Creato da alienata il 29/10/2004

alienata

con monomania del pensiero.

 

 

Hakone    &   Shinjuku

Post n°283 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da alienata
 

箱根町

Ora ditemi... potreste mai andare in Giappone senza vedere il Monte Fuji?
Per la mia generazione, che negli anni '70 è cresciuta credendo che tutte le montagne fossero a forma di cono innevato, credo sia impossibile...

Ci sono alcuni posti in Giappone da dove è possibile ammirare pittoreschi paesaggi della montagna, uno di questi è Hakone, ridente località montana non lontana da Tokyo dove si trova il Fuji-Izu-Hakone National Park, famoso per la  Ōwakudani "Grande valle ribollente" (大涌谷 ) ricca di fenomeni vulcanici attivi.
L'immagine da cartolina è la seguente:

Hakone: Vista del Monte Fuji dal lago Ashi

Ed era esattamente quello che ci aspettavamo di vedere quando siamo partite da Tokyo all'alba del 16 Agosto 2007.
Per raggiungere Hakone abbiamo dovuto prendere uno shinkanzen fino a Odawara, da Odawara abbiamo preso un ulteriore treno a scartamento ridotto, poi abbiamo preso una specie di funicolare, una funivia, un traghetto, abbiamo attraversato il lago Ashi e.... del Fuji nemmeno l'ombra... Non si vedeva!  

Hakone: Vista del "Niente" dal lago Ashi

Un signore gentilissimo sulla Funivia ci ha detto: "Oh ma oggi Fuji-sama non si vede, il tempo è brutto, bisogna venire in autunno!" A quel punto ci saremmo lanciate giù dalla funivia...nei vapori mefitici della  Grande valle ribollente... Possibile che nessun giapponese abbia ancora inventato una macchina mangia nebbia????

Durante tutta la giornata abbiamo fatto una sola tappa nella baita di  Ōwakudani  per comprare il classico pendaglio da cellulare di Hallo Kitty, fatto a uovo nero. In effetti la specialità della valle sono proprio  le uova cotte col vapore sulfureo che, dopo codesto trattamento, diventanmo nere come la pece. Io mi sono rifiutata di mangiarle però, forse perchè la temperatura esterna era di 50°C???
Provate voi a mangiare un uovo che sa di zolfo con queste temperature!!!

Hakone: Hallo Kitty a uovo nero

La delusione è stata talmente grande da lasciarci stremate, non siamo nemmeno riuscite a goderci il resto della gita,   il percorso classico che teoricamente doveva essere costellato di apparizioni della montagna. Così ci siamo rimesse in treno per tornare a Tokyo.

Tokyo: Shinjuku - 新宿区

Arrivate nella capitale, non so ancora con quale forza, decidiamo di andare a Shinjuku, il quartiere notturno per eccellenza di Tokyo, certo non è ai livelli di Las Vegas, ma devo ammettere che anche qui non risparmiano sull'elettricità!
A Shinjuku c'è il famoso Tokyo Metropolitan Government Office, una struttura con due torri altissime dalle quali si può ammirare un superbo panorama della metropoli, andiamo all'ultimo piano e ci godiamo un po' di sfavillio di luci.

Tokyo: Shinjuku

Ma la notte è giovane e  decidiamo di andare a bere qualcosa, ci infiliamo nel primo locale che non sia un Pacinko, e cioè una cantina vagamente riconducibile ad una birreria irlandese. Nemmeno il tempo di entrare e veniamo subitissimamente arpionate da due turchi.... Ed io che avevo appena finito di dire che qui di immigrazione non ce n'era nemmeno l'ombra! E invece... Gli unici arabi del Giappone ce li siamo beccati noi! Così dopo settimane di pace e tranquillità siamo tornate alla triste realtà delle advances poco galanti alle quali ormai siamo abituate in Europa. Riusciamo a liberarci di loro solo dopo aver bevuto 2 birre ed esserci inventate scuse assurde per tornare in albergo DA SOLE!

Continua...

 
 
 

Tokyo: Kabuki-za

Post n°282 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da alienata
 

Kabuki-za    歌舞伎座

Il Kabuki è una forma teatrale tradizionale molto antica, una delle particolarità che lo rende curioso ai nostri occhi è che gli attori sono solo uomini e interpretano anche le parti femminili. Questi attori specializzati in ruoli femminili vengono detti onnagata.
Questo tipo di rappresentazione si differenzia dal teatro occidentale soprattutto per la capacità dell'attore di comunicare attraverso le espressioni del volto e del corpo, trasmettendo al pubblico emozioni particolari attraverso mimica e movimenti. La recitazione non deve essere realistica, ma deve essere capace di trasmettere determinate sensazioni. Forse è proprio grazie a questo che anche io sono riuscita a capire la trama delle rappresentazioni senza conoscere una parola di giapponese.

15 Agosto 2007

Oggi sono particolarmente euforica, abbiamo appuntamento con Yasuko, una delle mie amiche "virtuali", a Ginza, uno dei quartieri più famosi e alla moda di Tokyo dove tra l'altro ha sede il teatro Kabuki-za.
Yasuko è carinissima e dopo 2 min mi sembra già di conoscerla da anni. Grazie a lei abbiamo prenotato lo spettacolo delle 11.00, che finirà alle 14.30. Eh già... 3ore e 30 min di rappresentazione in giapponese antico... dite che ce la faremo???

Tokyo - Ginza:  Kabuki-za teather

In teatro abbiamo una posizione di prim'ordine e riusciamo a goderci lo spettacolo dalle primissime file, il biglietto ci è costato 12.000Yen (circa 80 Euro).
Yasuko è gentilissima e durante lo spettacolo cerca di tradurci qualcosa dei dialoghi, ma non è necessario, la trama si evince dalla recitazione superba degli attori, così queste 3,5 ore non ci pesano affatto e ne rimaniamo entusiaste!


Tokyo - Kabuki-za

Dopo lo spettacolo andiamo a pranzare in un ristorante bellissimo, molto elegante, dove gustiamo molte portate presentate con una coreografia incredibile.
Dopo pranzo andiamo ad Asakusa, antico quartiere del centro, uno dei più tradizionali dove sorge il Senso-Ji, il più grande ed antico tempio Buddista di Tokyo, dedicato a  Kannon Sama, la dea della Misericordia Buddista.


Tokyo - Asakusa : Kaminarimon

Passiamo la Kaminarimon (Porta del Dio del tuono) con la sua grande lanterna di carta rossa, che immette nella strada principale, la Nakamise Dori che porta al tempio, qui ci perdiamo nel mercatino tradizionale dove si possono trovare Kimono, parrucche da samurai, acconciature per Geishe, giocattoli, cibo e quant'altro... Noi acquistiamo immediatamente 2 ventagli che ,insieme ad un gelato al the verde, ci aiuteranno a sopportare il caldo torrido del pomeriggio.

Tokyo - Asakusa : Sensoji

Salutiamo Yasuko e andiamo all'appuntamento con Yasushi ad Harajuku, uno dei quartieri chic di Tokyo, risalendo la collina di Omotesando ci sembra quasi di essere in Europa visto che qui sono concentrati tutti i negozi dei grandi stilisti.

Tokyo - Harajuko: Con Yasushi!!

Yasushi è gentilissimo e parla superbamente l'italianao, ci porta in un ristorante molto bello in stile Zen dove mangiamo qualcosa e ci perdiamo in conversazioni sui nostri splendidi paesi... ma chi l'avrebbe mai detto che tra due culture così' diversi potesse nascere questo feeling?

continua...

 
 
 

Auguri

Post n°281 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da alienata

Non amo il Natale e tutte le feste comandate, ma mi piace osservare chi affronta questo periodo con serenità, chi fa l'albero, chi prepara il presepe, chi si sente pervaso dalla classica bontà natalizia. Immagino che quando avrò dei bambini, un uomo da amare, una mia famiglia, sarà tutta un'altra cosa... Sarà come deve essere e come vorrei che fosse.

Nel frattempo aspetto paziente.

Auguro a tutti voi di trascorrere il Natale che ho sempre sognato.

Auguro a tutti voi un 2008 pieno di amore e serenità.

Un bacio

Elena

 
 
 

Yokohama

横浜市

Yokohama è la seconda città del Giappone e conta circa 3.650.000 abitanti, geograficamente è molto vicina  a Tokyo, si trova infatti sulla penisola che delimita la parte occidentale della baia di Tokyo. Vista l'estensione delle 2 città si può dire che non ci sia interruzione tra una e l'altra, fanno parte dello stesso complesso urbano.

Mappa di Yokohama

14 Agosto 2007

Sveglia all'alba, prima di partire per Yokohama infatti vogliamo visitare il Sunshine City a Ikebukuro, uno dei grattacieli più alti di Tokyo dal quale si gode una splendida vista sulla metropoli e la sua baia.

Tokyo: Ikebukuro - Manu all'ingresso del Sunshine City

Il primato di questo altissimo grattacielo è dato dal suo ascensore, è velocissimo 60 piani in meno di un minuto, questo elevatore ipersonico è anche psichedelico, infatti durante i 57 secondi di risalita la luce si spegne, le pareti della cabina, che in realtà  sono degli schermi, si illuminano con  delle immagini accompagnate da una musichetta gradevole.
Arrivate alla sommità abbiamo la possibilità di godere di uno splendido paesaggio.... a vederla da quassù Tokyo è immensa, non se ne vede la fine! 


Tokyo: Ikebukuro - Vista sulla Città dal Sunshine City

Dopo aver comprato una quantità non definibile di HalloKitty da cellulare ci dirigiamo verso la stazione per raggiungere Yokohama con un treno metropolitano.

Manu sfoggia i suoi HalloKitty

In 45 min arriviamo a destinazione, già dal treno riusciamo a vedere la baia e al primo sguardo ne rimaniamo affascinate. Il caldo oggi è intollerabile, ma indefesse ci dirigiamo a piedi fino al famoso complesso di Minato Mirai 21 (il 21 si riferisce al XXI Secolo).

Yokohama: Minato Mirai21 -  Le sorelline con alle spalle la ruota panoramica e il Pacifico Yokohama

Questa zona è immediatamente sul mare resa celebre da diverse costruzioni:  il "Pacifico Yokohama" ovvero il celebre  l'edificio fatto a vela e la Yokohama Randomāku Tawā la torre Panoramica che con i suoi 296m è l'edificio più alto del Giappone.

Yokohama: Torre panoramica

Ma la skyline di Yohohama vanta altri primati, infatti spicca anche  la Yokohama marin tawā e cioè un faro di ben 106m...neanche a dirlo il più alto del mondo  (arghhhhhhhhh ma non era la Lanterna di Genova????? Io me la sono venduta come vera per anni questa storia!!), ma non è finita qui perchè  anche la Cosmo Clock Ferries Whell, ovvero la Ruota panoramica, è la più alta del mondo con i suoi 105 metri, ovviamente noi decidiamo di prenderla per ammirare la città dall'alto!

Yokohama: Vista della baia dal traghetto

Scese dalla ruota ci dirigiamo verso le banchine del porto per prendere un traghetto che ci farà fare un giro nella baia e ci lascerà in prossimità della ChinaTown la più grande ed importante del Giappone(ma quanti "più" ho usato in questo post????). Ci rilassiamo e prendiamo un po' di refrigerio in un ristorante cinese dove gustiamo i ravioli al vapore più buoni della mia vita... Dopo aver fatto un po' di shopping a Chinatown decidiamo di tornare verso la stazione centrale ed ovviamente ci perdiamo.... Orrore!

Yokohama: ChinaTown

Tornate a Tokyo, ci prepariamo per passare la serata insieme a Mihoko, una delle mie amiche conosciute sul web, parla italiano molto bene e nei mesi che hanno preceduto il mio viaggio abbiamo avuto un intenso scambio di e-mail.

Mihoko e Manu

Mihoko cui raggiunge in albergo con la sua sorella Achiko e ci portano in un ristorante tipico giapponese fantastico, situato al 6° piano di un palazzo.

Sono molto carine e gentili, la nostra tavolata era davvero sui generis, parlavamo almeno 3 lingue: in Italiano con Mihoko, in Inglese con Achiko e in Giapponese quando parlavano  tra di loro... insomma una compagnia poliglotta. Le ore scorrono in simpatia e la serata si colclude con la speranza di rivederci, magari in Italia....

Io con Mihoko e Achiko

Sarebbe bello Miho-chan, ti aspetto!

(continua...)

 
 
 

È ridicolo credere

Post n°279 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da alienata
 

Magritte- chiaroveggenza

Renè Magritte, Autoritratto (Chiaroveggenza), 1936

 

È ridicolo credere
che gli uomini di domani
possano essere uomini,

ridicolo pensare
che la scimmia sperasse
di camminare un giorno
su due zampe
 

é ridicolo
ipotecare il tempo
e lo é altrettanto
immaginare un tempo
suddiviso in piú tempi

e piú che mai
supporre che qualcosa
esista
fuori dall'esistibile,
il solo che si guarda
dall'esistere.



(Eugenio Montale, Satura; Satura II)


Dedicata a chi - come me - vuole credere,
a chi - come me - credendo si sente ridicolo, 
a chi - come me - continua a credere senza pensare che il domani ancora non esiste.

E.

 
 
 

Nikko

 
日光市

Nikko è una tappa obbligata per chi visita il Giappone, lo slogan di questa piccola, ma famosissima cittadina è: "Nikko is Japan!", ovunque ci sono manifesti con delle splendide foto dove campeggia questo motto e forse, dopo averla visitata, posso dire anche io che questa città, a 140km a Nord di Tokyo, riassume in se tutto il fascino della tradizione nipponica.

13 Agosto 2007

Arriviamo al mattino, in treno, ed iniziamo a visitare la città.

La prima cosa degna di nota che incontriamo è il Shin-Kyo, famoso ponte rosso che attraversa il torrente Daya. La leggenda narra che il monaco Shodo Shonin,  fondatore del primo tempio buddista di Nikko, oltrepassò questo torrente sul dorso di due serpenti proprio nel punto dove attualmente sorge questo ponte.

Nikko: Shin-kyo

Passato il ponte iniziamo la risalita della collina dove sorge il complesso monumentale di Nikko. La salita è ripida e il caldo insopportabile, ma lo scenario è davvero suggestivo... in mezzo al bosco  di aceri la strada sale, al centro di essa un rigagnolo d'acqua produce un piacevole scroscio e tutt'intorno a noi felci, fiori e farfalle...

Il primo tempio che incontriamo è il Rinno-Ji , fu fondato da Shodo Shonin nel VIII Secolo, al suo interno, nel Sambutsu-do (Sala dei tre Buddha) sono custodite le statue dei 3 Buddha, sono molto belle ed imponenti , tutte laccate d'oro. La più grande rappresenta la Dea Kannon, la divinità della pietà e della misericordia.

Nikko: Rinno-ji

Risalendo la strade tortuosa incontriamo l'immenso Torii di pietra che ci immette nel complesso del Toshu-go santuario fatto erigere dal nipote del Famoso Ieyasu Tokugawa come mausoleo.
Appena a sinistra del Torii si innalza una pagoda a cinque piani che si staglia nel cielo blu con i suoi colori accesi.

Nikko: Pagoda a 5 piani

Il santuario  è di fronte all'ingresso e una scalinata conduce alla grande porta rossa finemente decorata l'Omote-mon, con a guardia, sui due lati, le famose statue dei re guerrieri Deva.
Il santuario di Toshu-go è composto da 3 edifici principali.
S
hinkyusha, la stalla sacra, è famosissima per il bassorilevo delle tre scimmiette: non vedo non sento non parlo, divenuto il simbolo di Nikko.


Nikko: Le tre scimmiette "Non vedo, non sento, non parlo"

Vicino al grande santuario c'è una fontana in granito dove i fedeli scintoisti compiono le abluzioni prima di pregare e ai lati 2 grandi torri contengono una campana e un tamburo utilizzati durante le funzioni.

Nikko: Toshu-go

Notiamo una coda ordinata di persone che attendono di entrare all'interno del Honji-do, sala famosa per il "dragone ruggente" dipinto sul soffitto. Appena entrate un monaco  inizia a parlare in giapponese... ovviamente noi ascoltiamo attonite senza capire una parola finchè il monaco ,battendo 2 bastoni di legno, non ci dimostra che il dragone ruggisce veramente, per uno strano effetto acustico infatti il rumore prodotto dai bastoni provoca un eco che (con un po' di fantasia) riproduce il ruggito del drago!

Nikko: il dragone del Honji-do

Poco più avanti passiamo dalla Yomei-mon, una cancellata finemente decorata con motivi floreali e animali dorati e laccati. Dicono che questa cancellata sia più di stile cinese che giapponese e in effetti la sobrietà nipponica scompare in un intrico di figure e decori, comunque lo spettacolo è incantevole.

Nikko: Yomei-mon

Stravolte dal caldo e dalla camminata decidiamo di prendere ristoro, la cosa drammatica è che decidiamo di tornare in paese per evitare i ristoranti poco invitanti che ci sono nel complesso di Nikko, la scelta verte sul Hippari Dako un ristorantino che espone cartelli scritti dai clienti in vetrina, sbirciando leggiamo:" Belandi ragazzi, qui si mangia davvero bene, ve lo consigliamo. G&T da Genova - Italy" Entriamo entusisaste di seguire il consiglio dei nostri concittadini e ordiniamo Udon, Yakitori e dei favolosi Tzuku-me spiedini di polpette serviti con una salsa molto gustosa, da provare! Se andrete in questo ristorante troverete il segno del nostro passaggio tra le migliaia di biglietti attaccati alle pareti del ristorante!

Dopo pranzo proseguiamo con la visita... ripercorriamo la salita che porta ai templi per spingerci più a nord fino al santuario Futurasan-Jinja e al Taiyuin-byo (mausoleo di Iemitsu Tokugawa Nipote di Ieyasu) posti su una collina in mezzo ad un bosco di cedri.

Stremate torniamo a Tokyo e andiamo a mangiare un piatto di ramen prima di tornare in albergo a prepararci per le grandi fatiche del giorno successivo che ci porterà a  Yokohama.

(continua...)

 
 
 

OFF

Post n°276 pubblicato il 03 Dicembre 2007 da alienata

Ho bisogno di stare "spenta".

Forse scrivere del mio viaggio mi aiuterà a non pensare allo schifo che mi circonda e che mi affligge. Se ne avrò tempo e voglia lo farò nei prossimi giorni.

Baci E.

 
 
 

Penelope senza senso

Post n°275 pubblicato il 30 Novembre 2007 da alienata
 

"Sveglia, Penelope, creatura cara,
vieni a vedere con gli occhi tuoi quello che invochi ogni giorno.
È venuto Odisseo, è in palazzo, finalmente tornato."
Odissea, Libro ventitreesimo

Jhon William Watherhouse: Penelope

Ci sono attese che un senso lo hanno,
altre che non lo avranno mai.

E.

 
 
 

Tokyo - Ueno

Post n°273 pubblicato il 20 Novembre 2007 da alienata
 

東京

Ed eccoci nuovamente nella capitale, una vera e propria metropoli con circa 33 milioni abitanti, la metà della popolazione italiana concentrata in un'unica grande città!

Mappa di Tokyo

La cosa affascinante di Tokyo è che non è una "città" come la intendiamo noi occidentali, ma "un insieme di città" che hanno sempre caratteristiche diverse, ognuna ha un proprio centro che corrisponde alla relativa stazione della JapanRail. Le stazioni ferroviarie infatti sono dei grandi centri di incontro, con Grandi magazzini, Ristoranti e Locali di ogni genere (proprio come le nostre nevvero???)
A Tokyo ci sono quartieri più tradizionali come Asakusa e Ueno, ci sono quartieri tecnologici come Shinjuku, ci sono quartieri alla moda come Harajuku e Ginza, ci sono quartieri dei divertimenti come Shibuya e Ikebukuro. Ogni giorno si può scegliere di vedere, fare e mangiare qualcosa di diverso.


Tokyo: Ueno

Noi ci fermeremo a Tōkyō solo per 5 giorni, dal 12 Agosto al 16 Agosto, e riusciremo a vederne solo una minima parte, ma sufficiente a farci innamorare ancora di più di questo paese e di questo popolo.

12-Agosto 2007

Appena scese dal nostro treno notte, ci dirigiamo a  Ikebukuro per prendere alloggio allo 
Strix Hotel. Nonostante la stanchezza del viaggio andiamo subito a mangiare in un sushi-bar vicino alla JR, un posticino molto carino e tipico, che serve dell'ottimo sushi, è la prima volta che lo mangiamo ed io sono entusiasta, ma riesco a gustarlo solo dopo aver eliminato ogni traccia di wasabi, detestabile poltiglia verde fatta col rafano che i giapponesi amano tanto, ma che, per quanto  mi riguarda, è davvero insopportabile. Sembra di mangiare Naftalina!!! Se anche voi non lo sopportate vi consiglio di dire ai cuochi "Sabi nuki de" in questo modo vi presenteranno dell'ottimo sushi privo di Wasabi!!!

Wasabi

Nel pomeriggio visitiamo Ueno, quartiere centrale di Tokyo, famoso per il suo immenso parco situato sulla Ueno-Koen (collina di Ueno) con il suo complesso di templi. Il parco è disposto su una collina che, tra l'altro, fu  teatro della famosa battaglia finale dei samurai fedeli allo shogun Tokugawa nel 1867. (Battaglia resa celebre dal film l'ultimo samurai).

Ueno: Tempio di Toshu-Gu

Visitiamo il famoso complesso di templi: il santuario di Tosho-gu, il più antico tempio shintoista di Tokyo, è uno dei pochi rimasti integri dopo la guerra e gli innumerevoli terremoti che da secoli falcidiano le costruzioni nipponiche. E' molto bello. I pannelli dipinti dei Fusuma (porte scorrevoli) sono splendidi, ma la cosa più suggestiva in assoluto è l'atmosfera che si respira in questi luoghi, impossibile descriverla... bisogna viverla.


Ueno: Albero con decorazione antropomorfa

Il parco è immenso e comprende al suo interno anche un lago il Shinobazu-ike completamente ricoperto da piante di Loto, sono talmente tante che si vede a stento l'acqua... chissà che spettacolo quando sono in fiore...

Ueno: Shinobazu-ike

Prima di lasciare il parco, nei pressi dell'uscita sud, ci imbattiamo nella famosa statua del samurai Saigo Takamori col suo cane(...che nostalgia di Saettaaaa).

Statua di Saigo Takamori

Uscite dal parco, dopo aver passeggiato a lungo, andiamo al famoso mercato di Ameya-Yokocho, noto durante la guerra come mercato nero, è molto carino e ci perdiamo tra le numerose bancarelle, senza però comprare nulla... INCREDIBILE!

Ueno: mercato di Ameya-yokocho

L'unica cosa che ci concediamo sono 2 spiedini di frutta fresca e una buona ciotola di risco col sashimi di tonno e granchio, sublime!

(...continua)

 
 
 

Dal Giappone!

Post n°271 pubblicato il 30 Ottobre 2007 da alienata
 

Sono molto felice in questi giorni, sabato arriverà Yasuko dal Giappone.
Non vedo l'ora di poter ricambiare la sua gentilezza e di portarla a conoscere la mia città meravigliosa!
E' stata così gentile con me e con Manu che non sappiamo da dove iniziare per dimostrarle la nostra amicizia.

Questa foto ci ritrae davanti al Kabuki-za (teatro Kabuki) di Ginza a Tokyo, il giorno che ci siamo conosciute...

Che dirti Yasuko? Grazie ancora, non vedo l'ora di abbracciarti!

私はあなたを待っています。

watashi ha anata wo matteimasu Yasuko-chan

Elena

 
 
 

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