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Pensieri di Luce, Nuvole d'Ombra e Realtà dall'Universo

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Quale parte di noi offriamo?

Post n°80 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da anthos13
 

Quale parte di noi offriamo

a chi ci legge o a chi incontriamo, 

fogli sbiancati dalle nostre lacrime,

vite vissute o che altro?

Mi piace pensare, che quando condividiamo

siamo davvero noi stessi, al di la del bene o del male

nessun sacrilegio, solo umani in difficoltà di crescita.

La quotidianità ci opprime, ci sbilancia,

ci fa sentire umili dinanzi  alle catastrofi,

ed è quello che ci resta, ciò che ci cambia la via.

Mi sono arresa, tante volte mi sono infagottata e poi…

Mi piace pensare che sia così anche per voi,

che descrivete in un blog ciò che siete davvero.

Ognuno di noi ha in serbo qualcosa di speciale,

di naturale, di vivo.

Mi sento di amare quella parte di me,

che nessuno conosce, quella impaziente, quella preziosa,

quella dove mi libro nell’aria togliendomi di dosso

ancore pesanti, sortilegi di viandanti e vuoti esistenziali,

che mi fanno sembrare una persona matura.

Non sono per niente matura, mi piace giocare,

cantare in falsetto e fare bau cettete

a ogni bambino che incontro.

E’ il mio modo di stabilire un contatto,

con chi ancora non usa la sua boccuccia per ferirmi,

ma semplicemente per sorridermi.

Mi piace molto fare la mocciosa e non mi sento in colpa

se ancora mi commuovo per una carezza inaspettata,

o se mi lascio abbracciare senza farmi trasportare

dallo stesso impeto, che alcune persone provano verso di me.

E poi che dirvi, ora mi basta il presente perché è molto,

molto complicato e quindi signori miei, ho fatto il primo passo

e ora parlate anche di voi stessi delle vostre reali paure,

dei vostri tormenti, e dei sentimenti.

E che nessuno osi ferire la realtà quotidiana, perché

ognuno di noi sa quanto dolore è propositivo

se condiviso con significato e quanta energia sprecata

in un litigio fine a se stesso.

Possiamo farci la guerra, ma poi?

Ancora violenza, ancora rabbia, ancora finzione.

Chiaro il concerto?

Se posso esprimermi con libertà di pensiero,

mi lascio trasferire sul blog, ma se devo sentirmi annientata

ogni volta, che mi libro nell’aria…

Buona giornata a tutti e alla prossima vita.

Ma esiste un’altra vita?!?

Quindi, tornando a questa vita,

quale parte di noi doniamo agli altri,

ai nostri simili, a noi stessi?

Donare la parte migliore o la peggiore sono solo definizioni

o acronimi di un mal digerito, ‘Porgi l’altra guancia’.

Eh sì, cari miei amici e non,

porgere l’altra guancia non piace a nessuno,

neppure a me che non mi definisco cattiva, ma neppure buona.

E così, quintali di lettere giacciono inesplorate su fogli

resi bianchi dal nostro intercalare cultural-chic.

Mi domando quindi, se chi ha il diritto di esprimere se stesso

è libero di esercitarsi nella sua lingua madre

o può esimersi anche dal monosillabario?

Ogni vita è un romanzo e quindi chi di noi non ha subito abusi,

mobbing, interferenze virtuali o altro?

Personalmente non tollero invasioni di campo e quindi

mi faccio da parte e se non sono sicura di essere digerita,

lascio lo spazio a chiunque voglia dire la sua,

esprimere un parere, che pur a volte non condivido.

Ciò che non m’interessa è la solita manfrina

“tu hai fatto” e “tu hai detto” “io ce l‘ho con te”

e tutti quanti facciamo l’inchino.

Non nutro poteri, il rosso mi appaga come chakra radicante,

l’arancione lo trovo emozionante, il giallo è contenuto.

Ops, sto fondendo i colori  dei primi tre chakra con il corso di pittura,

che mi ha resa felice, poiché guidata passo dopo passo,

sono riuscita a non smentirmi: ‘non sono adatta per l’arte’,

ma amo il ‘Painting with a Twist’ e quindi ci ritornerò al corso e poi…

forse il resto ve lo racconto la prossima volta se ci sarete ancora.

 
 
 
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