Creato da viburnorosso il 02/06/2011
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Cara collega ...

Post n°356 pubblicato il 22 Gennaio 2014 da viburnorosso

 

Tempo fa ho commesso un errore.
Ho aperto una di quelle mail che iniziano con “Cara collega” e proseguono con un “ho pensato proprio a te per …”
Avrei dovuto capirlo subito che si trattava di una fregatura, perché quando si parte blandendo il proprio interlocutore, poi segue sempre una richiesta.
E invece, non solo l’ho aperta la mail, ma l’ho anche letta fino in fondo.
E ho fatto di peggio. Ho accettato la proposta che conteneva, pentendomi poi con la stessa rapidità con cui avevo pronunciato il mio “Va bene!”.

Il fatto è che faccio fatica a dire di no, proprio non ci riesco: è un limite che probabilmente ha a che fare con il mio sistema di autostima, però almeno ne sono consapevole.
Del resto con 10 anni di psicanalisi si raggiungono diverse consapevolezze. Anche di questo sono consapevole, per dire.

Ma sto divagando.
Per farla breve nella lettera mi veniva chiesto se ero disponibile a stare in commissione per la discussione di alcune tesi di dottorato, adducendo come motivazione l’affinità tra i miei interessi di ricerca e quelli di una delle candidate.
Capite che posta in questi termini, era una richiesta impossibile da rifiutare senza passare per ingrati, in quanto presuppone l'esistenza al mondo di qualcuno che possa essersi letto i miei lavori.
E che fai, ad uno così gli dici di no?

Anche per questo motivo ho dato il mio assenso, nella convinzione comunque che si trattasse solo di un contatto esplorativo e che poi al momento della decisione avrebbero optato per qualcuno più competente, o anche solo proveniente da una sede meno distante.
Ma evidentemente basavo le mie speranze su argomenti fallaci e inconsistenti, perché a fine novembre mi è arrivata la nomina ufficiale.

“Gentile collega abbiamo il piacere di comunicarle che …” Stavolta però non sono manco andata fino in fondo.
Avevo già capito il guaio in cui mi ero cacciata. E come avrei passato le settimane successive.

Tre giorni prima di Natale infatti mi sono stati recapitati a casa tre tomi di circa 250 pagine l’uno.
Ho iniziato da quello più vicino ai miei interessi di ricerca, mentre per ultimo mi sono lasciata quello col titolo più avvincente:
“La fricative postalveolari sorde  nel dialetto frusinate”.
Perché, come si sa, dulcis in fundo.

Un paio di settimane fa, all’inizio dei saldi, ho avuto un primo segnale di cedimento.
Per tenermi incollata alla sedia mi ripetevo che comunque la trasferta mi avrebbe fruttato qualche denaro.
Ma il pensiero di tutte quelle vetrine traboccanti di scarpe scontate al cinquanta percento che aspettavano solo me per essere calzate aumentava notevolmente il mio senso di frustrazione.
Così mi sono messa alla ricerca di argomenti convincenti. Mi è venuto in mente che anche la mia collega di stanza (“cara” pure lei, evidentemente) era caduta nella mia stessa trappola, così le ho mandato un messaggio:
“Ho bisogno di una motivazione forte. Quanto ce la pagano la trasferta?".
“Nulla!” è stata la sua laconica risposta. Quella che ha decretato l’improrogabile ingresso nel mio guardaroba di un nuovo paio di scarpe con il cinturino.

E a questo punto, visto che oramai mi ero fatta incastrare come la più ingenua delle falene davanti ad una lampadina accesa, ho accettato anche di tenere una lezione, chiaramente gratis, con cui quantomeno guadagnare un cospicuo vantaggio morale di fronte i miei sensi di colpa: vantaggio che mi permetterà di convertire in “gesto autogratificante” il mio prossimo “acquisto compulsivo”.
Perché le cose, ve ne sarete accorti, a volte basta chiamarle con un altro nome per farle diventare quello che vorremmo.

E così oggi si parte.
E siccome ieri sera mi è giunta la notizia del tutto inattesa che la lezione sarà retribuita, insieme al bonus morale, ne avrò anche uno monetario.
Oltre, ovviamente, ad una nuova consapevolezza:
che le mail che iniziano con “Caro collega …” è meglio far finta di non averle ricevute.




 

 
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Commenti al Post:
esperiMente
esperiMente il 22/01/14 alle 12:23 via WEB
Siccome succede spesso anche a me, di fregarmi da sola perché non so negarmi, ho deciso di adottato una strategia infallibile: dire di no a prescindere. dopo, semmai, ripensarci. dici che ci riesco?
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 26/01/14 alle 13:07 via WEB
Se ci riesci ti stimo veramente! poi magari mi spieghi anche come si fa a dire dei no cortesi e assertivi senza poi sentirsi in colpa.
(Rispondi)
il_ramo_rubato
il_ramo_rubato il 22/01/14 alle 16:41 via WEB
Cara Collega... ho pensato proprio a te per farmi prestare 1000 euro. ;)
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 26/01/14 alle 13:12 via WEB
Caro Collega, volentieri. Se mi inviti fuori a pranzo ne parliamo con calma! ;-)
(Rispondi)
acquapassante
acquapassante il 23/01/14 alle 12:39 via WEB
non escludo affatto che si tratti degli effetti (allucinogeni!) del calo di zuccheri in orario pre-prandiale... però... però... però, le "fricative postalveolari del frusinate" mi darebbero tanto l'idea del piatto tipico.
se non fossero anche "sorde", intendo.
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 26/01/14 alle 13:13 via WEB
Hai ragione! Il sugo di spuntature è la morte loro!
Per quanto mi piacciono assai pure in bianco. Le sonore però!
(Rispondi)
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 27/01/14 alle 08:09 via WEB
Nessuno mi ha mai chiamato "caro collega".
Evidentemente sono l'unico esperto in Nulla.
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 27/01/14 alle 12:36 via WEB
E ti pare NULLA?
(Rispondi)
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 27/01/14 alle 11:54 via WEB
uhm...quindi vuoi dirmi che son l'unica a beccarsi le fregature senza che neanche mi apostrofino col..."cara collega"??..cerchiamo di star lontane io e te okkei??anche nel mio guardaroba c'è un paio di decolletè in più;)))
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 27/01/14 alle 12:38 via WEB
Specchio, ma allora se anche tu una cara collega!
Però se hai un 37 possiamo scambiarci le scarpe (col cinturino), almeno!
(Rispondi)
 
 
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 27/01/14 alle 12:44 via WEB
Vib...separate alla nascita saremmo...37 è!!!!bingo:)))))
(Rispondi)
 
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 27/01/14 alle 13:00 via WEB
Evvai! Io ne ho prese un paio color tortora! Fa conto che le ho anche rosse, verdi, crema, beige chiaro, beige scuro, nere, marroni, e ... ah, dimenticavo, anche un paio rosa cipria! Tutte col cinturino ovviamente!
(Rispondi) (Vedi gli altri 5 commenti )
 
 
 
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 27/01/14 alle 13:04 via WEB
mi sa che dovrai anche usare quelle senza cinturino...ne ho appena prese un paio rosso amaranto e ho in programma quelle tortora, oltre alle nere(canoniche)..ps potresti innamorarti dei miei tronchetti col giglio fiorentino fatto di borchiette;)))
(Rispondi)
 
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 27/01/14 alle 13:10 via WEB
è ufficiale: siamo addicted! solo chi ha questa dipendenza può capire!
(Rispondi)
 
 
 
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 27/01/14 alle 16:12 via WEB
ps riuscirò anche a farti entrare in un centro di bricolage per i famosi cacciavite e/o martelli...SALLO!!!!!ovviamente con ai piedi le scarpe che sai...ahahahahah
(Rispondi)
 
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 27/01/14 alle 16:16 via WEB
Mi pare il minimo! Però dopo un giro al mercatino del vintage (che dire usato fa grezzo) e poi in osteria a mangiare e bere! Quando?
(Rispondi)
 
 
 
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 27/01/14 alle 16:22 via WEB
magari prima di quanto pensi...ormai per i viaggi "single"il ghiaccio è rotto;)))ma quanto mi piace questa ragazza quando dice osteria;PPPPPP
(Rispondi)
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