Creato da viburnorosso il 02/06/2011
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« Il ritorno di Sergent PepperIl principio di galleggi... »

Un regalo bellissimo

Post n°339 pubblicato il 15 Novembre 2013 da viburnorosso
 

L’altro giorno era il mio compleanno.  
E  il Gufetto mi ha regalato una nuova prospettiva sugli anni che passano. 
Ma andiamo con ordine.

Sono in quella fase della vita che non metto più segni sul calendario per ricordare la data del compleanno, e sono quasi più grata a quanti se la dimenticano che a quanti chiamano per fare gli auguri.
Quest’anno, per dire, cadeva di martedì, ma per tutta la settimana precedente, mentre prendevo impegni e appuntamenti, avevo memorizzato in una parte del mio cervello che fosse di giovedì.
Meglio così, perché quando il lunedì sera ho realizzato che sarebbe stato l’indomani, non mi è rimasto troppo tempo per indugiare in pensieri malinconici, come quando ti rendi conto di essere passato per quell’atteso traguardo di maturità e completezza senza essertene manco accorto, ovviamente incompleto e pure con qualche pezzo da sostituire.
Un po’ come quella frutta che viene raccolta acerba per farla durare più a lungo sui banchi dei supermercati e che avvizzisce direttamente nel portafrutta senza diventare mai matura. 
Metafore ordinarie per pensieri tristi, che non meritano certo l’enfasi della disperazione.  

C’è stato però un periodo della mia vita in cui contavo i giorni che mancavano al fatidico evento:
quella mattina mia madre mi sarebbe venuta a svegliare direttamente in camera, invece che chiamarmi ad alta voce dall’altra stanza, e mi avrebbe chiesto cosa volevo per pranzo, e io avrei detto “pasta alla carbonara”, e poi a pranzo, oltre alla carbonara avrei trovato un pacchettino da scartare.
E fino all’ultimo secondo di quel giorno -  che mai e poi mai avrei sprecato andando a dormire prima della mezzanotte - mi sarei sentita regale e importante.

Per il Gufetto le cose ovviamente stanno ancora così. Aspetta ogni compleanno, non solo il suo, come una festa.
Così la mattina di martedì mi è entrato in stanza che io ero ancora a letto e mi ha sottoposto una questione linguistica a cui non riusciva a trovare risposta.

- Mamma se leggi questa frase “Mary non è un nome proprio italiano”, come la intendi?
- Bè, in due modi, a seconda che “proprio” si riferisca a “nome” o  a “italiano”.
- Ah sì? 

e vedendo che aveva suscitato la mia attenzione, ha aggiunto:

- Spiegamelo meglio!
- Nel primo caso tecnicamente si dice che “proprio” ha portata sul nome, nel secondo che ha portata sull’aggettivo, nel primo caso è un aggettivo, nel secondo è un avverbio. Lo capisci perché sono due “proprio” diversi.
E come faccio a riconoscerli?
- Beh, le frasi hanno due profili intonazionali completamente diversi, nel primo caso c’è una brevissima pausa dopo a “proprio”, nel secondo la pausa viene prima.

E mentre io ancora pigreggiavo sotto al piumino, come avrete capito, la maestrina che mi abita dentro stava già tenendo una lectio magistralis di linguistica teorica e applicata.
Solo a quel punto ho realizzato che era proprio lì che il Gufetto mi voleva portare, perché mentre ascoltava lo spiegone e rilanciava con domande sempre più capziose e specifiche, mi sono accorta che armeggiava con una busta dalle parte del comodino.
Dopo averla lasciata poggiata su una pila di libri, ha ringraziato ed è sgattaiolato via dalla stanza.

A me non è rimasto che rimettere a dormire la maestrina ed aprire la busta.
Dentro c’era una poesia con rime e assonanze del tipo:
“il tuo compleanno è / non sto scherzando, neh!”
“ti amo sempre / non solo a novembre”
e anche un disegno particolareggiato di me che soffio una torta con una montagna di candeline, e lui accanto che mi sorride (in realtà non sono riuscita a capire con sicurezza se abbia provato numerose volte a penna il sorriso prima di azzeccare quello giusto, o se si sia raffigurato adulto con la barba, e quindi, se l’altezza con cui si è ritratto segua un criterio di rilevanza affettiva o di verosimiglianza prospettica).
E sotto a tutto, una banconota da 10 euro, che è quasi la metà dell’intero contenuto del suo porcellino salvadanaio.
Commossa ho accettato il regalo a patto che potessimo spendercelo insieme.
Quindi ora dobbiamo solo decidere tra bowling, cinema, megagelato doppia panna, o aperitivo serale analcolico con pizzette e tartine.
Proviamo a mente le varie proposte, e ci sembra di godercele un po' tutte nell’attesa di scegliere quella definitiva.  

Insomma, niente pensieri tristi quest’anno!
Stavolta li ho accolti con un sorriso beffardo e l’ho buttati nella spazzatura insieme ad una mela che giaceva da mesi nel portafrutta con la buccia completamente avvizzita. 

 
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Commenti al Post:
partiellement_Vu
partiellement_Vu il 15/11/13 alle 15:52 via WEB
come lettore, mi capita talvolta di imbattermi ... [torno dopo, sono stato interrotto! argghhhh!!!]
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 15/11/13 alle 16:08 via WEB
Che è successo Vu? ti è arrivato un invito a razzol?
(Rispondi)
 
 
partiellement_Vu
partiellement_Vu il 17/11/13 alle 21:38 via WEB
no. è stato solo un classico esempio di giornata (iniziata) di pioggia e (finita) di merdjxyw! :)
(Rispondi)
 
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 18/11/13 alle 09:18 via WEB
Lo fanno, lo fanno! talune giornate iniziano addirittura di merdjxyw è finiscono direttamente a cazjxyw!
(Rispondi)
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 15/11/13 alle 17:57 via WEB
e in fondo un anno in più cosa può farci??(sì vabbè ora non stare a guardare il capello...grigio;DDD)a me i compleanni mettono comunque di buonumore, che poi i due vigliacchi mi chiamino "vecchia"è solo per dispetto che malgrado la veneranda età riesco a ter loro testa...il Gufetto è adorabilisssssimo...:)))
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 15/11/13 alle 20:34 via WEB
Il tener testa immagino che sia solo metaforico vero? Dovrebbero averti superato di una spanna entrambi i due vigliacchi!
(Rispondi)
 
 
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 16/11/13 alle 10:07 via WEB
anche più di una spanna...sigh;)))
(Rispondi)
 
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 16/11/13 alle 11:41 via WEB
E che non lo so? anche il Gufetto ci sta provando, fetente!
(Rispondi)
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 15/11/13 alle 18:23 via WEB
Che carino, 'sto cinno, veramente. Ma per forza, con una mamma così.
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 15/11/13 alle 20:40 via WEB
La maestrina che avevo messo a dormire, appena ha sentito cinno si è svegliata, e ha cominciato uno spiegone sulla bellezza delle varietà dialettali che arricchiscono di sfumature l'italico idioma.
(Rispondi)
zerorez
zerorez il 15/11/13 alle 18:52 via WEB
Sembra una canzone di Battisti/Mogol ("ho un anno di più", per esempio), ha talento il Gufetto!
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 15/11/13 alle 20:41 via WEB
In effetti l'uso del neh per farlo rimare con è è una raffinatezza mica da tutti!
(Rispondi)
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 15/11/13 alle 23:58 via WEB
Per la prima strofa ok. Ma per la seconda avrebbe potuto scrivere:
"ti ammo sembre/non solo a novembre"
oppure
"ti amo sempre/ non solo a novempre"
Se avesse visto "Quelli della notte", ovvio.
(Rispondi)
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 15/11/13 alle 23:59 via WEB
...vabbé
"ti amo sembre/non solo a novembre"
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 16/11/13 alle 11:49 via WEB
In realtà, per maggiore esattezza, va detto che lui aveva scritto "ti amerò sempre / non solo a novembre!", non è metricamente perfetta, ma quasi, diciamo che è un settenario imparisillabo.
Per quanto riguarda invece la rima, la mia maestrina gli ha ovviamente fatto notare che non era una rima ma un'assonanza, e che come luogo di articolazione le due sillabe (-pre, e -bre) erano identiche, fatto salvo per l'opposizione sorda/sonora, così ne ha anche approfittato per introdurre il concetto di coppia minima.
(Rispondi)
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 16/11/13 alle 21:11 via WEB
Ogni giorno la vita è una grande corrita...ma la notte no!
Ogni giorno è una lotta chi sta sopra e chi sotta...
Ecco, più "assonata" di così non si può :)
(Rispondi)
 
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 17/11/13 alle 13:36 via WEB
Macché, questa è un'assonanza piegata alle necessità della rima. Un po' come il Tavernello spacciato per vino.
(Rispondi)
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 17/11/13 alle 19:46 via WEB
L'ha sonata in sol maggiore
quel grandissimo di Arbòre.
(Rispondi)
kallida
kallida il 16/11/13 alle 12:08 via WEB
I tuoi post mi riportano al mondo...tanti auguri...;)
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 17/11/13 alle 13:37 via WEB
Ma questo veramente è un regalo bellissimo! Sei tornata? Che bello!!
(Rispondi)
odisseando
odisseando il 17/11/13 alle 00:51 via WEB
è andato sul sicuro, per distrarti ha uscito il tuo lato maestrinico.
molto scaltro, il gufetto.
[solo una cosa: quel neh ha l'intonazione trivio milanese o quella original cantilenante, torinese?. sai, per cogliere al meglio la variazione diatopica].
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 17/11/13 alle 13:40 via WEB
Ognuno conosce i suoi polli, cioè, in questo caso ... la sua gallina!
[in assenza di informazione soprasegmentale non saprei risponderti, anche perché al momento si limita ad usare neh in forma scritta.
(Rispondi)
 
 
zerorez
zerorez il 18/11/13 alle 15:48 via WEB
Dopotutto il “neh” è un incrocio fra una tag question e un latinismo storpiato (starebbe per “non est?”). Il Gufetto, nel suo piccolo, è decisamente coltissimo.
(Rispondi)
sofiaa7
sofiaa7 il 17/11/13 alle 15:25 via WEB
Gufetto è un futuro rapper/genio! Il biglietto è in rima, col cambio d'accento su novembre e il regalo monetario, segno di libertà intellettuale! La mamma al culmine della saggezza! La mela e gli anni, nella spazzatura, ne sono la prova! Due geni!
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 17/11/13 alle 16:36 via WEB
sai che ci ho pensato? secondo me è stato uno scaltro regalo boomerang, il Gufetto sapeva che tanto i dieci euro gli sarebbero tornati indietro! Allora martedì sera?
(Rispondi)
 
 
sofiaa7
sofiaa7 il 18/11/13 alle 15:08 via WEB
Se svuoti la casella...te vorrebbi di de si! Già me vedo sotto ar palco, gufetto superraper!:-)
(Rispondi)
giginosco
giginosco il 20/11/13 alle 16:31 via WEB
Voi donne avete la capatosta, tutte a guastarvi il compleanno per non seguire un metodo semplicissimo. L'anno in più va dichiarato da almeno sei mesi prima, così quando arriva la fatidica data l'eta rimane la stessa e resta solo la festa. Pensa che io ne faccio 52 l'anno prossimo e ne dichiaro già 53.
(Rispondi)
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