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« Messaggio #136Messaggio #138 »

Della fisica del materiale umano...

Post n°137 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da Vincanto_Editions
 

 Della fisica del materiale umano...

Sperimentare un nuovo percorso di scrittura conoscitiva. È questo ciò che intendo fare con una raccolta di racconti che proporrò nei post a venire.
Tutto è nato dalla riflessione, abbastanza scontata in verità, che in questa realtà ogni cosa risponde a delle leggi fisiche precise.
Per cui se ciò è vero, allora è corretto pensare che anche l'agire umano debba rispondere a tali leggi...

Ma è davvero così?

Il mio obiettivo, quindi, sarà proprio di andare a verificare, con l'unico metodo a mia disposizione, senza alcuna pretesa di scientificità e con molto poco rigore, quanto ciò possa dirsi veritiero.
I racconti che verranno serviranno a vedere se e fino a che punto tali leggi fisiche - partendo da quelle più semplici - governano le azioni dell'essere umano.

È chiaro che non è mia intenzione forzare nessuno ad accettare il mio punto di vista, così come non ho la pretesa di voler giungere a dimostrare un bel nulla. Semmai, se c'è uno scopo è di invitare ad una riflessione a più voci sul senso dell'esistenza e delle forze che ne alimentano le dinamiche.

* * * * * * *

Ma se poi, invece, dovessi verificare tutt'altro?

...Vorrebbe, forse, dire che l'uomo, e solo l'uomo - nell'intero universo conosciuto, sembrerebbe poter/dover rispondere, a due ordini di leggi:

  1. leggi fisiche, proprie di ogni corporeità;

  2. leggi di un ordine diverso...

E quest'altro tipo di leggi come dovrebbero essere indicate, come “spirituali” o che?

* * * * * * * * * * *

F I S I C A

La cinematica è quella parte della fisica meccanica che si occupa di descrivere il moto dei corpi indipendentemente dalle cause che l'hanno prodotto. Essa suddivide i movimenti in due grandi categorie: quelli la cui traiettoria è una retta, che vengono detti moti rettilinei, e quelli che si svolgono lungo traiettorie curve, detti moti curvilinei.

^^^^^ ******* ^^^^^

(Del moto rettilineo uniforme dei corpi)

-Svelto, dai svelto, muoviti. Fai andare quei piedi, falli correre l'uno dietro l'altro, senza pause, senza soste o rallentamenti, che il cammino è ancora lungo e hai solo dieci minuti per arrivare in tempo...-.

 


 

Patrick Watson - "The Great -Escape"
((***bella canzone e bel video***))

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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Commenti al Post:
liberante
liberante il 24/10/07 alle 01:12 via WEB
Inutile dirti, mio caro amico, quanto mi sia piaciuto il tuo racconto. Anzi invece è utile, perchè poi devo fare una critica. Quindi come al solito mi hai rapito nelle tue parole e ho visto il film di quello che stavo leggendo.
Proprio perchè così vivida è stata l'impressione, vivida è la sensazione che la vita di Maurizio sia stata segnata dalle non-scelte, scandita da una sequenza di doveri, e doveri pressanti da ingurgitare in fretta e sempre con un occhio attento all'orologio per non essere in ritardo. Dover andare a scuola, dover fare il servizio di leva, dover lavorare, dover sposarsi per fare l'amore, dover vesrtirsi bene per il matrimonio della figlia. Ecco nel finale arriva il tempo largo e dilatato, il paesaggio di fiume e pianura, che durante l'intera sua vita non aveva mai guardato veramente, lo accompagna con delcezza nel "momento di lasciare".
Direi che Maurizio ha vissuto con moto rettilineo...
(Rispondi)
 
 
ZenZerissimo
ZenZerissimo il 24/10/07 alle 20:16 via WEB
Non mi par di aver compreso il punto critico del racconto..qual'è??
(Rispondi)
 
ZenZerissimo
ZenZerissimo il 24/10/07 alle 20:15 via WEB
Moti, immoti, lineari, scoscesi, curvilinei.. penso che del movimento dei "corpi" è maestro chi può conoscerne, anche a duro prezzo, il limite. E tu puoi raccontarne di storie a iosa a chiunque, anche tramite un bel racconto. ;)
(Rispondi)
 
ZenZerissimo
ZenZerissimo il 24/10/07 alle 20:47 via WEB
Bella eh la canzone, che mi piace ascoltare a ripetione..bella voce, bella melodia, bellissima armonia...proprio come il tuo racconto... ;))
(Rispondi)
 
clodclod
clodclod il 24/10/07 alle 22:21 via WEB
mi associo a Liber, nel constatare questa catena di doveri, via via allungata da altri anelli aperti e richiusi e poi ancora riaperti in un processo che pare infinito.con un paragone femmineo, lo assomiglierei - questo moto rettilineo - ad un lavoro all'uncinetto: dove l'uncintt si infila nella catenella precedente e prosegue così sempre. al contrario del lavoro a ferri: che invece consente al filo di lana scarti, balzi e attraversamenti. Sono i casi in cui la fantasia e la libertà e il desiderio-sogno determinano percorsi non necessariamente prevedibil o logici secondo ilsenso comune.
(Rispondi)
 
nomore.norless
nomore.norless il 27/10/07 alle 16:01 via WEB
bello il racconto e bella l'idea di associare la realtà umana alle leggi fisiche. Ti dirò, il racconto sembra ricordarci che corriamo solo verso una cosa (ed è sempre bene ricordarlo, per apprezzare il presente). Ciao
(Rispondi)
 
miluria
miluria il 01/11/07 alle 08:24 via WEB
sei sempre pieno di sorprese, la tua sensibilità,la profondità delle riflessioni ti fanno onore e dimostrano che la tua vita la vivi pienamente. il racconto è, come sempre,piacevolmente.....piacevole!!!!
(Rispondi)
 
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