Viburno rosso

Pensieri in fila

Fare la fila davanti alla biglietteria del cinema multisala all’interno dell’immenso centro commerciale, seguendo il percorso obbligato transennato, e intanto fissare i monitor che trasmettono l’intera programmazione delle 103 sale nella speranza di intercettare la schermata dei prezzi;

fare uno sforzo di concentrazione affinché, durante i 4 nanosecondi in cui la suddetta schermata farà la sua apparizione, il contenuto mi rimanga impresso nella retina, così da poterlo consultare mentalmente;

tentare di ricavare il costo del biglietto da acquistare incrociando i dati relativi alla fascia oraria, al giorno della settimana, al prezzo dell’offerta cumulativa e al mio numero di scarpe;

arrivare alla conclusione che è più facile estrarre a mente la radice quadrata di 232849, e intanto guardarmi un altro trailer senza audio di tizi che si rincorrono sparandosi, perché in tutti i trailer ci sono sempre dei tizi che si rincorrono sparandosi;

realizzare che potrei comprarmi un biglietto vantagiossimo per la visione di un cartone in 3D con tanto di occhialini rosa se solo non avessi più di 10 anni e assistessi allo spettacolo delle 10,30 (del mattino, ovviamente);

rendermi improvvisamente conto che è più il tempo passato da quando avevo diritto allo sconto per il biglietto under 18 di quello che mi manca per poter usufruire dell’agevolazione over 65, e che comunque al momento, non ho diritto né all’uno, né all’altra;

infine scoprire, grazie ad una cassiera gentile e compiacente, che per poter acquistare due biglietti scontatissimi, non serve essere né particolarmente giovani, né anziani, né aver accumulato chissà quali meriti.
Basta avere con sé la tessera gratuita Ikea Family, quel patentino rosso plastificato da consumatore privilegiato  con cui la multinazionale svedese  spera di comprare il mio sostegno alla giusta causa del mobile in truciolato.

Ovviamente mi sono goduta la visione del film a prezzo scontato del tutto indifferente a questi biechi e subdoli trucchetti di marketing!

[Per quanto bisogna riconoscere che una libreria Billy sta bene veramente dappertutto!]