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« Tempesta | Il peloso » |
Non esistono vincitori, ne vinti in una guerra, solo umani uniti in un unico dolore e il vuoto di entrambi nell’attimo in cui il ‘nulla’ s’impadronisce di loro. Se da una parte la morte fisica non mi stupisce, ora mi sorprendo a riflettere su quella dello spirito. Esiste la vita oltre la vita? Chi siamo noi umani: “esseri immortali o pietre filosofali”? Rigetto la domanda poiché ora non oso individuare il nesso tra un corpicino dilaniato e un terrorista sfigurato. Chi è più stupito: “un bambino innocente con un corpicino reso imperfetto, o un kamikaze, imprigionato sin dall’infanzia, dai signori della poltiglia”? Da essere umano non posso giudicare, eppure sento, che prima di perseguire dovremmo attrezzarci sul senso della vita adeguata a ogni abitante della Terra. Non ci appartengono i pascoli e neppure i capitali, sulla Terra siamo tutti ospiti di passaggio, per questo dovremmo adeguarci alle sue leggi, non alle nostre diatribe. Noi terrestri abbiamo la necessità di cibarci dell’energia altrui per comprendere il dolore arrecato. La vita è energia circolare e nessuno apre le porte del proprio cuore senza aver provato almeno una volta il dolore causato o quel senso di vuoto che attanaglia chiunque o quel misto d’insoddisfazione e d’impotenza dinanzi alla realtà di quell’unico Inno, in grado di farci comprendere il valore della vita e di ognuno di noi. Nessuno si sofferma sul senso del sigillo finale, quando cala il sipario. Nella quotidianità siamo troppo impegnati nella farneticazione intellettiva e quando la ‘notte’ ci sorprende, non siamo preparati. Tanto capita solo agli altri il dolore, quello che ti spacca il cuore, quello che ti fa piagnucolare per un nano secondo, l’emoticon simultanea in diretta tv, poi di nuovo il ‘nulla’. Ecco in realtà, quanto ci rattrista una guerra lontana. E’ un attentato alla nostra porta, ciò che ci sveglia, ciò che ci spaventa, non la guerra altrui. E’ la paura del diverso, che ci fa sbarellare, o il senso della vita, che ancora ci sfugge? Per questo è solo ascoltando il Silenzio, che riesco a trovare risposte che possano calmierare la mia inquietudine umana.
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Sono passati 14 secoli, ma non è cambiato nulla...
Gli "IMAM" plagiano, traviano e imbottiscono di droga giovani sbandati e li mandano a fare attentati suicidi facendo stragi di innocenti...
E questi "Imam" fanatici sono degli emeriti vigliacconi, perchè non danno l'esempio, ma mandano questi poveri giovani disadattati a morire in nome di Allah...
Se poi dai sondaggi della Alessandra Gisleri esce fuori che il 60% dei mussulmani giustificano questi attacchi alla Francia, significa che l'islam moderato non è la maggioranza... il fanatismo islamico la fa da padrone... e questo si che è un problema...