrei cercare! comunque firmo anch'io contro sta carognata!
 
falco58dgl
falco58dgl il 25/03/09 alle 16:42 via WEB
Ho sottoscritto la petizione. W.
 
vianneroux
vianneroux il 25/03/09 alle 22:14 via WEB
Ma, secondo voi, questo Cirielli è sempre "quel" Cirielli?
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 25/03/09 alle 23:25 via WEB
può essere
 
G.attonero
G.attonero il 03/04/09 alle 14:18 via WEB
ciao
 
 
vianneroux
vianneroux il 03/04/09 alle 23:59 via WEB
Ciao...ben ritrovato...
 
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