Negli angoli di casa
Negli angoli di casa cerchi il mondo, nei libri e nei poeti cerchi te...
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Post n°368 pubblicato il 27 Maggio 2009 da Midnight_Raver
Sono tornata a casa col cuore gonfio di pena. Per il mio paese, per la mia città, per i miei amici. Per lo schifo nelle strade, sui muri e sugli schermi, per l'immondizia in ogni angolo. Quello che mi schifa non è che l'immondizia non venga raccolta. È che si trovi naturale gettare pacchetti di sigarette, carte di gelati, torsoli di mela, giornali, fazzoletti moccolosi, assorbenti usati, direttamente per terra. Perché farlo vuol dire ritenere la cosa pubblica cosa di nessuno, anziché cosa di tutti. E questo è uno dei sintomi, forse il più lieve e ininfluente (ma io sono quella che si sofferma sull'inezia) di una società civile che tale non è. Né civile, né società. Non è l'immondizia il problema, è ciò che manifesta. E non sto parlando di Napoli (che poi... l'avranno davvero risolta, l'"emergenza" rifiuti? qualcuno sa niente?), ma delle strade, centrali e non, di Roma. Dove la discarica c'è e i camion della nettezza urbana passano (sì, alle ore più infami, manco fossero temporizzati per rompere i coglioni). E mi si gonfia il cuore di pena. E spero, sempre più flebilmente, che il mio paese torni ad essere un posto in cui io abbia piacere di tornare, a cui non abbia vergogna di appartenere, per cui possa sorridere senza amarezza. Chi visse sperando... |
Post n°367 pubblicato il 18 Maggio 2009 da Midnight_Raver
Ho perso una canzone. Forse si era impiantata male nella memoria, forse l'ho persa un mese fa e non me ne ero accorta, forse non era neanche una canzone, forse era solo un accenno, un suggerimento, un'idea. Però a me pareva proprio una canzone. Mi ricordo l'inizio, la prima parte della prima strofa, ma poi è il vuoto, poi gli accordi, che non sono molti, e ancor meno sono quelli che uso di solito, sono fuggiti. Stavolta ci avevo messo delle settime e pure una nona, m'ero lanciata, era normale che la perdessi, che m'aspettavo. Ho perso una canzone che poteva essere allegra, dolceamara, magari, così come è la vita, ma aveva un bel ritmo, quasi un battito di cuore. Solo che quando ho avuto finalmente la chitarra tra le mani e la busta degli spartiti sul tavolo, dentro la busta quella canzone non c'era, e non ho idea di dove altro si sarebbe potuta infilare. Non ho altri strumenti, men che mai una tuba. Oggi ho provato a suonarla, ma alla fine mi sono rassegnata alla perdita. Ho guardato dalla finestra gli alberi in cortile, che hanno messo i fiori e con certi rami ormai carezzano le finestre di casa, e poi ho guardato quel povero pollo che avevo impiccato alla libreria e m'è venuta voglia di toglierlo, ho sciolto il laccio intorno al collo di gomma e l'ho messo in un cassetto. Questo non ha riportato in vita la mia canzone, ma penso anche che ne potrò fare di nuove, e che quelle vecchie e il loro dolore sono passate, quelle perse sono perse ed è inutile continuare a rimpiangerle, e le lacrime in minore non mi piacciono più. |
Post n°366 pubblicato il 08 Maggio 2009 da Midnight_Raver
non è il tempo, o non solo, che rende saldi gli affetti. mentre combatto la mia inutile battaglia contro la polvere magiara che si deposita in ogni dove, mentre sistemo il cibo nella dispensa, sorrido contenta all'idea di stasera. perché la mia amica che mi viene a trovare è solo la prima e altri verranno. in questa casa che è anche mia, e nella prossima che lo sarà di più, vuota di cose e piena di idee. perché la mia amica che mi viene a trovare è stata con me quando il dolore era feroce, e mi ha regalato sorrisi e parole serie e sincere. davanti al portone di quella casa che era mia, da cui uscire a riveder le stelle. sorrido mentre gonfio il materasso e sorrido mentre spazzo la cucina. ci sono incontri che nascono dal pus scambiato truffaldinamente per ambrosia, ma non sono condannati come quello a imputridire: procedono per il loro cammino, e sarà bello camminare insieme lungo il danubio, ora che è quasi estate. |
Post n°365 pubblicato il 05 Maggio 2009 da Midnight_Raver
Voglio dedicare questo post all'infernale tamagochi in versione facebook: Pet Society Il gioco consiste nel crearsi una bestia, specificarne sesso e nome, colore e caratteristiche. Dopodiché, la bestia viene magicamente dotata di una casa e di una cassapanca contenente un sapone, una spazzola, un freesbee, un pallone e una corda. A questo punto si tratta di prendersi cura della bestia, mantenerla pulita, sazia e di buon umore, mandarla a visitare le bestie amiche, a gareggiare nella corsa a ostacoli con altre bestie o a rovistare tra i cespugli di bestiolandia, tutto con un unico scopo: far soldi. Bestiamonete ovviamente, non euro. E questi bestiadenari servono, come quelli umani, ad acquistare oggetti: mobili, soprammobili, tappeti, elettrodomestici... Marginalmente, servono anche ad acquistare il cibo, ma le bestie non muoiono mica, queste, non sono come quelle vere che se le lasci chiuse in casaper dieci giorni quando torni trovi come minimo i bigattini. Quindi volendo potresti lasciarle a digiuno per mesi, mentre raggranelli i bestiadenari per le presine così in tono con lo stile coloniale della cucina. E potresti anche non lavarle, il massimo che può succedere è che scacazzino in giro per casa, ma c'è perfino chi trova le loro merde vibranti decorative, e le tiene a ornare i bordi del lavandino... In tutto questo, affamate e lerce, le bestie possono essere ancora contente, se fai loro i grattini con la spazzola. Solo che si rifiuteranno di giocare a palla o a freesbee o a saltalacordaevinciilcordinodoro e ti chiederanno da mangiare. Ovviamente queste bestie sono bestie in società, per cui vanno anche vestite. C'è chi trova scandaloso visitarne le case e venire accolto dagli abitanti in deshabillé. E magari trova ancor più scandaloso che il motivo di tale tenuta sia l'acquisto dell'albero di natale. La società delle bestie è così tristemente specchio della nostra, nel suo tornacontismo, nella corsa al possedere, che dopo un po' m'ha stufata. Però la mia bestia ha ancora un fascino tutto suo. Si chiama Bestia. Pankab Bestia. |
Post n°364 pubblicato il 30 Aprile 2009 da Midnight_Raver
Da qualche tempo giro La cosa è singolare Lo gnomo suggerisce Lo gnomo, quando ride, Lo gnomo dorme presto Da qualche tempo giro Direi che è straordinario La storia dello gnomo
(to be continued) |
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"Quella del mistero è la più straordinaria esperienza che ci sia dato vivere. E' l'emozione fondamentale situata al centro della vera arte e della vera scienza. Da questo punto di vista chi sa e non prova meraviglia, chi non si stupisce più di niente è simile a un morto, a una candela che non fa più luce".
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