blogtecaolivelli
blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli
TAG
TAG
Messaggi del 02/02/2019
Post n°1873 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli
Fonte: Le Scienze Saturno è forse il più spettacolare dei pianeti del sistema solare per via dei caratteristici anelli che lo circondano. Le sue caratteristiche fisiche, rimaste finora in parte sconosciute, si stanno via via chiarendo grazie ai dati raccolti dalla missione Cassini, frutto della collaborazione tra la NASA, l'Agenzia spaziale europea (ESA) e l'Agenzia spaziale italiana (ASI). L'ultima analisi in ordine di tempo, ora pubblicata su "Science" da una collaborazione italo- statunitense, di cui fanno parte Luciano Iess e colleghi della Sapienza Università di Roma, e Paolo Tortora e Marco Zannoni dell'Università di Bologna a Forlì, ha preso in considerazione le ultime orbite di Cassini, ottenendo nuove misure del campo gravitazionale intorno al pianeta e ai suoi satelliti. Queste misure, a loro volta, sono servite per ricavare nuove indicazioni sulla struttura interna di Saturno, sulla profondità dei suoi venti, e infine sulla massa e sull'età dei suoi anelli. E i risultati indicano che questi ultimi non si sono formati insieme al pianeta, nel sistema solare primordiale, ma sono molto più giovani. Gli anelli di Saturno sono più giovani del pianeta Prima della fase finale della missione, Cassini è rimasta sempre al di fuori degli anelli di Saturno; di conseguenza, gli effetti gravitazionali dei satelliti non potevano essere separati da quelli del pianeta. Questo limite ha sempre reso problematica la determinazione della massa degli anelli, strettamente correlata, secondo i modelli teorici, alla loro età. Durante il cosiddetto Grand Finale, invece, Cassini è penetrata per diverse volte nel piano degli anelli, avvicinandosi al pianeta, e in sei di questi "tuffi", ha mantenuto attiva una comunicazione radio con la stazione di controllo sulla Terra. È stato così possibile determinare con grande precisione il campo gravitazionale, misurando le sue variazioni, che producono minuscoli sfasamenti del segnale radio per effetto Doppler. Il risultato riferito da Iess e colleghi è che l'andamento del campo gravitazionale così determinato devia notevolmente dalle previsioni teoriche. Per spiegare questa discrepanza i ricercatori chiamano in causa la cosiddetta rotazione differenziale. I giganti gassosi come Saturno e Giove, hanno infatti una struttura interna fluida, in cui le diverse parti ruotano intorno all'asse del pianeta con differenti velocità, a seconda della profondità; i venti che appaiono sulla superficie del pianeta in realtà si estendono fino a una profondità di almeno 9000 chilometri. Con i dati precisi sulla gravità, gli autori hanno quindi determinato la massa totale degli anelli e anche la loro età: avrebbero un'età compresa tra 10 e 100 milioni di anni, decisamente inferiore quindi a quella del pianeta, stimata in 4,5 miliardi di anni. Trova così conferma un recente studio pubblicato sulla rivista "Icarus" da da James O'Donoghue del Goddard Space Flight Center della NASA e colleghi, che, sulla base delle osservazioni effettuate dalle sonde Voyager 1 e 2 della NASA, hanno misurato il tasso con cui gli anelli di Saturno si dissolvono. Anche in quel caso, gli studiosi avevano stimato che è improbabile che gli anelli abbiano più di 100 milioni di anni. |
Post n°1872 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli
Fonte da Le Scienze 17 gennaio 2019 Lo sviluppo infantile delle forme arcaiche di Homo L'analisi dei resti del giovane di Xujiayao, un fossile scoperto in Cina e attribuito a una specie di Homo arcaica non meglio definita, indica uno sviluppo dentale molto simile a quello dei bambini di oggi. Il risultato indica che già all'epoca, tra 104.000 e 248.000 anni fa, i nostri antenati avevano caratteristiche moderne, come una dipendenza prolungata dei piccoli dagli adulti, una prima riproduzione ritardata e una notevole longevità(red) Negli ultimi decenni, l'Asia dell'est è stata teatro di importanti ritrovamenti paeloantropologici, da cui è emerso che durante il Pleistocene medio-tardo, tra 224.000 a 161.000 anni fa, la regione era abitata da diverse specie di Homo, tra cui Homo erectus, uomo di Denisovan e uomo di Neanderthal, oltre che da esseri umani anatomicamente moderni.
documentato la presenza nella regione di diverse forme arcaiche di Homo, i cui rapporti con le altre specie non sono ancora chiari. il sito di Xujiayao, che si trova nel bacino del Nihewan, nel nord della Cina, ha prodotto un'abbondanza di fossili di ominidi arcaici, tra cui la mascella di un individuo giovane, battezzato giovane di Xujiayao. un gruppo internazionale di ricerca guidato da Debbie Guatelli-Steinberg, professoressa di antropologia della Ohio State University, sostiene che il giovane, vissuto tra 104.000 e 248.000 anni fa, mostra i segni di uno sviluppo dentale molto simile a quello che si osserva in un bambino di oggi. "Il giovane di Xujiayao è il più antico fossile scoperto in Asia orientale e ha uno sviluppo dentale confrontabile a quello degli esseri umani moderni", ha dichiarato Guatelli-Steinberg. Immagine a computer di un incisivo e di un canino analizzati nello studio: sono evidenti le linee di crescita (Credit: Song Xing e Paul Tafforeau) I denti offrono alcuni dei migliori dati antropologici sulla crescita e lo sviluppo dei nostri antichi antenati. Rispetto agli altri primati, l'organismo degli esseri umani moderni, inclusi i denti, impiega molto tempo per formarsi e svilupparsi, e gli antropologi ritengono che questa caratteristica sia associata ai lunghi periodi di dipendenza dei piccoli dagli adulti. Negli esseri umani moderni, in particolare, è lenta la formazionedello smalto e della corona, così come è lento lo sviluppo delle radici, mentre l'eruzione dei molari è ritardata. tecnica molto sofisticata, denominata microtomografia di sincrotrone a raggi X a contrasto di fase, per studiare le linee presenti su sette denti dalla mascella superiore del giovane di Xujiayao che ne indicano le diverse fasi di crescita. Hanno poi confrontato i dati ottenuti con i modelli di sviluppo dei denti già stabiliti per altri ominidi arcaici e per gli esseri umani moderni. sei anni e mezzo. L'espansione della radice del primo molare superiore è risultata relativamente rapida, ma i tempi di formazione della corona, il grado di sviluppo dentale e l'età stimata all'eruzione del primo molare erano ben all'interno dell'intervallo considerato normale per gli umani moderni tipici.
per la prima volta che questi esseri umani arcaici dell'Asia avevano già una dipendenza infantile prolungata, una prima riproduzione ritardata e una notevole longevità. caratteristiche arcaiche e moderne non risolve i dubbi sulla collocazione tassonomica del giovane. "Non sappiamo esattamente dove si colloca questo enigmatico ominide nell'evoluzione umana", ha colcuso Song Xing, ricercatore dell'Accademia delle Scienze cinese a Pechino, primo autore dello studio. "Ha alcune affinità con i nostri lontani cugini Denisova e Neanderthal, ma anche alcune caratteristiche moderne: è uno strano mosaico". |
Post n°1871 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli
Robinson Crusoe Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La vita e le strane sorprendenti avventure di Robinson Crusoe (The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe), meglio noto come Le avventure di Robinson Crusoe o, più semplicemente, Robinson Crusoe adattamento popolare italianoRobinson Crusoè è un romanzo di Daniel Defoe pubblicato il 25 aprile 1719 e considerato il capostipite del moderno romanzo di avventura e, da alcuni critici letterari, del romanzo moderno in generale. Trama Robinson Crusoe è figlio di un mercante di Brema (il cui nome originale è Kreutznaer) emigrato in Inghilterra. Nato nel 1632 nella città portuale di York, il padre lo educa severamente alla nuova condizione di rappresentante cadetto dellaclasse media e vuole che in futuro diventi un avvocato; il giovane però, da sempre fortemente appassionato alla vita di mare, decide appena compiuti diciannove anni di andar contro le direttive paterne, fermamente contrarie ai suoi 'istinti di viaggio', e quindi d'imbarcarsi. In uno dei suoi primi viaggi al largo delle coste del Nord Africa viene fatto prigioniero dai pirati, rimane così schiavo alla loro mercé per ben due anni; riesce infine a fuggire dal porto marocchino di Salé assieme ad altri arabi, tra cui il giovane Xury, costeggiando la costa atlantica africana in direzione sud. Incontrato un capitano della marina portoghese, dopo avergli consegnato Xury (sotto la promessa di liberarlo dopo 10 anni di servizio e, soprattutto, dopo che il ragazzo si fosse convertito all'unica vera religione, ossia quella cristiana) si fa trasportare fino in Brasile, al di là quindi dell'Oceano Atlantico, dove riesce a prendere la guida di una piantagione di canna da zucchero grazie alle sue peculiari abilità commerciali. Torna successivamente in mare in direzione della Guinea, con l'intento di catturare degli africani da far schiavi; la nave su cui viaggia però affonda al largo delVenezuela a causa di una terribile tempesta caraibica, finendo per arenarsi su un'isola sconosciuta presso la foce del fiume Orinoco. Robinson, unico sopravvissuto di tutto l'equipaggio, riesce a salvare dei moschetti e diversi pezzi di utili attrezzature dal relitto prima che questo venga completamente distrutto dai forti venti, dalle onde e disperso dalla corrente, trasportandoli con delle zattere che si costruisce di volta in volta, apprestandosi così ad iniziare la propria permanenza sull'isola deserta. Per prima cosa si costruisce un fortino in cui poter stare al sicuro di notte; comincia a coltivare la terra e a procurarsi i vestiti utilizzando le pelli delle capre selvatiche che paiono pullulare per tutta l'isola; riuscirà più avanti a farle riprodurre e quindi allevarle in gregge. Tra le prime cose che costruisce v'è anche una grande Croce, su cui incide la data del suo arrivo: 30 settembre 1659. A partire da quel momento farà giornalmente una tacca sulla croce a mo' di calendario, così da non perdere la coscienza del tempo che passa. Su quest'isola rimarrà per ventotto lunghi anni, dodici dei quali passati in assoluta solitudine; tuttavia si adatta facilmente al suo nuovo tipo d'esistenza e riesce a catturare e addestrare per compagnia anche un pappagallo parlante. Robinson Crusoe decide di annotare in un diario, giorno dopo giorno, tutte le esperienze e avventure da lui vissute: continuerà a scriverlo fino a quando non esaurirà l'inchiostro, nel luglio 1660. Durante una grave malattia, in cui si vede costretto a letto in preda ad una febbrealtissima, ha una visione: un uomo discende da una nuvola nera sopra una grande fiamma e gli ricorda che fino a quel momento la sua vita non è mai stata illuminata dalla luce della fede. Tornato in salute Robinson, che prima d'allora non era mai stato particolarmente religioso, comincia a rafforzare sempre più la sua fede in Dio, ringraziandolo per tutte le cose che riesce a trovare sull'isola. Prende inoltre l'abitudine di leggere ogni mattina almeno una pagina della Sacra Bibbia, unico libro portato con sé. Dopo dodici anni di isolamento si accorge di non essere solo: un giorno sulla spiaggia scopre infatti un'impronta di un piede più grande del suo e i resti di un banchetto attorno al fuoco. L'isola è, a quanto pare, il luogo in cui i selvaggi portano i prigionieri di guerra per compiere sacrifici umani e atti di cannibalismo; Robinson, fortemente inorridito da tale pratica, un giorno decide di attaccarli per liberare la povera vittima che sta per essere sacrificata. Li uccide tutti e libera il loro prigioniero, che tiene con sé come "suddito" e che ribattezza "Venerdì" (in ossequio al giorno del loro incontro), insegnandogli la lingua inglese e iniziandolo alla fede cristiana attraverso la costante lettura della Bibbia. Successivamente Robinson salva altre due vittime sacrificali catturate dai cannibali: una è il padre di Venerdì e l'altra uno spagnolo, quest'ultimo informa Robinson che vi sono altri suoi connazionali naufraghi dispersi in tutta l'isola, pertanto il gruppo cerca di escogitare un piano per salvarli. Proprio a quel punto una nave inglese fa ancoraggio al largo dell'isola; l'equipaggio si è ammutinato e ha deciso di abbandonare il capitano e i due marinai rimastigli fedeli sulla spiaggia, apparentemente disabitata. Dopo una feroce battaglia contro gli ammutinati, Robinson e i suoi amici riescono a prendere stabile possesso della nave: termina così un esilio durato più di un quarto di secolo. Il 19 dicembre 1686, Robinson salpa dall'isola e giunge nuovamente a York, in Inghilterra, l'11 giugno dell'anno seguente, dopo ben 35 anni di assenza dall'Europa e dalla sua civiltà. Da lì s'imbarca con Venerdì per Lisbona, dove riesce ad incontrare il capitano portoghese, che gli dà subito un resoconto dettagliato della situazione delle proprie piantagioni in Brasile. Robinson viene a sapere che i suoi genitori e suo fratello sono morti e, con suo sommo stupore, di essere diventato un uomo molto ricco: grazie alle piantagioni, divenute incredibilmente feconde durante la sua assenza, è riuscito a guadagnare ben 600.000 sterline. Lungo il trasporto delle sue ricchezze via terra, Robinson e il fedele Venerdì affrontano, attraversando i Pirenei, l'ultima grande avventura: combatteranno un branco di feroci lupi affamati. Vendute in seguito le sue piantagioni, Robinson investe il patrimonio ricavato per sposarsi e mettere su famiglia (avrà tre figli). Nel dicembre 1694, dopo la morte della moglie, si trasferisce sull'isola dove era naufragato, ora abitata dalla pacifica colonia di spagnoli che era rimasta, per assumerne il ruolo di governatore per diverso tempo. Dopo altre avventure non specificate (forse in un resoconto successivo, come dice il finale), il 10 gennaio 1705, Robinson rimette piede in Inghilterra, dove decide infine di riposarsi e di godersi in pace il resto della sua vita.
Personaggi Robinson Crusoe: Un ventenne di famiglia borghese, che naufraga su un'isola deserta. Padre di Robinson: Un perfetto borghese affetto da gotta che cerca di star lontano dagli eccessi e che cerca d'insegnare (senza successo) a Robinson la gioia della vita tranquilla. Xury: Giovane arabo compagno di prigionia di Robinson in Marocco. Se lo porta con sé quando fugge, vendendolo poi ad un marinaio portoghese. Capitano portoghese: Robinson si fa trasportare da lui in Brasile, dopo avergli venduto Xury, con la promessa però di liberarlo non appena questi si fosse convertito alla verità cristiana o dopo 10 anni di servizio. Venerdì: Il ragazzo selvaggio salvato da Robinson mentre stava per esser sacrificato in un rituale di cannibalismo. Padre di Venerdì: Salvato dai cannibali da Robinson e Venerdì. Analisi Defoe riesce a cogliere nel suo romanzo, come motivo universale, il problema dell'uomo solo, davanti alla natura e a Dio, nobilitandolo con la ragione che può, secondo i ricordi cristiani o biblici della creazione, dargli il dominio sulle cose. Defoe spiega in questo libro anche la mentalità inglese del tempo, quella secondo la quale l'uomo bianco è la figura civilizzata e l'uomo di colore è il selvaggio. Oltretutto spiega anche il fatto che, all'epoca, l'Inghilterra tendeva a rendere simili a quello inglese tutti i popoli, "civilizzandoli" con la propria lingua e religione. Ad esempio Robinson Crusoe decide di costruirsi un tavolo, perché: "senza un tavolo non potevo mettermi né a mangiare, né a scrivere, né fare varie altre cose con molto piacere: perciò mi misi al lavoro. E qui devo osservare che poiché la ragione è la sostanza e l'origine della matematica, così squadrando e calcolando ogni cosa con la ragione e giudicandone nel modo più razionale, ogni uomo può, col tempo, diventare padrone di ogni arte meccanica". Sulla falsariga di Prospero, le osservazioni di Crusoe lo portano ad aprire il libro della natura al quale Galileo Galilei prima e i sensisti dopo attingeranno per scoprire le leggi eggono l'universo e che quindi lo controllano. Ma nell'affrontare la natura, che non sempre gli è favorevole, Robinson comincia a porsi i grossi problemi dell'anima, dell'essere e del non essere, della vanità del mondo e del valore della meditazione e della solitudine, della salvezza e della provvidenza. È un percorso parallelo a quello della sopravvivenza fisica, che cambierà radicalmente Robinson. Il contesto sociale A questi concetti fa da sfondo il carattere dell'illuminismo inglese e soprattutto il carattere dell'epoca in cui visse l'autore, legata all'ascesa della borghesia mercantile puritana emergente, grazie all'espansione della colonizzazione e dei traffici marittimi. I valori borghesi sono esaltati in questo romanzo: laboriosità, spirito di iniziativa e di sacrificio, intelligenza, intraprendenza. La fiducia serena nella ragione inserisce l'opera nell'ambito dell'Illuminismo. Il lavoro è il mezzo con cui l'uomo diventa proprietario legittimo delle cose che crea o che cura. Per quanto concerne poi l'ambito religioso, si può riconoscere una religiosità legata al puritanesimo nel fatto che per Robinson esiste un limite all'accumulo dei beni segnato dal loro valore nell'uso, dalla funzione che svolgono per soddisfare necessità e moderati piaceri, limite rispettato anche attraverso lo scambio (che Robinson rimpiange di non poter effettuare) con i beni prodotti da altri, dato che il lavoro è un'attività prevalentemente sociale. La fede sostanzialmente ottimistica nella provvidenza ha origine nell'educazione puritana di Defoe il quale si trova in una situazione che esalta il suo individualismo: egli può contare solo sulle proprie forze, sulla propria intelligenza, sul proprio coraggio. Defoe rispecchia quindi la mentalità individualistica che è alla base della società borghese e capitalistica che in Inghilterra sta muovendo i primi passi. Quanto al rapporto uomo-natura, Robinson lotta per piegare la natura alle sue esigenze, e trova la propria dignità nel dominio di un ambiente selvaggio ed ostile, mai prima toccato dall'uomo occidentale. Pur senza negare questi lati negativi del personaggio Crusoe, fortemente criticato da James Joyce che lo lesse come manifesto dell'utilitarismo, è comunque necessario ricordare che (come accade nelle pseudo-autobiografie) chi dice "io" (Robinson) non è l'autore. L'autore è Defoe, e le sue simpatie vanno a Venerdì per la sua bontà ma anche intelligenza. Egli,archetipo del buon selvaggio fu preso a modello dallo stesso Jean-Jacques Rousseau a cui ispirò in parte le teorie pedagogiche dell'Emile. Nelle intenzioni dell'autore il personaggio di Venerdì appare in una luce molto positiva, soprattutto quando è confrontato a Robinson: Robinson entusiasma per le sue avventure e, se il suo carattere ci appare piatto e un po' calcolatore, è perché manca della spontaneità e delle emozioni di Venerdì. Che dire della meraviglia di Robinson per le astuzie di Venerdì, che incanta un orso scagliatosi per aggredirli, facendolo ballare solo per colpirlo al momento giusto? Robinson non presupponeva tanta astuzia da un "selvaggio", ma Defoe sì. |
Post n°1870 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli
La fortuna del romanzo L'ispirazione Il romanzo, che Defoe scrisse spinto dalla necessità di finanziare il matrimonio di sua figlia, prende ispirazione da un fatto vero accaduto al marinaio scozzese Alexander Selkirk che aveva trascorso quattro anni e quattro mesi in solitudine su una delle Isole Juan Fernández. La vicenda era stata narrata da Rogers e pubblicata qualche anno prima. Sono molti i punti di contatto tra le due storie. L'isola su cui Selkirk visse, Más a Tierra, è stata poi chiamata "Isola Robinson Crusoe". Il canovaccio Quando Defoe presentò, come era abitudine a quei tempi, al libraio William Taylor, il canovaccio della trama, ne ottenne la commissione per un romanzo di trecentocinquanta pagine, redatto sotto forma di diario di un naufragio. Il successo Il libro totalmente inventato ottenne immediatamente un grande successo e divenne il primo best seller in edizione a basso costo[senza fonte]. Tra aprile e agosto uscirono quattro edizioni e, poco dopo, l'autore scrisse due seguiti con The Further Adventures of Robinson Crusoe (Ulteriori avventure di Robinson Crusoe) e Serious Reflections (Riflessioni serie, 1720), accolti con entusiasmo anche maggiore sebbene giudicati di minor pregio artistico. Jean-Jacques Rousseau ne fa un caposaldo nel suo ideale di educazione tracciato nell'Émile: «Dal momento che abbiamo assolutamente bisogno di libri, uno ne esiste che costituisce, a parer mio, il più felice trattato di educazione naturale. Questo libro sarà il primo che il mio Emilio leggerà; per lungo tempo formerà da solo tutta la sua biblioteca e sempre vi occuperà un posto di rilievo [...] Qual è dunque questo meraviglioso libro? È Aristotele? È Plinio? È Pitagora? No: è Robinson Crusoe»[; e ancora «Questo romanzo, sbarazzato di ogni parte superflua, racchiuso tra il naufragio di Robinson presso la sua isola e l'arrivo del vascello liberatore, sarà per Emilio materia d'istruzione e insieme di svago per tutta l'epoca di cui ci stiamo occupando [...] Voglio che impari nei minuti particolari, e non dai libri ma dalle cose stesse, ciò che bisogna fare in simili circostanze. Pensi di essere egli stesso Robinson e si veda vestito di pelli, con un gran berretto in testa, uno sciabolone al fianco e tutto il grottesco equipaggiamento del protagonista, a parte il parasole, di cui non avrà bisogno». William Wordsworth e Samuel Taylor Coleridge, iniziatori del movimento romantico inglese lo commentarono con entusiasmo. Karl Marx profondamente critico delle divisioni di classe e delle ineguaglianze generate dall'accumulazione del capitale, lo esaminò in chiave sociologica e la sua lettura influenzò la stesura di Das Kapital (Il Capitale). Il libro, che può essere considerato un capostipite del moderno romanzo d'avventura, oltre alla geniale struttura narrativa e alle interessanti tematiche sottintese, deve il suo successo anche al grande entusiasmo che tutto l'occidente aveva all'epoca per immagini e racconti di ambientazione esotica. Non a caso negli anni successivi fu seguito da numerose storie di naufraghi, tanto che già nell'Ottocento si potevano annoverare tra gli scritti, oltre duecento "Robinson". Secondo Walter Allen, uno dei maggiori critici inglesi e Mario Praz con lui, per quanto il pubblico e la critica abbiano fatto giustizia alla grandezza dell'opera, "si nota frequentemente tra coloro che lo hanno criticato un certo sarcasmo; in essi le lodi sono sempre velate da riserve: in ciò si può soltanto constatare la presenza di quell'antico disprezzo di classe espresso da Swift quando questi lo chiamò "quel tipo messo alla gogna, mi dimentico come si chiama" (The English Novel). Un genere di parvenu arrivato al successo dalla completa oscurità, un fallito commerciante di stoffe venuto alla ribalta col giornalismo d'assalto, avverso, come molti whig alla religione anglicana di stato e ribelle alla corona. Ma è incontestabile che senza lo sviluppo di quelle tecniche giornalistiche che Defoe apprese dalla vita di strada il moderno romanzo inglese avrebbe difficilmente visto la luce. Per Robert Louis Stevenson, che se ne occupò nell'ambito delle sue indagini sul romanzo, «"Robinson Crusoe" è tanto realistico quanto romantico; entrambe le qualità sono spinte all'estremo e nessuna delle due ne soffre». Edgar Allan Poe ne ha invece lodato lo stile realistico sottolineando inoltre come lo stato di perfetto isolamento del protagonista sia un argomento intrinsecamente interessante[.
|
Post n°1869 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli
l'enciclopedia libera Ahmed Salman Rushdie, /sælˈmɑːn ˈrʊʃdi (Bombay, 19 giugno 1947), è unoscrittore, saggista e attore indiano naturalizzato britannico, autore di opere dinarrativa in gran parte ambientate nel subcontinente indiano. Il suo stile narrativo, che amalgama il mito e la fantasia con la vita reale, è stato descritto come collegato al realismo magico. Biografia Rushdie nasce a Bombay il 19 giugno 1947 da una benestante famiglia dardica di fede islamica. Rushdie ha frequentato ilKing's College di Cambridge. Nel 1999 si è sottoposto ad un intervento chirurgico alle palpebre per curare un disturbo congenito ai tendini rattrappiti, che ne rendevano difficoltosa l'apertura, col rischio della perdita della vista. Nel 2004, Rushdie si è sposato per la quarta volta, questa volta con la modella ed attrice indiana Padma Lakshmi, dalla quale però si è separato nel 2007. Salman Rushdie si dichiara ateo. Nel 2015 ha aperto la Fiera del libro di Francoforte, evento che ha provocato il boicottaggio da parte dell'Iran.Il caso de I versi sataniciNel 1988 scrisse I versi satanici (The Satanic Verses), una storia fantastica ma chiaramente allusiva nei confronti della figura di Maometto, e ritenuta blasfema dagli islamici.La pubblicazione del libro provocò nel febbraio 1989 una fatwā di Khomeini che decretò la condanna a morte del suo autore, reo di bestemmia. Un privato cittadino offrì una taglia per la morte dello scrittore, tollerata dal regime khomeinista. Lo scrittore riuscì a salvarsi rifugiandosi nel Regno Unito e vivendo sotto protezione.Il traduttore giapponese del romanzo, Hitoshi Igarashi, fu ucciso da emissari del regime iranianomentre il traduttore italiano, Ettore Capriolo fu aggredito da un sicario in casa sua rimanendo però solo ferito, così come l'editore norvegese in un episodio analogo La fatwa è stata reiterata ancora il 17 febbraio 2008, in quanto "la condanna a morte dell'Imam Khomeini contro Salman Rushdie ha un significato storico per l'islam e non è semplicemente una condanna a morte "OpereIl primo testo in assoluto scritto da Rushdie fu, a 12 anni, un racconto ispirato al film "Il Mago di Oz" (che il futuro scrittore aveva appena visto in un cinema di Bombay): intitolato infatti "Over the Rainbow", fu battuto a macchina su carta velina dalla segretaria del padre, e successivamente smarrito in uno dei traslochi di famiglia, né più ritrovato (papà Rushdie, prima di morire, fece sapere di averne ritrovata una copia in un vecchio schedario ma non la mostrò mai ad alcuno, tantomeno al figlio, il quale tuttora sospetta non fosse stato rinvenuto alcunché, bensì che il genitore gli abbia voluto fare l'ennesimo, ultimo dispetto). La vera e propria carriera di scrittore di Rushdie comincia piuttosto con Grimus, una fiaba fantastica, in parte fantascientifica, che venne ignorata dal pubblico e dai critici.Il suo romanzo successivo, I figli della mezzanotte, invece, lo catapultò nella fama letteraria ed è considerato il suo miglior lavoro fino ad ora. Inoltre influì in modo significativo sul corso che la scrittura Indiana in inglese avrebbe avuto nel decennio successivo. Per quest'opera fu in seguito premiato con il premio "Booker of Bookers" nel 1993; in seguito è stato selezionato come miglior romanzo a cui sia stato assegnato il Premio Booker nei suoi primi 25 anni. Nel 2008 I figli della mezzanotte è stato insignito del premio "Best of the Booker", miglior vincitore del premio Booker nei suoi primi 40 anni di vita. Questo fu visto in India come un attacco alla dinastia Nehru-Gandhi e Rushdie fu costretto a lasciare l'India per le minacce ricevute. Il successo delle reazioni che incitavano violenza nei confronti delle sue opere produsse molta pubblicità e libri venduti; una formula che ripeté nuovamente. Dopo il successo di I figli della mezzanotte, Rushdie scrisse La vergogna, in cui delinea i tumulti politici in Pakistan basando i suoi personaggi su Zulfikar Ali Bhutto ed il Generale Muhammad Zia-ul-Haq. Entrambi questi lavori sono caratterizzati da, oltre allo stile del realismo magico, l'occhio dell'immigrante del quale Rushdie è così conscio.Rushdie è molto influenzato anche dalla letteratura moderna. I figli della mezzanotte prende in prestito temi dal romanzo Il tamburo di latta di Günter Grass, che Rushdie sostiene lo abbia ispirato a diventare uno scrittore. I versi satanici è chiaramente influenzato dal classico romanzo russo Il maestro e Margherita di Michail Afanas'evič Bulgakov.India e Pakistan furono i temi, rispettivamente di I figli della mezzanotte e La vergogna. Nei suoi lavori successivi, Rushdie rovesciò il mondo occidentale con L'ultimo sospiro del Moro, che esplora i collegamenti commerciali e culturali tra India ePenisola iberica.Rushdie pubblica successivamente La terra sotto i suoi piedi, romanzo che rivisita in chiave moderna, attraverso Bombay, Inghilterra, Usa, il mito di Orfeo ed Euridice nelle due popstar Vina e Ormus. Tema principale del libro è quindi lo stretto rapporto di interdipendenza che esiste tra amore, morte e musica. Dal libro sono stati tratti i versi della canzone del gruppo rock irlandese degli U2 The Ground Beneath Her Feet, brano utilizzato poi nella colonna sonora del film The Million Dollar Hotel diWim Wenders del 2000.Ha anche scritto e pubblicato un libro per bambini, Harun e il mar delle storie, vincitore del Writer's Guild Award. Ha inoltre pubblicato varie opere di saggistica (non-fiction), come The Jaguar Smile, Imaginary Homelands, The Wizard of Oz e, in qualità di co-curatore, The Vintage Book of Indian Writing. È anche autore di una raccolta di storie brevi intitolata East, West.Rushdie ha ricevuto molti altri premi per le sue opere, incluso l'European Union's Aristeion Prize for Literature e nel 1989 ilGermany's Author of the Year Award. È anche membro della Royal Society of Literature e Commandeur des Arts et des Lettres dal 1999. Rushdie è presidente del PEN American Center eHonorary Professor in Humanities al MIT. I suoi libri sono stati tradotti in trenta lingue. |
AREA PERSONALE
MENU
CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.