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Messaggi del 02/02/2019

Studio sugli anelli di Saturno

Post n°1873 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli

Fonte: Le Scienze

Saturno è forse il più spettacolare dei pianeti

del sistema solare per via dei caratteristici

anelli che lo circondano. Le sue caratteristiche

fisiche, rimaste finora in parte sconosciute, si

stanno via via chiarendo grazie ai dati raccolti

dalla missione Cassini, frutto della collaborazione

tra la NASA, l'Agenzia spaziale europea (ESA)

e l'Agenzia spaziale italiana (ASI).

L'ultima analisi in ordine di tempo, ora pubblicata

su "Science" da una collaborazione italo-

statunitense, di cui fanno parte Luciano Iess e

colleghi della Sapienza Università di Roma, e

Paolo Tortora e Marco Zannoni dell'Università

di Bologna a Forlì, ha preso in considerazione

le ultime orbite di Cassini, ottenendo nuove

misure del campo gravitazionale intorno al

pianeta e ai suoi satelliti.

Queste misure, a loro volta, sono servite per

ricavare nuove indicazioni sulla struttura

interna di Saturno, sulla profondità dei suoi venti,

e infine sulla massa e sull'età dei suoi anelli.

E i risultati indicano che questi ultimi non si

sono formati insieme al pianeta, nel sistema

solare primordiale, ma sono molto più giovani.

Gli anelli di Saturno sono più giovani del pianeta

Prima della fase finale della missione,

Cassini è rimasta sempre al di fuori degli

anelli di Saturno; di conseguenza, gli effetti

gravitazionali dei satelliti non potevano essere

separati da quelli del pianeta.

Questo limite ha sempre reso problematica

la determinazione della massa degli anelli,

strettamente correlata, secondo i modelli

teorici, alla loro età.

Durante il cosiddetto Grand Finale, invece,

Cassini è penetrata per diverse volte nel piano

degli anelli, avvicinandosi al pianeta, e in sei

di questi "tuffi", ha mantenuto attiva una

comunicazione radio con la stazione di controllo

sulla Terra. È stato così possibile determinare

con grande precisione il campo gravitazionale,

misurando le sue variazioni, che producono

minuscoli sfasamenti del segnale radio per

effetto Doppler.

Il risultato riferito da Iess e colleghi è che

l'andamento del campo gravitazionale così

determinato devia notevolmente dalle previsioni

teoriche.

Per spiegare questa discrepanza i ricercatori

chiamano in causa la cosiddetta rotazione

differenziale. I giganti gassosi come Saturno

e Giove, hanno infatti una struttura interna fluida,

in cui le diverse parti ruotano intorno all'asse

del pianeta con differenti velocità, a seconda

della profondità; i venti che appaiono sulla

superficie del pianeta in realtà si estendono

fino a una profondità di almeno 9000 chilometri.

Con i dati precisi sulla gravità, gli autori hanno

quindi determinato la massa totale degli anelli

e anche la loro età: avrebbero un'età compresa

tra 10 e 100 milioni di anni, decisamente inferiore

quindi a quella del pianeta, stimata in 4,5 miliardi

di anni.

Trova così conferma un recente studio pubblicato

sulla rivista "Icarus" da da James O'Donoghue del

Goddard Space Flight Center della NASA e colleghi,

che, sulla base delle osservazioni effettuate dalle

sonde Voyager 1 e 2 della NASA, hanno misurato

il tasso con cui gli anelli di Saturno si dissolvono.

Anche in quel caso, gli studiosi avevano stimato

che è improbabile che gli anelli abbiano più di

100 milioni di anni.

 
 
 

L'infanzia primordiale...

Post n°1872 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli

Fonte da Le Scienze

17 gennaio 2019

Lo sviluppo infantile delle forme arcaiche di Homo

Lo sviluppo infantile delle forme arcaiche di Homo

L'analisi dei resti del giovane di Xujiayao,

un fossile scoperto in Cina e attribuito a

una specie di Homo arcaica non meglio

definita, indica uno sviluppo dentale molto

simile a quello dei bambini di oggi.

Il risultato indica che già all'epoca, tra

104.000 e 248.000 anni fa, i nostri 

antenati avevano caratteristiche moderne,

come una dipendenza prolungata dei piccoli

dagli adulti, una prima riproduzione ritardata

e una notevole longevità(red)

Negli ultimi decenni, l'Asia dell'est è stata

teatro di importanti ritrovamenti paeloantropologici,

da cui è emerso che durante il Pleistocene

medio-tardo, tra 224.000 a 161.000 anni fa,

la regione era abitata da diverse specie di

 Homo, tra cui Homo erectus, uomo di Denisovan

e uomo di Neanderthal, oltre che da esseri

umani anatomicamente moderni.


Nello stesso periodo, recenti studi hanno

documentato la presenza nella regione di diverse

forme arcaiche di Homo, i cui rapporti con le altre

specie non sono ancora chiari.

A partire dagli scavi condotti negli anni settanta,

il sito di Xujiayao, che si trova nel bacino del

Nihewan, nel nord della Cina, ha prodotto

un'abbondanza di fossili di ominidi arcaici,

tra cui la mascella di un individuo giovane,

battezzato giovane di Xujiayao.

In un nuovo studio pubblicato su "Science Advances",

un gruppo internazionale di ricerca

guidato da Debbie Guatelli-Steinberg,

professoressa di antropologia della Ohio

State University, sostiene che il giovane, 

vissuto tra 104.000 e 248.000 anni fa,

mostra i segni di uno sviluppo dentale

molto simile a quello che si osserva in

un bambino di oggi. "Il giovane di Xujiayao

è il più antico fossile scoperto in Asia orientale

e ha uno sviluppo dentale confrontabile a

quello degli esseri umani moderni", ha

dichiarato Guatelli-Steinberg.

Lo sviluppo infantile delle forme arcaiche di Homo

Immagine a computer di un incisivo e di un

canino analizzati nello studio: sono evidenti

le linee di crescita (Credit: Song Xing e Paul

Tafforeau) I denti offrono alcuni dei migliori

dati antropologici sulla crescita e lo sviluppo

dei nostri antichi antenati. Rispetto agli altri

primati, l'organismo degli esseri umani moderni,

inclusi i denti, impiega molto tempo per formarsi

e svilupparsi, e gli antropologi ritengono che

questa caratteristica sia associata ai lunghi

periodi di dipendenza dei piccoli dagli adulti.

Negli esseri umani moderni, in particolare, è

lenta la formazionedello smalto e della corona,

così come è lento lo sviluppo delle radici, mentre

l'eruzione dei molari è ritardata.

Guatelli-Steinberge colleghi hanno usato una

tecnica molto sofisticata, denominata microtomografia

di sincrotrone a raggi X a contrasto di fase, per

studiare le linee presenti su sette denti dalla

mascella superiore del giovane di Xujiayao che

ne indicano le diverse fasi di crescita.

Hanno poi confrontato i dati ottenuti con i modelli

di sviluppo dei denti già stabiliti per altri ominidi

arcaici e per gli esseri umani moderni. 

I risultati indicano che l'individuo è morto a circa

sei anni e mezzo. L'espansione della radice

del primo molare superiore è risultata relativamente

rapida, ma i tempi di formazione della corona,

il grado di sviluppo dentale e l'età stimata

all'eruzione del primo molare erano ben all'interno

dell'intervallo considerato normale per gli umani

moderni tipici.


Le scoperte sul giovane Xujiayao suggeriscono

per la prima volta che questi esseri umani

arcaici dell'Asia avevano già una dipendenza

infantile prolungata, una prima riproduzione

ritardata e una notevole longevità.

I ricercatori sottolineano però che il mix di

caratteristiche arcaiche e moderne non risolve

i dubbi sulla collocazione tassonomica del giovane.

"Non sappiamo esattamente dove si colloca

questo enigmatico ominide nell'evoluzione umana",

ha colcuso Song Xing, ricercatore dell'Accademia

delle Scienze cinese a Pechino, primo autore

dello studio. "Ha alcune affinità con i nostri lontani

cugini Denisova e Neanderthal, ma anche alcune

caratteristiche moderne: è uno strano mosaico".

 
 
 

Robinson Crusoe

Post n°1871 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli

 

Robinson Crusoe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Robinson Crusoe

Titolo originale

The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe

Altri titoli

La vita e le avventure di Robinson Crusoe, La vita e le strane avventure di Robinson Crusoe, Le avventure di Robinson Crusoe

 

Autore

Daniel Defoe

1ª ed. originale

1719

1ª ed. italiana

1800

Genere

romanzo

Sottogenere

di avventura, moderno

Lingua originale

inglese

Ambientazione

Illuminismo inglese

La vita e le strane sorprendenti avventure di Robinson Crusoe

 (The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe),

 meglio noto come Le avventure di Robinson Crusoe o, più

semplicemente, Robinson Crusoe

 adattamento popolare italianoRobinson Crusoè 

è un romanzo di Daniel Defoe pubblicato il 25 aprile 1719 e

 considerato il capostipite del moderno romanzo di avventura e,

 da alcuni critici letterari, del romanzo moderno in generale.

Trama

Robinson Crusoe è figlio di un mercante di Brema (il cui nome

originale è Kreutznaer) emigrato in Inghilterra. Nato nel 1632 

nella città portuale di York, il padre lo educa severamente alla

nuova condizione di rappresentante cadetto dellaclasse media

 e vuole che in futuro diventi un avvocato; il giovane però, da

sempre fortemente appassionato alla vita di mare, decide appena

 compiuti diciannove anni di andar contro le direttive paterne,

 fermamente contrarie ai suoi 'istinti di viaggio', e quindi d'imbarcarsi.

In uno dei suoi primi viaggi al largo delle coste del Nord Africa

 viene fatto prigioniero dai pirati, rimane così schiavo alla loro

 mercé per ben due anni; riesce infine a fuggire dal porto marocchino

di Salé assieme ad altri arabi, tra cui il giovane Xury, costeggiando

 la costa atlantica africana in direzione sud.

Incontrato un capitano della marina portoghese, dopo avergli

consegnato Xury (sotto la promessa di liberarlo dopo 10 anni di

 servizio e, soprattutto, dopo che il ragazzo si fosse convertito

all'unica vera religione, ossia quella cristiana) si fa trasportare

 fino in Brasile, al di là quindi dell'Oceano Atlantico, dove riesce

 a prendere la guida di una piantagione di canna da zucchero 

grazie alle sue peculiari abilità commerciali.

Torna successivamente in mare in direzione della Guinea, con

 l'intento di catturare degli africani da far schiavi; la nave su cui

 viaggia però affonda al largo delVenezuela a causa di una terribile

tempesta caraibica, finendo per arenarsi su un'isola sconosciuta

 presso la foce del fiume Orinoco. Robinson, unico sopravvissuto

di tutto l'equipaggio, riesce a salvare dei moschetti e diversi pezzi

 di utili attrezzature dal relitto prima che questo venga completamente

distrutto dai forti venti, dalle onde e disperso dalla corrente,

trasportandoli con delle zattere che si costruisce di volta in volta,

apprestandosi così ad iniziare la propria permanenza sull'isola deserta.

Per prima cosa si costruisce un fortino in cui poter stare al sicuro

 di notte; comincia a coltivare la terra e a procurarsi i vestiti

utilizzando le pelli delle capre selvatiche che paiono pullulare

per tutta l'isola; riuscirà più avanti a farle riprodurre e quindi

allevarle in gregge. Tra le prime cose che costruisce v'è anche

 una grande Croce, su cui incide la data del suo arrivo:

30 settembre 1659. A partire da quel momento farà giornalmente

una tacca sulla croce a mo' di calendario, così da non perdere

 la coscienza del tempo che passa.

Su quest'isola rimarrà per ventotto lunghi anni, dodici dei quali

passati in assoluta solitudine; tuttavia si adatta facilmente al

suo nuovo tipo d'esistenza e riesce a catturare e addestrare

 per compagnia anche un pappagallo parlante.

Robinson Crusoe decide di annotare in un diario, giorno dopo

 giorno, tutte le esperienze e avventure da lui vissute: continuerà

a scriverlo fino a quando non esaurirà l'inchiostro, nel luglio 1660.

Durante una grave malattia, in cui si vede costretto a letto in preda

 ad una febbrealtissima, ha una visione: un uomo discende da una

 nuvola nera sopra una grande fiamma e gli ricorda che fino a quel

 momento la sua vita non è mai stata illuminata dalla luce della fede.

 Tornato in salute Robinson, che prima d'allora non era mai stato

 particolarmente religioso, comincia a rafforzare sempre più la sua

 fede in Dio, ringraziandolo per tutte le cose che riesce a trovare

sull'isola. Prende inoltre l'abitudine di leggere ogni mattina almeno

 una pagina della Sacra Bibbia, unico libro portato con sé.

Dopo dodici anni di isolamento si accorge di non essere solo: un

giorno sulla spiaggia scopre infatti un'impronta di un piede più grande

 del suo e i resti di un banchetto attorno al fuoco. L'isola è, a quanto

pare, il luogo in cui i selvaggi portano i prigionieri di guerra per

compiere sacrifici umani e atti di cannibalismo; Robinson,

fortemente inorridito da tale pratica, un giorno decide di attaccarli

per liberare la povera vittima che sta per essere sacrificata.

Li uccide tutti e libera il loro prigioniero, che tiene con sé come

 "suddito" e che ribattezza "Venerdì" (in ossequio al giorno del

loro incontro), insegnandogli la lingua inglese e iniziandolo alla

 fede cristiana attraverso la costante lettura della Bibbia.

Successivamente Robinson salva altre due vittime sacrificali

catturate dai cannibali: una è il padre di Venerdì e l'altra uno

spagnolo, quest'ultimo informa Robinson che vi sono altri suoi

connazionali naufraghi dispersi in tutta l'isola, pertanto il gruppo

cerca di escogitare un piano per salvarli. Proprio a quel punto

una nave inglese fa ancoraggio al largo dell'isola; l'equipaggio

 si è ammutinato e ha deciso di abbandonare il capitano e i

due marinai rimastigli fedeli sulla spiaggia, apparentemente

disabitata. Dopo una feroce battaglia contro gli ammutinati,

Robinson e i suoi amici riescono a prendere stabile possesso

 della nave: termina così un esilio durato più di un quarto di secolo.

Il 19 dicembre 1686, Robinson salpa dall'isola e giunge

 nuovamente a York, in Inghilterra, l'11 giugno dell'anno

 seguente, dopo ben 35 anni di assenza dall'Europa e

dalla sua civiltà. Da lì s'imbarca con Venerdì per Lisbona,

dove riesce ad incontrare il capitano portoghese, che gli

dà subito un resoconto dettagliato della situazione delle

 proprie piantagioni in Brasile. Robinson viene a sapere

che i suoi genitori e suo fratello sono morti e, con suo

sommo stupore, di essere diventato un uomo molto ricco:

 grazie alle piantagioni, divenute incredibilmente feconde

 durante la sua assenza, è riuscito a guadagnare ben

 600.000 sterline.

Lungo il trasporto delle sue ricchezze via terra, Robinson

 e il fedele Venerdì affrontano, attraversando i Pirenei,

l'ultima grande avventura: combatteranno un branco di

feroci lupi affamati.

Vendute in seguito le sue piantagioni, Robinson investe

il patrimonio ricavato per sposarsi e mettere su famiglia

 (avrà tre figli). Nel dicembre 1694, dopo la morte della

moglie, si trasferisce sull'isola dove era naufragato, ora

abitata dalla pacifica colonia di spagnoli che era rimasta,

 per assumerne il ruolo di governatore per diverso tempo.

Dopo altre avventure non specificate (forse in un resoconto

successivo, come dice il finale), il 10 gennaio 1705, Robinson

rimette piede in Inghilterra, dove decide infine di riposarsi e

 di godersi in pace il resto della sua vita.

 

Personaggi

Robinson Crusoe: Un ventenne di famiglia borghese, che

naufraga su un'isola deserta.

Padre di Robinson: Un perfetto borghese affetto da gotta

 che cerca di star lontano dagli eccessi e che cerca d'insegnare

 (senza successo) a Robinson la gioia della vita tranquilla.

Xury: Giovane arabo compagno di prigionia di Robinson in

Marocco. Se lo porta con sé quando fugge, vendendolo poi

 ad un marinaio portoghese.

Capitano portoghese: Robinson si fa trasportare da lui in Brasile,

dopo avergli venduto Xury, con la promessa però di liberarlo non

 appena questi si fosse convertito alla verità cristiana o dopo

 10 anni di servizio.

Venerdì: Il ragazzo selvaggio salvato da Robinson mentre stava

per esser sacrificato in un rituale di cannibalismo.

Padre di Venerdì: Salvato dai cannibali da Robinson e Venerdì.

Analisi

Defoe riesce a cogliere nel suo romanzo, come motivo

universale, il problema dell'uomo solo, davanti alla natura

 e a Dio, nobilitandolo con la ragione che può, secondo i

ricordi cristiani o biblici della creazione, dargli il dominio

sulle cose. Defoe spiega in questo libro anche la mentalità

inglese del tempo, quella secondo la quale l'uomo bianco

 è la figura civilizzata e l'uomo di colore è il selvaggio.

Oltretutto spiega anche il fatto che, all'epoca, l'Inghilterra

tendeva a rendere simili a quello inglese tutti i popoli,

"civilizzandoli" con la propria lingua e religione.

Ad esempio Robinson Crusoe decide di costruirsi un tavolo,

 perché: "senza un tavolo non potevo mettermi né a mangiare,

né a scrivere, né fare varie altre cose con molto piacere: perciò

 mi misi al lavoro. E qui devo osservare che poiché la ragione

 è la sostanza e l'origine della matematica, così squadrando

 e calcolando ogni cosa con la ragione e giudicandone nel

modo più razionale, ogni uomo può, col tempo, diventare

 padrone di ogni arte meccanica".

Sulla falsariga di Prospero, le osservazioni di Crusoe lo

portano ad aprire il libro della natura al quale Galileo Galilei 

prima e i sensisti dopo attingeranno per scoprire le leggi

eggono l'universo e che quindi lo controllano.

Ma nell'affrontare la natura, che non sempre gli è favorevole,

Robinson comincia a porsi i grossi problemi dell'anima,

dell'essere e del non essere, della vanità del mondo e del

valore della meditazione e della solitudine, della salvezza e

 della provvidenza. È un percorso parallelo a quello della

sopravvivenza fisica, che cambierà radicalmente Robinson.

Il contesto sociale

A questi concetti fa da sfondo il carattere dell'illuminismo 

inglese e soprattutto il carattere dell'epoca in cui visse l'autore,

legata all'ascesa della borghesia mercantile puritana

 emergente, grazie all'espansione della colonizzazione e

dei traffici marittimi. I valori borghesi sono esaltati in questo

romanzo: laboriosità, spirito di iniziativa e di sacrificio,

intelligenza, intraprendenza.

La fiducia serena nella ragione inserisce l'opera nell'ambito

 dell'Illuminismo. Il lavoro è il mezzo con cui l'uomo diventa

proprietario legittimo delle cose che crea o che cura.

Per quanto concerne poi l'ambito religioso, si può riconoscere

 una religiosità legata al puritanesimo nel fatto che per

Robinson esiste un limite all'accumulo dei beni segnato dal

 loro valore nell'uso, dalla funzione che svolgono per

soddisfare necessità e moderati piaceri, limite rispettato

anche attraverso lo scambio (che Robinson rimpiange di

 non poter effettuare) con i beni prodotti da altri, dato che

 il lavoro è un'attività prevalentemente sociale.

La fede sostanzialmente ottimistica nella provvidenza ha

 origine nell'educazione puritana di Defoe il quale si trova

in una situazione che esalta il suo individualismo: egli può

contare solo sulle proprie forze, sulla propria intelligenza,

sul proprio coraggio. Defoe rispecchia quindi la mentalità

individualistica che è alla base della società borghese e 

capitalistica che in Inghilterra sta muovendo i primi passi.

Quanto al rapporto uomo-natura, Robinson lotta per piegare

 la natura alle sue esigenze, e trova la propria dignità nel

dominio di un ambiente selvaggio ed ostile, mai prima toccato

dall'uomo occidentale.

Pur senza negare questi lati negativi del personaggio Crusoe,

fortemente criticato da James Joyce che lo lesse come

manifesto dell'utilitarismo, è comunque necessario ricordare

 che (come accade nelle pseudo-autobiografie) chi dice "io"

(Robinson) non è l'autore. L'autore è Defoe, e le sue simpatie

vanno a Venerdì per la sua bontà ma anche intelligenza.

Egli,archetipo del buon selvaggio fu preso a modello dallo

stesso Jean-Jacques Rousseau a cui ispirò in parte le

teorie pedagogiche dell'Emile.

Nelle intenzioni dell'autore il personaggio di Venerdì appare

 in una luce molto positiva, soprattutto quando è confrontato

 a Robinson: Robinson entusiasma per le sue avventure e,

se il suo carattere ci appare piatto e un po' calcolatore, è

 perché manca della spontaneità e delle emozioni di Venerdì.

 Che dire della meraviglia di Robinson per le astuzie di

Venerdì, che incanta un orso scagliatosi per aggredirli,

facendolo ballare solo per colpirlo al momento giusto?

Robinson non presupponeva tanta astuzia da un "selvaggio",

ma Defoe sì.

 
 
 

Robinson Crusoe

Post n°1870 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli

La fortuna del romanzo

L'ispirazione

Il romanzo, che Defoe scrisse spinto dalla necessità di

finanziare il matrimonio di sua figlia, prende ispirazione

da un fatto vero accaduto al marinaio scozzese 

Alexander Selkirk che aveva trascorso quattro anni

e quattro mesi in solitudine su una delle Isole Juan Fernández.

La vicenda era stata narrata da Rogers e pubblicata qualche

anno prima. Sono molti i punti di contatto tra le due storie.

 L'isola su cui Selkirk visse, Más a Tierra, è stata poi

chiamata "Isola Robinson Crusoe".

Il canovaccio

Quando Defoe presentò, come era abitudine a quei tempi,

al libraio William Taylor, il canovaccio della trama, ne

ottenne la commissione per un romanzo di trecentocinquanta

pagine, redatto sotto forma di diario di un naufragio.

Il successo

Il libro totalmente inventato ottenne immediatamente

un grande successo e divenne il primo best seller in edizione

a basso costo[senza fonte]. Tra aprile e agosto uscirono quattro

 edizioni e, poco dopo, l'autore scrisse due seguiti con

The Further Adventures of Robinson Crusoe 

(Ulteriori avventure di Robinson Crusoe) e Serious Reflections 

(Riflessioni serie, 1720), accolti con entusiasmo anche

 maggiore sebbene giudicati di minor pregio artistico.

Jean-Jacques Rousseau ne fa un caposaldo nel suo ideale

di educazione tracciato nell'Émile: «Dal momento che abbiamo

assolutamente bisogno di libri, uno ne esiste che costituisce,

 a parer mio, il più felice trattato di educazione naturale.

Questo libro sarà il primo che il mio Emilio leggerà; per

lungo tempo formerà da solo tutta la sua biblioteca e sempre

 vi occuperà un posto di rilievo [...] Qual è dunque questo

meraviglioso libro? È Aristotele? È Plinio? È Pitagora?

No: è Robinson Crusoe»[; e ancora «Questo romanzo,

sbarazzato di ogni parte superflua, racchiuso tra il naufragio

 di Robinson presso la sua isola e l'arrivo del vascello

 liberatore, sarà per Emilio materia d'istruzione e insieme di

svago per tutta l'epoca di cui ci stiamo occupando [...]

Voglio che impari nei minuti particolari, e non dai libri ma

dalle cose stesse, ciò che bisogna fare in simili circostanze.

 Pensi di essere egli stesso Robinson e si veda vestito di

 pelli, con un gran berretto in testa, uno sciabolone al fianco

 e tutto il grottesco equipaggiamento del protagonista, a parte

 il parasole, di cui non avrà bisogno».

William Wordsworth e Samuel Taylor Coleridge, iniziatori

del movimento romantico inglese lo commentarono con

entusiasmo. Karl Marx profondamente critico delle divisioni

di classe e delle ineguaglianze generate dall'accumulazione

 del capitale, lo esaminò in chiave sociologica e la sua lettura

influenzò la stesura di Das Kapital (Il Capitale).

Il libro, che può essere considerato un capostipite del

 moderno romanzo d'avventura, oltre alla geniale struttura

 narrativa e alle interessanti tematiche sottintese, deve il suo

 successo anche al grande entusiasmo che tutto l'occidente

aveva all'epoca per immagini e racconti di ambientazione 

esotica. Non a caso negli anni successivi fu seguito da

 numerose storie di naufraghi, tanto che già nell'Ottocento 

si potevano annoverare tra gli scritti, oltre duecento "Robinson".

Secondo Walter Allen, uno dei maggiori critici inglesi e

 Mario Praz con lui, per quanto il pubblico e la critica

abbiano fatto giustizia alla grandezza dell'opera, "si nota

 frequentemente tra coloro che lo hanno criticato un certo

 sarcasmo; in essi le lodi sono sempre velate da riserve:

 in ciò si può soltanto constatare la presenza di

quell'antico disprezzo di classe espresso da Swift quando

 questi lo chiamò "quel tipo messo alla gogna, mi dimentico

come si chiama" (The English Novel). Un genere di parvenu

 arrivato al successo dalla completa oscurità, un fallito

 commerciante di stoffe venuto alla ribalta col giornalismo

d'assalto, avverso, come molti whig alla religione 

anglicana di stato e ribelle alla corona. Ma è incontestabile

che senza lo sviluppo di quelle tecniche giornalistiche che

Defoe apprese dalla vita di strada il moderno romanzo

 inglese avrebbe difficilmente visto la luce.

Per Robert Louis Stevenson, che se ne occupò nell'ambito

 delle sue indagini sul romanzo, «"Robinson Crusoe" è tanto

 realistico quanto romantico; entrambe le qualità sono spinte

all'estremo e nessuna delle due ne soffre».

Edgar Allan Poe ne ha invece lodato lo stile realistico

sottolineando inoltre come lo stato di perfetto isolamento

del protagonista sia un argomento intrinsecamente interessante[.

 

 

 
 
 

Salman Rushdie

Post n°1869 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli


Da Wikipedia,

l'enciclopedia libera

Ahmed Salman Rushdie, /sælˈmɑːn ˈrʊʃdi 

(Bombay, 19 giugno 1947), è unoscrittore, 

saggista e attore indiano naturalizzato

britannico, autore di opere dinarrativa in gran

parte ambientate nel subcontinente indiano.

Il suo stile narrativo, che amalgama il mito e

la fantasia con la vita reale, è stato descritto

come collegato al realismo magico. 

Biografia

Rushdie nasce a Bombay il 19 giugno 1947 da

una benestante famiglia dardica di fede islamica.

Rushdie ha frequentato ilKing's College di Cambridge.

Nel 1999 si è sottoposto ad un intervento chirurgico

alle palpebre per curare un disturbo congenito

ai tendini rattrappiti, che ne rendevano difficoltosa

 l'apertura, col rischio della perdita della vista.

Nel 2004, Rushdie si è sposato per la quarta volta,

questa volta con la modella ed attrice indiana Padma

Lakshmi, dalla quale però si è separato nel 2007.

Salman Rushdie si dichiara ateo.

Nel 2015 ha aperto la Fiera del libro di Francoforte,

evento che ha provocato il boicottaggio da parte

dell'Iran.Il caso de I versi sataniciNel 1988 scrisse

I versi satanici (The Satanic Verses), una storia 

fantastica ma chiaramente allusiva nei confronti

della figura di Maometto, e ritenuta blasfema dagli

islamici.La pubblicazione del libro provocò nel febbraio

1989 una fatwā di Khomeini che decretò la condanna

a morte del suo autore, reo di bestemmia.

Un privato cittadino offrì una taglia per la morte

dello scrittore, tollerata dal regime khomeinista.

 Lo scrittore riuscì a salvarsi rifugiandosi nel Regno Unito 

e vivendo sotto protezione.Il traduttore giapponese

del romanzo, Hitoshi Igarashi, fu ucciso da emissari

del regime iranianomentre il traduttore italiano,

Ettore Capriolo fu aggredito da un sicario in casa

sua  rimanendo però solo ferito, così come l'editore

norvegese in un episodio analogo La fatwa è stata

reiterata ancora il 17 febbraio 2008, in quanto

"la condanna a morte dell'Imam Khomeini contro 

Salman Rushdie ha un significato storico per l'islam

e non è semplicemente una condanna a morte

"OpereIl primo testo in assoluto scritto da Rushdie

fu, a 12 anni, un racconto ispirato al film "Il Mago di Oz"

(che il futuro scrittore aveva appena visto in un cinema

di Bombay): intitolato infatti "Over the Rainbow", fu

battuto a macchina su carta velina dalla segretaria

del padre, e successivamente smarrito in uno dei

traslochi di famiglia, né più ritrovato (papà Rushdie,

prima di morire, fece sapere di averne ritrovata una

copia in un vecchio schedario ma non la mostrò mai

ad alcuno, tantomeno al figlio, il quale tuttora sospetta 

non fosse stato rinvenuto alcunché, bensì che

il genitore gli abbia voluto fare l'ennesimo, ultimo

dispetto). La vera e propria carriera di scrittore di

Rushdie comincia piuttosto con Grimus, una fiaba

fantastica, in parte fantascientifica, che venne ignorata

dal pubblico e dai critici.Il suo romanzo successivo,

I figli della mezzanotte, invece, lo catapultò nella

fama letteraria ed è considerato il suo miglior lavoro

fino ad ora. Inoltre influì in modo significativo sul corso 

che la scrittura Indiana in inglese avrebbe avuto nel

decennio successivo. Per quest'opera fu in seguito

premiato con il premio "Booker of Bookers" nel 1993;

in seguito è stato selezionato come miglior romanzo

a cui sia stato assegnato il Premio Booker nei suoi

primi 25 anni. Nel 2008 I figli della mezzanotte è

stato insignito del premio "Best of the Booker",

miglior vincitore del premio Booker nei suoi primi

40 anni di vita. Questo fu visto in India come un

attacco alla dinastia Nehru-Gandhi e Rushdie fu 

costretto a lasciare l'India per le minacce ricevute.

Il successo delle reazioni che incitavano violenza

nei confronti delle sue opere produsse molta

pubblicità e libri venduti; una formula che ripeté

nuovamente. Dopo il successo di I figli della 

mezzanotte, Rushdie scrisse La vergogna, in cui

delinea i tumulti politici in Pakistan basando i suoi

personaggi su Zulfikar Ali Bhutto ed il Generale

Muhammad Zia-ul-Haq. Entrambi questi lavori

sono caratterizzati da, oltre allo stile del realismo

magico, l'occhio dell'immigrante del quale Rushdie

è così conscio.Rushdie è molto influenzato anche

dalla letteratura moderna. I figli della mezzanotte

prende in prestito temi dal romanzo Il tamburo di

latta di Günter Grass, che Rushdie sostiene lo

abbia ispirato a diventare uno scrittore. I versi

satanici è chiaramente influenzato dal classico

romanzo russo Il maestro e Margherita di Michail

Afanas'evič Bulgakov.India e Pakistan furono

i temi, rispettivamente di I figli della mezzanotte

 e La vergogna. Nei suoi lavori successivi, Rushdie

rovesciò il mondo occidentale con L'ultimo sospiro

del Moro, che esplora i collegamenti commerciali

e culturali tra India ePenisola iberica.Rushdie

pubblica successivamente La terra sotto i suoi piedi,

 romanzo che rivisita in chiave moderna, attraverso

Bombay, Inghilterra, Usa, il mito di Orfeo ed Euridice

nelle due popstar Vina e Ormus. Tema principale

del libro è quindi lo stretto rapporto di interdipendenza

che esiste tra amore, morte e musica. 

Dal libro sono stati tratti i versi della canzone

del gruppo rock irlandese degli U2 The Ground

Beneath Her Feet, brano utilizzato poi nella colonna

sonora del film The Million Dollar Hotel diWim Wenders

del 2000.Ha anche scritto e pubblicato un libro per

bambini, Harun e il mar delle storie, vincitore del

Writer's Guild Award. Ha inoltre pubblicato varie

opere di saggistica (non-fiction), come The Jaguar

Smile, Imaginary Homelands, The Wizard of Oz

e, in qualità di co-curatore, The Vintage Book

of Indian Writing. È anche autore di una raccolta

di storie brevi intitolata East, West.Rushdie ha

ricevuto molti altri premi per le sue opere, incluso

 l'European Union's Aristeion Prize for Literature e

nel 1989 ilGermany's Author of the Year Award.

È anche membro della Royal Society of Literature

e Commandeur des Arts et des Lettres dal 1999.

Rushdie è presidente del PEN American Center

eHonorary Professor in Humanities al MIT. I suoi

libri sono stati tradotti in trenta lingue.

 
 
 

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