SONO UNA MALATA ONCOLOGICA, SONO STATA OPERATA DI TUMORE AL SENO NEL 2011. QUEST'EVENTO HA TOTALMENTE SCONVOLTO LA MIA VITA. PRIMA IL MIO OBIETTIVO ERA IL SUCCESSO SOCIO-ECONOMICO,ORA IL MIO NUOVO OBIETTIVO è VIVERE

 

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Creato da: zerozerozenzero il 26/04/2011
zenzero candito per non vomitare

 

 

ed io? non ho le palle...

Post n°83 pubblicato il 17 Giugno 2013 da zerozerozenzero

Ebbene si , non ho le palle...mi mancano gli attributi per affrontare il dolore altrui.  Volevo fare volontariato...sono entrata in una "clinica" di malati mentali abbandonati e invece di aiutare piangevo...ovvio ho perso la partita con me stessa prima di iniziare.

Se incontro donne chemioterapizzate mi sale la nausea e le guardo con insistenza esattamente come non avrei voluto essere guardata io.

Ho visto la foto di una ragazza appena entrata nella mia associazione, aveva lo stesso fazzoletto nero, gli stessi occhi senza ciglia e cullava un bimbo esattamente come me un anno e mezzo fa. Prima o poi la incontrerò di persona, sono terrorizzata. Saprò comportarmi o verrà fuori il mio panico. Mannaggia

Le ragazze della mia associazione non battono ciglio, alzano i morti da terra rincuorandoli ed io le ammiro ma non sono come loro. Continuo a piangere.

 
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parole

Post n°82 pubblicato il 05 Giugno 2013 da zerozerozenzero

Le parole come un balsamo o come un abbraccio. Qualche volta in tv mi è capitato di vedere dei filmati con delle persone che girano nelle grandi città a regalare abbracci. Un'iniziativa folle  e anche un pò spiritosa che può essere carica di significati per chi ne ha bisogno. Stamattina in un momento di massima spensieratezza, dove ridacchiavo senza curarmi troppo degli altri, il signore del mercato da cui stavo comprando dei pomodori mi ha salutato con una frase che mi ha lasciata di stucco... "Spero di rivederti ancora", ora detta così a chi non era presente può sembrare che il tizio abbia provato a fare il polipone. Ma non è così, era solo un saluto, un saluto sincero, molto più sincero dell'anonimo ciao. 

Ora al di là degli equivoci che può generare in chi ti ascolta è veramente un bel modo di salutarsi. Oddio, riflettendoci un pò, comincia a sapermi del saluto dei frati trappisti "Fratello, ricordati che devi morire" reso famoso nella sua connotazione negativa da Troisi. A me ha fatto piacere essere salutata così, sarà che riemerge sempre la mia paura di essere emarginata per l'aspetto fisico e l'idea che qualcuno si sia augurato di rivedermi ha avuto lo stesso effetto balsamico di un abbraccio improvviso. Ho i capelli in testa e un aspetto "normale" ma continuo ad aggirarmi come se fossi calva e con la morte sotto al braccio. La mia anima è sfigurata, mi sento come se avessi un lato nero, spento al buio.


Per fortuna l'anno scolastico finisce...
Stamattina mi son trovata con tutte le mamme della classe di mio figlio, una marea di oche starnazzanti, cretine e cattive. Era evidente il tentativo da scolarette malignette di isolare alcune mamme solo per sentirsi più forti. Sembravano le streghe delle winx, solidali, ciarliere tra di loro e pronte a guardare con fredda e falsa superiorità chi era isolato dal branco. Veramente squallide ed elementari. Per fortuna caratterialmente sono indipendente non ho bisogno del branco e soprattutto non di un branco di serpi, volutamente non mi "ammisco" però mi chiedo cosa pensano le altre mamme isolate, quelle che hanno la debolezza evidente. Per loro mi dispiace, prima dell'esperienza del tumore ne avrei risentito anche io, magari sarei anche caduta nella stupida trappola del sentirmi perdente. Ma adesso non me ne frega una mazza, possono dire quel che vogliono non modifico il mio cammino perchè non gli stò simpatica o perchè non mi possono manipolare. Alla fine quello è, c'è la mamma leader e tutte le altre che seguono a ruota pendendo dalle labbra di quella dominante.  Ma a me fanno la palla, mi danno il voltastomaco. Per fortuna le Trix l'anno prossimo non le avrò fra i piedi e un pò gongolo...

 
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e la crisi si abbattè anche su di noi...

Post n°81 pubblicato il 04 Giugno 2013 da zerozerozenzero

I poveri, o meglio i monostipendiati si accontentano di poco...e noi ci accontentiamo di poco. Una pizza il sabato e la possibilità di poter variare il menù quotidiano. Per la serie riusciamo a non mangiare sempre "broccoletti e patate" , il cibo vitaminoso di Totò e Peppino, il tutto grazie ai ben famosi ticket restaurant.

Ebbene si la spesa la faccio coi ticket...rigorosamente col cibo plastificato dei supermercati, non metto piedi in un macellaio vero da anni. E la differenza si nota i macellai e i fruttivendoli li vedo come veri e propri lussi che non possiamo permetterci. 
Tutto ciò che è fresco nei supermercati è di qualità inferiore a quella che troveresti in un negozio specializzato, c'è poco da fare è così.
Così ogni giorno prendo il mio bel ticket entro nel supermercato e mi destreggio tra le nostre esigenze, i prezzi sempre più esorbitanti e la qualità nascosta dei prodotti. A tutto ciò aggiungo lo stress di dover far rientrare le esigenze di tre persone ed una casa in una cifra fissa che cerco disperatamente di non sforare.
Grazie ai ticket esco dal supermercato un pò rinfrancata, se la giornata è stata una "chiavica" passatemi lo sfogo, almeno posso sedermi a tavola rilassata.
Con tutti i ticket non riusciamo a mangiare le razioni di pesce raccomandate, se metto del pesce in tavola una volta alla settimana è un miracolo.
Ebbene questa misera e illusoria risorsa ci verrà decurtata nei prossimi mesi... e si non avevamo fatto abbastanza sacrifici. Ora con 7 euro dovrò sfamare la famiglia...ho i brividi.
Se mezzo chilo di pane mi costa 1,20, un pò di verdure sui 3 euro, un secondo sui 5 euro e la frutta altri 3 euro...dove infilerò le altre esigenze? Già ora i miei usi di detersivi e shampoo sono ridotti al minimo...quando deciderò di comprare un quarto di caffè che mi costano minimo 2,50 a cosa dovrò rinunciare? E se finisce l'olio in casa che succede per comprarlo non si mangia?
Ma che disgraziati questi politici.  Tagliano, tagliano tanto loro girano in auto blu e autista. Noi, i tassati sempre peggio.
Sono giorni che dove mi giro vedo solo ferrari e io devo vendere la macchina perchè senza lavoro grazie al mio tumore non mi posso permettere l'assicurazione. 
Pensa a chi sta peggio...si penso che tra poco starò come loro e mi rallegro..evviva sempre più nella merda. Pensa alla salute...ma quale salute? quella degli altri che vanno alle Bermuda in vacanza?

 
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dieta...

Post n°80 pubblicato il 01 Giugno 2013 da zerozerozenzero

mi son rimessa a dieta, per la verità è un anno che sono a dieta ma con pochi risultati se non quelli di aver mantenuto più o meno costante la mia obesità.

Nuovo dietologo più scrupoloso ed umano dei precedenti. Questa dottoressa quando mi vede mi fa mille complimenti e mi solletica sfottendomi un pò proponendomi una sfilata di moda e un servizio fotografico alla fine della dieta. E' una tipa simpatica che vede anche il lato psicologico dei miei problemi. Mi ha fatto controllare tiroide ed insulina, cosa che nessuno mi aveva mai prescritto, ed ovvio non potevo non avere entrambi come problemi. Nodulo alla tiroide ed iperinsulinismo...bel punto da cui iniziare.
Sono al terzo giorno di dieta che colpo di scena è uguale alla mia alimentazione precedente solo che controllo scrupolosamente pane e dolci, cosa che prima non facevo.
Fin'ora non ho perso un etto a conferma di quello che avevo già notato, non mi schiodo dal mio peso facilmente. Prima non era così, ai miei sacrifici c'era una congrua risposta del mio corpo ora nada, resta tutto immobile.
Naturalmente c'è l'amenorrea con gli squilibri ormonali che porta a dare il colpo di grazia.
Le novità che questa dottoressa ha portato sono due...prima di tutto ci si vede ogni quindici giorni e per me è fondamentale, tutte le diete seguite le ho sempre interrotte al ventesimo giorno finendo poi per non trovare il coraggio di andare a controllo. Invece ogni quindici giorni è il giusto compromesso, non ho il tempo di stancarmi mentalmente. Seconda cosa la dottoressa ha introdotto il meccanismo della gratificazione quotidiana... alla fine del pranzo quando ho voglia irrefrenabile di dolci posso mangiare un frutto che colpo di scena mi appaga sul serio. Calma quella voglia matta che mi fa ingozzare di merendine e nutella...ecco il mio problema.
Ormai da un anno faccio dieta fino alle quattro del pomeriggio poi dopo pranzo do di matto e mangio cioccolata e merendine e alla fine son così strapiena che non ceno.
Se proprio non resisto ricorro allo spuntino, l'argomento spuntino mi ha fatto sorridere e un pò rattristare...niente cose dolci serie per colpa dell'iperinsulinismo...ergo biscotti senza zucchero fino a 100 kcal o fresellina col pomodoro ( e qui ho riso, adoro le freselle ma non le ho mai considerate uno spuntino), il massimo del dolce che ho strappato è stato il gelato fiordifragola. Ho tentato di barattarlo con il liuk ma nada, il luk è acqua e zucchero così mi è stato risposto. Niente cioccolata...cavolo.
Oggi è sabato, mi è stata concessa una pizza..adoro la pizza ma so anche che quando la mangio resto gonfia per tre giorni e annullo i risultati della dieta...mmmhhhh




 
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prenotazioni ..van via come il pane

Post n°79 pubblicato il 30 Maggio 2013 da zerozerozenzero

Da febbraio una volta a settimana ho contatto il cup dell'ospedale in cui faccio il controllo oncologico. La mia intenzione era quella di prenotare il controllo per settembre ma ogni volta che telefonavo il gentil impiegato di turno mi suggeriva di ritelefonare il giorno successivo perchè non avevano ancora "le date". Tira e molla, tira e molla siamo arrivati al 28 maggio e finalmente l'impiegata con soddisfazione mi informa che posso prenotare ma settembre "è gia andato" , ottobre pure e siam finiti a novembre. Ovvio che mi incavolo e chiedo come sia possibile una cosa del genere, l'impiegata un pò annoiata mi fa notare che appena sono arrivate le date "... tutti si son messi a telefonare e le prenotazioni son andate via come il pane..." mica stavano distribuendo regali! 

Insomma mi sono spaventata e son giorni che conto e riconto i mesi che passeranno tra un incontro e l'altro con l'oncologo, dovevano essere 6 invece sono 9...non so perchè mi crea disagio.

 
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Le scuse degli amanti

Post n°78 pubblicato il 30 Maggio 2013 da zerozerozenzero

Ieri ho incontrato mio padre. Erano mesi che non ci vedevamo, nel momento di massimo idillio quando entrambi guardavamo con dolcezza mio figlio che azzannava avidamente una pizza gli ha telefonato mia sorella. Era in ritardo per il pranzo e lui il mio "babbo" si è giustificato dicendogli che si era fermato a parlare con un amico. A me è caduta la mascella, mio padre non ha neanche il coraggio di dire che sta con me. Sono la figlia mica l'amante, lì per lì ho lasciato correre la cosa però appena ci penso mi vengono le lacrime agli occhi. Vorrei un nonno per mio figlio, un padre per me e invece c'è sto signore di una certa età che si è rifiutato di darmi il suo numero di cellulare, il telefonino è solo per le chiamate dell'altra figlia. Ma che gli facevo gli staccavo un orecchio se qualche volta lo contattavo? Sono così tante le cose che mi fanno dispiacere che preferisco girare lo sguardo e non pensarci. 

 
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sensazioni di benessere

Post n°77 pubblicato il 26 Maggio 2013 da zerozerozenzero

Oggi è stata veramente una bella giornata, di quelle memorabili.Con tutta la famiglia allargata, cioè un gruppo di persone che si ama difetti compresi, sono stata ad un ristorante a festeggiare un compleanno. Nel bel mezzo del pranzo alla passeggiata di "alleggerimento" ho scovato in un terreno  incolto un albero di gelse. Un albero carico di enormi frutti bianchi che cadevano al suolo ad ogni alito di vento, ovvio non potevo non esserne attratta e soprattutto non potevo non cogliere questi enormi frutti e mangiarli avidamente. Beh nonostante avessi la pancia piena di vari piatti fantastici e gustosi quando ho messo la prima gelsa in bocca mi sono sentita in Paradiso. Una sensazione così forte, il sapore e la freschezza di un semplice frutto mi ha creato più emozioni di un luculliano pranzo a vongole e polpi. Il mondo poteva finire anche in quel momento ero totalmente appagata. Quali meraviglie si celano laddove non ce l'aspettiamo. Che bella giornata.



 
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giornata movimentata

Post n°76 pubblicato il 25 Maggio 2013 da zerozerozenzero

 


Giornata movimentata...

Ci sono giorni che iniziano assonnati e continuano così fino a quando non ti rituffi tra le lenzuola, ma a volte i giorni sono affollati di pensieri, guai e contrattempi che non ti lasciano respirare.

Ieri, venerdì di fuoco, in meno di due ore me ne sono capitate di tutti i colori. Eppure doveva essere la giornata dell'ozio, la giornata in cui non avevo appuntamenti ne obblighi strani. E invece guerra! Sorvolo sul fatto che dopo aver tirato mio figlio giù dal letto l'ho accompagnato a scuola prendendo un bus dell'ANM, il che è già un'impresa di cui vantarsi. Scendo dal pullman pago al volo una bolletta alle poste che miracolo non erano affollate, prendo un foglio bristol alla cartoleria per i lavoretti di fine anno, compro le caramelle a mio figlio che nel frattempo fa i capricci e finalmente varco i cancelli della scuola,il tutto in meno di 20 minuti. Dopo aver consegnato il pargolo alle maestre vado nella segreteria a consegnare il bollettino pagato della mensa e finalmente sono libera. Decido di andare al cimitero e mi fermo ad acquistare dei fiori ad un vivaio nei pressi della scuola.Esco dal vivaio contentissima con un mazzo di iris enorme con delle foglie di quercia. Arrivo al cimitero prima tappa la tomba di mia madre, tutto normale, seconda tappa la tomba di mio suocero. Proprio alla tomba di mio suocero trovo una signora che aveva il suo morto due tombe più in giù sulla stessa verticale del mio. Io e la simpatica vecchietta ci siamo guardate stupite e dubbiose sul da farsi...chi aveva la precedenza nell'accudire la tomba? Beh io cerco immediatamente di cedere il passo ma la signora mi fa subito notare che lei deve fare le pulizie e sistemare bene il suo morto e quindi io devo fare in fretta e a andar via. In effetti a parte che cambiare i fiori e dire una preghiera non è che dovevo fare chissà che,quindi decido di accontentare la signora e comincio a sbrigarmi. E qui comincio a pasticciare...la tomba di mio suocero è leggermente troppo in alto per me che dopo l'operazione non riesco ad allungare le braccia. Ergo per mettere il vaso coi fiori a posto o mi servo del primo signore alto che vedo o pian piano saltando arrivo a destinazione, ma stavolta c'era la signora che gufava e mi dava fretta, in più dovevo fare attenzione ai fiori che lei col morto più in basso del mio aveva appena sistemato. Insomma mi allungo, mi allungo ma non riesco a raggiungere il portafiori di mio suocero e il vaso pieno d'acqua e iris mi casca impietosamente a terra coinvolgendo nella caduta anche il vaso di fiori del morto della signora. Ecco lo “scuoncico” la signora comincia ad odiarmi nonostante io chieda scusa e cerchi di spostare l'acqua da sotto ai suoi piedi. A quel punto persa cerco di usare un enorme scala a disposizione per chi ha le tombe in alto, ma la scala pesa troppo fa rumore ed entra a stento nell'angoletto della tomba di mio suocero e la signora non si sposta...non so che fare, mollo la scala cerco aiuto ma nulla non c'è nessuno in giro neanche gli schiattamuorti che magari per cinquanta centesimi una mano te la danno. La signora ormai si spazientisce, mi vorrebbe infilare a forza in una di quelle tombe, non ne può più di avermi fra i piedi dopo avermi fatto una lezione su quanto le sue calle siano più belle dei miei iris con uno sforzo sovraumano solleva la scala e la piazza davanti alla tomba emi impone di sistemare il mio vasetto e sparire...sistemo il vasetto e sparisco ringraziando e scusandomi ancora. Giro l'angolo e becco uno schiattamorto che si fa notare, un transessuale biondo in mini shorts e canottiera sexy ipertatuato che con voce roca seduto tra le tombe cerca di convincere un collega a fare outing con la moglie. Uao ci sarebbe da fare i numeri al lotto se solo giocassi. Comunque esco dal cimitero arrivo alla fermata del bus e qui trovo una signora con un enorme cerotto sul viso. La vecchietta inizialmente era sgorbutica imprecava a tutta forza contro l'Anm e i suoi autisti , dopo poco chissà perchè mi guarda con occhi tristi e con aria di confidenza mi racconta che pochi minuti prima era caduta a faccia a terra e che ora stava cercando di tornare a casa ma che non si sentiva bene. A quel punto cerco di convincerla a prendere un taxi, dopo un po' la vecchietta capisce che è l'unica soluzione e accetta. Ed ecco il nuovo problema, il taxi lo dovevo chiamare io, ma come? Non ho mai un euro sul cellulare e neanche lo conosco il numero dei taxi, allora mi guardo attorno tra la decina di persone che aspettano il bus pensando di incrociare lo sguardo di qualche gentile di cuore con un po' di credito sul cellulare. Ma nada tutti con gli occhi al cielo a fischiettare facendo finta che il fatto non li riguardava. A quel punto faccio l'unica cosa possibile, vado a piedi fino al punto più vicino dei taxi che per fortuna era a pochi minuti e chiedo ad un' autista di andare a prendere la signora. L'autista sfumacchiante mi guarda e si rifiuta di andare perchè potrebbe non trovare la signora e quindi rimetterci...io resto di sasso, c'aveva pure ragione fino a dun certo punto però. Poi mi guarda con aria sorniona e mi dice che se salgo anche io nel taxi e gli pago la corsa nel caso in cui la signora si fosse data alla fuga è tutto risolto. Faccio un rapido calcolo di quanto ho nel portafogli e con la sensazione di essere un ostaggio di un tassista imbecille entro nell'auto. Per fortuna alla fermata del bus troviamo ancora la signora che mi guarda con aria attonita, non capisce perchè sono nel suo taxi e sinceramente non avrei saputo spiegarglielo in poche parole. Sistemata la vecchietta nel taxi guardo l'orologio, le 10 e mezza e già ne avevo passato di tutti i colori....altro che giornata movimentata.

 
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Era de maggio...

Post n°75 pubblicato il 28 Aprile 2013 da zerozerozenzero

Siamo quasi a maggio, quante cose sono cambiate in meno di due anni.

Posso dirlo? Sono felice, mi sveglio al mattino e sono felice. Poco importa quello che è accaduto, poco importa quello che accadrà ho imparato a concentrare la mia felicità sul mio respiro. Mi godo il momento, un cioccolatino, un sorriso di mio figlio, il profumo delle zagare, il sole tiepido. 

 
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vita stramba

Post n°74 pubblicato il 19 Gennaio 2013 da zerozerozenzero

Ieri sono stata in un ufficio “particolare”, in un ufficio dove convogliano solo portatori di handicap e malati. I gentili impiegati dell'ufficio, un distaccamento dall'ufficio centrale che ha aperto da settembre, erano dei veri e propri sprovveduti, hanno guardato i miei documenti con le varie leggi e postille stampate sopra e solo dopo mezz'ora di panico e scompiglio uno di loro ha gridato: Ah! Ma questa è la leggeriservata ai malati oncologici!...lei è una malata oncologica!(sorrisino di soddisfazione dell'impiegato per aver risolto il rebus). Giuro gli avrei tirato un cazzotto sui denti, ma come ha passato gli ultimi vent'anni da impiegato a giocare a poker online?Mentre lo guardavo storto per aver gridato i fatti miei in piazza senza ricordarsi che esiste il diritto alla privacy, il gentil impiegato ha aggiunto anche mezze frasi del tipo: Scusi sa abbiamo aperto da poco e non avevamo mai incontrato un caso come il suo...A quel punto si meritava un calcio nel fondo schiena oltre al cazzotto...ma come è possibile 36 ore alla settimana pagate dallo stato ad incontrare portatori di handicap e malati e non ne hai mai beccato uno oncologico? Bah, qui si rasenta il ridicolo, poi dicono che tassano gli impiegati. Alla fine della festa, i due impiegati..si ben due impiegati dedicati a me, hanno deciso di fare il documento che richiedevo, per la verità volevano telefonare al capo ma naturalmente prima non trovavano il numero e poi dopo risultava occupato. Insomma mi stampano il documento lo portano a timbrare dopo un pari o dispari da un altro impiegato e alla fine mi salutano con tanto di incoraggiamento per la mia condizione. Sconvolta per tanta inettitudine guardo il documento di sfuggita e vedo la data gennaio 2020!!! Ovvio che seguono altre scuse e mezze frasi del tipo...menomale che se ne è accorta. Altro che cazzotti e calci i due andavano linciati. Ormai sono satura ho incontrato la reincarnazione di Totòe Peppino mentre girano un film. E' inutile dire che mi son pentita amaramente di aver messo piede in quell'ufficio.

 
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Plumcake..dolci sogni

Post n°73 pubblicato il 03 Gennaio 2013 da zerozerozenzero

Plumcake mania...per la serie mi son comprata il fornetto e faccio esperimenti...ovvio che fin'ora al quarto plumcake non me ne è venuto nessuno. Colpa del fornetto che brucia tutto, non riesco a trovare un equilibrio con le temperature, in più c'è anche la mia assurda mania di modificare tutte le ricette. Posto che non conosco la differenza tra un plum cake e un dolce semplice, da un pò di giorni mi son data alle personalizzazioni. Adesso ho un plumcake folle in forno, frutto della sprovveduta personalizzazione di una ricetta trovata su internet.
100 grammi di farina integrale d'avena bio comprata stamani d'impatto solo perchè mi sembrava particolarmente bella sullo scaffale...non so assolutamente nulla sul suo gusto e se si usa per i dolci.
150 grammi di farina bio 00, quà sono andata sul sicuro, da qualche parte ho letto che un dolce fatto di sola farina integrale ha la consistenza di un sanpietrino..ergo ho miscelato con la farina di grano tenero, se è tenero ci sarà una ragione, o no?
250 grammi di yogurt intero bio...questo yogurt ha un gusto da filadelfia marcia , spero non si senta nel dolce
1 uovo fresco regalatomi dal contadino
150 grammi di zucchero bio integrale mascobado,uno zucchero fantastico che sa di liquirizia e che non si scioglie mai
un pò di sambuca, una manciata di sale rosa dell'himalaya...si nota che spendo un sacco al naturasì?
E infine un pezzettone da 100 grammi di cioccolata fondente spezzettato a mano
qualche pinolo recuperato in un cassetto
lievito per dolci sempre di quello bio (3 bustine 1,50 cents..stesso prezzo del Paneangeli)
Ho miscelato tuto e ho messo nello stampo da plumcake foderato con cartaforno a 130 gradi per 30 minuti...la vera ricetta prevedeva 180 gradi per 40 minuti...in 3 tentativi il mio plumcake si è sempre bruciato ergo sono scesa drasticamente con le temperature. Ora non mi resta che aspettare e vedere se riesco a convincere mio figlio a farci colazione...la vedo dura il mio bimbo è stregato dalle merendine confezionate e non solo...ieri è venuto da me dicendomi che dovevo andare a comprare due poltrone da Poltrone e sofà perchè avrei risparmiato un sacco di soldi...sconvolgente queste pubblicità sono studiate così bene da far desiderare ad un bimbo di cinque anni delle poltrone.

 
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vita normale...

Post n°72 pubblicato il 17 Dicembre 2012 da zerozerozenzero

Sono andata dal parrucchiere e mi son regalata un taglio nuovo che ha definitivamente cancellato la peluria post crescita...i miei capelli, ora ad un anno di distanza, sono nuovamente pigmentati ma restano crespi e ricci... Al di là di tutto la cosa mi fa ridere, sto finalmente provando l'esperienza di essere riccia... se penso a tutte le volte che da ragazza ho messo i bigodini per avere un pò di movimento sulla testa, in questi giorni ho ritrovato una boccetta di "crea ricci" di non so quale marca che avevo comprato qualche secolo fa. Mi ricordo che per il Natale di due anni fa mi volevo regalare una piastra per farmi i boccoli. Ora sono simpaticamente riccia, ma riccia sul serio e sto cominciando a prenderci gusto. Al mattino quando mi sveglio mi scruto nello specchio col mezzo sorrisino per vedere la piega folle dei miei ricci. Ho deciso di non combatterli, sarebbe inutile, ma di godermeli. Infatti ho ripreso a spendere soldi per la mia chioma...mega spazzolone in fibra naturale da 15 euro sono entrate di prepotenza nel mio bagno e presto arriverà anche un bel phon agli ioni...li devo trattare bene i miei nuovi amici.  

 
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La vacanza ritrovata

Post n°70 pubblicato il 28 Ottobre 2012 da zerozerozenzero

La vacanza ritrovata

Agosto 2012

In questo momento sono in "vacanza", la mia agognata vacanza,guardo il panorama oltre lo sportello del pc, è tutto fermo,il mare di fronte, gli olivi sulla sinistra ed una vigna d'uva nera a destra, un paradiso ai miei occhi di cittadina. Il canto del gallo si mischia alla musica a palla sparata dai vari villaggi turistici. Qui tutto ha un senso, un suo posto, una sua utilità...perfino le moschee le zanzare hanno un senso, fanno parte di un equilibrio mirabilmante creato dove vivono e muoiono per una ragione, magari nutrire il geco che è rimasto per ore appostato su un muro. Unamosca che finisce la sua esistenza in bocca ad un uccellino ha piùsensa di una zanzara caduta per colpa di uno spray insetticida. Sono fuori da sola ma non sono sola, accanto ai miei piedi ci sono le formiche che per una volta sono state mie alleate. Ogni giorno hanno ripulito al posto mio, meglio e più velocemente il ballatoio su cui pranzavamo. All'inizio mi sembrava un mistero, non capivo come mai non c'erano mai tracce del nostro pranzo. Qualche giorno fa ho cominciato a sgranocchiare dei semi di zucca, e mi son presa il lusso di far cadere gli avanzi sul pavimento, tanto toccava a me ripulire,beh dopo poco mio figlio mi ha fatto notare che sotto la mia sedia c'erano delle formiche. Ho guardato con attenzione e con stuporefanciullesco ho visto centinaia di formiche che con rapidità e sicurezza afferravano i semini e se li portavano via. Nel giro dipoci minuti hanno ripulito tutto e sono andate via e io le sto ancora ringraziando...le formiche a cui sono abituata "quelle di città"sono voraci, aggressive, quasi rumorose si concentrano tutte sul boccone prescelto e vi rimangono ore a nutrirsi, credo che siano diverse negli atteggiamenti o magari le vivo io in modo diverso.Anche le mosche qui sembrano diverse, a Napoli le mosche sono "quelle che si posano sulla cacca" ed è vero, cacca di cani ovunque ricoperta da mosche, tanto più si è in zona bene tanta più cacca di cani c'è...provate a fare una passeggiata per i marciapiedi assolati di Posillipo, ben presto si trasformerà nello slalom alla cacca, guai ad alzare gli occhi al panorama rischiate di pestare pasticcini. In venti giorni che son qui a ridosso di una campagna Calabra, non ho mai visto una cacca...e le mosche come fanno? dove si posano? So per certo che qui, nelle immediate vicinanze non ci sonostalle, e allora? l'unica risposta sensata è che queste mosche si accontentino dei pomodori marci e delle pere col verme lasciat ecadere dal contadino qualche mese fa.



 
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quando si è sensibili al dato sensibile...

Post n°69 pubblicato il 28 Luglio 2012 da zerozerozenzero

L'altro giorno è arrivata una telefonata a cui ha risposto mio marito, la solita telefonata dei rappresentanti di qualche compagnia telefonica che tenta di farti "risparmiare", almeno così credevo fin quando non ho sentito mio marito alterarsi e porsi sulla difensiva. Era un noto centro di diagnosi della zona in cui abito da cui non mi ero mai servita ...beh questo centro offriva a me con tanto di nome e cognome una visita medica gratuita di dietologia . Mio marito che di legge sulla privacy e gestione di dati sensibili ha esperienza lavorativa ha subito capito che qualcuno, qualche centro diagnostico probabilmente, ha venduto le informazioni sul mio stato di salute. Qualcuno ha passato l'informazione che in zona c'era la malata di cancro a cui mostrare la validità di  questo centro diagnostico. Mi sono sentita umiliata, ferita, all'improvviso ho capito cosa è un dato sensibile. Fin'ora avevo deriso tutti quei consensi che bisogna barrare a destra e a manca ma adesso ci sono rimasta male. Fin quando si interessano di sapere cosa compro è un discorso, ma venirmi a fare offerte perchè sono malata cronica e quindi potenziale cliente lo trovo antipatico, così come trovo odioso che qualcuno abbia venduto e lucrato su delle informazioni così delicate. Nella vita non si smette mai di stupirsi.

 
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C.u.p a Napoli? a cup of coffee, please.

Post n°68 pubblicato il 10 Luglio 2012 da zerozerozenzero

Posto e chiarito che qui a Napoli il malato oncologico deve aspettare 4 mesi per fare una visita oncologica (ho prenotato a febbraio per una visita che farò ad agosto)...stamattina mi è venuto un dubbio e ho deciso di contattare il cup del mio ospedale ...colpo di scena non ricordo il numero e non riesco a rintracciarlo in internet...cosa faccio? la cosa più intelligente del mondo 
beh cerco di contattare i cup di altri ospedali con la speranza che qualche impiegato gentile mi aiuti...e qui fu Napoli...

il cup del nuovo policlinico, ben 4 linee disponibili, o non risponde o risulta occupato da oltre un'ora! l'orrore è che mi sto avvicinando  all'ora di pranzo e state certi che se i centralinisti non rispondono col caffè in mano figuriamoci con il pranzo in bocca.
Mentre mi alterno tra un numero e l'altro rintraccio il numero degli Incurabili e qui nulla il telefono squilla a vuoto...l'impiegato avrà preso servizio o sarà al mare?
ed ecco spuntare da internet il numero del primo policlinico...quello che mi serviva all'inizio ...presa dall'entusiasmo mi lancio a digitare il nuovo numero e sorpresa...anche qui nessuno risponde...comincio a incavolarmi...mi faccio rossa e me la prendo con tutti..alla fine per calmarmi decido di smettere di telefonare e comincio a cercare adepti minorenni che dietro compenso già dal primo pomeriggio tenteranno i vari numeri per me...
Questa è follia.

 
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le sorelle di dolore non si dimenticano

Post n°67 pubblicato il 03 Luglio 2012 da zerozerozenzero

le sorelle di dolore non si dimenticano.
Stasera sono entrata in un supermercato e con la coda dell'occhio mi son resa conto che una donna con la parrucca mi osservava. Lì per lì son rimasta perplessa, non incontro chemioterapizzati da quasi un anno e poi a parte i chili di troppo non ho più i segni evidenti di chi subisce certe cure. Ho  scartato subito l'ipotesi di conoscere questa donna che magari mi osservava perchè ero grassa o avevo qualcosa di storto. Solo alla cassa mi son ritrovata davanti questa signora che aveva l'atteggiamento tipico di chi mi conosceva e faceva finta di non vedermi. Alla fine ho capito, c'eravamo incontrate una volta, una sola volta, ed era bastato perchè entrambe ci memorizzassimo, eravamo state nella stessa stanza di ospedale con l'ago nel braccio della chemioterapia ma era Marzo del 2011 ed ora siamo a luglio 2012. Un anno e mezzo dopo io coi miei capelli fini assurdamente ricci lei ancora con la parrucca non più bionda ma castana. Ho sentito brividi di freddo, aveva la recidiva, questa signora di  cui non ricordo il nome ma ricordo bene la storia stava ancora combattendo. A quel punto ho deciso su due piedi che dovevo parlarle ma con lei c'era la figlia e sapevo che la bambina era stata protetta dalla madre fino all'inverosimile, sapevo che la bimba era stata tenuta all'oscuro della situazione. Certi sacrifici non si dimenticano. L'ho fermata, l'ho salutata e a gesti ci siamo riconosciute, sembravamo quasi due cani che si annusano. Non potevamo parlare apertamente ma ci siamo dette qualche cosa al volo e lei nell'orecchio mi ha sussurrato: "E' un pò birchino mi ha preso ai polmoni ma non mi lamento, vedi ancora riesco a fare la spesa con mia figlia, ancora riesco ad uscire con lei".

 
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Ho il linfonodo nervoso..

Post n°66 pubblicato il 02 Luglio 2012 da zerozerozenzero


Venerdì ho fatto l'ecografia al seno...che mi han detto? sempre lo stesso da un pò...ho un linfonodo ingrossato piazzato lì nell'ascella operata. Posso star tranquilla? Boh! e chi lo sa..ormai non ci capisco più un tubo, ogni ecografo mi fa un'espressione diversa e l'oncologo, al quale puntualmente mi rimandano, manco lo nota il linfonodo. L'ultimo ecografo ha cominciato a farmi domande rassicuranti del tipo "gli altri esami come sono andati", "i marcatori tumorali che dicono" e tante altre domandine che insinuano dubbi nel povero malcapitato cioè in me. Sono uscita dal centro senza un filo di voce avrei voluto raggomitolarmi su me stessa e invece c'era mio figlio che voleva mostrarmi con orgoglio la radiolina che aveva ricevuto in dono, quanto l'ho amato in quel momento, povero bimbo, era la mano tesa che mi costringeva a vivere.
E ora sono stanca, perfino di guardare se devo rifare sti marcatori tumorali...ma perchè non potevo fare una normale ecografia ed uscire dal centro con i miei 4 mesi di salute garantita senza se e senza ma?

 
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si muore dal caldo...

Post n°65 pubblicato il 24 Giugno 2012 da zerozerozenzero

Giorni fa mi son ritrovata a passeggiare in un parco alla ricerca di un pò di refrigerio. Appena entrata ho notato subito che qualcosa non andava, c'era un venditore di palloni abusivo che si dava alla fuga  a testa bassa. E  a Napoli difficilmente i venditori abusivi scappano e per giunta  a testa bassa, se scappano tentano comunque di piazzare al volo la loro merce, ma questo signore era strano. Faccio pochi passi e...seconda stranezza nel parco erano parcheggiate delle auto. A quel punto mi guardo intorno e tutto mi sembra normale , ci sono bimbi che giocano alle giostrine e persone che fanno jogging. Faccio qualche altro metro e pouf un bimbo mi ferma e mi dice che c'è un signore morto, mi raggelo, guardo nella direzione indicatami dal bimbo e vedo un'ambulanza e dei carabinieri proprio nei pressi delle giostrine. A quel punto le descrizioni si moltiplicano, un signore si è sentito male, è diventato tutto bianco e gli han messo un lenzuolo sul viso...ecco la descrizione fornitami da alcuni bimbi. Fin qui non mi sono scandalizzata più di tanto, se non per la difficoltà di spiegare a dei bimbi mai visti che esiste anche la morte accanto alla vita. Dopo qualche minuto in cui non so assolutamente che pesci prendere, metto a fuoco la situazione e vedo qualcosa che mi suona male. Vedo arrivare parenti e amici del povero signore che si muovono disperati di corsa e avviliti, ma vedo anche che le giostrine continuano ad essere piene di bimbi che si inseguono ridendo senza dare importanza alla presenza del morto sul selciato. Sono avvilita, non capisco perchè i genitori non portino via questi bambini, sono tanti sono più di una ventina di bambini che giocano. E i genitori che fanno? Boh. Poi continuo a guardarmi attorno e noto un'altra cosa che mi terrorizza, le persone continuano a fare jogging e allenamento correndo intorno alla pista di atletica usata come pista per l'ambulanza e ai cui bordi è stato sistemato il corpo del  povero signore. Fanno jogging  passando giro dopo giro accanto al morto! A quel punto scappo non è possibile essere così insensibili, capisco che la vita continua ma così è troppo sfacciato per me. 

 
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i santi dietro l'angolo...

Post n°64 pubblicato il 13 Giugno 2012 da zerozerozenzero

La famiglia a cui non appartengo ma in cui sono entrata di prepotenza..cioè la famiglia di mio marito è fortemente cattolica. Un cattolicesimo così forte, così radicato che spesso mi sembra ottuso. Ogni tanto la mia famiglia acquisita individua nelle varie parrocchie napoletane qualche sacerdote  "santo in vita" alla cui persecuzione affidano la loro anima. Individuato il santo cominciano a seguirlo ovunque, si fanno benedire lo vanno a trovare, lo eleggono padre spirituale, dicono rosari e fanno dire messe con e per questo sacerdote, addirittura si procurano e distribuiscono il suo cellulare...il cellulare del santo.

In passato avevano individuato in una chiesa di Soccavo uno di questi santi con il dono della preveggenza, dicono..questo sacerdote che davvero fa tanti proseliti più mestamente dichiara di avere il dono della consolazione delle anime... io l'ho incontrato su insistenza loro, e su insistenza loro ha battezzato mio figlio, questa persona molto dolce e di gran valore spirituale non mi ha mica detto " tu c'hai un tumore che ti cresce in corpo vatti a curare"...La famiglia continua a parlare delle sue eccezionali doti di preveggenza ed io non ho il coraggio di esporre il mio dubbio...se davvero è un veggente perchè non mi ha salvato? Ovviamente so che mi rifilerebbero qualche giustificazione spirituale vaga... e lascio stare.

In passato mia suocera quando ormai ero prostrata per la chemio mi sussurrò all'orecchio che quelle che stavo vivendo erano le prove che Dio mi mandava per vedere se ero credente... mi sono spaventata, altro che consolata o rafforzata. Se così era, se quelle erano le prove di Dio, era meglio che Dio non si ricordasse di me. 

Il Dio in cui credo è un Dio che mi ama sempre e che non mi farà mai del male, è un Dio consolatore che non ha bisogno di gesti fisici eclatanti, non ha bisogno che io conosca a memoria "le sacre scritture", non ha bisogno che dica preghiere a gran voce e che sia ogni domenica in Chiesa. "E' un Dio a comodo tuo " mi hanno risposto, forse sì. Ma io non uccido, non rubo e porgo la mano al prossimo per scelta mia, è solo un caso che queste scelte coincidano con le richieste del cristianesimo.

Durante la chemio ho scelto di non portare avanti una gravidanza, l'ultima gravidanza che avrei potuto avere, che cosa dovrei fare ora? non mettere più piede in chiesa perchè gli uomini di Dio, il suo esercito in terra dice che non lo merito?

Chi può conoscere le ragioni della mia scelta se non Dio? Quale uomo che non si è trovato nella mia situazione può capire cosa mi ha portato a fare una scelta piuttosto che un'altra, solo un Dio può sapere e conoscere esattamente quali erano i pesi della bilancia che hanno determinato la mia scelta. 

 

 
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l'incidente diplomatico...

Post n°63 pubblicato il 13 Giugno 2012 da zerozerozenzero

Ieri abbiamo avuto ospiti a cena...mia suocera e le mie trenatrè cognate...persone a cui voglio bene non frainetndiamoci, però hanno un unico difetto quello di muoversi in branco abitudine che si traduce per me, casalinga negata, nell'obbligo di preparare una cena per 20 persone come se nulla fosse. Ovvio che non ci riesco, ovvio che ne esco distrutta...ieri alla fine della cenona ho tentato di riassettare al volo tanto per evitare di soffocare tra piatti e bicchieri sporchi, è stato allora che si è sfiorato l'incidente diplomatico. La più volenterosa delle mie cognate o forse la più cerimoniosa, ha proposto a gran voce di aiutarmi e io le ho detto sì, subito. Lei era così convinta che io rifiutassi il suo aiuto che senza neanche sentire le mie parole subito si è messa a dire che io non dovevo dire no, che dovevo accettare il suo aiuto e tante cose belle...io l'ho interrotta  e le ho ripetuto scandendolo il mio " si ". La "volenterosa" cognata è rimasta di sasso, per qualche secondo è rimasta ferma, a bocca aperta...tutto voleva fare tranne che lavare i piatti e infatti non l'ha fatto. Dopo lo smarrimento inziale,  si è svicolata sfruttando l'arrivo a sorpresa di mio figlio ed è sparita dalla vista per il resto della serata. Poverina ha cozzato contro il mio cambiamento di personalità, in passato avrei rispettato la sacrosanta regola "dell'ospite sacro" ma le cose ora sono cambiate...sono stanca sempre stanca..."la fatigue" una delle tante conseguenze della chemio c'è e io non ho più vergogna a viverla...e a pretendere aiuto.

In fondo sono contenta, questo significa che mia cognata mi ha visto come una persona normale, capacissima di lavare da sola una pila di piatti infernale e non come lo zombie  a cui far del bene prima che stramazzi. 

 

 

 
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