Creato da mekong_delta il 04/02/2007
diario di un mondo spezzato

Area personale

 
 

Tag

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

 
pantaleoefrancafabixmarixgiulliverotrippafbabele69fessurepsicologiaforenseelsewhere_perhapsdiariodialice
 

Ultimi commenti

 
Ci sono persone di spessori diversi e con valori e principi...
Inviato da: Smilla79
il 06/03/2007 alle 21:08
 
Vivo tutti i miei giorni aspettando Godot, dormo tutte le...
Inviato da: diariodialice
il 26/02/2007 alle 20:07
 
in realtà non c'è nulla di così sicuro... gli...
Inviato da: diariodialice
il 24/02/2007 alle 00:04
 
la vita continua... sempre
Inviato da: diariodialice
il 20/02/2007 alle 18:22
 
è solo paura... io credo
Inviato da: diariodialice
il 18/02/2007 alle 18:24
 
 

Chi può scrivere sul blog

 
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 

Blocco mentale

Post n°15 pubblicato il 12 Settembre 2007 da mekong_delta
 

dopo tanto torno a scrivere nel mio blog.

avevo smesso per tanti motivi.

perchè mi sono reso conto che più vado avanti e più fornisco particolari che possono far capire il suo nome alle persone che gli stanno vicino e che potrebbero casualmente leggere il blog e riconoscerci, riconoscerla.

ho pensato molto a questa eventualità. Ovvio, nei momenti di rabbia e sconforto avrei anche attaccato i manifesti per tutta Italia. ma non ho mai fatto nulla perchè alla fine questa è la storia tra me e lei.

perchè mettere in mezzo i suoi amici, suo marito, sua figlia. che motivo ho di fare del male a persone che non c'entrano nulla e magari non se lo meritano nemmeno di soffrire?

naturalmente odio suo marito. ma lui non ha nessuna colpa se non essere stato più bravo a tenerla con se. o forse più stolto.

la figlia? poverina, lei è un angelo. è un delitto turbargli la vita per sciocche vendette. non me lo perdonerei mai.

questo è uno dei motivi

altro motivo? perchè più vado avanti e più ci sono episodi sempre più eclatanti che mi DOVEVANO far chiudere la storia. e io stringevo i denti e passavo sopra a tutto.

la colpa quindi è anche mia. sapevo che lei non era corretta con me ma io non ho mai detto nulla nè fatto nulla per cambiare tutto. in un certo senso, aggrappato a lei per amore, gli lasciavo far tutto.

La colpa quindi è anche mia.

lei mi ha rovinato la vita, ma io gli ho permesso di continuare a farlo.

in una selle sue tante frasi che mi ferirono disse: "è inutile che continui il tuo non è amore". per me questa frase è un sacrilegio.

ma se avesse ragione? se fosse invece una mia reazione morbosa?

oh cazzo la sto giustificando. di nuovo. sono un pazzo

 
 
 

11 Marzo 2006 - il teatro dell'assurdo

Post n°14 pubblicato il 26 Febbraio 2007 da mekong_delta
 

Cosa mi può capitare mai dopo un venerdì del genere?

Mi lascia sotto casa con in regalo un bacio d'amore. incomincio a pensare che forse questa storia non avrà una fine, che forse non dovrei lasciarla.

Lei torna a casa, la famiglia l'aspetta. Mi immagino lei che cerca conforto tra le braccia della figlia. per dissolvere i brutti ricordi del giorno prima.

Mi arrivano messaggi d'amore. Lei sta bene, apparentemente niente contraccolpi emotivi. sta bene, non si sente debole.

C'è una stranezza però nell'aria. Ogni volta che sta con lui non ha mai scritto, non ha mai risposto. Stavolta si. e tanto.

Per un attimo la speranza mi riscalda il cuore. si sta unendo sempre di più a me? Forse non tutto è perduto?

Come capirò in seguito questa è e sarà sempre la sua tattica:

Lei, per non essere disturbata in seguito, mi riempie di messaggi d'amore con lo scopo di farmi stare un pò più sereno quando scomparirà. Per evitare rogne da parte mia, mi copre in anticipo di parole d'amore.

Mi scrive ti amo per tenermi buono.

Comunque nel pomeriggio continua questo filo diretto via sms, mi chiama pure nel mezzo del pomeriggio.

Poi.

E poi.

E poi lascia la figlia dai nonni e va a teatro con lui. La figlia rimarrà fino a domenica pomeriggio dai nonni.

Per stare insieme, lei e lui da soli senza intralci e per dissetare la sua bocca anche con lui come ha fatto con me.

Dottor Jeckill e Mister Hide

Oppure più semplicemente, che puttana.

Mi dirà il giorno dopo che l'ha voluto lui e che lei non è riuscita a convincerlo a rimanere tutti e tre a casa. ma invece sarà solo l'inizio dell'incubo. Perchè da quel giorno ormai andrò sempre più a fondo in tutto ciò che farà per scoprire mille e mille e poi mille altre menzogne.

 
 
 

10 marzo 2006

Post n°13 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da mekong_delta
 

ore 6,00.
La sveglia mi avvisa che sta per iniziare il mio giorno più difficile.
Casa mia è in linea d'aria tra l'ospedale e la sua. Passerà lei sotto casa a prendermi.
jeans nero, maglietta nera che le mette in risalto il suo splendido seno e quel vago accenno di pancia.
Lei sembra tranquilla e determinata, io maschero e le sorrido.
alle 7,30, lasciandomi tutto, borsa e cellulare, viene presa in custodia da un'infermiera gentilissima. il suo cellulare dovrà rimanere spento.
inizia l'attesa, in macchina. alle 8,30 chiamo in ufficio dicendo che sto male e non posso andare. Poi tiro giù il sedile e provo a dormire.
La sua macchina è legata a ricordi piacevoli, ricordi di passione clandestian intensa. La prima volta che abbiamo fatto l'amore era nella sua macchina. Sudati, soddifatti e felici. La prima è stata incredibile. Era come se ci fossimo conosciuti già da tempo. Lei ha raggiunto l'orgasmo, io poco dopo. Non potevo venire dentro di lei quindi, con molta naturalezza, come se fosse un'abitudine per entrambi, uscii e rientrai nel suo sedere. per impazzire e farla impazzire.
Ricordo lei, eccitata e sconvolta e assolutamente ebbra di felicità. Mi disse che non l'aveva mai fatto dietro. sarà stato uno delle sue mille menzogne? fatto sta che fu incredibile. e lo ripetemmo mille volte. e mille volte ancora.
Poi incominciò a prendere la pillola e imparammo a morire insieme venendo io dentro di lei.
Poi smise di prenderla. Sarebbe stato solo per un breve periodo. e ora siamo qui. io sotto le finestre dell'ospedale, lei dentro. a mettere la parola fine a questa storia d'amore.
12,30: tutto finito. Sta bene, non ha avuto grossi contraccolpi. non si sente debole nè moralmente a pezzi.
Sta bene.
Andiamo nel posto dove avevo prenotato la stanza. la lascio lì e vado a comprare alcune medicine e da mangiare.
Il pomeriggio lo passiamo a riposare abbracciati. Lei dorme, io la tengo stretta a me e penso a cosa fare in futuro con lei. Vorrei non vederla mai più ma il solo pensiero mi uccide. sarà questo dilemma che mi accompagnerà ancora per un pò. se fossi stato deciso non avrei permesso a lei le ulterori cattiverie e menzogne. Non avrei permesso a lei di lasciarmi tempo dopo dicendo che ero io la persona "sbagliata".
Si sveglia, fa le sue chiamate al marito e io esco di stanza. Vado a comprare qualcosa da mangiare.
Una sensazione stranissima. tutto naturale, non sembra certo il proseguimento di una mattina così difficile.
Si mangia, si chiacchiera e, abbracciati tra le lenzuola, vediamo la tv.
Poi succede l'imprevedibile. Allunga la mano, mi tocca. Il mio pene riconosce che è lei e si eccita in un attimo. Anche se il resto del mio corpo è incredulo per questo suo gesto. "non può farlo, non oggi". e invece si, non può fare l'amore perciò lascia spazio alla sua bocca.
Io impazzisco. Letteralmente. Una parte di me la odia, incredula. un'altra parte di me l'ama, esultante perchè crede ancora in questo amore così forte.
E vengo nella sua bocca vogliosa e calda, tra le mie urla soffocate di rabbia e di orgasmo felice.
Stesso iter la mattina. Lei che è sempre stata molto restia a farsi destare nel sonno per fare l'amore, ora lo fa con me. Io provo la stessa esatta cosa della sera prima. Non ho il coraggio di dirgli di smettere anche se vorrei. Non ho il coraggio perchè desidero venire, desidero urlare, desidero scansarla, desidero cacciarla, desidero amarla.
Nei giorni a venire mi dirà che lo ha fatto perchè sembrava tutto così naturale quel giorno con me. Probabilmente voleva che nella sua testa quel giorno non fosse ricordato per l'episodio della mattina. La comprendo. Lei forse c'è riuscita a dimenticare. sono sicuro che vuole avere un altro figlio. con il marito. Anche perchè , avevo omesso nei miei racconti precedenti che l'ecografia aveva stimato il concepimento a quel famoso lunedì 9 gennaio.
Ma quanto è precisa l'ecografia? E se fosse stato invece martedì 10? O domenica 8?
Nel primo caso sarei sempre stato io. Domenica no. E se fosse stato il marito? e nel dubbio lei abbia deciso di interrompere? il marito è biondino, io moro. troppe differenze tra me e lui. pensiero orribile lo so. ma non posso non pensarci.
ed è così che mi lascia sotto casa per correre dalla figlia, dal marito.

 
 
 

Attesa

Post n°12 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da mekong_delta
 
Tag: Attesa

Descrivere ciò che è successo dal 20 febbraio al 9 marzo è pressocchè inutile.

abbiamo fatto tutte le pratiche del caso, l'ho accompagnata ad ogni visita.

Non ha mai voluto stare da sola con me, una cena, una notte insieme.

Mai la possibilità di sedersi, sdraiarsi abbracciati e parlare.

Non voleva. Non voleva parlare. Non voleva che la sua decisione fosse quanto meno messa in discussione. Mi rimanevano solo i momenti passati in macchina tra le visite dai dottori. Ma lei evitava il discorso. e quando lo prendevo io, si chiudeva a riccio.

Provavo ma non riuscivo a scardinare la sua porta.

L'unica concessione? per il venerdì 10 marzo ho prenotato una stanza confortevole in un bel posto perchè non volevo che dopo l'intervento lei tornasse a casa.

Volevo portarla lì, andare a comprare il mangiare necessario, farla riposare e non farla sentire sola.

E io come stavo? male, un'automa. Ero assolutamente convinto di doverla accopagnare fino a quel maledetto 10 marzo. Però mi stavo cercando di convincere che la storia d'amore era ormai finita nel nulla e che quindi dovevamo prendere due strade diverse. Perchè non l'ho fatto dopo? perchè forse meritavo ancora di più di essere ferito

Oggi è il 20 febbraio. un anno esatto da quel suo fatidico "interrompiamo la gravidanza". Ironia della sorte, oggi è martedì grasso e sono entrati or ora alcuni miei colleghi in stanza per brindare.

Va bè, mangiamoci un pò di castagnole.

 
 
 

Decisione irrevocabile

Post n°11 pubblicato il 18 Febbraio 2007 da mekong_delta
 

Non c'è stato nulla da fare.

Lei è diventata di ghiaccio, io le sono stato accanto in ogni momento fino a quel maledetto 10 marzo.

Sono stato io che le ho prenotato la visita all'aied, sono stato io che l'ho portata in un ospedale in via di pietralata per tutte le analisi del caso prima dell'interruzione di gravidanza.

Non volevo lasciarla sola in questo momento così difficile. io l'amavo alla follia. anche se con la morte nel cuore, avevo deciso di non lasciarla sola per ricoprirla di calore e amore.

Ho provato ogni tanto a dire "però prima organizziamoci, stiamo un giorno fuori, stacchiamoci da tutto e tutti e parliamo un pò".

Ma lei mi rispondeva "non c'è niente di cui dobbiamo parlare". Argomento chiuso.

Ovviamente nei giorni che sono seguiti fino al giorno dell'intervento, io ero diventato il suo tappetino.

Mai sono stato trattato con tanta freddezza e cattiveria.

Ma la giustificavo, che sciocco. Mi ripetevo dentro di me che era probabilmente una reazione a questa sua decisione. Lo faceva perchè se si fosse abbandonata a momenti di dolcezza, se si fosse fermata, sarebbe crollata di fronte a questa sua decisione.

Nei giorni a seguire ho visto molte cose che mi hanno stretto il cuore. Tante donne da sole che ponevano fine a gravidanze non volute. E i loro compagni? Dove erano?

Forse non lo sapevano, forse non se ne curavano.

Che tristezza. Io ero lì che cercavo di dare calore ad un pezzo di ghiaccio e lei mi rifiutava mentre magari quelle donne sole avrebbero voluto qualcuno accanto e non l'avevano.

O forse sbagliavo tutto e dovevo stare lontano. é una decisione difficile per una donna e forse vogliono percorrere questa strada da sole.

Non lo so.  

Ogni giorno che passava e il 10 marzo, il giorno dell'intervento, si avvicinava mi sentivo sempre più spossato.

Mi appoggiavo al mio amico farfallone che mi consigliava da sempre di divertirmi e di non farsi il sangue amaro se lei era ancora con il marito. Ma questa volta anche lui non riusciva a rider. Anche lui era triste.

Un giorno mi confidò "Questa vostra decisione è un triste finale di una storia d'amore che guardavo con ammirazione. Ora non ti resta che lasciarla per sempre dopo l'operazione".

Aveva ragione, dovevo fare così. Se avessi fatto così non avrei vissuto questo maledetto incubo per altri mesi a venire.

Ma io, maledizione, ero sempre innamorato di lei. E quando si è innamorati si mette da parte la razionalità. Si mettono da parte tutti quegli episodi tremendi che mi ha fatto vivere.

Si è vero, tante volte l'avevo scoperta che mi mentiva. ma io mi ostinavo sempre a giustificarla.

E nemmeno l'assistere allo sbriciolamento delle sue frasi dette prima del 20 febbraio del tipo "avremo una famiglia insieme che bello" dopo quella sua "interrompiamo la gravidanza", mi ha svegliato dal mio torpore d'amore nei suoi confronti

e così ho permesso a questa storia di gettarmi nel pozzo più nero e profondo.

 
 
 

SMS

Post n°10 pubblicato il 18 Febbraio 2007 da mekong_delta
 
Tag: sms

stanotte non ho voglia di scrivere altro.

Mi ha scritto ieri sera un sms.

Ma io resisto. brucia. ma resisto.

non gli rispondo.

 
 
 

Lunedì 20 febbraio part 2: "this is the end"

Post n°9 pubblicato il 17 Febbraio 2007 da mekong_delta
 
Tag: aborto

Dai commenti lasciati esce fuori che la mia storia è angosciante.

è vero.

Perchè ho permesso tutto questo? In fondo sono sempre stato una persona che non si nasconde, che non ha paura di prendere delle decisioni. Nè nel lavoro, nè nella vita.

Eppure con lei ho permesso mi si demolisse pezzo pezzo. Con lei ho raggiunto dei livelli talmente bassi che alla fine della storia lei sarà stata pure quella che è stata ma io?

Io sono stato un uomo piccolo. inerme. pavido. fallito.

Torniamo a lunedì.

BANG!

"Interrompiamo

la

gravidanza".

tre semplice parole.

Lei ha tolto la maschera.

Non poteva ormai più continuare a illudermi. Ora ne stava pagando le conseguenze.

e io?

Un tonfo sordo nel cuore. Mi sono appoggiato ad una armadio nella cucina. e in quelle frazioni di secondo cercavo una risposta nel mio devastato io.

Ricordo che nella mia testa sono apparse due strade davanti a me:

1) Impormi e cercare di convincerla che era il sogno della nostra vita, che saremmo stati più forti delle ripercussioni dall'esterno, che sarebbe stato l'inzio di una bellissima nuova vita insieme. in fondo ce lo dicevamo spesso no? perchè allora non farlo? e sti cazzi degli altri!

2) Fare ciò che diceva lei per non forzarla a passare un futuro con me. Stare insieme doveva essere naturale quindi non potevo nè dovevo impormi. Non volevo perderla anche se fino a quel giorno erano successe delle cose che non dovevo perdonarle. Doveva venire da me senza forzature.

Quale scegliere?

Alla fine ho scelto in quelle frazioni di secondo la scelta più pavida. la scelta che mi rimarrà dentro per il resto della mia vita. la scelta per la quale mi odio più di ogni cosa la mondo. la scelta che avrebbe portato alla fine di questo mondo costruito dopo 2 anni di amore. la scelta che ora mi porta a scrivere questo blog per terapia. Per uscirne fuori, guardarmi nello specchio, non sentirmi una merda e ricominciare a vivere. Di nuovo.

La numero 2.

 
 
 

20 febbraio 2006

Post n°8 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da mekong_delta
 

Per meglio descrivere ciò che succederà torno a sabato 18 febbraio.

Inizia come sempre il tanto temuto fine settimana. con una particolarità: non sono ancora arrivate le mestruazioni. e iniziano i messaggi:

io: "amore tutto bene? arrivate?"

lei: "no amore"

io: "come lo chiameremo?"

lei: "sarà bellissimo avere un figlio da te"

Domenica stessa scena. Stesso teatrino

Lunedì 20 febbraio, lei rimane a casa. Non ricordo se perchè stava male lei o la bimba". Non sono ancora venute. Io mi invento una cosa al lavoro esco e scappo da lei.

Passo prima in farmacia. Il farmacista mi da il test e mi augura "in bocca al lupo". non saprei dire come mi sento. Preoccupazione, gioia, panico, attesa, felicità. Tutto mi si confonde dentro di me. Dentro la mia testa. dentro il cuore.

Arrivo a casa sua. Lei è con la bimba. Non mi devo far vedere. lascio il pacchetto davanti alla porta. lei lo prende e mi dice "ti mando un messaggio".

aspetto fuori. in macchina. vorrei fare qualcosa. invece guardo il cellulare controllando ogni tre secondi se c'è campo.

passano pochi minuti ma è come se avessi aspettato anni.

bip. arrivato. apro il messaggio. una sola parola:

"positivo".

e mi metto a piangere.

poi mi riprendo la chiamo e gli dico "fammi entrare" e lei accetta.

ricordo per filo e per segno cosa succederà dentro casa sua. è passato un anno ma è come se fosse successo mezz'ora fa.

Entro in casa, saluto la bambina che guarda un cartone animato. seguo lei in cucina e ci abbracciamo. un abbraccio intenso, lei piange silenziosa. le bacio le guance, sono commosso, non la farei mai andare via da questo abbraccio.

e poi.

e poi si stacca da me,

mi guarda

e mi dice:

"interrompiamo

la

gravidanza".

...

.

.

.

 
 
 

Berlinale

Post n°7 pubblicato il 15 Febbraio 2007 da mekong_delta
 

Sono tornato da Berlino. Ci vado ogni anno per il festival.

Adoro quella città. Andrei a viverci oggi stesso. è un peccato che l'immagine così bella di Berlino sia macchiata dal ricordo di lei.

abbiamo passato due festival di berlino insieme. l'anno scorso è stato particolare.

Ricordo il primo giorno di grande tensione, lei voleva tornare indietro perchè non voleva lasciare la bimba da sola.

Dal giorno dopo tutto andò liscio come l'olio. avevamo stanze in albergo, ovviamente, separate, ma viveva quasi sempre nelle mia stanza. Tornava nella sua solo in pochi momenti della giornata. per andare in bagno. sapevo che era una scusa per chiamare il marito ma avevo deciso di non rovinare questi giorni insieme. e facevo finta di nulla.

Ricordo di bellissime passeggiate inserite tra gli incontri di lavoro. cene e dopo cene romantiche e tenere. notti di passione e amore.

Il 14 febbraio ci siamo organizzati una cenetta bellissima in uno dei ristoranti più buoni di berlino. Lei era così bella e io così felice e sereno. Certo, Lei aveva un leggero ritardo delle sue mestruazioni che un pò preoccupava entrambi.

Ma Lei non sembrava così turbata. Anzi ripeteva spesso che se fosse rimasta incinta sarebbe stata l'occasione per prendere coraggio e lasciare il marito.sarebbe stato un futuro fantastico. così diceva lei.

e io mi sentivo in cima al mondo.

che dire, se ripenso a tutte queste illusioni mi sento così idiota.

Una cosa che verrò a sapere dopo è che in uno dei sui momenti di "incontinenza" con fughe in bagno aveva augurato buon sanvalentino al maritino che gli aveva fatto trovare in stanza un biglietto di auguri e un regalo.

Regalo che non ho mai saputo quale fosse stato. Ho solo scoperto il suo biglietto per caso in seguito perchè lei lo ha tenuto in borsa per parecchio tempo. come ricordo.

Allucinante. 

Era come se si girava verso di me e mi diceva ti amo e poi si girava dall'altra parte e diceva la stessa cosa al marito.

Eppure a vederla, tutto trasmette tranne che è questo mostro insensibile.

Possibile che lo facesse solo per il sesso? possibile che lo facesse solo perchè alcune cose le faceva solo con me?

Non voglio credere che sia solo una troia. No, non lo voglio credere. L'ho amata così tanto, era perfetta per me.

dove sarà la verità? 

Il fato me lo farà capire pochi giorni dopo il ritorno dal festival. 

 
 
 

5 gennaio 2006

Post n°6 pubblicato il 08 Febbraio 2007 da mekong_delta

Il maritino torna il 6 pomeriggio.
Lei mi apre le porte della sua casa il 5 a mezzanotte.
dopo aver messo a letto la bimba.
Me lo ha chiesto lei e io corro da lei. la mia macchina vola tra le strade romane, nel raccordo pur di non perdermi nemmeno un secondo di lei.
mezzanotte. sono davanti casa sua. messaggino "sono arrivato amore".
Mi apre la porta. bellissima come sempre. i lunghi riccioli castani le accarezzano il suo bellissimo collo, le sue spalle magre e attraenti.
Ma lei è nervosa, stranamente pensierosa. eppure è lei ad avermi chiesto di correre il rischio.
facciamo l'amore. bellissimo come sempre.
anche se lei è così silenziosa.
la sua casa è fatta in modo tale che posso rimanere a dormire. e così faccio. fino alle ore 6 che, per evitare contatti con la bimba o con vicini, esco come un ladro da casa sua..
Lei ovviamente non mi vuole dire perchè è così strana. nei giorni scorsi mi aveva annunciato che avrebbe lasciato il marito prsto. che il capodanno così passato è stato troppo umiliante..
e arriva la befana.
il sabato e la domenica. senza che si facesse sentire.
fino a domenica sera con un messaggio terrificante "scusa se non ti ho chiamato, ma tranquillo ho parlato con lui. abbiamo deciso di provare ad andare avanti . ma non preoccuparti, prima o poi staremo insieme, devi solo pazientare".
il solito messaggio che tira per le lunghe. Ma leinon mi aveva detto un paio di giorni prima che l'avrebbe lasciato presto? che non ci parlva più?
sono arrabbiato vero.
poi aggiunge "domani ci vediamo e ne parliamo". passo e chiudo.
fine delle comunicazioni per questa sera.
Il lunedì successivo sarà il giorno che cambierà tutto.
solito incontro d'amore tra le lenzuola del mio letto.
solo che stavolta la passione è più travolgente. c'è rabbia, amore desiderio, voglia di non finire mai.
troppa passione. troppa foga da parte di entrambi. per motivi diversi ma c'è stata veramente troppa passione da entrambe le parti.
è così che, anche se lo sapremo dopo, lei rimarrà in cinta.

 
 
 
Successivi »
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963