Creato da alienata il 29/10/2004

alienata

con monomania del pensiero.

 

Messaggi di Giugno 2006

"weekend romano"

Post n°115 pubblicato il 30 Giugno 2006 da alienata
 
Foto di alienata

Oggi non andrò a Genova,
quindi: niente Liguria, niente mare, niente casa!
Questo fine settimana, infatti, insieme alla mia sorellina andrò a Roma per raggiungere il nostro adorato genitore che, per questioni di Km, non vediamo mai...

I programmi sono invitanti:
andremo a cavallo ed in canoa... prenderemo il sole e sguazzeremo in piscina...
conosceremo Viola la sua cagnolina, che non abbiamo mai visto, e mangeremo un po' di porchetta, accompagnata da del buon vinello, in una "frasca" di Cerveteri.... Yuhmmmm... (figurati se mancava il vino nel mio week-end!)

Insomma avrò modo di fare cose che non faccio tutti i giorni e starò un po' insieme al mio Din (è così che chiamiamo nostro padre)....

Lunedì vi dirò com'è andata (e quanti kg avrò preso)!!!!

Baci a tutti e buon fine settimana

P.s.: ovviamente Genova e "i genovesi" mi mancheranno assai....

 
 
 

Post N° 114

Post n°114 pubblicato il 29 Giugno 2006 da alienata
 
Foto di alienata

... più che il senno può la passione,
che di gran mali pei mortali è causa!

(Medea, Euripide)

 
 
 

°°°°Granelli °°°°

Post n°113 pubblicato il 29 Giugno 2006 da alienata
 
Foto di alienata

Scivola,
lento ed inesorabile.
Giorno dopo giorno.
- come granelli di sabbia tra le dita-

Più cerco di trattenerlo, più scivola via.
Allora perchè non accetto che possa capitare anche a me?
-non riesco-

Ieri notte pensavo a quello che mi rimane,
ho paura,
non so bene cosa farò, ho mille idee, ma nessun progetto.

Giunta a qusto punto dovrei iniziare a reagire,
raccogliere la sabbia che è scivolata vai e costruire qualcosa.
-ma cosa???-

I bambini sanno sempre cosa fare con la sabbia,
io ho perso la fantasia...

E.

 
 
 

"Sempre, solo.... LEI"

Post n°112 pubblicato il 27 Giugno 2006 da alienata
 
Tag: Amore
Foto di alienata

Ci sono giorni che mi stupisco di lei,
è così perfetta,
così dolce e premurosa,
così bella e morbida...

"Come si può amare un cane con questa intensità?"

Bhe, forse solo chi ha un cane può rispondere!
Perché entrano nella tua vita e ne fanno parte pienamente,
condividendo tutto, con una devozione tale da lasciarti disarmato...

Io me ne rendo conto soprattutto nei momenti di tristezza,
Saetta capta i miei cambiamenti d'umore con una velocità sconvolgente,
ad esempio ieri sera ero in preda ad uno sconforto senza eguali,
lei si è avvicinata ed ha iniziato a darmi i bacini -umidi, teneri, amorevoli-
mi guardava con quegli occhi dolci chiedendomi:
"perchè sei triste? non fare così! ci sono io che ti voglio bene"
Quale migliore cura per la tristezza?

Tanti bacini sul musino piccola mia....
Elena

 
 
 

"Bruno"

Post n°111 pubblicato il 26 Giugno 2006 da alienata
 
Foto di alienata

Lo avevano chiamato "Bruno",
nome indubbiamente poco originale per un orso,
ma carico di significati... 

Questo cucciolo di due anni era nato nel parco del Brenta,in Trentino, ed era il frutto un progetto di ripopolazione faunistica delle nostre montagne, dove ormai l'orso è praticamente estinto. 
Così, alcuni anni fa, importammo degli orsi dalla Slovenia per cercare di reimmettere in natura questi animali, che per millenni hanno abitato le nostre montagne, nonchè quelle dei nostri vicini d'Alpe...

Questa storia però è finita male. 
Da settimane il nostro Bruno si aggirava di qua e di là dal confine,  seminando il panico(?! così dicono) nelle montagne delle tollerantissime Austria e Germania (in Italia no però, si vede che siamo ancora troppo poco evoluti ed abituati a vivere con le fiere!) , infatti per nutrirsi, come fanno solitamente gli orsi e tutti predatori che popolano la terra (uomo compreso), abbatteva e divorava pecore, capre e polli, ma l'orso aveva osato avvicinarsi ai centri abitati, mettendo, secondo le autorità locali, a repentaglio l'incolumità degli abitanti...
(infatti ,nelle cronache mondiali, si sentono tutti i giorni casi di bipedi sbranati da orsi)

Così prima dell'alba, in Baviera è stato abbattuto! 
Esatto ABBATTUTO, lo hanno ucciso barbaramente. 
L'ordine, impartio dalle autorità  austriache e tedesche, era di "sparare a vista", mica pallottole narcotiche eh?!?! Ci mancherebbe! Quelle comportavano troppo sbattimento. L'ordine era di UCCIDERLO!
I cacciatori non si sono fatti attendere (già li vedo in frenesia da grilletto, che ghiotta occasione per loro, uccidere un orso col bene placido della legge!).
Così, dopo solo 2 ore dall'ordine, il nostro Bruno si è accasciato sotto il fuoco "nemico".
I suoi occhi prima di morire ci mostrano tutta la sua ferocia...
Probabilmente ora i valorosi che gli hanno sparato si staranno vantando in un bar, bevendo qualche gallone di birra, se va bene avranno il loro cimelio da esporre nel salotto, chissà come si sentiranno "Duri"...

Bhe io ho visto il filmato, la sequenza fedelmente ripresa per immortalare la loro tecnica e virilità: http://www.tg5.mediaset.it/video/2006/06/vedivideo_7518.shtml e sinceramente sono rimasta sconvolta... Quegli occhi.... Dio mio che strazio!
Un atto di barbarie tale, rivolto ad un animale indifeso, è una vergogna per l'umanità!

Chissà se qualcuno si prenderà mai la briga di difendere queste creature....

Sicuramente il nostro governo non batterà ciglio, anzi se va bene, visto che il piano di ripopolamento era un disegno approvato sotto un governo di destra, chiederanno scusa e pagheranno loro il prezzo delle pallottole assassine.

Che orrore!

Elena

P.s.: Tackback al blog di Neill72 , qui troverete ulteriori informazioni sulla destinazione del "trofeo"... Impaglieranno Bruno e lo esporranno insieme al feticcio dell'ultimo orso abbattuto in Germania 170 anni fa... NO COMMENT...

 
 
 

"Caldo feroce"

Post n°110 pubblicato il 26 Giugno 2006 da alienata
 
Foto di alienata

A Genova si chiama "macàia"...
Quel caldo torrido, umido, che ti si attacca addosso e non ti da tregua.
Rallenta le tue movenze facendoti "bradipeggiare" in giro, l'aria stantia assorbe le tue energie fino alla stasi...
Al punto che nemmeno l'uomo più avvenente e sexy del pianeta potrebbe avvicianrsi a te con velleità erotiche, lo sventurato rischierebbe la frattura scomposta di un femore se solo osasse avvicinarsi ad una qualsiasi cellula della tua pelle.. a meno che non sia dotato di frigorifero portatile (vedi foto), a quel punto cambierebbe tutto.....
A Genova la "macaia"  ha un nome perchè è un evento raro, o meglio, non è la normalità!

A Bologna si chiama "caldo" perchè è normale, è così e basta, non c'è vento di mare che possa salvarti dall'afa e dal caldo feroce che ti si attacca addosso con le sue fauci fumanti e non lasciandoti più.
Ed io oggi sono a Bologna a godermi questi 37°....
Ahhh che delizia non avere il condizionatore in ufficio!
Oggi c'è da scoppiare,
annaspo sui tasti come una sanguisuga...
che immagine raccapricciante vero?

Bien, ora vi saluto, vado  ad infilare la testa nel frigorifero dell'ufficio!
(sono sola però *haimè* non pensate male!)

P.s.: Belandi... mi è venuta in mente una vecchia canzone in genovese di Bruno Lauzi: "O frigideiro", la cantavo insieme alla mia amichetta Ilaria nelle calde estati milanesi...  quindi ecco la colonna sonora ideale del mio post:

O Frigideiro
(Lauzi - Reverberi - Calabrese)

Ma quande l'è che ti t'accatti o frigideiro,
cöse aspëti quest'inverno se o ghe vêu d'estæ?
Ti metti in fresco un pö de bira pe'i amixi,
quande vegnan a trovâte stanchi morti e suæ
E no ti pensi a-a roba che t'æ da parte, butiro, oêve, faxêu lumè.
Se te va a mâ e ti dovië cacciala via, quande torna da-a campagna ti m'ou dixi un pö ma cöse l'è che ti ghe conti a têu moggê!

Ma quande l'è che ti t'accatti o frigideiro,
te fa o giasso pe' e granite pe' levate a sæ,
perchè t'inscisti a tegnî in fresco in to-o troggetto
e bottigge con a menta e l'ægua de Vichy?
Ghe n'è de tûtti i prexi, nêuvi e vëgi, son grandi grosci e piccinin.
I vendan finn-a dopo a fêa, in sci banchetti a Sant'Agâ
Ma quande l'è che ti t'accatti o frigideiro,
mi ciû fito che stâ sensa n'accattieva un pà!

Ma quande l'è che ti t'accatti o frigideiro,
quande l'è che ti t'accatti o frigideiro,
quande l'è che ti t'accatti o frigideiro,
quande l'è ma quande l'è?

Sono troppo avanti,
"più frigideiro pè tutti!!!!"

Bacio E.

 
 
 

"IRA"

Post n°109 pubblicato il 23 Giugno 2006 da alienata
 
Foto di alienata

... genti fangose in quel pantano,
ignude tutte, con sembiante offeso (irato)
.
Queste si percotean non pur con mano,
ma con la testa e col petto e coi piedi,
troncandosi co' denti a brano a brano.
(Dante Inf. VII, 109-114)

Non posso farci niente,
quando mi prende è difficile da allontanare,
mi corrode dentro come acido muriatico.

Non sono equlibrata lo so, ma "chemmefrega"!
Dove sta scritto che devo sempre ragionare con raziocinio e compostezza?

Sono volubile, lo so, ma è una caratteristica tipicamente femminile perchè dovrei vergognarmene?

Sono arrabbiata, troppo arrabbiata, se c'è una cosa che non sopporto è l'indifferenza altrui, gente che ti butta addosso letame e poi ti ignora lasciandoti a concimare i campi, non lo tollero, non riesco!
Sono arrabbiata nera, ma mi passerà ovvio, non riesco a covar rancore a lungo!

Sono iraconda!
Esplodo in ira funesta e mi placo con altrettanta celerità.
Nonostante tutto ricado nel peaccato capitale!

Dante divideva gli iracondi in 2 categorie ben distinte:
I "pronti all'ira",  la cui ira è violenta ma di breve durata, sono impetuosi ma poco pericolosi, perchè non covano a lungo il loro sentimento. Questi dannati, immersi nella palude Stigia, si colpiscono e si mordono ferocemente l'un l'altro. 
I "tristi", sono gli iracondi più pericolosi, perchè covano la loro ira a lungo, come un pensiero fisso e paralizzante che solo la vendetta può sciogliere: confitti nella melma, nascosti alla vista, con i loro sospiri e le loro parole fanno gorgogliare la superficie della palude.

Io faccio parte della prima categoria, inizierò ad affilare i miei canini,
forse dovrei imparare a non farmi prendere da questa "eruzione incontrollabile di sentimenti, anche perchè non è di certo piacevole...
Ma non ci riesco!!!

Quindi che ira sia...
Quando si sarà placata forse... e dico forse... riuscirò nuovamente a dare il giusto peso alle parole, alle "NON parole" e alle sensazioni.

Pitagora con la sua infinita saggezza disse:
"Quando sei in preda all'ira non fare e non dire niente."

Seguirò il suo consiglio.
Aspetterò che passi e solo dopo inizierò a fare e a dire qualcosa!

(già già... mi si prospetta proprio un bel week-end... Grazie eh!)

E.

 
 
 

"La cura"

Post n°108 pubblicato il 22 Giugno 2006 da alienata
 
Foto di alienata



22/06/2006 00:31 a.m.


Sono a letto, oggi ho messo le lenzuola con le ciliegie che profumano di ammorbidente alla vaniglia... Uhmmm...
Ho appena finito di vedere Sex and the City e di parlare con al Cri, mi sono fatta 2 risate.
Saetta dorme sul tappeto, ai piedi del mio letto, ogni tanto si lamenta, starà sognando qualcosa di fastidioso, oppure vuole solo che spenga la luce della mia abatjour, ma io non ho ancora sonno...

(Ricordi)
Era orribile non trovare pace nemmeno tra le braccia di Morfeo,
era orribile perché non riuscivo a dare tregua alla mia mente.
(Pensare, pensavo, pensando)

Oggi sembra che qualcosa sia cambiato,
il merito sarà della "cura", ma voglio credere che un piccolo contributo lo abbia dato anche Elena, che sia riuscita a riemergere dal buio.
La sensazione che provo ora è quella di essere sdraiata su un letto di petali rossi, profumati e morbidi.
Sì, esatto! Proprio come in American beauty!
E' una bella sensazione credetemi, sembra che più niente possa  scalfirmi, ovviamente non è così, sono umana dopotutto, ma forse oggi riuscirei a reagire senza farmi sopraffare dalla disperazione!
E' strano... io che mi facevo ferire anche da una parola, ora sembra che nulla possa abbattermi!
Ne avevo bisogno,  sì!

Buonanotte
e che Morfeo possa cullarmi nel suo letto di petali rossi

Elena

 
 
 

"La Teoria della Gazzella Ferita"

Post n°107 pubblicato il 21 Giugno 2006 da alienata
 
Foto di alienata

Immaginate la savana africana:

Sole, 
aria rovente che crea miraggi all'orizzonte,
erba bruciata dal sole,
pochi sparuti alberi che con le loro fronde danno ombra a felini affamati e accaldati.immagine
Nelle radure centinaia di zebre, giraffe, gnu e gazzelle pascolano alla ricerca di qualche filo d'erba, germoglio o foglia, anche le spine possono garantire la sopravvivenza di queste creature...

Per garantire la sopravvivenza dei carnivori invece, sono indispensabili loro: “gli erbivori”, che con l’estremo sacrificio si pongono all'ultimo livello della catena alimentare. Ovviamente non sono votati al martirio, quindi cercano disperatamente di sfuggire alle fauci letali dei predatori, per fare ciò la natura li ha dotati di velocità e di un'intelligenza "scattante"!
immagineI predatori, invece,  sono molto più pigri, ovviamente cercano di risparmiare le loro energie per attività diverse, come la lotta per assicurarsi il dominio del territorio e... il sesso, per fare ciò quindi si mimetizzano in mezzo all'erba e aspettano, studiano e individuano la loro preda tra centinaia di gazzelle...

Perché vi dico ciò?
Bhe oltre alla mia spiccata conoscenza dell'etologia, vi posso assicurare che queste tecniche di "caccia" sono identiche a quelle che i maschi della razza umana mettono in pratica per poter spargere il loro seme (e pensate che ai nostri giorni questo spreco di materiale genetico non è nemmeno votato alla riproduzione della specie).
Da questo acuto parallelismo nasce la teoria della “gazzella ferita” dove gli erbivori siamo noi donne, che dobbiamo sbatterci per sopravvivere nella savana, andando a ravanare tra l’erba secca e le spine, sempre attente a non essere sorprese dai predatori che con agile mossa potrebbero balzarci addosso e divorarci per poi abbandonare la nostra carcassa al sole dopo essersi sfamati…

immagineI predatori ovviamente sono gli uomini(almeno quelli degni di essere chiamati con questo termine) che aspettano tra l’erba alta, osservano le prede, individuano tra centinaia di potenziali vittime la loro preda e si avventano su quella designata con letale precisione…
Ora… visto che noi gazzelle siamo dotate d’intelligenza mentre loro predatori sono dotati d’istinto primordiale abbiamo dei vantaggi che potremmo sfruttare a nostro favore…

Facciamo 3 ipotesi:

  1. La gazzella sana e scattante: chi se la piglia? Nessuno! Volete mica che un leone si metta a perdere tempo con una gazzella che scappa ed è pure veloce… quella gazzella è destinata  a scappare per sempre, fino a che non sarà vecchia e a quel punto non se la filerà più nessuno se non qualche iena mangiatrice di carogne… Brutta fine!
  2. La gazzella morente: chi se la piglia??? Nessuno! Insomma un po’ di sana competizione ci deve essere, le gazzelle morenti trovano solo animali disperati che non sono più in grado di cacciare, oppure finiscono tra le fauci di qualche sciacallo o avvoltoio… Brutta fine!
  3. La gazzella ferita: chi se le piglia? Tutti! o meglio tutti le vorrebbero mangiare… sono ancora sane, la carne è di ottima qualità, sono altresì delle prede abbastanza facili da cacciare, ma lasciano un certo sapore di competizione, perché nonostante la vistosa ferita sulla zampina anteriore dx, continuano a correre… scappano, non vogliono farsi sbranare, quindi il leone la vede… la punta… lei lo sa…e si prepara a combattere… mentre lui si propone lei lo guarda, già sa quali sono le intenzioni del predatore: vorrebbe affondare i canini aguzzi nelle sue tenere carni…. Lei ovviamente non vuole perire così velocemente, quindi inizia a correre… lui viene invitato alla battaglia, inizia a inseguirla, lei è più veloce, ma la zampa ferita la fa incespicare, lui riesce ad avvicinarsi e sente l’odore del sangue, si eccita ancora di più… preso dalla frenesia inizia a correre e le balza addosso affondando i canini nella carne della gazzella, lei si ribella riesce a divincolarsi e scappa di nuovo, ma lui ha assaggiato la preda e l’ha trovata buonissima, quindi non si da per vinto e riprende a correre anche se è già un po’ stanco… va avanti così, per ore, giorni, mesi, anni, finché la gazzella non cede, è stanca di scappare, si convince che forse quella fine non è poi così brutta… il predatore è orgoglioso di se e inizia ad addentarla con avidità, ma lei improvvisamente ha un moto di sopravvivenza e si alza nuovamente in piedi, lui con lei… E il gioco va a avanti all’infinito…. Almeno finché il leone non sarà sazio o la gazzella morente…immagine

È questa la teoria della gazzella!
Mai abbandonarsi al primo predatore che ti trovi davanti, mai scappare davanti a qualsiasi predatore che ti trovi davanti, ma se ne vedi uno per il quale vale la pena sacrificare la tua libertà. Fingi d’essere più debole di quello che sei e inizia a correre… lui ti verrà dietro e focalizzerà tutte le sue energie su di te!
Quindi buona corsa donne e.... buona caccia uomini!!!

;-)

E.

 
 
 

"Dolcemente viaggiare..."

Post n°106 pubblicato il 16 Giugno 2006 da alienata
 
Foto di alienata

"....rallentando per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
E tornare a viaggiare e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare.
Con coraggio gentilmente, gentilmente
Dolcemente viaggiare..."
(Lucio Battisti- Sì, viaggiare)

Quel gran genio di Battisti c’insegna che viaggiare è un percorso da effettuare "dolcemente", ma, ovviamente, "evitando le buche più dure"!

Ed io, anche questo week-end, "viaggerò" verso il mio mare e verso.......
Comunque "le buche più dure" sono tutte mappate nella mia mente, quindi saprò evitarle, però gli imprevisti non voglio calcolarli, per adesso mi va bene così…
Certo qualche nube rabbuia il mio percorso, ma in fondo scorgo il sereno,
quindi continuerò a viaggiare finché non arriverò a destinazione. 
E poi scusate, dove sta scritto che le donne devono sempre preventivare tutto?

Il gioco delle probabilità mi ha sempre disgustata:
"Se io dico *così*, lui penserà *cosà*, allora dirò *cosà*, almeno penserà *così*!"
"Se faccio quella cosa lì lui penserà che sono *così*, allora non la farò, anche se vorrei, così penserà che sono *cosà*!"
Uhhhhh.. che roba da malate di mente!

Meglio la cara, vecchia, sana e infallibile tattica della "gazzella ferita"!
(Qui nascerà un contenzioso, il cesso di donna vorrà attribuirsi il merito di averla inventata... FORSE le posso attribuire il merito di averla battezzata, ma non quello di averla partorita!!)

Vi auguro un buon fine settimana!!!!

Ciao baci

Ele

 
 
 

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