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Messaggi del 19/03/2014

Presagi trascurati. Ovvero anche i gatti neri stanno attenti a chi gli attraversa la strada

Post n°371 pubblicato il 19 Marzo 2014 da viburnorosso

Certi periodi vengono fuori storti. Molto storti.

Con dentro delle giornate talmente aggrovigliate che non c’è  verso di riuscire a raddrizzarle. Non vale manco la pena provarci.
Piuttosto, quando uno capisce di aver imboccato un periodo così, farebbe bene a mettersi sull’attenti e ascoltare tutti i campanelli d’allarme che sente risuonare lungo la via: se imparasse a leggere il futuro nei presagi, probabilmente riuscirebbe a sottrarsi almeno in parte al perfido destino che lo attende.
In fondo basterebbe allungare la mano per spegnerli, quei campanelli, e girarsi dall’altra parte per continuare a dormire.
E fa nulla se si stava dentro a un incubo, tanto fuori dal mondo onirico andrebbe comunque peggio.

Il fatto è che io, quando sento accendersi un campanello d’allarme, lo confondo sempre col suono della sveglia:
spalanco gli occhi, guardo l’ora, e mi accorgo di essere fottutamente in ritardo.
Da quel momento in poi tutta la giornata si trasforma in una disperata corsa verso l’inevitabile precipizio.
Tutto questo perché non sono in grado di interpretare correttamente gli auspici e divinare il futuro dai segnali che la Fortuna inutilmente mi lancia!
Vittima di un futile rigore illuminista, continuo a trascurare la millenaria saggezza apotropaica e a scambiare campanelli d’allarme per segnali di tempo scaduto!
Così finisce che leggo un VAI! laddove c’è scritto a caratteri cubitali uno STAI!

Ieri mattina per esempio sarebbe bastato guardare la mia immagine riflessa nello specchio per capire che era meglio lasciar perdere.
Avevo quell’aria da sopravvissuta ad un ciclo mestruale che solo uno shampoo può riparare, ma non avevo tempo manco per una tazza di tè, figuriamoci mezzora per lavarmi i capelli.

Ti sarai rimessa a letto, penserete voi?
Macché, ho optato per una disperata (nonché collaudata) operazione di rianimazione tricologica, che poi consiste nel versarmi in testa mezzo boccino di sansilkricciperfetti (quello verde, che odora ingannevolmente di fresco), raccogliere la chioma in stile finto spettinato (che in realtà è spettinato veramente, ma è bene lasciar credere che sia stato creato ad arte per ottenere quel tocco di raffinata noncuranza cha fa subito intellettuale impegnata) e riprendere la frangia lateralmente con spazzola e phon.
Tre minuti per un risultato che garantisce mezza giornata di presentabilità!

Brava, direte! Ed è quello che pensavo anche io mentre contemplavo soddisfatta l'opera allo specchio.
Se non che, mentre vado a riporre la spazzola sulla mensolina del bagno, questa non mi cade dritta dritta nella tazza del cesso?
Resto impalata come una scema:  cappotto infilato, una borsa in equilibrio precario sulla spalla destra e tre mazzi di chiavi nella mano sinistra! Totalmente sorda al trillo del campanello che oramai si è messo a suonare incessantemente!

Forse state pensando che non fosse un segnale sufficiente a farmi capire che sarebbe stato meglio cambiare programma alla giornata?
Avete ragione! Perché in effetti si possono ricevere segnali anche più espliciti!
Per esempio, più di una spazzola caduta nella tazza del cesso, può fare una spazzola caduta in una tazza del cesso che conserva ancora traccia del passaggio del suo ultimo ospite.

Dite che non era ancora abbastanza per rintracciarvi dentro un avvertimento?
Giusto!
Perché può anche accadere che nel tentativo di recuperare la spazzola, dalla mensolina cada giù il bicchiere con gli spazzolini da denti.
Ovviamente anche loro diritti nella tazza del cesso.

Ma niente, ottusa come non mai, ieri mattina ho trascurato tutti i campanelli che sentivo squillare.
E alla fine ho commesso pure l’imprudenza di uscire di casa. 

Chiaramente non ci voleva un indovino a capire che il seguito della giornata sarebbe stato all’altezza del suo inizio.

Avrebbe potuto dirmelo anche il gatto nero che per poco non ho messo sotto mentre cercava di attraversarmi la strada!
Ma lui ci ha messo un attimo a capire che quando una macchina gialla ti taglia la strada è un evidente segnale di cattivo aupiscio:
infatti si è girato sulle zampe e se ne è tornato da dove era venuto!


 
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