alienata

Mi ricordo il momento in cui capii che eri innamorato di me, te lo lessi negli occhi.
All'inizio fu una pesante consapevolezza,
ma col tuo amore
tu mi facesti innamorare.

Ed ora qui, da sola, riesco a  "sentire" tutti i dettagli
(la cicatrice sull'occhio sinistro, la pelle con la barba pungente,
la fossetta sul petto liscio, le mani, le tue mani così intime)
quei dettagli che non ho mai pensato di esprimere a parole,
frammenti taglienti che si fanno sentire, anche se non vorrei.
Così, diligentemente, li metto insieme e ritrovo il tuo sapore,
un gusto quasi amaro,
come quel farmaco che si assume quando si sta male
e che da sollievo immediato,
al punto che quel sapore amaro diventa gradevole
perché evoca serenità.
E' questo che sei per me ora:
"sei il farmaco della mia anima sofferente."
Certo, le controindicazioni sono tante, lo so!
Puoi creare dipendenza, puoi causare insonnia e capogiri.
Così ho imparato ad assumerti a piccole dosi,
per evitare assuefazione.

Questa notte però mi sono voluta drogare di te...
Perdendomi nell'oblio dei sensi...

Ricordando...

 E.